|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2349 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 settembre 2008 : 21:58:02
Classe: Gastropoda Famiglia: Helicidae Genere: Chilostoma Specie:Chilostoma cingulatum
|
Pensavo di presentare questa specie mesi fa ma poi, osservando esemplari diversi da quelli tipici, ero stato preso dai dubbi. Dopo aver consulato un po' di letteratura ora posso farlo tranquillamente e anzi, contrariamente a quanto affermano sia l'Adami che K.L.Pfeiffer, io ho trovato esemplari fin sull'altopiano di Asiago per quanto vicini all'incisione valliva.
Chilostoma cingulatum medoacense (Adami, 1885) è caratteristico della Valle del Brenta (Medoacus) e, secondo Bank, il suo areale si sovrappone a quello dell'ormai famigerata Charpentieria stenzii faueri. E' quindi un endemismo in gran parte vicentino che però si estende anche in Valsugana, nel Trentino. Predilige zone fresche su rocce non troppo esposte, dal livello del fiume fino all'altopiano di Asiago (ma ho esplorato una zona molto ristretta). Caratteri distintivi, secondo la mia vecchia "diagnosi", sarebbero: - guscio screziato, "alla colubrinum". Come spesso avviene, le chiazze scure sono dovute a mancanza di calcificazione come si osserva in trasparenza. - Linea marginale scura debole e sottile ma generalmente presente. - Piccole dimensioni. Secondo il Cossignani (D: 18-23mm) è una delle forme più piccole del complesso Chilostoma cingulatum - L'appiattimento della spira è il carattere più appariscente, almeno negli esemplari tipici. In questi la spira può essere superiormente piana anche se in tal caso è più convessa inferiormente. - l'ombelico è "prospettivo", ma meno di quanto ci si aspetterebbe. - l'ultimo giro si allarga parecchio presso l'apertura; - Il corpo è scuro ma non nero, nemmeno la parte anteriore che è sempre la più scura. Gli individui dalla spira più piatta li ho trovati nella zona centrale presso il fiume, ma si tratta di una forma variabile che a diverse quote e in vallecole laterali può assumere forme alquanto diverse. In una valletta laterale ho trovato individui molto piccoli quasi candidi e praticamente non screziati, mentre altrove erano più grandi, superiormente meno appiattiti e con screziatura evidente. E' interessante che anche sull'Altopiano si trovino forme screziate, molto simili ad altre del fondovalle. Inserisco qui un'immagine delle forma tipica.
Immagine 1: forma tipica. 147,46 KB
Andando alla fonte, il Maggiore Adami la definisce in questi termini:
Helix colubrina var. medoacensis. Testa minor, pertenuis, pellucida, depressa, subangulata, anfractus ultimus dilatatus, late umbilicata, Diam. 16-24 mm., Lat. 6-8 mm. Habitat in valle Medoaci ... provincia Vicentina.
La colubrina Jan ... sale dalle rive del Garda fino a circa 2000 m ... Ad oriente del Monte Baldo scompare e non si trova nè sui monti Lessini nè in alcuna delle valli fra l'Adige ed il Brenta, e solo in quest'ultima ricompare in una ristretta zona fra Primolano e Bassano, senza punto penetrare nella Valle del Cismon, nè risalire per l'altopiano dei Sette Comuni. Vive accantonata sulle rocce calcaree specialmente negli anfratti ombrosi ... A quest'ultima forma diedi il nome di var. Medoacensis ... distinguendosi essa dal tipo per una forma costantemente più piccola e più depressa, per tessuto più esile e leggero e quasi trasparente e per una pronunciata angolosità dell'ultimo anfratto maggiormente dilatato, e per l'umbilico relativamente più largo.
K.L.Pfeiffer osserva che l'Adami, pur descrivendo il medoacense in base ad esemplari della zona centrale, lascia intendere di considerare tali tutti quelli che vivono fra Primolano e Bassano. Alla descrizione di questa forma non aggiunge molto, ma descrive le variazioni che si osservano fra l'estremo settentrionale (che sposta a Grigno), con esemplari molto sottili e semitrasparenti, e l'estremità meridionale (Bassano) con guscio più spesso, più globoso a peristoma robusto e screziatura ridotta. Il passaggio fra questi estremi avviene con continuità e tutto sommato l'insieme mantiene un carattere unitario che giustifica a suo parere l'utilizzo del nome sottospecifico, da applicare a tutti i Chilostoma cingulatum dell'areale, anche in considerazione del suo isolamento (solo presso Bassano viene in contatto col baldense).
Se l'Adami lo considera una varietà del colubrinum, per l'aspetto variegato, il Pfeiffer lo considera più affine al preslii (!?). Poiché ancora non ho un'idea di che cosa significhi "preslii" preferisco lasciar perdere l'argomento. Aggiungo immagini di esemplari trovati a 700-800m di quota, di dimensioni nettamente maggiori, e la fotografia di un individuo vivente, dalla conchiglia quasi priva di aree bianche, forma che secondo Pfeiffer corrisponde agli es. di Grigno ma che io ho osservato molto più a sud.
Immagine 2: a 700-800m, presso l'altopiano. 169,57 KB
Immagine 3: es. vivente. Si noti il guscio praticamente trasparente. 115,71 KB
|
|
papuina
Utente Senior
Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 settembre 2008 : 00:14:58
|
Grazie Fern, Bella anche questa forma che non ho mai visto dal vivo. Beppe
|
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|