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vespa90ss
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Inserito il - 04 settembre 2008 : 23:12:31 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un Tetragnathidae ?
Chi può spiegarmi meglio qualcosa sull'apparato boccale di questo ragno?

Diaccia Botrona (GR) 04/08/08

grazie, Beppe




Argiope sp.





Argiope sp.






Argiope sp.




La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli

Modificato da - PiErGy in Data 05 settembre 2008 11:37:19

PiErGy
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 settembre 2008 : 23:29:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' un maschio adulto di Argiope bruennichi (o lobata?)... Sono i palpi, ingrossati e modificati per l'atto copulatorio.

...A Parigi dici che non volano mosche, benedirci in chiese chiuse e in farmacie compiacenti, sposarci con i cerotti usati in passeggiate su spiagge deturpate. Le piazze sono vuote, le piazze sono mute, per combattere l'acne sono tutti in ferie...
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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6434 Messaggi
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Inserito il - 05 settembre 2008 : 06:38:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ci ho fatto proprio una bella figura...

Tra le due opzioni non saprei quale scegliere in quanto ambedue le specie sono presenti nel Padule.
Posso però precisare che la lobata, in due anni di numerosissime esplorazioni, l'ho individuata esclusivamente in unico esemplare femmina nella zona dell' Isola Clodia, (quindi a circa tre chilometri di distanza).
Invece nel punto dove ho scattato questa foto mi trovo vicinissimo alla pineta (zona ex tiro al piattello): in quello stesso punto ho individuato almeno una dozzina di bruennichi.

Ciò che è strano consiste nel fatto che l'unico esemplare di lobata, pur avendo abitudini xerofile - termofile, l'ho trovato all'Isola Clodia in un punto più interno lontano dal mare (l'anno scorso un secondo esemplare anche in zona Pian di Rocca, sulle pendici di una collina distante però dalla Diaccia Botrona circa cinque chilometri) mentre la bruennichi, ad abitudini più continentali si spinge fino all'interno della pineta che costituisce la fascia vegetativa subito adiacente al mare.
Numerosi altri esemplari di lobata popolano il litorale fra Principina a Mare e l'inizio del Parco dell'Uccellina, rispettando in pieno le caratteristiche abitative della specie.

Non so se dico una fesseria ma la presenza della lobata in zone più interne potrebbe essere giustificata dalla presenza non molto remota di zone di maremma dove esistevano fino ad una cinquantina d'anni fa ampi specchi d'acqua salmasatra (anche nella zona del Pian di Rocca)circondati da colline.
Addirittura acqua perfettamente marina nell' ex Lacus Prilius (Diaccia Botrona) al tempo degli Etruschi, in cui emergeva la collinetta dell' Isola Clodia.
Successivamente, scomparsa la presenza degli Etruschi che per svolgere i loro traffici (Vetulonia e Roselle) mantenevano la pulizia degli accessi al mare attraverso i tomboli costieri, questi si chiusero definitivamente facendo interrare il lago, trasformando anch'esso in maremma (con acqua salmastra).
Uno dei punti della Diaccia Botrona dove potrebbe essere rimasta una colonia relitta di lobata potrebbe quindi essere rappresentato dall' Isola Clodia.

In attesa di altri pareri per una determinazione certa e l'inserimento del nome sul titolo ti ringrazio per la dritta.
Beppe



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Beppe Miceli

Modificato da - vespa90ss in data 05 settembre 2008 06:40:37
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PiErGy
Moderatore

Città: Pescara
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2196 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 settembre 2008 : 11:37:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Be, Argiope lobata io l'ho trovata in una zona interna in provincia dell'Aquila (in una radura erbosa nei dintorni di Castel del Monte), a più di 1300 metri... Credo che in alcune zone montane o interne che presentano estati calde sia ugualmente presente.

...A Parigi dici che non volano mosche, benedirci in chiese chiuse e in farmacie compiacenti, sposarci con i cerotti usati in passeggiate su spiagge deturpate. Le piazze sono vuote, le piazze sono mute, per combattere l'acne sono tutti in ferie...
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 settembre 2008 : 15:12:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo anche le mie osservazioni, che si riferiscono all’estremo nord della Sardegna.
Ho contato almeno 40 ragnatele, sia di bruennichi che di lobata; da notare che quelle di lobata si notano di più e quindi il contaggio è falsato a loro favore; a volte ho notato quelle di bruennichi solo alla seconda visita o con luce diversa.
Sulle dune costiere di Porto Liscia, ho visto solo tele di lobata, e così sul promontorio di Capo Testa.
Su una vallata a pascolo che scende fino al mare, dove ho concentrato le osservazioni, c’erano entrambe, con una certa differenza e complementarietà delle localizzazioni.
La bruennichi preferiva i posti riparati e freschi, con sfondo di erba verde: a ridosso di un cespuglio, sottovento, aderente ad una macchia di rovi, tra le erbe palustri.
La lobata, viceversa, preferiva tendere la tela tra un cespuglio e l'altro in modo da intercettare anche gli insetti volanti oltre alle cavallette; spesso ci inciampavo; inoltre, preferiva uno sfondo di vegetazione secca o di terra e pietre, che si accordano meglio col suo colore.
Le tele della lobata, in media, erano più grandi (anche del 50%), con più spire (ne ho contate fino a 50), meglio costruite dal punto di vista statico, con contrafforti di rinvio a cespugli vicini quando è necessario; erano più catturanti, ma anche più esposte alla predazione. Ho fotografato una di queste tele che aveva il filo di sostegno superiore lungo oltre 3 metri.
Quando il terreno sotto la ragnatela è spoglio, si presta ad un tipo di osservazione che ricorda quella sulle borre sotto i nidi dei rapaci notturni: gli insetti succhiati restano dove sono caduti e si possono contare. La maggior parte erano cavallette, ma non mancavano farfalle e imenotteri e addirittura una grossa cetonia nera.
I ragni erano molto numerosi in luglio e poi sono diminuiti molto, sicuramente anche a causa della predazione da parte degli uccelli; ho visto alcune Argiope lobata sparire da un giorno all’altro lasciando un grosso strappo al centro della ragnatela.


Per ogni problema complesso c’è una soluzione semplice, chiara, …… e sbagliata.

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