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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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ciuppy
Utente Senior
Città: bibbiano
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
4418 Messaggi Tutti i Forum |
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blcamuno
Utente Senior
Città: Nave
Prov.: Brescia
Regione: Lombardia
1076 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 agosto 2008 : 22:18:32
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Abutilon theophrasti Medicus (Pignatti,1982,2: 93) Si trova anche nel bresciano, particolarmente nelle colture di mais. bruno |
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 13:28:22
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io l'ho visto spesso nei vigneti.
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Oxyyy
Utente Senior
Città: Falconara M.
Prov.: Ancona
Regione: Marche
591 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 agosto 2008 : 19:36:53
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l'ho vista anche nella bassa valle dell' Esino tra i campi di sorgo
( | A () |
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Phobos
Utente Super
Città: Cellatica
Prov.: Brescia
Regione: Lombardia
7290 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 settembre 2008 : 11:03:34
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E' presente in quasi tutte le regioni italiane, in alcune delle quali è ormai considerata come pianta esotica naturalizzata.
Un saluto da phobos. |
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UFO74
Utente Senior
Città: Mele
Prov.: Genova
Regione: Liguria
2549 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 settembre 2008 : 21:14:48
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| Messaggio originario di Phobos:
E' presente in quasi tutte le regioni italiane, in alcune delle quali è ormai considerata come pianta esotica naturalizzata.
Un saluto da phobos.
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L'Abutilon theophrasti Medik è un'archeofita tipica delle colture sarchiate ed è originaria dell'Europa sud-orientale e dell'Asia occidentale (dall'Ucraina al Kazakhstan) ma negli ultimi secoli l'areale ha raggiunto l'Europa occidentale, sicuramente perché la sua diffusione è stata favorita dall'uomo, probabilmente già dal Basso Medioevo.
La coltivazione della soja non è causa diretta della diffusione dell'Abutilon theophrasti che in Italia è specie presente da secoli, nel senso che la diffusione di questa malvacea infestante non è legata direttamente alla coltivazione della soja ma è di gran lunga precedente, tra l'altro la soja è originaria della Cina centro-meridionale e del Viet-Nam (quindi altre zone rispetto a quelle da cui proviene l'Abutilon theophrasti), semplicemente l'Abutilon theophrasti approfitta della sarchiatura, che si fa abitualmente nei campi di soia e mais, perché questo procedimento agevola meccanicamente la diffusione dei semi.
Non è nemmeno una specie estranea alla "Flora padana", perché le primissime segnalazioni dell'Abutilon theophrasti in Italia, risalenti alla fine del '700 e all'inizio dell'800, venivano principalmente dalla Val Padana e dalla pianura veneto-friulana, semplicemente questa pianta era scomparsa in molte zone in seguito al passaggio massiccio alla ceralicoltura intensiva (soprattutto frumento tenero) e all'abbandono della pratica del maggese (che richiedeva un'energica sarchiatura all'inizio della primavera), nonché alla diminuzione delle superfici complessive destinate al mais. L'Abutilon theophrasti è tornato ad essere comune nell'ultimo ventennio, in seguito all'introduzione della coltivazione della soja e alla ripresa su vastissima scala delle colture di grano turco (ridimensionatesi tra gli anni '50 e '70 e nuovamente incentivata a partire dal decennio '80).
Ciao Umberto |
Modificato da - UFO74 in data 08 settembre 2008 21:21:32 |
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