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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Hemerobius
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Paris
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Inserito il - 02 agosto 2008 : 22:21:00
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Hai pienamente ragione Roberto, il guaio è che in un mondo sempre più anglosassone e banalizzato, purtroppo continuano a prendere piede delle norme lessicali derivanti dal fatto che i nuovi "conquistadores" sono profondamente ignoranti di latino e greco. Al punto che sono state fatte a loro immagine e somiglianza anche le nuove norme del Codice di Nomenclatura zoologica che hanno bandito, come tu ben sai, anche il neutro. Così abbiamo una nomenclatura binomiale latina senza ... il neutro. La qual cosa è, di per sé, una contraddizione nei termini. Ritornando alla terminologia per denominare correttamente gli stadi preimmaginali degli insetti, concordo con te che è meglio utilizzare "giovane" o "giovani" (anche nella sigla "juv.") piuttosto che "larva". Ma questo sarebbe ancora il minimo perché nella lingua corrente dei giornali spesso capita persino di leggere ancora "vermi" al posto di "larve". Un classico? "Il verme delle mele....". A proposito di "padri" dell'entomologia italiana, vorrei ricordare infine, tra i precursori, anche Filippo Silvestri.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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a p
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Inserito il - 02 agosto 2008 : 22:34:59
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Il mio docente di entomologia (Prof. Zangheri) ed il suo collaboratore Dr. Duso (ora Prof.) ci tenevano moltissimo alla nomenclatura ed usavano al corso questa
| Ma la scuola italiana di entomologia distingue (e ci sono forti ragioni ontogenetiche e filogenetiche) gli stadi preimmaginali degli insetti eterometaboli da quello degli insetti olometaboli, chiamando larve solo questi ultimi!!! I giovani degli insetti eterometaboli vengono chiamati "neanidi" se non presentano ancora gli abozzi alari e "ninfe" se questi sono presenti. |
Similmente il Prof. Masutti (per i forestali) era ed è molto ligio e severo.
Il loro libro è ancora una Bibbia nel campo entomologico, la scuola padovana insegna.
Un po' di chiarezza terminologica ci vuole
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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Paris
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5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 agosto 2008 : 22:46:47
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| Messaggio originario di Alessandro:
Il mio docente di entomologia (Prof. Zangheri) ed il suo collaboratore Dr. Duso (ora Prof.) ci tenevano moltissimo alla nomenclatura ed usavano al corso questa
| Ma la scuola italiana di entomologia distingue (e ci sono forti ragioni ontogenetiche e filogenetiche) gli stadi preimmaginali degli insetti eterometaboli da quello degli insetti olometaboli, chiamando larve solo questi ultimi!!! I giovani degli insetti eterometaboli vengono chiamati "neanidi" se non presentano ancora gli abozzi alari e "ninfe" se questi sono presenti. |
Similmente il Prof. Masutti (per i forestali) era ed è molto ligio e severo.
Il loro libro è ancora una Bibbia nel campo entomologico.
Un po' di chiarezza terminologica ci vuole
Alessandro PD
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Antonio Servadei, che fu mio prof nel 1972, insisteva sempre nel dirmi che era sbagliato usare Emitteri per raggruppare gli Omotteri e gli Eterotteri. Il Codice, in base al principio della priorità, validava e valida tuttora però Emitteri. Per lui, che era un profondo e acuto morfologo, sarebbe stao più corretto usare il termine Rincoti che fu coniato da Grandi per superare l'incongruenza dovuta al fatto che solo gli Eterotteri possono considerasi Emitteri in contrapposizione agli Omotteri.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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a p
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Inserito il - 02 agosto 2008 : 22:49:20
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Paride abbiamo avuto degli ottimi Maestri. Il Prof. Servadei non l'ho conosciuto, ma a suo tempo ho letto molti suoi lavori. Zangheri a suo tempo mi aveva offerto la tesi, potevamo diventare colleghi entomologi ... guarda il destino della Vita dagli insetti ai numeri ed ai conti
Alessandro PD
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Hemerobius
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Inserito il - 02 agosto 2008 : 23:00:27
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| Messaggio originario di Paris: ... le nuove norme del Codice di Nomenclatura zoologica che hanno bandito, come tu ben sai, anche il neutro. Così abbiamo una nomenclatura binomiale latina senza ... il neutro. La qual cosa è, di per sé, una contraddizione nei termini.
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Orpo Paride, mi dai una notizia. Vado subito a controllare perché questa assurdità mi era proprio sfuggita.
| Messaggio originario di Paris: Antonio Servadei, che fu mio prof nel 1972, insisteva sempre nel dirmi che era sbagliato usare Emitteri per raggruppare gli Omotteri e gli Eterotteri. Il Codice, in base al principio della priorità, validava e valida tuttora però Emitteri. Per lui, che era un profondo e acuto morfologo, sarebbe stao più corretto usare il termine Rincoti che fu coniato da Grandi per superare l'incongruenza dovuta al fatto che solo gli Eterotteri possono considerasi Emitteri in contrapposizione agli Omotteri. |
Infatto io mi sbaglio sempre perché nella mia testa (scuola Grandi, inevitabilmente ma ... orgogliosamente) io penso ai Rincoti divisi in Emitteri ed Omotteri. Però ti devo dare una buona notizia: il Codice di Nomenclatura Zoologica non prende in considerazione i livelli tassonomici superiori alla famiglia. Quindi per gli ordini non vale il principio di priorità e possiamo chiamarli tranquillamente Rincoti.
Ciao Roberto
PS: d'accordissimo per Silvestri, purtroppo il suo testo di entomologia non ha avuto una grande diffusione.
verum stabile cetera fumus |
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Paris
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5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 agosto 2008 : 23:14:47
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| Messaggio originario di Alessandro:
Paride abbiamo avuto degli ottimi Maestri. Il Prof. Servadei non l'ho conosciuto, ma a suo tempo ho letto molti suoi lavori. Zangheri a suo tempo mi aveva offerto la tesi, potevamo diventare colleghi entomologi ... |
... se mi fossi "fatto la morosa" a Padova tra le compagne di corso, come sembrava nelle premesse, sarei rimasto alla "corte" di Servadei, ma è andata diversamente e son tornato in quel di Sondrio. Beh, sarà per la prossima VITA dopo la reincarnazione .
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
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Inserito il - 02 agosto 2008 : 23:16:30
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magari ci scambieremo le parti .. a Sondrio ci vivrei benissimo
Alessandro PD
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ant-46
Utente Senior
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1955 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 agosto 2008 : 06:50:29
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Posso tirarvi le orecchie ? solo un poco. Bellissima discussione accademica. Concordo pienamente con Paride circa l'uso dei termini larva, ninfa e nianide. Purtroppo il mondo cambia e si volgarizza e, forse, si semplifica. L'inglese è una lingua povera e paga pegno nel linguaggio accademico; ma domina il mondo e tutti, volenti o nolenti, si devono adeguare. Pensiamo all'uso di centinaia di termini inglesi nella vita corrente. Anche noi "latini" abbiamo le nostre colpe se i giornalisti in TV (ma non dovrebbero essere laureati ???) ed i doppiatori al cinema non usano mai il congiuntivo. Quindi, forse, usare "larva" genericamente è un peccatuccio veniale ... Vi saluto tutti con affetto,
Antonio
Alla natura si comanda solo ubbidendole (F. Bacone)
ant-46 Link |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 03 agosto 2008 : 07:34:19
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L'involuzione e l'impoverimento lessicale non è positivo, lasciatemelo dire. Lo constatiamo, giustamente come è stato evidenziato, anche nel linguaggio comune (ke,xò, nn, ecc.). Stiamo perdendo l'identità di una lingua (l'italiano), di una l'abbiamo già persa (il latino) a favore dell'inglese. Nel linguaggio scientifico si dovrebbe usare il latino, la Lingua universale. Si dovrebbe tornare a descrivere una nuova specie in latino e quando si usa la lingua corrente adoperare i termini tecnici corretti. Questo il mio modesto parere
Alessandro PD
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Hemerobius
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4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 agosto 2008 : 08:01:54
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| Messaggio originario di ant-46:
Posso tirarvi le orecchie ? solo un poco. Bellissima discussione accademica. Concordo pienamente con Paride circa l'uso dei termini larva, ninfa e nianide. Purtroppo il mondo cambia e si volgarizza e, forse, si semplifica. L'inglese è una lingua povera e paga pegno nel linguaggio accademico; ma domina il mondo e tutti, volenti o nolenti, si devono adeguare. Pensiamo all'uso di centinaia di termini inglesi nella vita corrente. Anche noi "latini" abbiamo le nostre colpe se i giornalisti in TV (ma non dovrebbero essere laureati ???) ed i doppiatori al cinema non usano mai il congiuntivo. Quindi, forse, usare "larva" genericamente è un peccatuccio veniale ... Vi saluto tutti con affetto,
Antonio
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Caro Antonio, qui non c'entra l'uso della lingua inglese, ma l'uso di una povertà linguistica altrui. Chi usa il termine larva per indicare un giovane di insetto eterometabolo e lo fa per scelta, sceglie di essere impreciso. La larva degli olometaboli e i giovani degli eterometaboli sono proprio due cose diverse!
Poi ognuno sceglie ciò che più gli aggrada, anche se suona strano che persone che desiderano conoscere con precisione il nome delle specie che fotografano utilizzino, nel descriverne lo stadio vitale, un termine sbagliato.
A me comunque, che l'entomologia ce l'ho come passione, continuerà a fermarsi nell'esofago l'uso di "larva" che si sta facendo su FNM.
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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danpic
Utente Senior
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2206 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 agosto 2008 : 10:42:33
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Concordo pienamente con Roberto, Paride ed Alessandro...nella mia vita "precedente" di studente (oramai molto lontana ) mi sono costati cari, in una verifica di entomologia, i termini citati.
Nel dubbio meglio....giovani.
Capisco la perplessità o la difficoltà di altri per i termini "tecnici" ma è sempre meglio essere precisi. Nel forum si ha la possibilità sempre e comunque di confrontarsi ed imparare.
Spero mi perdonerete la....filippica
Danilo |
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gomphus
Moderatore
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10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 agosto 2008 : 14:28:32
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ciao roberto
dopo tanto tempo (attraverso due millenni!) che mi occupo di entomologia, con buona pace degli illustri maestri citati che senza dubbio da dove si trovano ora mi seppelliranno con il loro disprezzo...
per quanto riguarda le libellule, di cui mi interesso, nel pieno delle mie scarse capacità di intendere e di volere ho scelto di rigettare i termini "neanide" e "ninfa" a favore di "larva"
e questo non certo per pigrizia o per una qualche sottomissione verso la cultura anglo-americana imperante; più semplicemente, a parte il fatto che "ninfa" si presta a confusione perché è stato usato anche per lo stadio immobile degli olometaboli (stadio per il quale, anche quando lo si chiama "pupa", si parla sempre di "ninfosi", non certo di "puposi"), trovo del tutto corretto definire "larva" una qualunque forma immatura che differisca in modo sostanziale dal suo adulto
ora, non mi verrai a dire che un individuo giovanile di libellula, salvo che per le ali non sviluppate, è in tutto simile all'adulto? anche se le strutture fondamentali dell'adulto sono presenti come abbozzo negli immaturi degli ultimi stadi, e viceversa... secondo questo criterio, non si potrebbe ad esempio definire "larva" la zoea dei crostacei decapodi, che invece a quanto ne so (correggetemi se sbaglio) nessuno definisce altro che come la "larva" dei medesimi
inoltre, se le neanidi sono quelle senza abbozzi alari e le ninfe quelle con, come la mettiamo con le specie che hanno adulti del tutto atteri? una femmina attera di ortottero ensifero al penultimo stadio ha ad esempio ovopositore piuttosto sviluppato, ed è quindi altra cosa di un primo stadio preimmaginale, quello che sarebbe una "neanide" se l'adulto avesse le ali
resto in attesa di messaggi di insulti, nel frattempo ciao a tutti
maurizio maurizio_pavesi@yahoo.com
P.S. una domanda a paride: scusa, ma dove l'hai trovato che il nuovo codice ha abolito il genere neutro nei nomi? |
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Hemerobius
Moderatore
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Prov.: Sassari
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4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 agosto 2008 : 17:04:33
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| Messaggio originario di gomphus: ciao roberto ... resto in attesa di messaggi di insulti, nel frattempo ciao a tutti
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Prima di iniziare qualunque discussione, mi spieghi da dove ti viene questa convinzione? Hai per caso sentito di qualche altro odonatologo, reo di aver scritto in un manuale sulle libellule italiane: "questo libro parla solo di larve", che è stato morso dal sottoscritto?
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
Modificato da - Hemerobius in data 04 agosto 2008 17:08:09 |
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gomphus
Moderatore
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Prov.: Milano
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10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 agosto 2008 : 17:17:22
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dicevo per scherzare, e comunque non mi riferivo a te in particolare
visti i "mostri sacri" dell'entomologia concordi nel difendere i termini tradizionali "neanide" e "ninfa", e dato che al confronto io penso di essere meno di nessuno, mi sembrava di fare un po' la figura dell'ignorante o peggio
se come scuse ti bastano e ora vuoi iniziare la discussione, resto in attesa
cordialmente maurizio |
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Hemerobius
Moderatore
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4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 agosto 2008 : 18:26:36
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| Messaggio originario di gomphus: se come scuse ti bastano e ora vuoi iniziare la discussione, resto in attesa.
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Anch'io evidentemente mi sono espresso male (), perché proprio non pensavo a chiedere scuse, ma semplicemente a rasserenare la discussione, visto che da discutere ce n'è in abbondanza. Ma di cosa ()?
Non credo possa esserci discussione, a meno di rifiutare le evidenze sperimentali dei fisiologi e degli embriologi (io non lo sono, credo neanche tu), sul fatto che gli stadi preimmaginali che sgusciano dalle uova degli insetti eterometaboli siano completamente diversi da quelli che sgusciano dalle uova degli insetti olometaboli. Si tratta dunque di una questione terminologica!
Che in Italia insieme alla scuola entomologica "classica" sviluppatasi nelle Facoltà di Agraria conviva una scuola entomologica "zoologica" che affonda le proprie radici nelle Facoltà di Scienze e negli Istituti (oggi Dipartimenti) di Zoologia e che tra queste due impostazioni esistano molti aspetti non condivisi è un altro fatto. Tu ad esempio mi citi cose che per me non hanno significato (nel senso strettamente terminologico). Che ninfa sia lo stadio immobile degli insetti olomentaboli o che si usi il termine ninfosi per me è sconcertante (mai usato nulla di diverso da pupa ed impupamento, al massimo crisalide per la pupa dei Lepidotteri).
Al di fuori degli Insetti il termine larva è utilizzato in senso molto più largo, e questo lo si deve accettare. Le zecche Ixodidae hanno ad esempio gli stadi di: uova, larva, ninfa ed adulto (un caos )! D'altra parte i due () studiosi italiani del gruppo come facevamo a non conformarsi con le abitudini internazionali (diciamo internazionali, così non si entra nel discorso della sudditanza che non ho aperto io!).
Sul caso particolare degli Odonati hai tutta la mia comprensione. In questo ordine, come in tutti quelli strettamente anfibiotici ed a differenza che nei Rincoti, l'uso dei termini neanide (neologismo del buon Guido Grandi) e ninfa mostrano tutti i propri limiti (e ne hanno sicuramente). Ma la definizione di larva come "una qualunque forma immatura che differisca in modo sostanziale dal suo adulto" credo sia altrettanto insoddisfacente. Si basa infatti esclusivamente su un criterio di "somiglianza", non evolutivo, fisiologico od ontogenetico. Sembra una definizione simile ai "Neurotteri" di Linneo!
Detto questo, e confermato che sentire chiamare "larve" i giovani dei Rincoti mi causa un bruciorino allo stomaco, che è solo più lieve nel caso degli Odonati, (ma mi volete togliere anche i riflessi condizionati (), già con l'età [anch'io sto passando per due millenni] mi si sono molto rallentati gli altri) credo che come al solito ognuno abbia diritto alle proprie scelte. Io non ho proprio l'autorità di imporre le mie. Qui su FNM cerco di indurre un maggiore rigore terminologico e metodologico più dall'alto dell'età (lo so è un chiodo fisso ormai ) che delle competenze (che come sanno tutti gli addetti ai lavori, in ambito entomologico sono sempre e comunque tremendamente scarse).
Concludo postando uno dei più recenti alberi filogenetici pubblicati, tratto dallo splendido libro di David Grimaldi e di Michael S. Engels "Evolution od Insects" (Cambridge University Press) [tranquillizzo gli amministratori sul fatto che è consentito per scopi non commerciali riprodurre poche pagine di un testo e qui abbiamo una sola figura!): ingrandendola cliccandoci sopra potrai vedere qual'è la caratteristica "caratterizzante" gli Holometabola.
Ciao Roberto
PS: da buon entomologo colgo al balzo l'occasione per chiederti una cosa "fuori tema": Zygonyx torridus in Tunisia è ancora una novità?
verum stabile cetera fumus |
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gomphus
Moderatore
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10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 agosto 2008 : 17:15:39
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ciao roberto
anzitutto, prima di dimenticarmelo:
al momento non ho dati precisi, ti farò sapere qualcosa appena riesco a trovarli, comunque Zygonyx torridus in Tunisia, anche se non fosse ancora segnalato, non è certo un ritrovamento inatteso: Dumont (Fauna Palaestina - Odonata of the Levant) riporta "most of Africa, with relicts in the Maghreb countries". ne hai trovato una popolazione nel suo ambiente tipico, cioè torrenti montani con cascate? te lo chiedo perché in Spagna (e in Sicilia) la specie a tutt'oggi a) è stata trovata in ambienti del tutto diversi dai suoi abituali, cioè fiumi di pianura a corso lento; b) è stata osservata anche in numerosi esemplari, ma di regola non ritrovata nello stesso luogo l'anno successivo; c) non sono mai stati osservati esemplari neosfarfallati, né trovate esuvie; quindi in tutti questi casi si tratta verosimilmente di individui migranti, non di popolazioni stabili
ora passiamo alle non-larve dei non olometaboli
premesso che, come giustamente supponi, non sono un embriologo né tantomeno un fisiologo, fondamentalmente sono un sistematico; non sono del tutto d'accordo con quanto dici, e precisamente:
gli stadi preimmaginali degli insetti eterometaboli non sono poi così "completamente diversi" da quelli degli olometaboli, anche perché i due gruppi non è che siano tanto omogenenei; d'altra parte la stessa distinzione fra olometaboli e resto del mondo (entomologico) non è così netta, si parte dai paurometaboli + pseudoametaboli (ho escluso gli ametaboli, che con l'eccezione dei tisanuri attualmente non sono neanche più insetti), nei quali concordo che non si può parlare di "larva" in quanto si ha sviluppo diretto, per passare agli emimetaboli come le libellule in cui gli stadi preimmaginali nel loro complesso sono profondamente diversi dall'adulto in tutta una serie di aspetti morfologici, fisiologici etc.; poi i neometaboli (tisanotteri; omotteri: aleurodidi, maschi di coccidi; e qualche altro), esopterigoti come i precedenti ma con uno o più stadi immobili che precedono quello di immagine, e non si tratta di un semplice stato di quiescenza di una normale ninfa perché ad es. nei tisanotteri sono stati osservati in questa fase fenomeni di istolisi come nelle pupe degli olometaboli (Grandi, Introduzione allo studio dell'entomologia vol. I, p. 724), cosicché lo stesso Grandi (id., p. 341) ammette che "le ninfe di questi insetti potrebbero, per le ragioni su esposte, chiamarsi "subpupe" o addirittura "pupe" "; fra gli olometaboli per contro, la pupa dei rafidiotteri nell'ultimo periodo di vita abbandona la celletta e si muove attivamente in cerca di un luogo adatto alla metamorfosi, in sostanza come l'ultimo stadio ninfale di un eterometabolo. in pratica, la differenza fra gli olometaboli e gli altri sta nel fatto che nei primi ("endopterigoti") le strutture tipiche dell'adulto nella larva si formano progressivamente (dischi immaginali) all'interno del corpo, comparendo all'esterno solo nello stadio che precede l'adulto, mentre negli altri sono visibili all'esterno fin dall'inizio; non direi che questo significhi che "gli stadi preimmaginali degli eterometaboli sono completamente diversi da quelli degli olometaboli". riassumendo, con l'eccezione di paurometaboli + pseudoametaboli, in tutti gli altri casi non si può parlare di sviluppo diretto, e quindi il termine "larva" mi sembra giustificato. non trovo affatto che la definizione di "larva" che ho riportato "si basi esclusivamente su un criterio di "somiglianza", non evolutivo, fisiologico od ontogenetico"; si tratta di una distinzione generale fra sviluppo postembrionale diretto o meno, nel quale ultimo caso il termine generico di "larva" (ovviamente distinguendo al suo interno le varie tipologie riconoscibili) mi sembra del tutto giustificato
d'altra parte, visto che mi fai osservare che negli invertebrati non insetti il termine "larva" è usato in senso molto più largo, in situazioni molto diverse fra loro, mentre negli insetti dovrebbe avere un significato più preciso... be', le "larve" attive predatrici dei neurotteroidei e quelle totalmente regredite e inette degli imenotteri aculeati non sono esattamente la stessa cosa, no? comunque, come vedi, almeno il fatto di non dover chiamare "larve" quelle degli eterotteri (visto che il tutto è partito da questi) mi trova d'accordo
quanto al fatto che dico cose che non hanno senso (con l'età capita, e spero che tutti gli altri amici capiranno; verrà anche il loro turno) mi consola il fatto di essere in buona compagnia; fra i coleotterologi, un esempio fra tanti: Casale, Sturani & Vigna Taglianti (quindi non esattamente gli ultimi arrivati, soprattutto l'ultimo) nel vol. 18 della "Fauna d'Italia" (Carabidae I, p. 114) usano il termine "ninfosi" a proposito dello stadio di pupa
incidentalmente, "impupamento" è la trasformazione da larva di pupa, anzi più precisamente quello da prepupa ad eopupa, e non lo stadio di pupa in sé, per il quale almeno molti coleotterologi utilizzano abitualmente "ninfosi"
per il momento questo è quanto. resto in attesa di eventuali commenti, quelli che vorranno controbattere quanto sopra saranno particolarmente graditi (dico sul serio!)
ciao a tutti maurizio maurizio_pavesi@yahoo.com
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Hemerobius
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Inserito il - 05 agosto 2008 : 19:19:38
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Mamma mia ! Dopo questa tua risposta credo che nessuno più leggerà questo post.
E dopo la mia ci "banneranno" (entrambi) per sempre da tutti i forum del Web.
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Prima di risponderti sulle cose importanti, lasciami dire che la pupa dei Rafidiotteri, così come quella dei Megalotteri e dei Neurotteri, NON "abbandona la celletta e si muove attivamente in cerca di un luogo adatto alla metamorfosi" NEPPURE "nell'ultimo periodo di vita"! Bensì è l'adulto in fase farata a farlo per abbandonare l'esuvia pupale. La metamorfosi (che corrisponde alla tua ninfosi) avviene in precedenza con la pupa, come di rigore, pressocchè immobile.
Non mi sorprende che alcuni Coleotterologi italiani usino il termine ninfosi. Sulle differenze terminologiche tra la scuola "agraria" e quella "zoologica" ho già detto.
Concordo sul fatto che il termine larva sia molto generico in zoologia e che potrebbe essere impreciso per indicare specificatamente gli stadi preimmaginali attivi degli insetti olometaboli. Purtroppo i termini tecnici subiscono un processo evolutivo impreciso a cui non ci si può sottrarre. Sui problemi che danno i termini neanide e ninfa, mi sono già espresso.
Per quanto riguarda le basi scientifiche della mia convinzione che le larve siano negli insetti solo gli stadi preimmaginali attivi degli insetti olometaboli mi rifaccio, ancora una volta, all'opera di David Grimaldi e di Michael S. Engels "Evolution od Insects" (Cambridge University Press) che, non l'avevo detto, è del 2005! Ho fatto la fatica di recuperare il testo in inglese, non chiedetemi anche la traduzione. Potrai trovare qui la risposta a tutte le tue considerazioni ed anche la "derivazione" diretta dalla scuola entomologica agraria italiana dell'impostazione da me sostenuta.
[Mi scuso per la lunghezza del testo, ma non ho voluto appositamente togliere nulla all'originale. I grassetti sono miei!]
PAG. 331 Holometabola are those insects with so-called complete metamorphosis, versus insects that are hemimetabolous (incomplete metamorphosis), or (as in the case of apterygotes) insects that display virtually no changes from immature stages to adult (ametabolous). Metamorphosis itself refers to a dramatic change in an organism from one developmental stage to another, which occurs in some amphibians and various invertebrates, including many marine and terrestrial arthropods. In hemimetabolous insects, which include the paleopterans, polyneopterans, and paraneopterans, which are groups we have already discussed in detail, the wing buds increase in size with each nymphal instar (e.g., Figure 9.1). Holometabolous insects have a soft-bodied, wingless, morphologically reduced larval stage and a mostly quiescent pupal stage. Adults of all insects are defined as those individuals that are reproductively mature, even in species where the mature female is larviform or paedogenic, retaining some or most larval features. Examples of paedogenic female holometabolans include most Strepsiptera (Figure 10.80), some Diptera (e.g., Miastor [Cecidomyiidae]), and some Coleoptera (e. g., Micromalthus, a few Ripiphoridae), among others. The larva is the truly defining feature of Holometabola. This immature form is generally a slender, soft-bodied insect with three short pairs of thoracic legs or none (sometimes they also have abdominal prolegs) , and no external wing buds. Primitively they have a sclerotized head capsule with mandibles, minute palps and antennae, and reduced eyes or usually just isolated ommatidia separated into stemmata. During metamorphosis, which takes place as a pupa, much or all of the larval cuticle is replaced with adult cuticle. This new cuticle derives from imaginal discs (sometimes also called by the German term, anlage), including the legs, eyes, genitalia, and wings. Imaginal discs are pockets of specialized larval epidermal cells (histoblasts) that lie under the cuticle; the histoblasts proliferate and differentiate during the late larval and pupal stages. An internal development ofwings is why Holometabola are also sometimes called Endopterygota (e.g., Kristensen, 1999a). The holometabolous lineages account for the stunning diversity of insects, since Holometabola comprise nearly 85% ofali insects, and in this regard the feature is usually considered one of the two most important innovations of insects along with wings. There is no doubt that Holometabola is a monophyletic lineage (e.g., Kristensen, 1975, 1999a; Hennig, 1981; Whiting et al., 1997; Whiting, 2002), though a similar "pupal" stage has evolved independently in whiteflies (Aleyrodoidea: Sternorrhyncha) and thrips (Thysanoptera), wherein late instar nymphs are reduced, nonfeeding, and quiescent. These are entirely convergent with holometabolan pupae, though, based on relationships and the fact that these paraneopterans do not have a larval stage. The most recent and comprehensive presentation of insect development is the comprehensive treatment by Heming (2002). As we discuss later, the adaptive advantage of the insect larva is not entirely clear, and larvae may in fact provide multiple improvements over nymphal development. … PAG. 333 e seg. Given the great success of holometabolans, the major question is: How did they evolve? Just like wings and any other feature of adaptive significance, there is a spectrum of specialization in holometaboly, perhaps the most important aspect involving the imaginal discs. In the more basal holometabolans, such as neuropterids, many beetles, mecopterans, nematocerous flies, and symphytan wasps, some of the larval epidermis is retained in the adult. Imaginal discs in these groups develop in the last larval instar. In cyclorrhaphan Diptera, Lepidoptera, and apocritan Hymenoptera, all or virtually all of the adult cuticle is formed from imaginal discs, and the imaginal discs begin developing in the embryo, which is a more evolved form of holometaboly. … Two theories basically account for how larvae evolved. One is that holometabolous larvae and hemimetabolous nymphs are "homologous" life history stages, and the pupa developed from an intermediate form as holometabolans evolved larvae that increasingly differed from adults (Hinton, 1955; Sehnal et al., 1996). The other hypothesis, which we feel is best supported, is that the holometabolan larva is a protraeted version of the hemimetabolous pronymph (Truman and Riddiford, 1999). This is actually an old idea that began with the great early entomologist A. Berlese (1913), who hypothesized that that larvae were essentially extended, freeliving embryos, but this idea has been extensively expanded and revised based on recent embryology and endocrinology (Truman and Riddiford, 1999). The pronymph is an obscure stage between the hatching and first instar nymph of hemimetabolous insects. It is usualIy very brief, lasting from 3-4 days in apterygotes to just a few hours after hatching in basal pterygotes (in which most of this stage is spent in the egg, or entirely in the egg in the case of Paraneoptera). Pronymphs have shorter appendages than first instar nymphs and do not feed (except in Ephemeroptera). Evidence that the holometabolan larva is actually a pronyrnph is considerable and includes the following similarities between the two: • The first-instar cuticle of both are secreted around the same time late in embryonic life. • Pronyrnphs and first instar larvae have similar unsclerotized cuticles, including the mandibles (which is why a specialized "egg burster" structure has developed in many embryonic insects) . • Both lack wing buds. • They have similar, reduced nervous systems. • Both have precociously high levels of juvenile hormone OH), which in larvae leads to an earlier maturation and suppression of embryonic tissues. Larvae, in addition, maintain high levels ofJH. Indeed, the primitive condition in holometabolan larvae is development of the imaginal discs at the end of larval growth, which corresponds to the time when early instar hemimetabolous nymphs sprout minute wing pads. This exciting hypothesis provides new insight into how the insect larva evolved, but why should it have evolved? Why was a heterochronic shift in development, specifically neoteny, so successful? …
Naturalmente tu sosterrai l'altra ipotesi !
Io comunque reitero il mio invito a non chiamare larve i giovani degli Eterometaboli.
Ciao Roberto
PS: ho raccolto con le mani, in pieno giorno, un esemplare di Zygonyx torridus immobile su un vecchio tronco di Quercus canariensis dove risultava perfettamente mimetico (il collega tunisino che era con me stava trafficando alla ricerca di xilofagi e l'Odonato proprio non pensava a muoversi). Eravamo in pianura nei pressi di un torrente permanente ma non particolarmanete "veloce". L'esemplare è in Tunisia in mano al collega.
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gomphus
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10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 agosto 2008 : 09:58:44
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ciao roberto
ovviamente riconosco in pieno la validità dei tuoi argomenti, e altrettanto ovviamente continuo a pensare, come del resto riconosci anche tu, che nel caso degli odonati i termini "neanide" e "ninfa" mostrino veramente tutti i loro limiti; personalmente non credo che la questione si risolverà rapidamente in un senso o nell'altro...
solo, se mi permetti una piccola tirata d'orecchi, all'inizio della nostra piccola discussione tu hai scritto (magari ti è solo scappato): "da discutere ce n'è in abbondanza. Ma di cosa ? Non credo possa esserci discussione, a meno di rifiutare ecc."
scusami, ma secondo me in campo scientifico c'è sempre la possibilità di discutere qualcosa, anche se a sostenerlo sono stati sommi maestri come Grandi, Zangheri, Servadei, Berlese, Silvestri e altri ancora. fortunatamente nella scienza il tempo delle verità rivelate e degli "ipse dixit" è tramontato! (anche per questo mi affido alla clemenza della corte riguardo alla nostra possibile "cacciata" da FNM)
a sproposito: l'ambiente che mi descrivi in effetti non è quello più tipico di Zygonyx, sembra più simile a quelli dove la specie è stata rinvenuta, con individui forse erratici, in Spagna e in Sicilia... per caso ricordi, o hai modo di scoprire, se era un maschio o una femmina? in quest'ultimo caso potrebbe essere anche più plausibile (come sicuramente sai meglio di me, le femmine degli odonati tendono molto più dei maschi ad allontanarsi dai luoghi di sfarfallamento) l'eventualità di un individuo disperso, magari complice una tempesta di vento, proveniente dalle montagne oltre il confine algerino; dovunque ti trovassi, la distanza dovrebbe essere tranquillamente alla portata di un volatore come lo Zygonyx
ciao maurizio |
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Hemerobius
Moderatore
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Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 agosto 2008 : 11:04:15
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Caro Maurizio, devo ringraziarti sinceramente per aver "attivato" questa discussione al di là di ogni mia intenzione perché questo mi ha permesso di mettere in fila i ragionamenti e di comprendere meglio anche le "mie ragioni" oltre naturalmente le tue. Tanto che sto pensando di scrivere un articolo sull'argomento, e se avrò il tempo di farlo, sarai sicuramente citato nei ringraziamenti . Accetto di buon grado la tirata d'orecchi perché rileggendo la frase mi rendo conto che può venire facilmente interpretata proprio così come dici tu (). Era però solo un gioco di parole mal riuscito che voleva sottolineare l'abbondanza di argomenti. Ti assicuro che gli "ipse dixit" (come li chiami tu) sono molto lontani dalla mia sensibilità, ed uno dei pochi motivi di disagio che ho provato in questa discussione è proprio dovuta al riportare opinioni altrui, su cui io concordo, ma che altrui rimangono.
Non tiro conclusioni perché non ce ne sono!
Ciao Roberto
PS: ero interessato allo Zygonyx soprattutto perché mi ha impressionato il mimetismo e la sua immobilità. Quando l'ho catturato non sapevo cosa fosse e l'ho potuto verificare solo in Italia, ma senza più l'esemplare!
verum stabile cetera fumus |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 06 agosto 2008 : 12:46:20
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Credo che sia importante mettere un po' di ordine alla terminologia. E' mia intenzione farlo con la sezione botanica. Un articolo, anche se si tratta di review, è sempre un ottimo strumento (e porta anche visibilità)
Alessandro PD
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