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Italo
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 30 luglio 2008 : 11:13:40 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Mi è arrivato ieri l’ultimo numero di Iberus (Soc. spagnola malac. 26 (1)) nel quale, a firma di amici ben noti a questo forum, sono state pubblicate due nuove specie di molluschi marini mediterranei:

Cesare Bogi e Stefano Bartolini hanno descritto Xilodiscula wareni n. sp. conosciuta, in pochissimi esemplari, solo per le coste della Sicilia nord orientale fra i 35 ed i 52 m di profondità. Peraltro questa microspecie fu illustrata per la prima volta proprio su questo forum, con un esemplare postato da Blu per la determinazione. Guardate qui:
Link

Charles Cachia e Constantine Mifsud hanno descritto Mangelia melitensis, nuova specie endemica delle acque di Malta, dove appare peraltro abbastanza comune; viene confrontata con M. unifasciata e M. costulata dalle quali si distingue per le caratteristiche della scultura e della protoconca.

Insieme ad Iberus è giunto anche il relativo Noticiario e su questo vorre segnalare, a pag. 59, una nota di Emilio Rolan dal titolo “Sobre la descricion de especies nuevas”. L’autore ci fa conoscere la corrispondenza intercorsa fra lui ed un suo amico, relativamente al proliferare di cosiddette “riviste malacologiche” che senza un comitato editoriale e tantomeno dei referee, quindi senza alcun controllo sulla qualità del contenuto, sfornano a getto continuo articoli di qualità scientifica nulla, prendendo per il naso (altro termine più opportuno mi sarebbe stato censurato) i “peggiori” collezionisti eccitati dall’idea di una nuova scoperta e complicando la vita agli studiosi seri, professionisti e non, che invece passano anni sui libri. Fra i quattro cattivi esempi presentati, noto con dispiacere che il 50 %, sono di italiani e pubblicati in un ambito purtroppo a tutti ben noto.
Questo fenomeno si è manifestato da anni, in Italia, come detto, ma non solo... del resto i soldi piacciono ad ogni latitudine. E per qualche autore più ingenuo, c’è la motivazione di un malinteso concetto di gloria malacologica.
L’articolo conclude con l’esortazione alle Società Malacologiche ad attivarsi per porre più severi vincoli alla pubblicazione di nuove specie e garantire così un livello scientifico minimo imprescindibile.
Ed è l’auspicio che faccio mio.



Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)

Modificato da - Italo in Data 30 luglio 2008 11:15:21

PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 30 luglio 2008 : 11:32:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Italo:

Mi è arrivato ieri l’ultimo numero di Iberus (Soc. spagnola malac. 26 (1)) nel quale, a firma di amici ben noti a questo forum, sono state pubblicate due nuove specie di molluschi marini mediterranei:

.........
Insieme ad Iberus è giunto anche il relativo Noticiario e su questo vorre segnalare, a pag. 59, una nota di Emilio Rolan dal titolo “Sobre la descricion de especies nuevas”. L’autore ci fa conoscere la corrispondenza intercorsa fra lui ed un suo amico, relativamente al proliferare di cosiddette “riviste malacologiche” che senza un comitato editoriale e tantomeno dei referee, quindi senza alcun controllo sulla qualità del contenuto, sfornano a getto continuo articoli di qualità scientifica nulla, prendendo per il naso (altro termine più opportuno mi sarebbe stato censurato) i “peggiori” collezionisti eccitati dall’idea di una nuova scoperta e complicando la vita agli studiosi seri, professionisti e non, che invece passano anni sui libri. Fra i quattro cattivi esempi presentati, noto con dispiacere che il 50 %, sono di italiani e pubblicati in un ambito purtroppo a tutti ben noto.
Questo fenomeno si è manifestato da anni, in Italia, come detto, ma non solo... del resto i soldi piacciono ad ogni latitudine. E per qualche autore più ingenuo, c’è la motivazione di un malinteso concetto di gloria malacologica.
L’articolo conclude con l’esortazione alle Società Malacologiche ad attivarsi per porre più severi vincoli alla pubblicazione di nuove specie e garantire così un livello scientifico minimo imprescindibile.
Ed è l’auspicio che faccio mio.



Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)


Grazie per le interessanti segnalazioni.

Riguardo al secondo argomento, credo che sul forum si potrebbe discutere su queste "nuove specie", ovviamente stando particolarmente accorti a non calunniare nessuno. Cosa ne pensate?
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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


1917 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 30 luglio 2008 : 13:34:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il problema maggiore è che molte specie sono esotiche, e quindi difficili da reperire e studiare......... e poi una volta istituita, per chi studia.... c'è il problema di andare a capire la validità o meno della specie, ed il difficile è dimostrare che magari si tratta di una specie già descritta o di una forma......




Giuseppe
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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


1917 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 30 luglio 2008 : 13:38:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dimenticavo.... complimenti agli autori delle 2 nuove specie mediterranee
Sicuro che queste sono state istituite con cognizione di causa e dopo ricerche serie!

Giuseppe
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Italo
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3803 Messaggi
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Inserito il - 30 luglio 2008 : 14:27:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Permettimi una risposta, Giuseppe.
Il problema non è stabilire se una specie appena istituita, mediterranea o esotica, sia valida o solo forma di una già nota; su questo aspetto, a meno di episodi clamorosamente errati, ognuno avrà la propria opinione ed anche il più serio ed esperto malacologo del mondo può commettere degli errori. Come diceva qualcuno più noto di me: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Il problema è individuare dei criteri, oggettivi ed facilmente individuabili, che diano garanzia di serietà: se l’editore non rispetta tali criteri è “fuori gioco” ovvero, secondo me, una qualche istituzione sopra le parti (l’ICZN?) potrà stabilire che i taxa così creati non siano “degni” di essere presi in considerazione a livello scientifico. Non si tratta quindi di effettuare una censura preventiva, cosa che mi ripugna in ogni modo, ma stabilire che la rivista in questione può essere utilissima per indicare come cucinare le lumachine in umido, magari anche indicando il nome scientifico di tali lumachine, ma certamente non per compiere atti nomenclaturali o comunque scientificamente rilevanti.
Stesso discorso, con qualche aggravante, per gli autori che tali in realtà, il più delle volte, non sono, essendo solo dei commercianti (con tutto il rispetto dovuto a questa categoria) a cui fa gioco aver qualche “nuova specie appena scoperta” o da vendere a caro prezzo ai collezionisti creduloni.
Un episodio emblematico: sappiamo ormai tutti come nei Pyramidellidae la protoconca sia un elemento indispensabile per la determinazione; nondimeno, recentemente, una nuova specie indopacifica è stata descritta sulla base di pochi esemplari tutti privi di protoconca. Forse non avevano di meglio, penserà qualcuno, e comunque l’autore era evidentemente molto sicuro... Può darsi... Appare però quantomeno sconcertante venire a sapere da un amico che, pochi mesi dopo la pubblicazione, la stessa nuova specie veniva venduta, dal suo stesso autore, in una manifestazione malacologica in esemplari assolutamente perfetti.


Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)
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chiton
Moderatore

Città: Sabaudia
Prov.: Latina

Regione: Lazio


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Inserito il - 31 luglio 2008 : 14:20:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"L’articolo conclude con l’esortazione alle Società Malacologiche ad attivarsi per porre più severi vincoli alla pubblicazione di nuove specie e garantire così un livello scientifico minimo imprescindibile."

L'ho sempre detto che noi botanici siamo gente più seria!!!!

Altro che controlli per pubblicare una nuova specie di alga....!!! Ma come dice giustamente Italo, al contrario delle conchiglie, le alghe non hanno mercato, nessuno le colleziona, nessuno le ama (!!!!scherzo...)e i musei (quelli veri!) fanno a gara per accaparrarsi tipi e paratipi e per di più il nostro ICBN è estremamente severo....

Silvia e Bruno
"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola." (Giovanni Falcone)
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 31 luglio 2008 : 17:23:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chitonacci,
state barando!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
le alghe hanno anche loro un buon mercato gastronomico.
un simpatico saluto
nin
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 31 luglio 2008 : 17:28:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Italo:

Permettimi una risposta, Giuseppe.
Il problema non è stabilire se una specie appena istituita, mediterranea o esotica, sia valida o solo forma di una già nota; su questo aspetto, a meno di episodi clamorosamente errati, ognuno avrà la propria opinione ed anche il più serio ed esperto malacologo del mondo può commettere degli errori. Come diceva qualcuno più noto di me: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Il problema è individuare dei criteri, oggettivi ed facilmente individuabili, che diano garanzia di serietà: se l’editore non rispetta tali criteri è “fuori gioco” ovvero, secondo me, una qualche istituzione sopra le parti (l’ICZN?) potrà stabilire che i taxa così creati non siano “degni” di essere presi in considerazione a livello scientifico. Non si tratta quindi di effettuare una censura preventiva, cosa che mi ripugna in ogni modo, ma stabilire che la rivista in questione può essere utilissima per indicare come cucinare le lumachine in umido, magari anche indicando il nome scientifico di tali lumachine, ma certamente non per compiere atti nomenclaturali o comunque scientificamente rilevanti.
Stesso discorso, con qualche aggravante, per gli autori che tali in realtà, il più delle volte, non sono, essendo solo dei commercianti (con tutto il rispetto dovuto a questa categoria) a cui fa gioco aver qualche “nuova specie appena scoperta” o da vendere a caro prezzo ai collezionisti creduloni.
Un episodio emblematico: sappiamo ormai tutti come nei Pyramidellidae la protoconca sia un elemento indispensabile per la determinazione; nondimeno, recentemente, una nuova specie indopacifica è stata descritta sulla base di pochi esemplari tutti privi di protoconca. Forse non avevano di meglio, penserà qualcuno, e comunque l’autore era evidentemente molto sicuro... Può darsi... Appare però quantomeno sconcertante venire a sapere da un amico che, pochi mesi dopo la pubblicazione, la stessa nuova specie veniva venduta, dal suo stesso autore, in una manifestazione malacologica in esemplari assolutamente perfetti.


Ciao, Italo

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In altre parole a comandare è il dio denaro.
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


11316 Messaggi
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Inserito il - 31 luglio 2008 : 21:34:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non posso che sottoscrivere le parole di italo e degli altre che sono intervenuti
aggiungo che il processo di referaggio (scusate la brutta parola ) che può essere visto come un giogo a cui sottostare è invece una garanzia anche per chi scrive che il suo lavoro ha valore e vale la pena di essere pubblicato; inoltre se si ha fortuna con il referee incaricato di valutare il lavoro, le critiche e i suggerimenti vanno a migliorare considerevolmente manoscritto originale

ciao

ang
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theco
Utente Super




6114 Messaggi
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Inserito il - 31 luglio 2008 : 22:37:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quel poco che ho avuto modo di conoscere di questo mondo, credo anch'io che la presenza di meccanismi di controllo e di validazione della qualità scientifica sarebbero auspicabili, naturalmente non ho idea della forma che potrebbero assumere.

Mi sono fatto l'idea, se è sbagliata correggetemi, che nello studio dei molluschi marini il 'peso scientifico', sia qualitativo, sia quantitativo, dei non professionisti sia elevato, forse più che in altre discipline scientifiche. Se le cose stanno così a maggior ragione potrebbe essere utile e necessaria la condivisione di standard e protocolli operativi, in mancanza di una solida tradizione accademica.

Credo inoltre che una maggiore attenzione sarebbe benvenuta non solo da parte degli studiosi, ma anche da parte dei collezionisti fini a se stessi, che in ogni caso non credo siano soddisfatti di vedersi turlupinare quattrini da parte di persone con pochi scrupoli.

Sono infine d'accordo con Peter sulla necessità e l'utilità di parlare di queste situazioni, in mancanza di protocolli di qualità nessuno è censurabile, ma almeno chi si muove senza scrupoli saprebbe che per lo meno mette in gioco la sua credibilità.

Ciao, Andrea
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9022 Messaggi
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Inserito il - 01 agosto 2008 : 00:20:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non è tutta colpa delle autorità preposte,anche se per avere un'"Opinione" dall'ICZN occorrono anni.La commissione è composta di pochi membri tra cui un solo malacologo che non può essere omniscente.
Una soluzione,anche se facilmente aggirabile,sarebbe demandare l'accettazione di una nuova specie descritta alla valutazione del primo revisore.
Oltre la malafede di chi inventa riviste on-line per bruciare sul tempo la concorrenza,il problema principale è che anche in ambito accademico non c'è unità di vedute di cosa in realtà sia una specie.
Anni fa con Oliverio riducemmo a tre gruppi specie le centinaia di taxa descritti per il gruppo di Marmorana appenniniche,anche se quella scelta fu accettata nella composizione della check-list italiana ancor oggi moltissimi specialmente in campo collezionistico invocano l'utilizzo di quei taxa almeno a livello sottospecifico e non accettano che la stessa specie possa comprendere popolazioni con conchiglia molto diversa.
Purtroppo quando poi interviene il commercio più referenze si possono offrire e maggiore è il guadagno,ed i polli non mancano.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro
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Italo
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3803 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 01 agosto 2008 : 09:34:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono in partenza per le vacanze e mi spiace di non poter ulteriormente seguire questa discussione da me suscitata quasi involontariamente.
Avrei però una proposta: fra meno di due mesi ci incontreremo a Sabaudia per l'incontro malacologico che tutti sapete; suggerisco agli organizatori di trovare un piccolo spazio, 15/20 minuti andranno benissimo, in cui discutere questo problema ed esporre le proprie idee. Coloro che non saranno presenti (peggio per loro!) potranno inviare per e-mail le loro proposte (a me o agli organizzatori) e queste saranno comunque esposte pubblicamente. Potrebbe essere l'occasione anche per educare ad collezionismo serio, scientifico e consapevole.
Se poi ne venisse fuori qualcosa di buono e fattibile, potremmo stilare un documento comune da inviare alla SIM come proposta operativa.
Se ben ricordo, anche nell'incontro dell'anno scorso se ne parlò, ma a livello molto informale, ovvero davanti ad un buon piatto di cozze e un bicchiere di vino bianco ghiacciato.
Buone vacanze a tutti.

Ciao, Italo

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Modificato da - Italo in data 01 agosto 2008 09:38:21
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Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


6436 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 01 agosto 2008 : 10:37:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buone vacanze Italo, ... considero , il problema sollevato, molto delicato e dalle mille sfacettature; condivido con te nel discuterne ufficialmente a Sabaudia ... sono convinto che ci siano delle soluzioni, non traumatiche, che potranno tornare utili a tutti.

Ermanno
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argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


6664 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 01 agosto 2008 : 12:14:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Italo:

Sono in partenza per le vacanze e mi spiace di non poter ulteriormente seguire questa discussione da me suscitata quasi involontariamente.
Avrei però una proposta: fra meno di due mesi ci incontreremo a Sabaudia per l'incontro malacologico che tutti sapete; suggerisco agli organizatori di trovare un piccolo spazio, 15/20 minuti andranno benissimo, in cui discutere questo problema ed esporre le proprie idee. Coloro che non saranno presenti (peggio per loro!) potranno inviare per e-mail le loro proposte (a me o agli organizzatori) e queste saranno comunque esposte pubblicamente. Potrebbe essere l'occasione anche per educare ad collezionismo serio, scientifico e consapevole.
Se poi ne venisse fuori qualcosa di buono e fattibile, potremmo stilare un documento comune da inviare alla SIM come proposta operativa.
Se ben ricordo, anche nell'incontro dell'anno scorso se ne parlò, ma a livello molto informale, ovvero davanti ad un buon piatto di cozze e un bicchiere di vino bianco ghiacciato.
Buone vacanze a tutti.

Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)


Buone vacanze Italo. Concordo in pieno, cercare di smascherare furbacchioni e sola (come si dice a Roma) sarà un'opera meritoria e utile a tutti soprattutto ai tanti che tramite il forum si avvicinano ora alla malacologia.

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)

Modificato da - argonauta in data 01 agosto 2008 12:15:27
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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


1917 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 01 agosto 2008 : 13:51:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora ok, deciso, se ne riparla a Sabaudia!

Come Italo, anche io per il momento vi saluto per le meritate e attese ferie..... da domani in Sicilia!!!!!


A presto



Giuseppe
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siciliaria
Utente Senior


Città: Catania
Prov.: Catania

Regione: Sicilia


2017 Messaggi
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Inserito il - 02 agosto 2008 : 11:24:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io nei limiti della mia esperienza mi rendo conto che alcune specie vengono descritte senza tener conto delle chiavi di determinazione delle congeneriche. Mi spiego meglio: se degli haliotidae conosciamo anche elementi diagnostici relativi alle parti molli, credo sia un po' superficiale descrivere una specie utilizzando esclusivamente un criterio che tiene conoto di caratteristiche conchigliologiche. Insomma se non si è in grado di descrivere il mollusco le soluzioni sono due: o "collabori" con qualcuno che ne ha la capacità, oppure lasci perdere! Ma se poi nella rivista nella rivista X o Y a cui può fare capo Tizio o Caio che si lamentano di superficialità da parte di altri, compaiono specie descritte in fretta e furia.....qualcosa non mi torna! Insomma così facendo si descrivono specie che poi qualcuno dovrà andare a revisionare a livello di genere. Se le descrizioni fossero chiare non ve ne sarebbe bisogno, non pensate? Almeno per quelle descritte di recente!

Insomma la soluzione sarebbe la seguente: se vuoi pubblicare una nuova specie che trovi vivente e se di quel genere si conoscono anche dati anatomici di grande significato, devi necessariamente basare la tua descrizione su dati conchigliologici, anatomici, ecologici, ecc..ecc...

Che ne pensate?

Link
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mitra
Utente Senior


Città: copertino
Prov.: Lecce

Regione: Puglia


1458 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 02 agosto 2008 : 13:40:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buone vacanze a tutti.


Daniele
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chiton
Moderatore

Città: Sabaudia
Prov.: Latina

Regione: Lazio


883 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 02 agosto 2008 : 14:42:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Italo:

Sono in partenza per le vacanze e mi spiace di non poter ulteriormente seguire questa discussione da me suscitata quasi involontariamente.
Avrei però una proposta: fra meno di due mesi ci incontreremo a Sabaudia per l'incontro malacologico che tutti sapete; suggerisco agli organizatori di trovare un piccolo spazio, 15/20 minuti andranno benissimo, in cui discutere questo problema ed esporre le proprie idee. Coloro che non saranno presenti (peggio per loro!) potranno inviare per e-mail le loro proposte (a me o agli organizzatori) e queste saranno comunque esposte pubblicamente. Potrebbe essere l'occasione anche per educare ad collezionismo serio, scientifico e consapevole.
Se poi ne venisse fuori qualcosa di buono e fattibile, potremmo stilare un documento comune da inviare alla SIM come proposta operativa.
Se ben ricordo, anche nell'incontro dell'anno scorso se ne parlò, ma a livello molto informale, ovvero davanti ad un buon piatto di cozze e un bicchiere di vino bianco ghiacciato.
Buone vacanze a tutti.

Ciao, Italo

Amore a parte, a cosa dovrebbe tendere l'uomo se non alla qualità? (CRM Wilson)


D'accordissimo!!! purtroppo ormai è tardi per modificare il progranma, che è già in stampa, ma ne abbiamo parlato anche telefonicamente con Italo e la soluzione migliore sarebbe trovare un picolo spazio (magari preliminare, perchè prevediamo che la discussione sarà molto ampia e impegnativa..) nella mattina, quando sicuramente sarà presente il max numero di persone. Nulla ci vieta di riprendere il discorso nel pomeriggio, anche a convegno finito, prima della cena.... e magari il giorno dopo in barca, andando a Zannone... l'importante è che ci si confronti su questo tema così delicato e si arrivi, speriamo, a un documento unitario da sottoporre alla SIM, sperando in un suo riscontro...



Silvia e Bruno
"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola." (Giovanni Falcone)
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raphitoma
Utente V.I.P.

Città: anguillara
Prov.: Roma

Regione: Lazio


450 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 02 agosto 2008 : 16:01:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
OK, ok ne riparleremo a Sabaudia, ma solo due parole prima di una vacanza che spero sia per tutti riposante e felice. Primo. Si, i commercianti hanno le loro colpe, ma non sul proliferare di bele e odostomie mediterranee, non stiamo parlando di conus e cypraea. Quanto si può guadagnare su una chrysallida? 20 euro è già una enormità (parlo, lo sapete a ragion veduta). Inoltre per questi generi, c’è un mercato ristrettissimo di specialisti, quasi tutti (giustamente) convinti che prima o poi anche la chrisallida più rara si possa trovare e che, nel caso ciò non avenisse, si possa scambiare. No signori non sono i soldi ma l’umana vanità che spesso fa fare il passo più lungo della gamba, che fa sognare a noi miseri di essere Linneo o Lamarck o di avere una collezione/museo seconda solo al british e come tale degna di adeguate pubblicazioni. È la vanità nient’altro che la vanità.
Per quanto riguarda i sistemi di controllo, se pur fallaci come tutto ciò che è umano, essi esistono e non vale la pena di farne nuovi, fermo restando che ciò che dice Theco è giusto, la malacologia è scienza in larga parte nelle mani di geniali (chi più, chi meno) dilettanti. E non parlo di Bogi o Smriglio, ma di Jeffreys e Locard, di Monterosato e Philippi o di comercianti come il Pallary. Forse un buon lavoro di reviewer anche per i loro lavori sarebbe spesso servito.
Ma in definitiva va anche preso atto che la scienza, quella con la S, è approssimazione e non potrebbe essere altrimenti e, sempre per la scienza con la S, una specie mal classificata è peccato veniale, soprattutto ora che siamo all’alba di una rivoluzione concettuale sul reale significato del genoma e sul codice che lo regola, che avevamo pensato di aver compreso, paragonabile solo a quello avvenuto cinquanta anni fa. Ormai ciò che ancora chiamiamo vagamente “fattori epigenetici” raggruppandovi nel loro interno tutto ciò non spiegabile con i dettami classici della biologia molecolare, stanno cominciando a svelare il loro significato. A noi non resta che attendere che nuovi Watson e Crick ci svelino questo nuovo codice per poter rispondere alla domanda che attanaglia ogni collezionista del mediterraneo: perché le tricolie pullus sono tutte diverse tra di loro eppure appartengano alla stessa specie.
Con buona pace dell’amico Ardovini e del dotto Rolan.
Buone vacanze a tutti
stefano

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myzar
Utente Senior


Città: Livorno
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


3886 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 02 agosto 2008 : 19:28:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E dunque Sabaudia sia! Almeno farà più fresco. Altro spunto di riflessione: una nuova specie si propone, poi il futuro dirà se viene accettata o meno come tale. Secondo spunto: descrivere una nuova specie è mooolto più facile che eliminare una specie, soprattutto dai database mentali delle persone!
myzar
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Delta
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


741 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 02 agosto 2008 : 22:38:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
OK
se ne parla a Sabaudia....possibilmente Sabato!!!!
Buone Vacanze a tutti!
Ciao ciao
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