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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 settembre 2009 : 11:26:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Daniele, benvenuto nel forum, e anche al Centro di Entomologia... quando verrai!

Rispondendo ad Andrea, i cianobatteri non sono "pericolosi". Diciamo che si espandono con rapidità e peggiorano l'apetto dell'acquario. Ricoprono il fondo, le pietre, ma anche le piante acquatiche.
Caro Roberto, i vostri consigli (di te, Riccardino, ma anche di altri con cui ho avuto contatti per e-mail - vi ringrazio tutti) sono stati utilissimi, ma alla fine non sono riuscito a capire cosa sia stato il toccasana contro i cianobatteri (o "alghe" azzurrre). L'antibiotico Eutromicina non l'ho usato; usai un antialgale, che mi steminò le alghe chara lasciando i cianobatteri in gran forma. Quindi, come potete vedere nei miei interventi regressi, feci altri ricambi d'acqua e via via rimuovevo mecccanicamente gli ammassi di cianobatteri: un lavoro deprimente, soprattutto perché questi si espandavano di nuovo abbastanza celermente. Ad un certo punto l'espansione si arrestò e alle mie successive rimozioni di cianobatteri, questi non cresciavano più. Poi siamo arrivati alla regressione spontanea, fino alla scomparsa. Forse il punto di svolta è stato quando mi hanno portato molte piante da acquario a foglia larga, non autoctone, (ne ignoro il nome, ma se le osservate in foto - si vedono in qualche immagine precedente - capirete), che provvisorimanete misi a galleggiare nei terracquari. Forse loro hanno ristabilito l'equilibrio coi nutrienti? Non lo so. Fatto sta che anche dopo successivi ricambi drastici d'acqua per la manutenzione (un poco si sono formate alghe brune, ma la cosa non mi dispiace più di tanto, specie se tutto rimane nei limiti), i ciano batteri non sono ricomparsi.
Dunque, se qualcuno mi chiedesse come fare per risolvere il problema dei cianobatteri, gli racconteri questa storia e lo inviterei a non demordere, adottando gli accorgimenti che mi avete consigliato.

Ric

Modificato da - Riccardo Banchi in data 21 settembre 2009 11:29:48
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
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Inserito il - 21 settembre 2009 : 21:55:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
da dove la prendi l'acqua per mettere nei terracquari??? dal rubinetto,distillata o altro??
perchè magari,se presa dal rubinetto,concentrazioni di cloro o di altri minerali pesanti presenti nell'acqua dell'acquedotto potrebbero essere stati nemici letali per i cianobatteri,legati magari ad altre caratteristiche chimiche dell'acqua..

"Tu credi che ogni cosa ti appartenga, la terra ed ogni paese dove vai,
ma sappi invece che ogni cosa al mondo, è come te, ha uno spirito ed un perchè.
Tu credi che sia giusto in questo mondo, pensare e comportarsi come te,
ma solo se difenderai la vita, scoprirai le tante cose che non sai."

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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 settembre 2009 : 09:18:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho sempre riempito i terracquari per massima parte con acqua del rubinetto, poi con due o tre taniche di acqua del laghetto. Mai avuto alcun tipo di problema su piante e animali. (Considera poi che l'acqua dell'acquedotto, cloarata, dopo un giorno all'aria, perde la cloratura)
I cianobatteri, comportandomi così, non si sono mai presentati, poi sì. E adesso, continuando a fare così (facendo le corna!), sono di nuovo "spariti".

Ric
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 ottobre 2009 : 09:32:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco i terracquari il 21 Settembre 2009 (in primo piano il primo dei tre):

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
112,26 KB

Diciamo che le cose adesso sono tornate a posto.

Ric
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 ottobre 2009 : 13:21:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I terracquari allo stato attuale (8 Ottobre 2009):

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
154,49 KB
In primissimo piano il primo

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
112,2 KB
In primo piano il terzo


Vediamoli singolarmente uno per uno:

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
134,77 KB
Il primo

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
129,96 KB
Il secondo

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
124,58 KB
Il terzo

Le alghe del gen. chara devono crescere... Oltre al ceratophyllum (e a una specie esotica presente anche prima) è adesso presente anche il myriophyllum, nonché la gronlandia densa. Presto inserirò immagini di dettaglio...

Ric
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 ottobre 2009 : 15:38:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho guardato su internet Groenlandia densa: molto bella! Sembra ottima per far deporre i tritoni! Sei sicuro che in Italia sia autoctona e non introdotta molti anni fa?

Bernardo

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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 ottobre 2009 : 20:33:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sicuro della sua "autoctonicità" non lo sono, ma penso lo sia. La groenlandia densa appartentente alla famiglia delle Potamogetonaceae, come il potamogeton, ma questo potrebbe volere dir poco. Andando su internet pare attestata in quasi tutta Italia ed è adatta ad acque calcarose, ma mi sono documentato molto superficialmente. Posso dire che sulle sponde del Lago di Vico (VT) c'erano batuffoli seccati di chara, pezzi di certophyllum e myriophyllum che galleggiavano sulla riva e appunto questa groenlandia densa, anch'essa galleggiante o adagiata sulla battigia, come strappata dalle "mareggiate" di un lago... Quindi penso che sia nostrana, ma la mia deduzione potrebbe essere scorretta.

Ric
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 ottobre 2009 : 15:10:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Particolari della parte terrestre del terzo terracquario dopo la manutenzione di detta zona terricola (21 Ottobre 2009):

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
149,69 KB

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
168,57 KB

Ric
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 novembre 2009 : 09:09:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un maschio di tritone punteggiato è stato da pochi giorni (metà Novembre)prelevato dal Laghetto esterno e messo in terracquario, dove già erano presenti esemplari neotenici (adesso messa anche una femmina). Ho notato un primo corteggiamento, rivolto ad un neotenico, ma ancora non è il periodo.
Presto inserirò altre coppie e il ciclo ricomincia.

Se ne verrà fuori qualche altra foto degna, come quelle mostrate nelle pagine precedenti relative alle tre specie, le mostrerò.

I tre terracquari continuano ad essere "in forma", cioè mantengono un buon aspetto estetico, colpo d'occhio foindamentale per i visitatori.
Sul fondo del terracquario adibito agli alpestri sono state messe alcune foglie di quercia e di faggio, per rendere l'ambiente più simile a quello collinare-montano (adesso non ho foto). La formazione, in alcune zone, di alghe marrioni non deve destare alcuna preoccupazione.

Ric
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 dicembre 2009 : 08:34:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ieri 10 Dicembre 2009 primo corteggiamento fra crestati in acquario!
Non ho foto documentali, ma credeteci. La femmina, molto grande e panciuta, l'avevo appena catturata dal laghetto del Centro; il maschio era quello che per la stagione precedente era rimasto in terracquario (adesso ha già una discreta cresta). L'altra femmina del terracquario è per adesso metà acquatica e metà terrestre. Nel laghetto è presente un altro maschio di crestato, visto la sera con la torcia (fra l'altro il laghetto è pieno di punteggiati, prevalentemente neotenici).

Tra l'altro ieri è venuto a trovarmi un ragazzo della provincia di Pisa, un certo Marco, che saluto anche qui sul forum. Una persona eccezzzzionale! Specie voi della zona di Firenze, dato che non siete lontanissimi, dovete conoscerlo!

Ric
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Marmoratus
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


570 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 dicembre 2009 : 10:10:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Riccardo Banchi:

Ieri 10 Dicembre 2009 primo corteggiamento fra crestati in acquario!
Non ho foto documentali, ma credeteci. La femmina, molto grande e panciuta, l'avevo appena catturata dal laghetto del Centro; il maschio era quello che per la stagione precedente era rimasto in terracquario (adesso ha già una discreta cresta).
Ric

Io ti credo tranquillamente, le riproduzioni autunnali sono un fenomeno che conosco bene... Aspettati qualche deposizione da qui a breve!

Gazzotti Roberto
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blublu
Utente Senior

Città: mestre
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


530 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 dicembre 2009 : 21:31:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bellissime le felci, bellissimo effetto, complimenti

"Salamandra
Animaletto negro e splendente
Brivido del muschio
Divoratore di insetti
Minuto araldo del temporale
Ed intimo della folgore"
Octavio Paz
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sgmteo
Utente Junior

Città: Rimini


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Tutti i Forum

Inserito il - 17 dicembre 2009 : 16:41:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
avrei una domanda credete sia possibile creare un acquario dove convivano pesci,anfibi e rettili(tartarughe)?
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 dicembre 2009 : 09:08:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarebbe il sogno di tutti poter realizzare convienze possibili in piccoli ambienti come i terracquari ordinari. La sintopia e possibile in natura, e nemmeno in modo assoluto, figuriamoci in un terracquario.
Neanche nel laghetto del Centro sono stati immessi ne pesci (non mi riferisco a carpe, deleterie, ma anche a piccoli pesci come gambusie, pesci rossi o altro) ne testuggini europee, sebbene in natura ciò sia osservabile. Occorrono ambienti pià ampi che neanche il Laghetto del Centro di Entomologia ha; rischi di squilibri a scapito degli anfibi sarebbero molto probabili.
Nei terracquari le singole specie sono separate, per ridurre al minimo gli inconvenienti; mescolare anfibi, rettili e pesci sarebbe forse possibile in grosse strutture artificiali ben studiate e di grandi dimensioni, sullo stile dell'Acquario di Genova, non realizzabili certo al Centro di Entomologia.
Domanda comunque più che lecita, che penso più o meno tutti ci saremo posti.

Ric
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 gennaio 2010 : 18:29:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccoci ad anno nuovo!!!

Aggiornamenti "algali".
Nel terzo terracquario sono pian piano diventate protagoniste le aghe brune (verdi-marroni), che comunque non costituiscono alcun problema per gli anfibi presenti.

Ecco due immagini del 7 Gennaio 2010:

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
80,22 KB

Immagine:
I Terracquari del Centro di Entomologia - Piombino (LI)
88,27 KB

Ho comunque intenzione di fare un po' di manutenzione, ma la cosa che più mi pare strana - come spesso ho ripetuto - è che nei tre acquari ci sono le stesse piante, la stessa acqua, lo stesso tipo di lampada... e ognuno raggiunge nel tempo una condizione diversa: il primo terracquario ad esempio non presenta alcun tipo di alga in proliferazione; il secondo ha prodotto delle mucillagini verde chiaro (tutto tranquy, ovviamente); il terzo abbondanti alghe brune.
So bene che le variabili in campo biologico sono innumerevoli, ma rimango comunque colpito dai diversi equilibri che si raggiungono a condizioni apparentemente identiche.
Sostanzialmente assenti le alghe azzurre (i cianobatteri)... facciamo le corna.

Ric
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Fabio F
Utente Senior

Città: -

Regione: Marche


1079 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 gennaio 2010 : 12:03:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io dico che un trattamento di acqua ossigenata (perossido d'idrogeno 3%) in concentrazione 1 ml/lt ogni tanto non farebbe male
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 gennaio 2010 : 16:26:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ovviamente senza animali dentro... Mai provato.
Ho iniziato con l'antialgale che avevo usato in precedenza (erroneamente per i cianobatteri, quindi senza risultato) e per adesso non sta succedendo nulla.
Comunque non sono affatto preoccupato, gli anfibi non sono certo allergici alle alghe... (l'occhio umano un po' di più; trovare il compromesso)

Ric
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 gennaio 2010 : 15:07:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
in effetti non mi preoccuperei troppo del problema alghe-anfibi...
anzi,penso siano solo felici!!!

è vero Riccardo: è il nostro occhio che vorebbe vedere un ambiente tutto bello e pulito!..ma se pensiamo agli stagni veri e propri...c'è di tutto e di più!!!!

"Gli animali,dai più piccoli ai più grandi,sono tutti uguali di fronte agli occhi della natura:
hanno tutti lo stesso diritto di vivere o morire.
Rispettiamo ogni forma di vita vivente."

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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 gennaio 2010 : 14:58:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Novità:

Numerose le uova di tritone crestato deposte in terracquario!
Niente foto (per adesso non ho tempo), ma credeteci!

Ric
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
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Inserito il - 27 gennaio 2010 : 15:01:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci crediamo, ci crediamo
Puoi dirci quali piante hanno usato per deporre? (Sai, sono molto interessato a questo argomento, ultimamente )

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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