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 Foce dell'Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites buparius
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vespa90ss
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Inserito il - 04 giugno 2008 : 22:54:12 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia  Latitudine e Longitudine 42.683035,11.00122 clicca per visualizzare la mappa Google dal Satellite

Foce dell'Ombrone

trovato finalmente lo Scarites buparius



Dopo numerose escursioni sulla costa a nord della foce dell'Ombrone, finalmente sono riuscito a trovare 4 esemplari perfettamente vivi nel giro di due giorni. E chiaramente ero lì solo per fotografare, non certo per raccogliere insetti. Nonostante lo zaino e le attrezzature fotografiche mi intralciassero un poco nei movimenti sono riuscito ad individuare questi bellissimi carabidi che durante il giorno si nascondono alla vista.
Il primo l'ho trovato sotto un tronco spiaggiato dalle onde sulle dune. Si è immediatamente dato alla fuga tanto che è stato davvero difficile riuscire a fotografarlo. Anzi, direi che tutte le foto del primo giorno facevano abbastanza schifo dato che avevo montato sulla mia K10D un vecchio Pentax 135mm applicato su un soffietto per macro spinta. Ho fotografato in stop down a f/16 un soggetto assolutamente inatteso che sembrava impazzito, fintantochè non sono stato costretto a prenderlo fra le dita per immbilizzarlo e fotografarlo. Nonostante tutto questo trambusto e l'eccitazione per la scoperta ero finalmente riuscito a documentarne la presenza che ormai non era più segnalata da molti anni sul litorale maremmano.
Che strano...non ricordavo più l'odore che emettono gli Scarites. E' molto intenso, quasi gradevole. Sicuramente ha offerto lo spunto per qualche profumo da uomo, ma non saprei dirvi quale.

Tornato in campeggio ho guardato meglio le foto sullo schermo del portatile: .....facevano proprio schifo.

Beh, mi son detto, domani ci riprovo col Sigma 105 macro che per foto d'azione è molto più versatile e poteva offrirmi una grandissima luminosità durante la messa a fuoco critica nelle condizioni precarie di un'azione convulsa. Ero anche eccitato perchè avevo trovato il torace con la prima coppia di zampette anteriori di uno Scarabaeus semipunctatus. Anche di questo coleottero non notavo tracce da moltissimo tempo. Incredibile ma vero.
L'indomani mattina eccomi nuovamente sul posto provenendo da Principina a Mare (non ci crederete... ma quelli del Comune si sono frugati in tasca ed hanno riasfaltato il lunghissimo vialone che si era trasformato in una assurda montagna russa stroncaauto).
A quell'ora presto del mattino la spiaggia è un incanto, Caterpillar a parte che nel primo tratto "puliscono" (ma comprimono) l'arenile adibito a stazione balneare.
Percorso circa un chilometro il silenzio diventa pressochè assoluto, interrotto di tanto in tanto dal canto dei gruccioni che quest'anno sono ovunque e molto numerosi.
Camminare lungo le dune, lontano dalla battigia al punto da non sentirne quasi più il suono della risacca, è esperienza emozionante. Non è lo scenario nel suo insieme particolarmente coinvolgente quanto ciò che di microscopico contiene. I passi che percorro sono lentissimi. Tutto attira l'attenzione per chi come noi è alla ricerca di un minimo indizio per lasciarsi andare alla curiosità del bambino. Tutto diventa spunto ed occasione. Per osservare, leggere e vedere ciò che spesso sfugge ai nostri occhi velati dal grigiore cittadino. La sensibilità in quei minuti è al massimo delle sue potenzialità. Si riescono a cogliere persino dei rumori impercettibili che tradiscono la forma di sagome minute perfettamente mimetizzate, altrimenti invisibili. Anche la famosa cordicella degli occhiali si diverte a frugare nel silenzio del "sentire", fatta vibrare dal debole vento del mattino.
Una sensibilità eccitata al massimo che ti conduce a cogliere e comprendere presenze fantomatiche. Sabbia che salta. Erba che cammina.



Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius



E' stato così che ho notato da lontano, fra le piante e le centinaia di legni sparsi fra le dune, fra il brulicare di Pimelie lo svolazzare di Asilidi e Cicindela un impercettibile movimento di sabbia. Sotto un monticello di rena grande quanto un pugno, una lucida schiena nera si stava infilando nella sabbia. Non era una corazza opaca, rugosa, scialba di una barcollante Pimelia. Era stato un riflesso che aveva fatto brillare la luce del sole in quelle elitre scintillanti.
Era lui. Ne ero certo.




Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius


Percorsi quei pochi metri faccio appena in tempo ad infilare la mano che appare un bellissimo esemplare di Scarites. Questa volta però non è scappato. Non era agitatissimo. Ma certamente terrorizzato. Si è immobilizzato in una posizione di tanatosi, dopo aver arcuato il dorso verso l'alto e così è rimasto per alcuni minuti, simulando la morte.




Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius


Modificato da - StagBeetle in Data 28 giugno 2009 14:10:23

vespa90ss
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Inserito il - 04 giugno 2008 : 22:55:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Carabidae Genere: Scarites Specie:Scarites buparius
L'ho tenuto nel palmo della mano a lungo.




Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius






Ho provato a stuzzicarlo infilando i polpastrelli fra le mandibole, ma lui niente. Per due o tre minuti è rimasto assolutamente immobile, fintantochè non ha preso a muoversi.


Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius







L'ho quindi deposto sulla sabbia liberandolo. Era piuttosto frastornato circa la direzione da prendere. Ma superato quel momento di sbandamento ha piantato le sue zampe bene al suolo per andarsene poi con passo molto naturale. Anzi, da gladiatore orgoglioso di aver recuperato il proprio coraggio e l'onore dopo essersi finto morto per sopravvivere.



Nel corso della mattinata ho trovato altri due esemplari, uno sotto un tronco di una ventina di chili, l'altro sotto un piccolo pezzo di legno, dentro una galleria.



Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius



Modificato da - StagBeetle in data 28 giugno 2009 14:17:49
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 04 giugno 2008 : 22:55:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia



Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius





Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius





Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius



Ma ho sollevato solo una ventina delle migliaia di legni sparsi sulla riva. Sicuramente la loro presenza è significativa ma molto concentrata in quella piccola area protetta.
Questo tratto di duna e retroduna molto esteso in profondità è poco frequentato anche perchè siamo nel Parco Naturale della Maremma dove le guardie forestali esercitano una buona azione di controllo. Li ho incontrati diverse volte scrutare col binocolo dopo essere giunti improvvisi dalla boscaglia a bordo delle loro Land Rover.


Vi ho voluti rendere partecipi della mia gioia per aver ritrovato una piccola colonia di superstiti. Gli Scarites buparius.
Una specie ritenuta praticamente estinta nel litorale toscano ad opera della fortissima pressione antropica.

Splendidi gladiatori ancora non vinti.



Foce dell''Ombrone - Trovato finalmente lo Scarites  buparius




Per ulteriori notizie sul luogo cliccare qui:

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Beppe Miceli




La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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Ric
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Città: Alba
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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 05 giugno 2008 : 09:40:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Splendido reportage Beppe.

E' quasi possibile condividere l'emozione che hai provato in quel momento. Complimenti.

Enrico
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Vitalfranz
Utente Senior


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Regione: Luxembourg


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 giugno 2008 : 09:54:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti!!!
Una lettura veramente emozionante... mi ricorda il buon Sturani (Caccia grossa tra le erbe), un bellissimo libro di "avventure" entomologiche che forse i "vecchi" ricordano ancora....

Francesco Vitali
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 05 giugno 2008 : 10:55:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Vitalfranz:

Complimenti!!!
Una lettura veramente emozionante... mi ricorda il buon Sturani (Caccia grossa tra le erbe), un bellissimo libro di "avventure" entomologiche che forse i "vecchi" ricordano ancora....

Francesco Vitali



Noi entomologi più anzianotti, old generation, ci siamo nutriti di Mario Sturani, dei Souvenirs Entomolgiques e de "il Naturalista" di Pietro Zangheri.
Abbiamo viaggiato fra le erbe insieme a loro. Abbiamo scoperto ed immaginato, stando al loro fianco, le stesse meraviglie che NM ci offre oggi comodamente a casa con sbalorditiva ed inesauribile ricchezza di immagini. Con la possibilità di un confronto di idee, di un contraddittorio e di una condivisione di informazione in tempo reale, pigiando semplicemente una tastiera. Sicuramente il loro sentire ci è entrato dentro ed ha tracciato un solco indelebile nel nostro modo di intendere il rapporto con la natura. Perdonatemi quindi se a volte mi lascio andare a questa modalità espressiva

Beppe



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Beppe Miceli
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Ric
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Città: Alba
Prov.: Cuneo

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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 05 giugno 2008 : 11:34:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Personalmente mi piacerebbe che tutti fossero in grado di descrivere utilizzando la tua "modalità espressiva" e sarebbe davvero un peccato se smettessi di "lasciarti andare"...

Ancora complimenti e grazie a Francesco per il consiglio sulla lettura.

Enrico
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 05 giugno 2008 : 12:25:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Ric:

Personalmente mi piacerebbe che tutti fossero in grado di descrivere utilizzando la tua "modalità espressiva" e sarebbe davvero un peccato se smettessi di "lasciarti andare"...

Ancora complimenti e grazie a Francesco per il consiglio sulla lettura.

Enrico



Ti ringrazio, Ric
Beppe



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Beppe Miceli
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 05 giugno 2008 : 15:18:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, Beppe. Bellissimo servizio come al solito!
E mi hai riportato ai bei tempi di quando abitatavo a Grosseto. Conosco bene lo spiaggione di Principina; pensa che ci trascinavo sopra la mia barchetta a vela dalla strada al mare senza rulli (finché, dopo una stagione, non mi sono accorto che avevo consumato il fondo).
Sarei curioso di sapere se, alzando i tronchi, hai trovato anche qualche Nebria psammodes.
Per quanto riguarda gli Scarites, al mattino abbastanza presto io ne trovavo anche proprio sul limite della battigia, dove la spiaggia fa una gobba che separa la sabbia bagnata da quella asciutta. Sparivano sotto la sabbia lasciando dei buchetti caratteristici e, spesso, si tiravano dietro dei piccoli crostacei che avevano catturato al limite della battigia.

Begli insetti! meno male che ci sono ancora, nonostante il calpestio e le ruspe!





Gli uomini spesso inciampano nella verità, ma, di solito, si rialzano e continuano per la loro strada (W. Churchill)
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 05 giugno 2008 : 15:55:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Di che anno stai parlando Luigi???? ehehehe....
(ma quanti anni è che manchi da Principina?)
anch'io a Molella Sabaudia ed al Circeo in genere ne trovavo a bizzeffe....ma ci sono ancora? Sto parlando del 1973 quando ero al corso AUC a Cesano di Roma. Gli scarites in quel tratto che dici tu non credo proprio che potrebbero esserci.....hai idea di quante migliaia di persone ci passano adesso nel corso di una giornata estiva? Fanno la promenade in riva al mare da Principina alla foce dell'Ombrone. Anda e rianda. Il rito della strusciata al corso si ripete sulla riva del mare fra una "ciana" (pettegolezzo) e l'altra.
Per le Nebria psammodes ancora non ne ho trovate ma se mi confermi che tu ce le trovavi vedrai che le trovo anch'io sulle pozze retrodunali.
Il fatto è che bisognerebbe destinare ogni escursione ad uno scopo preciso perchè il tempo purtroppo è sempre tiranno (specie se hai solo una reflex appresso, cui dover cambiare obiettivo di volta in volta in mezzo alla sabbia). Quindi fare reportage naturalistico non sempre collima con una ricerca specifica.
In verità devo esplorare con maggior attenzione i grossi laghi retrodunali ma la vegetazione è fittissima e non è agevole giungere in prossimità delle rive se non sei provvisto di stivali. Dovrei quindi andarci ad hoc....ma t'immagini tu?
Grazie per aver gradito il mio articolo.
a presto, Beppe




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Beppe Miceli
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
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Inserito il - 05 giugno 2008 : 16:29:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottimo reportage, complimenti per il ritrovamento e la presentazione .

Sarah Gregg - Con altri occhi


Sono appassionatamente curiosa, ma il mio desiderio di conoscenza è uno sfizio che perde ogni giustificazione e valore se soddisfarlo significa recare disturbo, danno o distruzione ad ecosistemi ed ai loro abitanti.
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 05 giugno 2008 : 21:57:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Ottimo reportage, complimenti per il ritrovamento e la presentazione .

Sarah Gregg - Con altri occhi


Sono appassionatamente curiosa, ma il mio desiderio di conoscenza è uno sfizio che perde ogni giustificazione e valore se soddisfarlo significa recare disturbo, danno o distruzione ad ecosistemi ed ai loro abitanti.


Grazie Sarah. Grazie davvero.
Apprezzo particolarmente il tuo giudizio.

Beppe



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Beppe Miceli
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elleelle
Moderatore Trasversale

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Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 giugno 2008 : 23:33:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io parlavo della Nebria proprio perché tipicamente la trovavo sotto i tronchi, dove tu hai trovato gli Scarites, non nella zona retrodunale.
Come periodo, sto parlando del 1975, però in aprile, non nella stagione turistica!
In quella stagione, le impronte erano scarse.





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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 06 giugno 2008 : 08:33:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Io parlavo della Nebria proprio perché tipicamente la trovavo sotto i tronchi, dove tu hai trovato gli Scarites, non nella zona retrodunale.
Come periodo, sto parlando del 1975, però in aprile, non nella stagione turistica!
In quella stagione, le impronte erano scarse.



Diciamo che gli Scarites li ho trovati nella zona a ridosso delle ammophila e non verso il mare. Con ogni probabilità di notte si avventurano sulla battigia a caccia di piccoli crostacei per ritirarsi all'alba nel retroduna. Ma è anche possibile che essendo piovuto molto nell'ultimo periodo, gli Scarites riescano a trovare cibo abbondante nella vegetazione ancora fresca e rigogliosa del retroduna senza bisogno di farsi 50 metri di passeggiata verso la battigia.
Il problema grave è piuttosto limitato ai prime tre metri di spiaggia dove il calpestio è costante nell'arco della giornata: purtroppo le cicindela sono molto ma molto infastidite da questo via vai di gente....ma che ce poi fà...??? E' un po' come l'Isola d'Elba di luglio e d'agosto: diventa un gorillaio dove tutto è da consumare senza rispetto nello stesso momento, negli stessi luoghi, con le stesse modalità dallo stesso tipo di persone.
Un caro saluto,
Bepppe



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Beppe Miceli
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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 novembre 2012 : 15:24:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La bellezza del nostro forum è questa:

stavo cercando su google le parole sturani, caccia grossa fra le erbe

quando mi appare questa discussione che non sapevo nemmeno fosse dentro NM !!

è stata una gradita sopresa
grazie

amatoeridano.blogspot.it
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 novembre 2012 : 16:18:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per inciso, io nel 2008 ero molto più ignorante di ora e nei miei messaggi avevo confuso lo Scarites buparius con il piccolo Scarites laevigatus (che poi è stato improvvidamente ribattezzato Parallelomorphus laeviugatus).

In effetti, solo il laevigatus frequenta la battigia, mentre Scarites buparius si trova solo all'asciutto, anche a chilometri di distanza dal mare, purché il terreno sia sabbioso. Per esempio, l'ho trovato in buon numero nella pineta vicino al Viale dei Tigli tra Viareggio e Torre del Lago e a Ostia, vicino alla stazione Lido Nord.
luigi

Modificato da - elleelle in data 20 novembre 2012 16:19:22
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Klaas Reißmann
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Città: Kamp-Lintfort, Nordreno-Vestfalia

Regione: Germany


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Inserito il - 22 novembre 2012 : 16:46:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
There is not much to say about this report. Wonderful photos and wonderful informations.

Grazie mille.

Ciao
Klaas

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