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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Alpinus
Utente V.I.P.
Città: sul cucuzzolo della montagna...
237 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 aprile 2008 : 22:01:31
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08.04.2008 Saline di Commacchio (Ferrara, N44°39', E12°12')
Spesso il birder cerca gratificazione dalle sue osservazioni in luoghi naturali, in luoghi in cui l'impronta umana è stata così blanda da non pregiudicarne la selvaggia bellezza, ma ci sono anche posti che dalla centenaria attività dell'uomo traggono la loro vivacità. Sto parlando per esempio delle saline, ambienti antropogenici costituiti da un sistema di vasche in cui l'acqua viene lasciata evaporare facendo precipitare il sale in essa contenuto. Le Saline di Comacchio, in cui l'attività di raccolta del sale è cessata diversi decenni fa,sono oasi di protezione della fauna; l'accesso è permesso solo al personale di custodia/manutenzione e ai ricercatori che vi svolgono attività scientifica.
Personalmente sono stato diverse volte all'interno dell'oasi (catture notturne di Caradriformi, marcatura dei pulcini di Fenicottero rosa), mentre per i miei compagni di viaggio, Paolo Pedrini e Gilberto Volcan, è la prima volta.
Siamo ospiti dell'inanellatore Adriano Talamelli, persona ospitale come poche, grande appassionato di anelli colorati e degli uccelli che li "indossano".
Prima di varcare il cancello dell'oasi ci fermiamo a sbinocolare dalla strada ad accesso pubblico; la compresenza di canali ad acqua profonda, vasche dall'acqua bassa, argini erbosi e strisce di fango assicura nicchie ecologiche per molte differenti specie di uccelli; vediamo Germani reali (Anas platyrhynchos) in "upending", Volpoche (Tadorna tadorna) che trottano sugli argini, Fenicotteri rosa (Phoenicopterus ruber) in volo, una coppia di Sterne comuni (Sterna hirundo) posate su una scatola di plastica, all'interno di un gruppo di Gabbiani comuni (Larus ridibundus) scorgiamo dei corallini (Larus melanocephalus), in volo decine e decine di Piovanelli pancianera (Calidris alpina) disegnano figure coreografiche, Totani mori (Tringa erythropus) e Pettegole (Tringa totanus) sondano il terreno in cerca di invertebrati, le Pantane (Tringa nebularia) stanno in disparte, un Gabbiano reale (Larus michahellis) infastidisce un Cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus), si vedono anche degli Albastrelli (Tringa stagnatilis) con il loro becchetto sottile ed appuntito, lungo i bordi erbosi pascolano le Garzette (Egretta garzetta).
Entrati nell'oasi, i vecchi edifici sparsi qua e la non nascondono il tempo trascorso da quando la salina ha cessato l'attività per la quale era nata,ora sono diventati dimora di Piccioni torraioli (Columba livia var. domestica), Gheppi (Falco tinnunculus), Civette (Athena noctua) e Barbagianni (Tyto alba).
Nell'erba a bordo strada troviamo un Airone cenerino (Ardea cinerea), molto probabilmente predato.
Tra i Gabbiani comuni posati a terra, ve ne è uno di porcellana: il roseo (Larus genei).
Diversi i reali che utilizzano gli argini tra una vasca e l'altra per nidificare: Link
Le vasche prosciugate sono battute da tanti Gabbiani reali, quindi comincia la ricerca degli anelli sui tarsi, incuriositi dalle storie che possono raccontare. Leggiamo l'anello di un michaelis segnalato l'ultima volta due anni fa sempre in salina ed anche l'anello di un altro gabbiano,visto da Talamelli 2 anni fa alla discarica di Pesaro.
Incontriamo Adriano ed altri amici come Simone Tenan; Francesco, il custode delle saline è già sui fornelli a preparare le sue specialità.
Ci raggiungono Renato Carini e Giuliano Gerra, che poco prima in salina hanno osservato una quarantina di Sterne maggiori (Hydropogne caspia).
Con il cannocchiale do uno sguardo in direzione della colonia di Fenicotteri (videosorvegliata da una telecamera collegata con il laboratorio didattico); praticamente osservo una massa unica, un grande blob rosa in frenetico movimento; più vicino a me, a distanza binocolo, altri fenicotteri, la quinta essenza del trampoliere, filtrano l'acqua in cerca del piccolo crostaceo Artemia salina, i cui carotenoidi sono responsabile del loro colore "psichedelico". Leggiamo gli anelli di alcuni di essi nati in salina, uno è stato visto 3 mesi fa in Diacia Botrona ed un altro è stato visto 1 anno fa nel oasi di Gabbianello (Lago di Bilancino, Firenze); ci sono anche dei fenicotteri francesi. Anche alcuni Gabbiani comuni e Baccapesci (Thalasseus sandvicensis) presentano un ventre rosaceo. Da un canale si invola un Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus) con il suo curioso modo di volare.
Le catture avvengono di notte tramite reti mist-nets disposte a croce in una delle vasche della salina, attorno ad esse vengono messi registratori che emettono i versi delle specie oggetto di ricerca e delle sagome che hanno il compito di attrarre gli uccelli in carne ed ossa (o penne e piume). Gli uccelli acquatici ,per esigenze antipredatorie, spesso dormono nelle vasche.
Incomincia a scendere la notte, ma nessuno accenna ad andare a dormire, anche i fenicotteri ci volano sopra, emettendo il loro nasale verso.
E'bellissimo, se diamo la schiena alla Statale Romea quello che vediamo non ha paragoni: il nulla, il buio...il buio in Val Padana.
Movimenti in aria: Link movimenti a terra Link
Tutte attente alla linea: Link Link
D'ora in poi attenti alle zampine di questi eleganti uccelli del mare: Link
Un Chiurlo piccolo (Numenius phaeopus) che potrebbe sfidare un camaleonte in una gara di mimetismo: Link
Ma quanto è bello il Gabbiano comune, ogni tanto me lo dimentico : Link Link
Gabbiani crescono: Link
Dal sale la vita... Link
09.04.2008 Giro a Valle Mandriole (detta anche Valle della Canna)
Si cerca assieme a Paolo Volponi l'Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) e la Spatola africana (Platalea alba), ma ci dobbiamo consolare con altri Treschiornitidi: un gruppo di Mignattai (Plegadis falcinellus) e diverse Spatole (Platalea leucorodia) in alimentazione, in cova, in volo con rami nel piatto becco; letti un paio di anelli. Anche gli Aironi cenerini sono sui nidi.
Vicino a Punta Alberete sbirciamo nella colonia dei Cormorani (Phalacrocorax carbo), sembra di essere nelle Everglades.
Scendere nel Delta è sempre come la prima volta...
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Modificato da - vladim in Data 29 ottobre 2017 18:31:59
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