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 Pini di San Rossore
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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 17 marzo 2008 : 11:37:45 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Pini di San Rossore



Durante le mie recenti visite al parco avevo notato l'abbattimento di diversi pini, in un secondo tempo sono venuta a conoscenza di quanto stava accadendo, i pini marittimi = Pinus pinaster, attaccati da un insetto killer, il Matsucoccus feytaudi qui PDF.

Credo che nei giorni scorsi è apparso un articolo piùttosto allarmante su diversi giornali locali.


Dal giornale "Tirreno"
Un vampiro uccide i pini: sarà strage



L'insetto killer succhia la linfa, bisogna abbattere migliaia di piante.
di Carlo Venturini PISA.

Le pinete da Calambrone fino a Marina, da San Rossore fino a Viareggio cambieranno volto nel giro di qualche anno. Un insetto killer sta uccidendo i pini marittimi. Ogni tentativo per contrastare la sua mortale avanzata, è stato vano. E non resta altro che abbattere decine di migliaia di pini marittimi. Il triste annuncio è stato dato da Giancarlo Lunardi, presidente del Parco di San Rossore, e da Paolo Ghezzi, assessore all'Ambiente del Comune di Pisa. L'insetto è arrivato dal Marocco con il commercio del legname. Il suo nome scientifico è "matsucoccus". È una specie di "vampiro" che entra nel tronco e succhia la linfa. L'albero perde la resina e gli aghi si ingialliscono. Nel giro di due-tre anni, l'albero diventa uno scheletro e viene chiamato, dagli esperti, «morto in piedi». Un'espressione che dice chiaramente qual è il destino che attende queste piante infettate da un insetto vampiro. «Abbiamo fatto il possibile per contenere il parassita, ma ora dobbiamo battere in ritirata limitando i danni», dicono il presidente Giancarlo Lunardi e l'assessore Paolo Ghezzi.

L'intervento di contrasto è stato eseguito dai massimi esperti delle università di Pisa, Firenze, del Cnr di Bologna e della Regione. La lotta all'insetto (costata 300mila euro) è stata fatta utilizzando pannelli con colle ottenute dai feromoni della femmina dell'insetto. Infatti, si è capito che il matsucoccus attacca soltanto il pino marittimo perché l'albero produce un'essenza molto simile al feromone prodotto dalla femmina. Quindi, milioni di maschi si gettano a capofitto nel tronco del pino marittimo. Con la tecnica dei pannelli cosparsi di colle al ferormone, un milione di maschi è stato ucciso. Ma non è stato sufficiente. I pini continuano ad essere attaccati e a morire. A favore dell'insetto gioca anche il fatto di non avere antagonisti specifici nel mondo animale e vegetale. E questo gli consente di riprodursi e nutrirsi indisturbato. Inoltre, quando il matsucoccus comincia a succhiare la linfa, le difese immunitarie dell'albero si indeboliscono al punto tale che viene attaccato da altri parassiti.

L'insetto si è abbattuto sul litorale pisano da due anni. Le piante saranno abbattute inizialemente su una superficie di 25 ettari, ma l'area a rischio è di ben 216 ettari di pinete. Con la decisione-choc del taglio di migliaia di pini marittimi cambierà radicalmente il volto paesaggistico e l'habitat della nostra costa (si salvano dall'epidemia i pini domestici, quelli grandi a ombrello che producono le pigne con i pinoli). La calendarizzazione degli abbattimenti inizia a metà novembre dal Bagno Delfino a Calambrone. Seguirà poi a marzo, un secondo lotto di taglio degli alberi malati. Dopo queste prime due azioni drastiche, ma inevitabili, l'amministrazione comunale ha programmato un primo stop per fare il punto della situazione e poi procedere con nuovi tagli che dureranno per almeno due anni. Al posto degli alberi abbattuti, saranno piantati frassini, lecci e farnie: tutte essenze arboree tipiche della macchia mediterranea. «Stanzieremo oltre un milione di euro - ha affermato l'assessore Ghezzi - per il taglio e la piantumazione dei nuovi alberi.

Il danno paesaggistico ci sarà e ci vorranno 15 anni per riavere un colpo d'occhio e un habitat naturale suggestivo come lo regalava la pineta. Dovendo sostituire i pini con frassini e lecci cambierà anche il sottobosco e la catena naturale ad esso collegato». «Il paesaggio - ha concluso Lunardi - tornerà come era prima che arrivassero i Lorena nel Seicento». I pini furono piantati dai Lorena durante la bonifica delle paludi.
(28 ottobre 2007)



Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan

Modificato da - Centaurea in Data 06 novembre 2011 20:43:27

vespa90ss
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Inserito il - 17 marzo 2008 : 12:15:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il matsucoccus è una cocciniglia, per cui ciò che dice il Tirreno (come del resto la stragrande maggioranza delle notizie a carattere scientifico che purtroppo spesso riporta) non è assolutamente vero. IL Matsucoccus feytaudi non penetra nel legno ma si insedia in maniera pesante alla base dei giovani ributti degli aghi del pino marittimo.
La pianta viene rapidamente infestata, si indebolisce e chiaramente si presta maggiormente all'attacco di tutti i coleotteri e lepidotteri xilofagi, causandone nel giro di pochi anni la morte.
Se ben ricordi, quando andammo a San Rossore, posammo sotto un paio di questi vechissimi giganti sopraffatti dalla malattia proprio per l'età avanzata.
Puoi vedere qui:

Link

Beppe





A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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Modificato da - vespa90ss in data 17 marzo 2008 12:19:00
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FOX
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Inserito il - 19 marzo 2008 : 08:20:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ultime notizie:


AMBIENTE: INSETTO KILLER ATTACCA PINI IN TOSCANA, ALLARME

(ANSA) - FIRENZE - E' caccia all'insetto killer in Toscana per salvare le pinete mediterranee. Il matsucoccu feytaudi, una sorta di 'vampiro' che succhia la linfa degli alberi, e' partito dal Marocco, ha raggiunto la Francia negli anni '50, e' volato in Italia alla fine degli anni '70 provocando un vero e proprio danno ecologico. Ora l'insetto e' arrivato in Toscana e mette a rischio oltre 200 ettari di pinete, tra cui quelle del parco di San Rossore. Nella regione i primi focolai sono stati avvertiti due anni fa: dalle pinete delle Cerbaie ai pini di Firenze, Pistoia e Prato, da Grosseto fino alle colline del senese, dalla provincia di Arezzo alle colline lucchesi. A nulla sono valse le catture tentate con armi biotecniche. Per questo la commissione territorio e ambiente del Consiglio regionale vuole lanciare un appello alla comunita' scientifica internazionale per trovare un sistema di lotta naturale in grado di arginare gli attacchi parassitari e gia' domani incontrera' l'assessore regionale alla difesa del suolo e i presidenti dei parchi della Maremma e di Migliarino, San Rossore Massaciuccoli e alcuni esperti. (ANSA).
18/03/2008 13:14

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FOX
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Inserito il - 19 marzo 2008 : 08:23:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

AMBIENTE: TOSCANA,INSETTO UCCIDE PINI, MINACCIA PAESAGGIO COSTA

(AGI) - Firenze, 18 mar. - E' emergenza sulla costa toscana, dove un insetto killer sta uccidendo i pini marittimi e minaccia di cambiare volto all'intero paesaggio. Ci sono gia' 216 ettari di alberi malati da abbattere. Per questo la commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale della Toscana vuole lanciare un appello alla comunita' scientifica internazionale, per trovare un sistema di lotta naturale in grado di arginare gli attacchi parassitari. Domani, mercoledi' 19 marzo, la commissione incontrera' in un'audizione l'assessore regionale alla difesa del suolo e i presidenti dei parchi della Maremma e di Migliarino, San Rossore Massaciuccoli, insieme ad alcuni esperti. (AGI)





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Canaj
Utente V.I.P.

Prov.: Grosseto

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Inserito il - 19 marzo 2008 : 11:48:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oltre alla cocciniglia corticale che reca danno al pino marittimo esponendolo a tutta una serie di altri fattori , c'è la cimice americana (Leptoglossus occidentalis) che fa lo stesso con il pino domestico. In Maremma ha già fatto parecchi danni. Questa cimice credo si nutra degli strobili non ancora lignificati e dei pinoli...
qualche anno fa verso settembre-ottobre mi ritrovai la casa piena..
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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 19 marzo 2008 : 12:06:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grazie Franco,

tienici informati sull'argomento..

fatti sentire..

simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Francesca78
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 marzo 2008 : 12:46:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si sta dando molto risalto anche su repubblica firenze: Link
ancora non ho letto l'articolo... ma c'è molto materiale al riguardo
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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 20 marzo 2008 : 13:47:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grazie tantissime Francesca..

ho provveduto subito a vedere il link

qui c'è il video e altro link PDF

simo



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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 23 luglio 2008 : 08:29:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"L'insetto si è abbattuto sul litorale pisano da due anni. Le piante saranno abbattute inizialemente su una superficie di 25 ettari, ma l'area a rischio è di ben 216 ettari di pinete. Con la decisione-choc del taglio di migliaia di pini marittimi cambierà radicalmente il volto paesaggistico e l'habitat della nostra costa (si salvano dall'epidemia i pini domestici, quelli grandi a ombrello che producono le pigne con i pinoli). La calendarizzazione degli abbattimenti inizia a metà novembre dal Bagno Delfino a Calambrone. Seguirà poi a marzo, un secondo lotto di taglio degli alberi malati. Dopo queste prime due azioni drastiche, ma inevitabili, l'amministrazione comunale ha programmato un primo stop per fare il punto della situazione e poi procedere con nuovi tagli che dureranno per almeno due anni. Al posto degli alberi abbattuti, saranno piantati frassini, lecci e farnie: tutte essenze arboree tipiche della macchia mediterranea. «Stanzieremo oltre un milione di euro - ha affermato l'assessore Ghezzi - per il taglio e la piantumazione dei nuovi alberi.

Il danno paesaggistico ci sarà e ci vorranno 15 anni per riavere un colpo d'occhio e un habitat naturale suggestivo come lo regalava la pineta. Dovendo sostituire i pini con frassini e lecci cambierà anche il sottobosco e la catena naturale ad esso collegato». «Il paesaggio - ha concluso Lunardi - tornerà come era prima che arrivassero i Lorena nel Seicento». I pini furono piantati dai Lorena durante la bonifica delle paludi.
(28 ottobre 2007)"








INCENDI: CINQUE ROGHI NEL PISANO, PER SINDACO C'E' PIROMANE
(V. 'INCENDI: BOSCAGLIA IN FIAMME...' DELLE 18:53)


(ANSA) - PISA, 22 LUG - Cinque incendi boschivi si sono sviluppati oggi quasi contemporaneamente nel territorio di Pisa, motivo che ha portato amministratori comunali e tecnici dei vigili del fuoco a ritenere che siano in azione uno o più piromani. I roghi, più o meno vasti, si sono sviluppati in località Coltano, a Tombolo, e nella pineta nei pressi della spiaggia del Calambrone tra Pisa e Livorno. Altri incendi sono divampati a Marina di Pisa, a Montopoli e in un campo di grano incolto a San Donato di San Miniato. "Siamo convinti che questi incendi quasi contemporanei siano stati appiccati da uno o più persone" afferma il sindaco di Pisa Marco Filippeschi che in serata ha effettuato un sopralluogo insieme al vicesindaco Paolo Ghezzi che ha la delega alla protezione civile. "Tutti gli esperti dei vigili del fuoco - aggiunge il primo cittadino - mi hanno confermato che gli incendi sono di origine dolosa. Le forze dell'ordine sono allertate. E' caccia al piromane anche per impedire che possa appiccare altri roghi". Gli incendi hanno visto impegnate tutte le squadre dei vigili del fuoco dei comandi di Pisa e Livorno, volontari della protezione civile, gli elicotteri del servizio anti-incendio della Regione Toscana e un Canadair.(ANSA).




Bene....ci stanno pensando gli incendi "dolosi" a creare le condizioni per una nuova piantumazione. Così nessuno potrà puntare l'indice contro nessuno......

Beppe




La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli
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