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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona. In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).
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Autore |
Discussione |
Attinia
Utente V.I.P.
Città: Messina
Regione: Sicilia
107 Messaggi Tutti i Forum |
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2008 : 20:35:32
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| Messaggio originario di Attinia:
... sto cercando qualche informazione sul black bass alias persico trota ... Vorrei capire il ruolo ecologico di questa specie e l'impatto della sua introduzione in corsi d'acqua che ne erano privi ... Dalila
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Cara Dalila, io mi occupo di insetti, ma mi sono interessato a lungo in passato di zanzare e quindi, di conseguenza, anche di ambienti acquatici. Visto che nessuno ti risponde provo a "passarti" quel poco che conosco (frutto comunque di esperienza diretta).
Come potrai verificare facilmente nelle discussioni del forum, tu troverai sull'argomento due posizioni molto distanti: A) quella (a mio parere un po' ideologica) che ritiene assolutamente devastante l'arrivo di specie "alloctone" in un ecosistema e ritiene che la mancata coevoluzione di questi organismi con gli altri già presenti provochi danni enormi (sul pericolo della mancata coevoluzione sono d'accordo anch'io!); B) un'altra, più pragmatica e più legata ad esperienze concrete (a mio parere naturalmente!), che ritiene che spesso la specie "alloctona" occupa una nicchia ecologica non molto distante da quella occupata da specie autoctone e quindi gioca un suo ruolo senza devastare l'ecosistema.
Negli ecosistemi acquatici, in cui i pesci introdotti sono ormai più numerosi dei pochi pesci indigeni, la seconda posizione mi sembra (opinione personalissima!) molto ragionevole. In questi casi le specie introdotte hanno probabilmente causato più danni alle specie autoctone con cui entravano in diretta competizione piuttosto che all'intero ecosistema. Credo quindi che, ad esempio, il Persico trota abbia fatto più danni al Persico reale (ove presente) che a tutte le altre specie di vertebrati ed invertebrati. Non così, naturalmente, se una specie invasiva occupa una nicchia ecologica "vuota" nei nostri ecosistemi. L'esempio più adatto mi sembra l'arrivo del Gambero rosso della Luisiana (Procambarus) che ha occupato una nicchia vuota influendo pesantemente su tutta la biocenosi.
In altre parole non credo che la presenza del Persico trota nei corpi idrici italiani causi problemi diversi da quelli che avrebbe "provocato" la presenza del Persico reale e del Luccio.
I grandi pesci predatori in acqua dolce (cioè i pesci piscivori) hanno una funzione regolatrice fondamentale negli ecosistemi acquatici soprattutto se lacustri. Pesci zooplanctivori alla sommità della catena alimentare possono effettivamente provocare fenomeni di “esplosione” del fitoplancton deprimendo con la predazione le popolazioni di zooplancton (fitoplanctivoro). L'introduzione di un organismo piscivoro ristabilisce l'equilibrio.
La cosiddetta teoria delle “trophic cascades” (cascate trofiche) fornisce una validissima base teorica a questi fenomeni. Essa afferma che la biomassa delle varie specie può essere determinata dal numero dei livelli trofici presenti nella catena alimentare cui le specie appartengono. Nel caso dei sistemi acquatici, nell’ambito dei quali questa teoria ha trovato più volte conferma, il livello trofico superiore determina la consistenza di quelli inferiori. Quello immediatamente sottostante viene "depresso" mentre quello successivo no, e così via. Quindi la presenza del Persico trota riesce a ridurre la presenza, ad esempio, della Gambusia che non riesce, a sua volta, a ridurre lo zooplancton che invece riduce il fitoplacton. Risultato = acqua limpida e fresca, biocenosi ricca ed equilibrata. Togli il Persico trota e la Gambusia aumenterà, si mangerà quasi tutto lo zooplancton provocando fioriture di fitoplancton. Risultato = acqua verde e soggetta a fenomeni di anossia, biocenosi povera.
Ho fatto un trattato, vero ?
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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gisus
Utente Senior
Città: Cazzago Brabbia
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
1485 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 marzo 2008 : 11:46:19
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Quello che mi risulta sia stato , agli inizi del '900 , il primo sito di introduzione del persico-trota in Italia si trova a meno di 5 Km da casa mia - Lago di Varano/Comabbio - di lì il black bass è passato quasi immediatamente nel Lago di Varese ; in entrambi i laghi erano già presenti il persico ed il luccio e vi si svolgeva pesca professionale; non ho competenze come biologo o naturalista, ma, a livello "pratico" ti posso dire che non ho mai sentito affermare dai pescatori professionisti che l'introduzione del persico-trota abbia modificato gli equilibri della fauna ittica; la stessa dinamica della popolazione del persico sembra più legata ad altri fattori - nel Lago di Varese era abbondantissimo sino agli anni '60,per poi decescere rovinosamente e tornare ad avere una esplosione a fine anni '90, paradossalmente con una parallela moltiplicazione del lucioperca che dovrebbe essere un suo diretto "concorrente". ciao gianluigi |
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2008 : 13:07:53
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Trovo le notizie di Gisus interessantissime!
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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Attinia
Utente V.I.P.
Città: Messina
Regione: Sicilia
107 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 marzo 2008 : 21:55:31
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Grazie ad entrambi, siete stati chiarissimi! Ora devo approfondire l'argomento riguardo ai corsi d'acqua siciliani, dove non so se fossero già presenti specie occupanti la stessa nicchia del Persico trota.
Dalila |
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luca rocchi
Utente nuovo
Città: palestrina
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 giugno 2008 : 15:56:11
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Ciao a tutti, rispondo a questa discussione in maniera molto pocointllettuale, ma da persona che ama la pesca e passa ogni fine settimana accampato a bordo lago o fiume. Il blak. e un animale molto aggressivo gia da tenera eta, questa sua caratteristica lo rende predominante nei confronti di specie sia acquatiche che anfibi che sono autoctoni del nostro paese. Risultato: minor popolazione di predatori che prima popolavano i nostri laghi e fiumi, un po quello che è successo con il SILURO. |
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luca rocchi
Utente nuovo
Città: palestrina
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 giugno 2008 : 15:59:30
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Per i corsi d'acqua siciliani, nn so, ma se sono popolati da trote o salmonidi in generare andrebbero a intaccare sulla loro sopravvivenza e riproduzione.
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 giugno 2008 : 00:01:16
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uno zio di un mio amico ha un lagheto artificiale, una volta in 3 ore di pesca abbiamo preso la bellezza di 180 pesci in 4 persone(al limite del danno ambientale)e tutti di piccola taglia, credo che in questi posti sia utile introdurre pesci predatori magari qualche persico(reale o trota) e magari un luccio(sarebbe davvero divertente) quindi credo che introdurre specie alloctone che occupano una nicchia vuota possa rivelarsi anche utile. e poi anche una carpa sarebbe una specie alloctona visto che in quella zono fino a 20 anni fa non c'era niente.... |
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milvus milvus
Utente Senior
Città: Banzi
Prov.: Potenza
Regione: Basilicata
936 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 giugno 2008 : 00:02:33
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OPS ho fatto una battuta, ma poi non ho spiegato come sono andate le cose i 180 pesci li abbiamo liberati tutti |
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triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 giugno 2008 : 20:35:00
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scusatemi ma adesso vorrei intervenire. in italia la maggior parte dei corpi d'acqua sono stati liberi da pesci, per poi essere popolati da alloctoni e company a scopi di pesca. io non conosco queste specie nello specifico, ma sono interessato di anfibi, e in tutti le masse d'acqua in cui vivono e si riporducono anfibi, (a parte i grossi fiumi e laghi dove infatti vivono le specie adattate:rana verde e rospo) non ci sono mai stati pesci. gli anfibi ora stanno vivendo un bruttissimo periodo, perche tra distruzione dell'habitat,inquinamento,indifferennza e intruduzioni alloctone sono scomparsi nella maggior parte degli habitat. io so semplicemente che quelle nicchie dove ora stanno trote ,carpe,lucioperca e siluri erano libere, e se erano libere c'era un equilibrio. se noi inseriamo questi voraci pesci, so solamente che nel giro di qualche anno la popolazione di autoctona scomparira completamente, e non mi sembra positivo. se poi in un lago o in fiume dove c'erano dei pesci di questa nicchia sono scomparsi, a allora mi sta pure bene un'introduzione ma preferisco sicuramente gli autoctoni. se infine in un corpo d'accqua vengono introdotti pesci piccoli e si moltiplicano la soluzione di inserire quelli grandi mi sembra un po stupida, perche il problema va risolto un anello della catena piu indietro. spero che questo intervento non venga preso male ma vi dico solo che il 60 percento delle cause di estinzione di salamndra pezzata in italia è dovuto all'introduzione di salmonidi e finisco con tanti....sorrisi
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
Modificato da - triturus in data 06 giugno 2008 21:20:56 |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 giugno 2008 : 09:25:38
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Purtroppo triturus ha ragione. Se l'introduzione di pesci alloctoni mette in competizione questi con quelli autoctoni (e la cosa non è positiva), introdurre pesci in corpi idrici che ne erano naturalmente privi è ancora più dannoso, alloctoni o autoctoni che siano. Salmonidi introdotti nei torrenti hanno portato alla scomparsa in molte zone alpine e soprattutto appenniniche della salamandra pezzata, salamandrina, rana italica, ecc.; in corpi idrici stagnanti, altre specie di pesci, ha prodotto effetti negativi ad esempio sui tritoni. Diciamo che l'introduzione di pesci in corpi che originariamente ne erano privi è fra le principali cause di declino degli anfibi, insieme ovviamente all'inquinamento e dopo la distruzione degli habitat. L'importante è avere un minimo di consapevolezza; spesso si possono fare errori senza rendersene conto... Un saluto, Ric |
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 giugno 2008 : 15:08:30
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Il black bass è un predatore ed in quanto tale non credo che la sua introduzione in un corpo d'acqua possa essere privo di effetti quali competizione con predatori autoctoni com luccio e persico e predazione diretta a carico di specie di piccola taglia (pesci ed anfibi). Anche io sono un pescatore sportivo e non disprezzo il black bass, ciò nonostante ritengo un grave errore l'immettere questa specie in acque libere. Nessuna specie alloctona dovrebbe essere immessa in acque libere e tantomeno specie predatrici (non tutti sono d'accordo con questa mia idea, vedi le recenti immissioni nel Po di aspio, lucioperca, siluro, etc.), il boccalone non sembra avere avuto effetti devastanti sulle specie autoctone ma non credo sia estraneo alla rarefazione del luccio (principalmente dovuta ad altre cause) o dei cobitidi.
NO all'autostrada in Maremma! |
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triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 giugno 2008 : 15:14:40
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ecco qui qualcosa ul boccalone: (naturalmente parlo di microfauna) Link
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 giugno 2008 : 17:49:22
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...e qui qualcosa circa la competizione alimentare tra luccio e persico trota
Link
NO all'autostrada in Maremma! |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 giugno 2008 : 20:41:02
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Mi fa piacere che anche amanti della pesca sportiva siano consapevoli di certe cose; è fondamentale. Io, conoscendo gli anfibi, conosco principalente le cause che si inducono su questa classe di vertebrati, ma il discorso, come è ovvio che sia, è a più ampio respiro. In linea generale, l'introduzione di specie alloctone (pesci, crostacei - vedi gambero della Louisiana - mammiferi, ma anche piante - vedi l'ailanto, che sta infestando tutta l'Europa) è una cosa deleteria! E le eccezioni eventuali non devono far testo. Un saluto, Ric
P.s. Anch'io non sono favorevole all'autostrada in Maremma; sarebbe un doppione della Variante Aurelia: basterebbe potenziare l'esistente. |
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 giugno 2008 : 11:25:50
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L'autostrada in Maremma non la si fa per i bisogni del territorio o della viabilità ma per altri e più inconfessabili motivi che implicano soldi spesi in chissà quale zozza maniera e che comunque vanno giustificati davanti ai contribuenti, promesse non mantenibili ma fatte lo stesso perchè tanto siamo italiani e crediamo a tutto, etc... Ma parliamo di pesci che è meglio! Le acque interne della provincia di Grosseto sono un esempio da manuale di gestione fallimentare delle stesse, il tasso di alloctoni supera quasi ovunque il 50%, le specie autoctone sono sempre più rare e marginali, gli endemiti quali il Gobius nigricans e il (dubbio) Leuciscus lucumonis si sono avviate con rassegnazione verso la scomparsa dalla faccia del pianeta. Che fare? Niente perchè non c'é niente da fare ma solo da guardare immobili ed impotenti lo sfacelo che si compie.
NO all'autostrada in Maremma! |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 giugno 2008 : 12:27:01
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Era uscito un articoletto sul Venerdì di Repubblica sui pesci delle nostre acque interne... purtroppo non esistino quasi più situazioni di fauna acqautica inalterate. E ovvaimente è colpa dell'uomo. Riguardo ai pesci, una volta introdotte specie che non lo dovrebbero, è un casino poter tornare alla situazione originaria, diciamo impossibile. Non posso entrare nel dettaglio perché non sono esperto di pesci d'acqua dolce, ma ho letto con amarezza quello che hai detto. Purtroppo non tutti si rendono conto di questo. Io posso esporre i rischi legati agli anfibi, che insieme ai pesci sono i vertebrati più arischio, proprio perchè vincolati all'acqua in maniera imprescindibile. Un saluto, Ric |
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limbarae
Moderatore
Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
12842 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 luglio 2008 : 23:51:04
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Ciao ragazzi. Anche se bazzico quasi esclusivamente il forum flora, da buon pescatore e appassionato di ambienti acquatici posso parlare di questo argomento, anche se in ritardo. In Sardegna, e per specificare, sul lago Coghinas e sul Liscia, il numero di specie alloctone è decisamente aumentato. Pensate che gli unici pesci che abitavano i fiumi sardi erano inizialmente solo l'anguilla, la trota macrostigma ed il latterino (nonché i cefali nella foci). In epoca romana venne presumibilmente introdotta la carpa (che occupò subito una nicchia vuota, cioè il pesce principalmente erbivoro). In seguito è stato introdotto il persico reale ed a fine '800 la tinca, tutto senza colpo ferire. Agli inizi del '900 sono state costruite le prime dighe e l'anguilla ha smesso di risalire i torrenti fino alle sorgenti. Nella seconda metà del '900 è arrivato il black bass e qui forse sono iniziati i problemi, proprio per quell'effetto di competizione con quella trota endemica, già pressata da introduzioni di altre specie di trote (fario e iridea). Queste aggiunte hanno portato la macrostigma a spostarsi in nicchie sempre meno accessibili, mentre le altre trote (fario) sconvolgevano sempre più alcuni altri animali come l'euprotto o l'ila sarda. Con il black bass è arrivato il suo mangime, la gambusia, che naturalmente è arrivata con un fine utilitario importante. L'habitat a questo punto era saturo. Ma purtroppo negli anni settanta è arrivato il pesce gatto che in un boom demografico incredibile negli anni '90 era in assoluto il pesce più diffuso. Ciò ha portato alla quasi totale scomparsa della tinca, delle trote e del persico reale, mentre il black bass non ne ha affatto risentito. La tinca è ormai ridotta a pochi ambienti e si vede sempre meno nel lago. La trota macrostigma si può tranquillamente considerare estinta nella zona e le fario si tengono grazie ai ripopolamenti. Il persico reale ha invece delle annate in stile biblico, certi anni se ne vedono parecchi, poi crollano. ALcuni anni fa ho pescato un grosso carassio, ma oggi ce ne sono parecchi. Come se non bastasse, il gambero della Louisiana è stato introdotto. Conseguenze: crollo del pesce gatto, fiumi stracolmi di gamberi killer che divorano anche le piante come ninfee e simili (danno enorme), black bass ancora più grassi perché il gambero non gli dispiace. Quest'anno infine sono stati pescati alcuni lucci ed ho visto personalmente una frega di persici sole, che si stanno molto espandendo. Morale della favola: non ci sono più trote, i latterini e le gambusie non sono più numerose come un tempo, la tinca è limitata, l'anguilla non sale più, il persico reale è in rarefazione, il pesce gatto è più contenuto, il gambero è ovunque ed il black bass è sempre più grasso. Questo perché lui è alla base della piramide alimentare e quindi non risente delle nuove introduzioni ed anzi le gradisce... Questo lungo esempio dimostra come le introduzioni indiscriminate di specie alloctone stravolgano ciò che si era consolidato in secoli di stabilità. Personalmente avrei preferito che rimanessero solo trote, tinche, carpe e persici reali, pur se il black bass è molto divertente.
chi ama la natura ama se stesso |
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triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 luglio 2008 : 10:54:32
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ecco un bello scenario di "cascate trofiche"..... naturalmente non c'è bisogno di dire che dell'euprotto non saranno rimasti manco i fossili..
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 luglio 2008 : 18:36:58
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Esposizione interessante, che conferma com ele introduzioni alloctone siano di norma dannose. E se molti pesci autoctoni ne fanno le spese, figurarsi, come giustamente ricorda Triturus, i poveri anfibi! Un saluto, Ric |
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AleP
Utente V.I.P.
Città: Verona
434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 luglio 2008 : 13:51:26
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Nella terribile ed interessantissima esposizione di limbarae viene fuori un solo messaggio positivo, il bass controlla il terribile Procambarus ed infatti nelle acque originarie delle due specie si usa pescare il bass con esche siliconiche che ricordano i gamberoni! In pratica il lago, per chi lo vedesse solo oggi apparirebbe come la trasposizione di un lago statunitense su territorio sardo (con centrarchidi, pesci gatto, gambusie, gamberi ecc.). Ma come si puo' essere cosi' ciechi ed ignoranti? Ciao
AleP |
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