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Istrice
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Città: Ostia
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Istrice
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Città: Ostia
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Inserito il - 08 marzo 2008 : 22:57:22
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Istrice
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Città: Ostia
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Inserito il - 08 marzo 2008 : 22:57:53
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Navicula?
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Istrice
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Inserito il - 08 marzo 2008 : 22:58:42
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Istrice
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Città: Ostia
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Inserito il - 08 marzo 2008 : 22:59:34
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Istrice
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Città: Ostia
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10849 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 marzo 2008 : 23:00:08
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Istrice
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Città: Ostia
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Inserito il - 08 marzo 2008 : 23:01:01
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eliozoo
Utente Senior
Città: Roma
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2153 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2008 : 10:38:09
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Interessante! Credo ke, da quando frequento il Forum, sia la prima volta ke vengono postate alghe....e unicellulari!
Le Diatomee sono gruppo decisamente complicato, sia per i caratteri minuti da osservare, sia per l'elevato numero di specie segnalate per l'Italia (dell'ordine delle migliaia, diciamo intorno alle 5000 entità).
Non sono uno specialista (mi sono occupato vari anni fa di Chloroficeae unicellulari) do le mie considerazioni.
Foto 1°: potrebbe essere una Nitzchia, ma anche una Navicula;
Foto 2° e 3°: Navicula sp.;
Foto 4°: esemplare visto di lato, forse ancora una Navicula sp.;
Foto 5°: non credo sia una Diatomea, piuttosto penso ad un Protozoo, probabilmente un Ciliato;
Foto 6°: quella in alto un Navicula sp., l'altra non mi viene nulla...;
Foto 7°: non è certamente una Diatomea. Ancora una volta Protozoo Ciliato.
Ciao!
Eliozoo |
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chiton
Moderatore
Città: Sabaudia
Prov.: Latina
Regione: Lazio
883 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 13:14:19
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| Messaggio originario di Istrice:
Navicula?
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Frustulia!!! (ma la famiglia è la stessa...)
Silvia
Bruno |
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chiton
Moderatore
Città: Sabaudia
Prov.: Latina
Regione: Lazio
883 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 13:19:32
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| Messaggio originario di Istrice:
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Questo è un Phacus (Euglenofite, flagellati unicellulari). Per la specie occorre osservarlo trasversalmente, per vedere il profilo della cellula, e poi si considerano diverse altre caratteristiche (striatura parete, granuli di paramylon ecc...). Comunque vederli nuotare è bellissimo, sembrano foglie trasportate dal vento....
Silvia
Bruno |
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chiton
Moderatore
Città: Sabaudia
Prov.: Latina
Regione: Lazio
883 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 13:21:22
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| Messaggio originario di Istrice:
Immagine: 140,92 KB
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quella allungata a bastoncino è una Nitzschia. Per le altre si vede purtroppo troppo poco, anche per arrivare al genere....
Silvia
Bruno |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 14:49:16
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Complimenti ai Chiton per le determinazioni,è possibile avere qualche suggerimento di come fotografarequesti organismi unicellulari per renderli il più possibile riconoscibili in foto?
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 15:09:05
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| Messaggio originario di chiton:
Comunque vederli nuotare è bellissimo, sembrano foglie trasportate dal vento....
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Direi che si possa definire come un nuoto "lento" ed elegante. Ricordo ancora la meraviglia di quando mi vennero mostrati per la prima volta durante un corso. Ne rimasi folgorato!
Attualmente ne ho in coltura. Coltura da cui derivano le foto sul mio sito. |
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chiton
Moderatore
Città: Sabaudia
Prov.: Latina
Regione: Lazio
883 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 15:28:01
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Caro Alessandro, purtroppo come abbiamo detto per quanto riguarda le diatomee occorre osservare il frustulo "pulito", cioè svuotato del protoplasto interno, e per far ciò in modo soddisfaciente occorre prima "bollirle" o comunque trattarle a caldo con una miscela di acidi forti (ad es. una miscela solfonitrica)per quelle di acqua dolce oppure a freddo con acqua ossigenata a 100 volumi con aggiunta di poca ammoniaca per quelle marine, più delicate e meno silicizzate (so che a questo punto Istrice sarà svenuto e mi bannerà per sempre, ma le procedure sono purtroppo queste....). A questo punto semplificando vari passaggi si ottiene una specie di "farina fossile" non fossile, che si conserva in acqua e alcool. Poi si devono allestire dei vetrini, includendo la "polvere" di diatomee in un mezzo ad alto potere di risoluzione: un tempo si usava il balsamo del Canadà, oggi altrte resine sintetiche. Ad es. noi usiamo l'Hyrax. Infine si osservano al microscopio, con un 100x ad immersione, a volte anche a contrasto di fase. A questo punto l'ornamentazione nel frustulo appare in tutta la sua bellezza e si prova a classificarle.... Dico si prova perchè non è mai così facile, e spesso è indispensabile l'ausilio del SEM...
Per le altre alghe, da vive, cioè in movimento, non è quasi mai semplice una corretta identificazione. Per es. per le Dinofite, le Desmidiacee e anche in altri casi occorre osservare l'ornamentazione della parete, che in questo caso è cellulosica o pectica, quindi non si possono usare trattamenti drastici come per le diatomee. Per quanto riguarda le foto.... il fuoco è essenziale! ma mi rendo conto che fotografare oggetti in movimento, più o meno veloce (basta un tremolio...) e soprattutto contenuti in un discreto spessore d'acqua non è facile, soprattutto a ingrandimenti superiori a un 10-25x. Al limite basta aspettare che il vetrino si asciughi un po', per cui lo spessore del liquido diminuisce, le alghe si fermano e si possono tentare ingrandimenti maggiori, preferendo magari, se si vogliono foto utili per una determinazione, gli esemplari "vuoti", cioè non colorati, e cercando fotografare a fuochi diversi. Spero di esserti stata utile, se ti interessano più particolari o tecniche magari ci sentiamo privatamente... Volevo solo aggiungere che per ammirare questo meraviglioso mondo microscopico non occorre assolutamente dare per forza un nome a tutto ciò che si osserva... la loro bellezza prescinde dai nomi. Quindi ben vengano anche le foto "fini a se stesse" da ammirare, appunto, e che lasciano anche i veterani più incalliti come noi sempre stupiti, appunto, di tanta perfezione....
Silvia
Bruno |
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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior
Città: Borgarello
Prov.: Pavia
2838 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 15:40:05
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Ci sono davvero molte tecniche e "trucchi" per aumentare la qualità delle riprese fotografiche.
Un mio insegnante amava ripetere: "Meglio un buon microscopista con un cattivo strumento che un cattivo micrscopista con un buon strumento".
In parte ed entro certi limiti questo credo che sia vero. Ad ogni modo occorrerebbe sapere quantomeno che strumento usi, con cosa effettui le foto, etc. |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 15:42:45
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Grazie Silvia, mi hai detto anche troppo, non avevo idea di quanto fosse complessa la determinazione,credo che ci accontenteremo di un'approssimazione limitandoci a goderci lo spettacolo.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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marcopic
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1853 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 aprile 2008 : 15:51:53
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| ... è possibile avere qualche suggerimento di come fotografarequesti organismi unicellulari per renderli il più possibile riconoscibili in foto? |
Sperando di non banalizzare, per iniziare ci vuole un minimo di attrezzatura costituita da un microscopio e da una fotocamera digitale. In quest'ultimo caso ci sono dei dispositivi specificatamente costruiti per la microscopia e che costano da circa 300-400 euro in su (prendi questi valori con molta elasticità); alcuni usano anche le web cam, che costano anche molto meno. Infine per applicazioni più professionali vengono usate le digitali reflex che però necessitano di idonei attacchi il cui costo non è per niente contenuto. Sono indicazioni preliminari, giusto per cominciare ad orientarsi nel settore della fotomicrografia. Ciao Marco |
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