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 Siciliaria crassicostata nel trapanese
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giip
Utente Senior


Città: Palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


3135 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 aprile 2010 : 15:18:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proposito di incendi e popolazione di Siciliaria...

Gli incendi in zona Cofano sono da considerare fattore ambientale costante da centinaia di anni. Suppongo nel passato siano stati persino più frequenti. Cofano è un'area dedicata alla pastorizia e all'allevamento e la pratica pastorale più diffusa nel passato era l'incendio del territorio. Anche solo osservando la vegetazione, palma nana in primis, è evidente che il paesaggio è strettamente determinato dagli incendi periodici: Palma nana.
Ipotizzo che agli incendi si possa imputare, a mio avviso al più una oscillazione periodica del numero di individui.

Nuovi fattori di disturbo, da valutare, sono piuttosto gli scrupolosi interventi di "sistemazione e fruizione" dell'ente gestore della RNO(...) che arrivano a volte ad estirpare persino le piante rupestri, Una cosa che ho osservato con orrore per la prima volta proprio a Monte Cofano è l'uso di diserbanti persino nella creazione delle fasce tagliafuoco... .

Il fattore "raccolta degli esemplari" non lo sottovaluterei.

giip
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Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 aprile 2010 : 19:24:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao giip

Si è vero, le popolazioni di Siciliaria, e gli altri molluschi con ecologia simile, riescono a superare gli incendi. Tuttavia nei luoghi dove gli incendi non sono ricorrenti le densità di popolazione sono più elevate.
Altre specie endemiche soffrono invece notevolmente gli incendi,come ad esempio l'helix saxicava: Cornu mazzullii (De Cristofori & Jan, 1832).
In fatti, quando le fiamme non uccidono direttamente i C. mazzullii, spesso quest'ultimi muoiono soffocati, a causa del fumo che si accumula dentro i tunnel che essi hanno scavano nella roccia.

Oltre agli elementi di forte disturbo che tu hai citato,
c'è poi la distruzione totale dell'ambiente naturale
Le aree bianche nella foto sono tutte delle cave:


Immagine:
Siciliaria crassicostata nel trapanese
147,31 KB


Sicilia: bellissima per natura
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 aprile 2010 : 19:35:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Fabio, quando dici saliamo di nuovo

Gigi
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Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 aprile 2010 : 19:39:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Siiii! una passeggiatina primaverile sui monti di Trapani è un'ottima idea.
Magari viene pure giip


Sicilia: bellissima per natura
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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 aprile 2010 : 08:05:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho adesso 57 anni - quando era 12 ho comminciato di osservare farfalle del mio territorio - una volta ho trovato Apatura iris nel mio giardino. Nelle anni ci ca 1980 tutte essemplare (senza Pieridae) hanno ricevuto un stato di protezione.

Oggi la fauna delle farfalle è povera. Non era colpa del collezionismo. Ma il traffico sulle strade ed in aria si ha mutiplicato. I contadini di oggi fanno concimare i prati - essi smaltino i rifuti di cacca!

Io so che non si puo confrontare conchiglie con farfalle; ma la vita degli animali in somma è venuto molto più pericoloso!

Ho letto a colpa del vulcano ad islanda ci era un storno di 5.000 (!!) voli ad un giorno (!!) in nord-Europa. Link

Ragazzi, cosa abbiamo fatto con il nostro mondo?



"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

Riassunto del Forum Natura Mediterraneo degli Limax dell'Italia
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 aprile 2010 : 08:28:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Cmb:

Ragazzi, cosa abbiamo fatto con il nostro mondo?



Ce lo siamo rosicchiato

Gigi
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 aprile 2010 : 16:59:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo con le cause ipotizzate per la rarefazione di molti molluschi,ma penso che la causa principale sia stata la siccità degli ultimi anni.
Non so quale sono state la condizioni climatiche nel trapanese, ma nell'Appennino centrale sono state catastrofiche,solo ora dopo due anni umidi si comincia a vedere una ripresa.
Non sto parlando di ambienti devastati dall'uomo come si vede nell'immagine di Fabio,ma di ambienti integri dove l'influenza dei collezionisti e di altre attività antropiche è praticamente nulla.
Uno dei fenomeni che ho notato è lo spostamento verso l'alto di molte specie,i boschi montani sono diventati un deserto,si trova qualche esemplare solo in aree rifugio che hanno mantenuto un po' più di umidità.
Nella faggeta che era uno degli habitat più ricchi di specie e di esemplari si è formato un vuoto tra i 1000 ed i 1500 m di quota, sembra un paradosso ma le uniche specie che hanno superato indenni questo periodo avverso sono le nude(Lmacidae,Agriolimacidae,Milacidae).
Cercando Cochlostoma in un ambiente favorevole dove anni fa ce ne sarebbero stati migliaia ho notato che in un'area di circa 100 x 200 m in apparenza favorevole alla specie vi erano popolazioni consistenti solo in due punti molto limitati 3 x 5 m in cui la popolazione era in netta ripresa.
Lo stesso fenomeno l'ho osservato per Jaminia, ho trovato una popolazione solo in un'area 10 x 20 m mentre molti habitat idonei soni risultati completamente deserti. Nell'unica area in cui era presente ho notato che tutti gli esemplari erano vivi, due soli nicchi vuoti.
Evidentemente anche qui si tratta di una popolazione ripartita da un esiguo numero di superstiti che sta gradualmente ricolonizzando l'ambiente.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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