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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 novembre 2007 : 20:49:31
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oggi mi trovavo in giro per le varie società per seguire la campagna di raccolta differenziata curata dalla ditta di mio zio. verso mezzogiorno decido di fermarmi vicino la stazione Muratella, in via di magliana, per pranzare dal "porchettaro". mentre mangiavo noto un piccolo topolino che si agirava nei pressi del canile municipale. mi avvicino e comincio a gettargli formaggio, insalata e qualche pezzetto di pane. faccio come hansel e gretel, creo un percorso di molliche per guidare il topolino (credo si trattasse di un piccolo rattus norvegicus) vicino i miei piedi. dopo 5 minuti di rosicchiamenti e ricerche arriva a tiro di carezze. ci provo e ci riesco, molto confidente, il topolino si lascia carezzare con un dito. dopo qualche minuto un tizio mi dice: ma che ti piacciono i topi? ritorno al tavolino e comincio a conversare amichevolmente col tizio. dopo neanche 5 minuti sento un tonfo e il classico rumore di ali che sbattono frenetiche in terra. mi volto e vedo, a non più di 10 mt da me, un gheppio che si invola col "mio" topolino tra gli artigli, si posa su un ramo di un eucalipto e comincia a papparselo. non è la prima volta che assisto a questa scena, e dopo un momento di sconforto, la consapevolezza che la vita selvatica è fatta di questi attimi mi rende felice di ciò che avevo visto.
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giuliano petreri
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Modificato da - zulo in Data 19 novembre 2007 20:50:22
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Fabribor
Utente Senior
Città: Savarna
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
1547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 novembre 2007 : 10:27:24
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Mi spiace per come si è spezzato il momento di contatto con il topolino. Però, per riservargli un epitaffio con tutti gli onori, mi piace pensare che con tanti ratti che muoiono avvelenati (ahimé spesso unica soluzione per controllare le invasioni nelle cantine e garages), questo può vantare una fine gloriosa, in quanto rimarrà ancora a lungo nella catena trofica sottoforma di proteine di Gheppio, anziché finire direttamente e sbrigativamente in humus. Non è detto che una strada sia meglio dell'altra, ma a me sembra più naturale questa e quindi più "armonica". Aggiungo che una volta, in una bianca mattina, in cui si abbracciavano fra loro brina e nebbia, sono stato decine di minuti ad osservare un gheppio in caccia: consumava energie e non faceva mai un attacco; intanto sotto di lui un gatto randagio con un balzo afferrava un topo campagnolo e lo divorava con un evidente sorriso di compiacimento, anche un pò beffardo! So che non è lo stesso gheppio, ma questo per oggi, grazie a te, si è preso la rivincita per la categoria!
Fabribor. Gli uccellini nel vento non si fanno mai male, hanno ali più grandi di me... [F.De Gregori] |
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