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 Due specie di Monacha da determinare
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simbionte
Utente Junior


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Inserito il - 01 novembre 2007 : 20:34:54 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Buona sera a tutti. Non riesco a determinare degli Hygromiidae, presumibilmente Monacha. Le foto non riesco a farle meglio di cosi, purtroppo. Le prime tre foto, rappresentano una specie che potrebbe forse essere M. cantiana ?
Le seconde tre foto, invece, rappresentano una specie simile, ma senza ombelico. Essa proviene dai prati delle mie zone, alle pendici dei Colli Albani(circa 150m s.l.m.),mentre la precedente, viene da Carsoli (Aq), vicino un ruscello a circa 300m.
Ho inserito le foto di un altro esemplare che forse e' anch'esso appartenete ad Hygromiidae, ma ne ignoro anche il genere. Esso proviene dal Nord Sardegna, localita' Conca Verde nel comune di S.Teresa di Gallura. Trovato in una piccola scarpata,vicino al mare, con macchia mediterranea e rocce granitiche.Grazie e ciao.
Leonardo


"Cosa e' la vita senza un pizzico di follia, lasciamoci trasportare dalle emozioni e realizziamo le cose che il nostro cuore ci detta..." (ANBA)

Ecco le prime tre.
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Due specie di Monacha da determinare
40,89 KB
Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
39,13 KB
Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
39,31 KB

Ecco le seconde tre

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Due specie di Monacha da determinare
37,61 KB
Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
34,74 KB
Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
36,7 KB

Ecco le ultime tre.

Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
5,8 KB
Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
28,2 KB
Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
34,14 KB

Subpoto
Moderatore


Città: Roma
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 01:28:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao simbionte,
la specie di Carsoli puo essere attribuita a Monacha cantiana,più difficile è dare un nome a quella dei Colli Albani.
Questa specie è ampiamente diffusa dalla Toscana a tutto il meridione,nei molluschi della prov. di Lecce che abbiamo tra i lavori online in indirizzi utili è indicata come Monacha parumcincta ma non sono molto convinto di questo nome.
Per la specie sarda posso dire che è un giovane ma non sono in grado di individuare di che specie.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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willy
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 02 novembre 2007 : 07:34:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La seconda, probabilmente corrisponde a Xerosecta (Polloneriella) contermina. Anche la zona di rinvenimento corrisponde....anche se dagli stessi luoghi ho una segnalalazione di Ichnusomunda sacchii, ma credo che questo non sia.
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Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

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Inserito il - 02 novembre 2007 : 09:26:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao simbionte e ciao a tutti,
per quanto riguarda il nicchio recuperato in Sardegna innanzitutto una domanda di chiarimento: le tre foto si riferiscono ad uno stesso esemplare?
Se fosse così, nonostante dia ragione a willy sulla somiglianza con P. contermina (Pfeiffer 1848), date le dimensioni (siamo sugli 8mm circa di ampiezza massima dei giri) non credo sia lei, a meno che qualcuno non ci segnali una popolazione di questa specie con individui a nicchio particolarmente voluminoso (le misure massime che fin'ora ho registrato sono di 5mm di ampiezza massima e in confronto alla media è un individuo enorme!).
Inoltre sarebbe meglio capire cosa vuol dire "vicino al mare": P. contermina occupa tutto il campo dunale compreso il retroduna ma non si allontana particolarmente da esso..quindi la domanda è se stiamo parlando di metri, decine di metri o centinaia di metri dalla fascia di umettazione.
Dunque a parer mio escluderei (salvo colpi di scena!) la contermina per motivi di habitat e dimensioni, e propenderei per un' Hygromiidae xerofilo che spesso occupa si l'ambiente dunale e retrodunale, ma anche l'immediata fascia a macchia mediterranea costiera per diverse centinaia di metri (a volte anche pochi Km) dal campo dunale.
Non conoscevo nessuna popolazione di Ichnusomunda sacchii così lontane dal loro locus tipicus..sarebbe molto interessante farne una segnalazione.
Sulla possibilità che le foto in questione si riferiscano a questa specie, nonostante la scultura del nicchio (che però, si vede, è vecchio e in parte calcinato ma sopratutto non è riferibile ad un ind. adulto) simile, ho molti dubbi e vorrei proporre di ampliare la probabilità anche a Xerosecta dohrni (Paulucci 1882) in una delle sue forme adattate a biotopi costieri, con spira più elevata. Effettivamente è vero che le forme tipiche di questa specie prediligono gli ambienti calcarei (e invece quì stiamo parlando di una scarpata a substrato granitico), ma considerando che anche Pierlu potrebbe aver trovato un' entità riferibile alla X. dohrni in località costiere a panorama geologico granitico ( Link) (ammesso che sia lei!) vorrei citare Giusti e Manganelli circa l'habitat delle tre specie citate (la frase in grassetto l'ho voluta sottolineare io):
"Despite intensive research along the Sardinian coasts, no other population of this species has been found. In fact, in similar habitats I. sacchii is replaced by the widely distributed Polloneriella contermina (Pfeiffer 1848) and sometimes by Xerosecta dohrni (Paulucci 1882) to the north."
[da F.Giusti and G.Manganelli. Ichnusomunda sacchii, a New Hygromiid Snail from Sardinia Island (Western Mediterranean): An Intriguing Case of Homoplacy in the Anatomical Organization (Pulonata: Hygromiidae). The Veliger 41(4):319-332 (October 1, 1998)].

resterei in dubbio tra questi due xerofili. Se riesco oggi stesso vi posto un nicchio (calcinato, così il confronto rende meglio ) di X. dohrni trovato in ambiente simile a quello che ha descritto simbionte.
un caro saluto a tutti
Lèpuri

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu

Modificato da - Lepurisposu in data 02 novembre 2007 09:50:19
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willy
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 02 novembre 2007 : 10:15:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso che Lèpuri abbia proprio ragione....la tesi più plausibile è proprio X. dohrni.
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ang
Moderatore


Città: roma

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Inserito il - 02 novembre 2007 : 10:38:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non conosco le specie sarde, ma la contermina sì e non è lei; a giudicare dalle foto non mi sembra neanche la supposta dohrni di pierlu, ma aspettiamo che frantzì faccia luce sulla variabilità di questa specie
comunque più la guardo e più mi ricorda la apicina, il che vorrebbe dire che ci troviamo di fronte ad un esemplare a spira particolarmente elevata, anche se su un solo esemplare si possono inventare tante cose...

riguardando invece gli esemplari dei colli albani, io vedo un labbro scuro e per questo direi carthusiana; ok, hanno l'ombelico praticamente chiuso, ma qualcuno si è mai preoccupato di verificare la variabilità di questo "carattere"? se non ricordo male nel lavoro di giusti sulle dune sabbiose riporta degli esemplari di questa specie ad ombelico chiuso, se me lo ricordo stasera controllo

ciao

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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Lepurisposu
Utente Senior


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Inserito il - 02 novembre 2007 : 10:58:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao ang
dicendo

considerando che anche Pierlu potrebbe aver trovato un' entità riferibile alla X. dohrni in località costiere a panorama geologico granitico ( Link) (ammesso che sia lei!)


intendevo dire proprio (con quel "ammesso che sia lei") che la X. dohrni di pierlu è un po'..stranina. Per ora quasi tutte le popolazioni di dohrni che ho potuto studiare presentavano sì una certa variabilità nella livrea del nicchio (ma comunque abbastanza contenuta e limitata all'abbondanza o meno di flammule e ornamentazioni scure sul costante fondo chiaro bianco-crema) ma non non erano mai così scure come nell'esemplare trovato da pierlu.
Ma sappiamo bene quanti potenziali elementi del settore abiotico (ma anche biotico..!) possono influenzare la variabilità in una popolazione di qualsiasi organismo vivente...

Una X. apicina di 8 mm di ampiezza massima non è un po' troppo? è vero che è una specie variabile e che spesso raggiunge dimensioni "considerevoli", aggiungerei anche sopratutto negli ambienti dunali, ma 8mm mi sembrano tantissimi..e anche quella spira così elevata nelle X. apicina sarde non l'ho mai vista..
ma sappiamo bene che tutto è possibile, ancora di più sopratutto quando un guscio non è abbastanza ben conservato da apprezzare bene i suoi caratteri principali (è scolorito ed incompleto).
un caro saluto a tutti
Lèpuri

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu
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willy
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 02 novembre 2007 : 11:00:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per Lèpuri,
ho le I. sacchii da S.Teresa confermate anatomicamente. Dato interessante, in effetti....
A proposito, sabato prossimo sbarco ad Olbia....si potrebbe fare un giretto assieme??

Ciao,
Willy.

Modificato da - willy in data 02 novembre 2007 11:00:44
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Subpoto
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 11:06:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Frantzì,
ottimo intervento,come ti dissi una volta solo un sardo può capire la fauna sarda che è molto diversa da quella continentale.
La conoscenza di un mollusco non si esaurisce con la determinazione ed un cartellino ma è più importante conoscerne l'esatta distribuzione e l'influenza che i fattori ambientali esercitano sulle varie forme che può assumere la conchiglia.
Questa conoscenza può darla solo un assiduo lavoro sul campo.
Grazie di averci fatto partecipi delle tue esperienze.
Oltre l'esemplare calcinato che ci hai promesso sarebbe interessante vedere le variazioni del guscio di Xerosecta dohrni magari in un altro post,nonostante alcune foto gia apparse sul forum l'aspetto di questa specie resta un po' nebuloso.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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simbionte
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 11:26:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buon giorno a tutti.
Innanzitutto, per Lepurisposu, le foto si riferiscono ad un unico esemplare, e per la distanza, siamo a circa 20m dalla battigia. Ne avevo trovate due, una di cui l'ho data a un amico, che l'ha identificata come Xeromunda aradasi, ipotesi che scarterei, visto che sembrerebbe endemica del Messinese. Scarterei anche io la X. contermina (ho messo una foto x confronto). Xerosecta dohrni ci si avvicinerebbe, tenendo presente che quella che ho trovato e' abbastanza rovinata (il labbro e' rotto), e sembrerebbe essere giovanile (7mm di diametro). Quell'altra era piu' conservata. Per X.apicina, mi sembra che abbia l'ombelico abbastanza + ampio (oltre alla spira + bassa,come ha adetto Ang),dalla foto non si vede bene, ma e' abbastanza chiuso.
Per le Monacha senza ombelico,devo dire che nella zona non mi e' capitato di trovarne esemplari + grandi, o bianchi, cosa invece molto frequente nella zona di Alvito ,nella Valle di Comino(tra Sora(Fr) e l'appennino abruzzese lato Pescasseroli),tutti esclusivamente con ombelico,anche i giovani.

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Due specie di Monacha da determinare
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simbionte
Utente Junior


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Inserito il - 02 novembre 2007 : 11:32:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate, dimenticavo.
Ciao a tutti.
Leonardo
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Lepurisposu
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 11:33:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao simbionte,
a 20m dall'arenile su piccola scarpata e macchia mediterranea ci sta benissimo la Xerosecta dohrni
ma, come ho già detto, per ora preferirei restare sul "potrebbe essere", visto che abbiamo a disposizione un solo guscio e malridotto pure

Saluto Sandro e ringrazio semmai io a voi per darmi la possibilità di portare un po' di realtà malacologiche sarde in questo bel forum, assieme a tutti coloro che hanno l'occasione di farlo e l'hanno fatto fin'ora, anche occasionalmente (per esempio questo post di simbionte)
un caro saluto a tutti
Lèpuri

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu
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simbionte
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 12:05:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per questi bellissimi interventi.Beh, già che ci siamo...soprattutto per Lepurisposu...ma anche x gli altri.
Sempre nello stesso posto,in Sardegna, ho trovato questi altri due esemplari sempre abbastanza malridotti, purtroppo. Il piu' grande, ho ipotizzato fosse un probabile Trochoidea meda, il piu' piccolo, un po' meno probabile T. meda, ma forse più Theba pisana giovane,potrebbero essere?
Potrei anche aver trovato sempre li',una piccola Tyrrheniellina josephi, che non riesco a fotografare, purtroppo.
Ciao

Leonardo
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Due specie di Monacha da determinare
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Immagine:
Due specie di Monacha da determinare
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Due specie di Monacha da determinare
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Lepurisposu
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 13:33:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma...sono sempre gli stessi esemplari o nella prima foto quello di sinistra è un altro??
Le foto non permettono di dare determinazioni certe..posso dire che quella più grande non è assolutamente Trochoidea meda...nella 2a e 3a foto vedo delle ornamentazioni lineari...quasi come un giovane di Eobania vermiculata.
Quella più piccola...si vede poco..è di sicuro un giovanile (mi sembra che il bordo sia irregolare..ma è anche rotto?)..vedo appena un'ornamentazione bruna lungo una carena molto evidente..
Lèpuri

àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu
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Subpoto
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 17:20:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao simbionte,
concordo con Frantzì,è praticamante impossibile determinare con un certo grado di sicurezza queste due ultime specie,gia in fotografia è difficile poi su esemplari giovani e malmessi diventa improbabile classifficarli.
Per le foto prova a scattare da una distanza maggiore e poi ingrandiscile al computer forse verranno più a fuoco.
Per tenerle in posizione puoi usare o del pongo o dello stucco al silicone in modo di essere facilitato nella messa nella giusta posizione senza dover ricorrere a quegli improbabili angoli di appoggio.
a presto con le nuove immagini speriamo di adulti,cerchiamo di usare i cuccioli per foto artistiche o per scale di crescita di una popolazione determinata,molti caratteri utili per la determinazione si formano solo sulla conchiglia a sviluppo completo.



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Sandro
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fern
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Flora e Fauna

Inserito il - 02 novembre 2007 : 18:08:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti, vista la mia totale inesperienza sulle specie sarde preferisco spostare l'attenzione alle Monacha senza ombelico, le piu' trascurate nella discussione. Per quel che ne capisco sono M.carthusiana e aggiungerei che per me proprio un ombelico piccolo o assente e' una caratteristica della specie, ma controllero' meglio.
Piuttosto, io resto sempre colpito dalla presenza di fasce chiare e scure nelle Monacha centro-meridionali, che da noi sono assenti. Tutte le M.cantiana che ho osservato fra Veneto e Lombardia, per es., hanno guscio uniforme.

Fern
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simbionte
Utente Junior


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Inserito il - 02 novembre 2007 : 19:02:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Avete ragione, scusate. Mi sono fatto prendere un po' troppo dall'entusiasmo. Le foto sono veramente pessime,grazie per i consigli, provero' in futuro a farle piu' decenti prima di mandarle. Comunque gli esemplari sono gli stessi per tutte e tre le foto. Devo dire che le foto non rispecchiano effettivamente la realta'. La + grande, ha una spalla angolosa con cordoncino spirale, e strie di accrescimento che rendono la superficie simile a C. cisalpina. E' consumata, e sbiadita,ma non mi sembra Eobania vermiculata...La seconda non è rotta,ma è sicuramente giovanile.Cercherò di studiarle meglio, con più calma, e se fossero qualcosa d'interessante le posterò con foto ben fatte.
Ciao
Leonardo
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Subpoto
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Inserito il - 02 novembre 2007 : 21:42:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per fern, non è Monacha cartusiana che è ombelicata e molto più grande,purtoppo mi sono accorto che non abbiamo foto che illustrino bene la specie ma si può intuire da questa bella foto di lyncos.La specie postata da simbionte anche se negli esemplari freschi ha il labbro scuro è molto più piccola e globosa ed ha l'ombelico completamente chiuso, in questo post si può vedere come si presenta vivente.Per la colorazione le Monacha del gruppo cantiana appenniniche sono molto variabili,specialmente quelle di alta montagna ma non è un carattere discriminante,in una singola popolazione possono essere dal bianco al nocciola scuro con intermedi fasciati.Speriamo che si faccia una revisione genetica di questo genere che da secoli ha generato discussioni mai risolte.
Poche speranze di classificare l'esemplare di simbionte,l'angolosità è presente in molte specie nello stadio giovanile,inoltre l'esemplare ha perso il periostraco e si vedono solo tracce della colorazione originaria,i particolari aggiuntivi che ci hai comunicato non si vedono in foto, credo che rimarremo nel dubbio.



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Sandro
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