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willy
Utente V.I.P.
Città: Muggia
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
210 Messaggi Flora e Fauna |
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garagolo
Moderatore
Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
3491 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 06:56:12
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Meravigliosa ! Complimenti Willy
Alessandro |
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oliv
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
607 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 09:15:59
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Ciao willy Interessante e bellissimo hydrobide . Oliv . |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 12:23:33
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Secondo Fauna Europea il nome esatto di questa bellissima specie è:Iglica (Mervicia) eximia Bole 1967. Ma mi sembra di vedere notevoli differenze dalle Iglica che conosco. Se è corretto quello che leggo dalla foto il peristoma è interrotto per formare un ampio canale sifonale,e questa conformazione non la conosco nel genere Iglica ed in tutta la famiglia Hydrobiidae. Si sa se la determinazione è stata fatta solo sul guscio o si conosce anche l'animale?
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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Fabiomax
Moderatore
Città: Cefalù
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 13:28:44
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E' la prima volta che vedo questo gioiellino
Effettivamente l'apertura è molto particolare.
La superfice dei giri è totalmente liscia ?
E' un vero peccato che questo prezioso post verrà sommerso da quelli successivi, senza possibilità di linkarlo a una lista europea o qualcosa di simile
SICILIA: BELLA PER NATURA |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 13:51:09
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caro willy, mi unisco al coro e mi sbalordisco anch'io per rendermi meglio conto, quanto misura questa conchiglia?
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick) |
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willy
Utente V.I.P.
Città: Muggia
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
210 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 17:26:30
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Cari amici, l'esemplare raffigurato ha un'altezza di 2 mm. La conchiglia è perfettamente liscia, fatto questo molto interessante per un'idrobia sotterranea.La specie è nota solamente per il nicchio, l'animale è sconosciuto ( ed il Signore sa quanto l'ho cercato!) Per Sandro: non so su quali basi e chi abbia posto Mervicia come sottogenere di Iglica. Cosa che mi pare poco verosimile per una serie di motivi. Il genere Iglica è in realtà un gruppo artificiale ( come Raphica, Baglivia etc) che conta specie accomunate solamente dalla forma del nicchio. Rari sono i dati anatomici. E comunque insufficienti per un'analisi valida del gruppo. Anche Mervicia, come ho già anticipato, è nota solo per il nicchio, quindi è stata differenziata solo su base conchigliologica. Quindi, essendo ben diversa da tutte le specie associate al genere "Iglica" (forse solo la vobarnensis.....), per quanto possa valere, io preferisco ancora separare i due generi. Naturalmente solo un'indagine sull'animale potrà (forse) sbrogliare questa matassa. Sono incappato recentemente in queste questioni, quando ho descritto una nuova "Iglica" ("Iglica" velkovrhi De Mattia, 2007) da una sorgente termale dalla Slovenia orientale. Se siete interessati richiedetemi il pdf di questo lavoro pubblicato su MOLLUSCA (ex Malakologische Abhandlungen di Dresda).
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Ermanno
Moderatore
Città: Longare
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 08:58:56
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Ciao Willy, certo che i molluschi ipogei continuano a stupire, presentandosi con "architetture" che ti lasciano a bocca aperta ! Veramente molto particolare il peristoma di questa specie , ricorda quello dei Cerithidae del genere Semivertagus! Incredibile!
Ermanno
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 14:37:54
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Solo Ermanno poteva conoscere il Semivertagus. Ma sono d'accordo sull'indicazione,quella struttura del peristoma potrebbe essere un'evoluzione o da Cerithiidae o da Melanopsidae.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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Ermanno
Moderatore
Città: Longare
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 19:50:42
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Ti ringrazio Sandro , ma la mia era solo un'osservazione ed un paragone, per quel peristoma così particolare. Per il pensare che possa avere qualche legame con i Cerithioidea bisogna controllare un altro carattere molto importante ai fini della filogenesi... le protoconche .... in questo caso sono molto diverse e quella della specie ipogea, corrisponde molto bene con quelle degli altri idrobidi dalle stesse abitudini.
Ermanno
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 20:37:18
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Potremmo discuterne per secoli come sul sesso degli angeli e non arriveremmo a nessuna conclusione,credo che la protoconca come tutta la struttura conchigliare avendo perso gran parte della funzione di proteggere il mollusco siano molto semplificati, lisci e leggeri,potrebbero essere simili anche per una convergenza adattativa. La forma del peristoma con ampio canale sifonale anteriore e leggero seno posteriore fa ipotizzare una conformazione del mollusco diversa. Ma fino a quando non sarà esaminato il mollusco vivo resteremo con i nostri dubbi e le nostre fantasie.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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willy
Utente V.I.P.
Città: Muggia
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
210 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 ottobre 2007 : 19:42:22
Classe: Gastropoda Famiglia: Hydrobiidae Genere: Iglica Specie:Iglica vobarnensis
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Ecco un'altra idrobia sotterranea, questa volta di casa nostra: "Iglica" vobarnensis dal Locus Typicus (Funtanì di Nalmase, Vobarno, BS). Anche questa specie ha uno sviluppo dello stoma molto particolare, e si avvicina alla precedentemente citata ed illustrata Mervicia eximia. Questa specie è nota anantomicamente ed lo status di appartenenza alla famiglia Hydrobiidae è del tutto assodato e fuori discussione. Tutto questo per confutare un pò le teorie del buon Sandro. Qui ancora non stiamo a parlare di sesso degli angeli...come ha già fatto notare il bravo Ermanno, il fatto che M. eximia sia proprio un'idrobia è poco ma...sicuro!! Iglica vobarnensis (Pezzoli & Toffoletto, 1968) 51,49 KB |
Modificato da - Subpoto in data 05 aprile 2009 17:56:37 |
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Alberto Gozzi
Moderatore
Città: Trento
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
26216 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 ottobre 2007 : 22:26:13
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bellissime
grazie, Willy...................alberto |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 ottobre 2007 : 13:55:03
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Bellissima questa Iglica vobarnensis che ha tutte le caratteristiche codificate delle Hydrobie. Tranne la somiglianza formale per avere l'apertura trasversa non ci aiuta a capire la formazione del canale sifonale e del callo columellare residuo in Mervicia che è un carattere che appare in altre famiglie. Certo non possiamo imporre limiti all'evoluzione,ma la caratteristiche conchigliari non mi fanno assimilare questa specie ad Hydrobiidae. Secondo me, ma non ne ho le prove, Mervicia meriterebbe una famiglia diversa. Per il momento,in attesa di ulteriori conoscenze la posteggerei in una "incerta sedis".
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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willy
Utente V.I.P.
Città: Muggia
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
210 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 ottobre 2007 : 18:29:30
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Caro Sadro, possa andare, al limite, per una famiglia a se, ma converrai che comunque rimaniamo nella superfamilia Hydrobioidea Radoman, 1973. |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 ottobre 2007 : 21:47:42
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Non lo so e purtoppo non abbiamo elementi per affermare nulla fino a che non si vedrà l'animale. Secondo me,dagli elementi conchigliari che vedo potrebbe trattarsi di un'altro gruppo che ha colonizzato le falde ipogee,assumendo una forma simile ad un Hydrobiide. La costituzione della fauce però rimane molto diversa,un callo columellare residuale indipendente dal labbro esterno ed un ampio canale sifonale non sono semplici modificazioni di forma ma presuppongono un radicale cambiamento del molusco. Tra gli attuali molluschi dulciacquicoli queste strutture sono presenti in Melanopsidae che potrebbero aver assunto quell'aspetto con semplici adattamenti di forma mantenendo le strutture funzionali. Questa è solo un'ipotesi che non dimostra nulla e sono pronto a cambiare opinione se vi saranno altri elementi che portino a conclusioni diverse.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 ottobre 2007 : 21:52:38
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| Messaggio originario di willy: La conchiglia è perfettamente liscia, fatto questo molto interessante per un'idrobia sotterranea.
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... infatti; vuoi dire che è liscia nel vero senso della parola? mi pare strano infatti che nessuno gli abbia dato un'occhiata al SEM e comunque per me la risposta è sì, certo che mi interessa il tuo lavoro sulle idrobie, anche se siamo molto lontani
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick) |
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willy
Utente V.I.P.
Città: Muggia
Prov.: Trieste
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210 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 ottobre 2007 : 22:00:42
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1) non esistono al mondo specie di Melanopsidae stigobie e/o freatobie; 2) non esistono al mondo specie di Melanopsidae con queste dimensioni (2 mm); 3) ci sono altre specie di Hydrobiidae sotterranee nei Balcani con forme ancora più particolari, eppure sempre idrobie sono; 4) non si possono ipotizzare percorsi evolutivi-adattativi sulla base di una caratteristica del nicchio (e la convergenza, o meglio: il semplice CASO???) 5) moltissime specie di idrobie sotterranee dalle forme più singolari sono note esclusivamente dal nicchio eppure nessuno ha mai messo in dubbio la loro assegnazione a questo gruppo. Anche un Cochlostoma assomiglia lontanamente ad un epitonide, eppure..... |
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