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Orlando55
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Orlando55
Utente Senior
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 00:02:34
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Orlando55
Utente Senior
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 00:03:24
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Orlando55
Utente Senior
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 00:03:50
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Orlando55
Utente Senior
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 00:04:45
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seahorse
Utente V.I.P.
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 08:17:03
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Sembra essere una Retinella olivetorum, ma se ci dai le dimensioni possiamo essere più sicuri.
Seahorse |
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Subpoto
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 11:36:01
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Ciao Orlando, credo che seahorse abbia indovinato,oltre le misure ci occorrerebbero indicazioni della zona di ritrovamento di questa specie. Se come penso è stata trovata nel cosentino dovrebbe trattarsi della Retinella olivetorum icterica. Le differenze dalla specie tipo non sono ancora ben definite,dalle tue foto vedo una leggera costolatura sul guscio che non ho mai notato in Retinella olivetorum olivetorum. Il colore grigio-bluastro del mollusco corrisponde a quello della specie tipo.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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seahorse
Utente V.I.P.
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 13:10:57
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Ciao Sandro, tu hai detto che "se è stata trovata nel cosentino dovrebbe trattarsi della Retinella olivetorum icterica". Ma quali sono i caratteri che identificano questa sottospecie? Non credo sia solo il punto geografico. Inoltre io l'ho trovata comunissima anche sul monte Mancuso (habitat misto faggio-abete) e quindi nel catanzarese. Si tratterà della stessa sottospecie? Ciao e grazie
Walter |
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Subpoto
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 14:08:24
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Ciao Walter, la sottospecie è riportata sulla check-list, non so quali siano i caratteri differenziali e se ve ne siano,Dal confronto tra esemplari di varie provenienze cercheremo di capirci qualcosa. Dall'esemplare di orlando55 si vede una leggera costolatura che non ho notato simile in esemplari più settentrionali,se è un carattere costante sarebbe gia un piccolo passo in avanti. La Specie è presente in tutta la penisola,perciò non sarebbe logica una separazione sottospecifica,ma dai confronti tra varie provenienze potremo vedere se ci sono caratteri costanti che giustifichino questa separazione.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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seahorse
Utente V.I.P.
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Inserito il - 01 ottobre 2007 : 17:40:54
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Aggiungo qui di seguito quello che dice la Paulucci sul testo della malacofauna di Calabria, con la speranza che sia leggibile perchè è a mio parere molto interessante per l'identificazione di questa sottospecie:
estratto da Malacofauna della Calabria 142,46 KB |
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Subpoto
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Inserito il - 02 ottobre 2007 : 15:12:19
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La Paulucci rifiutando la specie proposta dal dr. Tiberi ci dice che la striatura compare gradualmente nelle forme meridionali e da alle conchiglie un aspetto meno lucente,per le altre caratteristiche le due forme sono sovrapponibili nella loro variabilità. Dunque abbiamo un solo carattere per distinguerle,se si potranno confrontare esemplari di più provenienze si potrà accertare se questo è sufficiente per una separazione sottospecifica o si tratti semplicemente di un cline con razze locali lievemente differenziate come riteneva la Paulucci.
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Sandro
Riporto il messaggio di orlando55 che era stato spostato nella divisione dei post.
Inserito il - 02 ottobre 2007 : 02:01:00 Ciao Amici, ho reperito la lumaca nella Presila Cosentina, ad Est di Cosenza, nel Comune di S. Pietro in G. a circa 600 di altitudine, in prossimità di un ruscello in presenza di aceri,frassini e castagni frammisti a macchia mediterranea tipica, cisti, eriche ecc. La foto ritrae con fedeltà i colori bruno verdastri della conghiglia che misurava all'incirca 25 mm.
Visto che siete così competenti, cercherò di guardare anche le lumache quando andrò per funghi, dalle mie parti ne ho viste altre secondo me degne di nota, una in particolare, che trovo lungo un torrente ha una conghiglia robusta, bruno-marrone- rossiccia, con un diametro che supera i 40 mm, spero di trovarla a breve.
Saluti e grazie a presto Orlando
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Sandro |
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Subpoto
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Inserito il - 02 ottobre 2007 : 16:22:31
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Ricevo da ang e riduco per postarla la difesa del dr Tiberi della sua specie misconosciuta e mal interpretata dai malacologi contemporanei. La validità o meno di questa specie non è ancora chiaramente definita.
Da quanto sostenuto dal dr Tiberi anche le date di pubblicazione andrebbero riviste essendo stata la sua specie pubblicata nel 1872.
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Sandro |
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Subpoto
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Inserito il - 02 ottobre 2007 : 16:33:25
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Non essendo molto leggibile l'opinione della Paulucci inviata da seahorse penso che sia utile ripostarla.
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Sandro |
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Subpoto
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 ottobre 2007 : 16:50:58
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Infine l'opinione di Alzona che non sapendo come interpretarlo istituisce un sottospecie per questo taxon.
Una cosa è certa, la posizione sistematica di questa specie è ancora da chiarire. Sarebbe interessante vedere i caratteri della R. olivetorum icterica di Calabria e Campania e confrontarli con le forme Siciliane di cui l'autore nega l'esistenza ma nella check-list l'areale di questa specie è esteso alla Sicilia.
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Sandro |
Modificato da - Subpoto in data 02 ottobre 2007 17:03:04 |
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ang
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Inserito il - 08 ottobre 2007 : 23:55:36
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confesso di aver trovato la olivetorum solo in toscana nel senese (e forse nelle marche ma è un'ipotesi), mentre nel lazio non mi è mai capitata: esiste veramente questa continuità geografica di cui parla la paulucci, o dobbiamo considerare separate le popolazioni centro-settentrionali da quelle meridionali?
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick) |
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Subpoto
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Inserito il - 09 ottobre 2007 : 00:07:03
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Nel Lazio esiste e l'ho trovata presso Picinisco(FR) non so a quale sottospecie attribuirla, dovrò osservarla con più attenzione alla luce di questa discussione che ha riaperto il problema.
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Sandro |
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