Dytiscidae: Hydaticus (Guignotites) leander , Natura Mediterraneo

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Dytiscidae: Hydaticus (Guignotites) leander

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Velvet ant
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Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2007 : 16:46:40

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Dytiscidae Genere: Hydaticus Specie:Hydaticus leander

Dytiscidae: Hydaticus (Guignotites) leander

SICILIA - Balestrate (PA), 16 settembre 2007

L’ Hydaticus (Guignotites) leander (Rossi 1790) è un bel Ditiscide di medie dimensioni (9-12 mm.), appartenente alla Sottofamiglia Dytiscinae.
La stessa, per intenderci, di cui fanno parte i grossi Dytiscus spp.
In questo gruppo sono comprese le specie in cui l'adattamento alla vita acquatica ha raggiunto il massimo livello.
Questo si manifesta nella forma complessiva e nella modificazione delle zampe, in particolare quelle posteriori, particolarmente adatte al nuoto.

Nella prima immagine di H. leander si può notare il corpo appiattito e la forma ovale, leggermente allargata al centro e attenuata all’indietro, dal contorno continuo per la scomparsa di qualsiasi angolo pronoto-elitrale: tutte caratteristiche che ne fanno un eccellente e velocissimo nuotatore.

Tutto, nella sua morfologia, è improntato a migliorare le sue capacità natatorie: la scomparsa quasi totale, sia sul dorso che sul ventre di peli o setole che potrebbero rallentarlo; il tegumento liscio e lucido, con una punteggiatura finissima e superficiale, senza solchi o coste rilevate sulle elitre, che in questa specie sono di un bel colore testaceo, marmorato di nero.

Dytiscidae: Hydaticus (Guignotites) leander

Anche il capo ed il pronoto sono testacei: quest’ultimo ha il bordo posteriore strettamente nerastro.
H. leander è una specie tipica di grandi paludi, ma spesso si accontenta anche di acque stagnanti lungo il litorale o di piccole pozze fangose.
In Italia è presente in molte località più o meno prossime al mare, soprattutto lungo la costa tirrenica e ionica e nelle due grandi isole, Sardegna e Sicilia.
Quella da me fotografata è una femmina, riconoscibile per i tarsi anteriori che non sono dilatati "a pala", come avviene
in tutti i maschi della sottofamiglia Dytiscinae (vedi il maschio di D. marginalis)

Dytiscidae: Hydaticus (Guignotites) leander

Nelle due immagini che seguono ho messo in evidenza due particolari importanti di questo bel ditiscide.
A sinistra, la testa e l'apparato boccale, con le mandibole piccole ma robuste, che ne fanno un vorace predatore di altri insetti acquatici, soprattutto di piccole larve, dal tegumento molle.
Si vede bene anche un'altra caratteristica propria della sottofamiglia Dytiscinae: gli occhi sono "interi", nel senso che non presentano alcuna emarginazione anteriormente, come avviene, per esempio, nella sottofamiglia Colymbetinae (questo è l'occhio di un Colymbetes fuscus [l'immagine si può ingradire]).

A destra è invece ritratta una delle zampe posteriori.
Qui le modifiche subite da questa famiglia, rispetto ai parenti più stretti sulla terraferma (i Carabidae), hanno raggiunto il massimo livello di specializzazione.
Queste zampe natatorie, si sono ormai trasformate in veri e propri remi, capaci di imprimere, col loro movimento, una spinta in avanti ed un'accelerazione davvero notevoli.
Anche le lunghe setole laterali svolgono una notevole azione di spinta quando la zampa si muove all'indietro (ben illustrata in questa tavola).