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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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 PESCI D'ACQUA DOLCE
 Barbus barbus
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Stefano74
Utente Senior


Città: Civita Castellana
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


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Inserito il - 18 settembre 2007 : 12:42:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Sabato mattina fiume Tevere: un bel barbo europeo di circa 2 Kg appena liberato dopo la cattura.



Immagine:
Barbus barbus
153,37 KB

Stefano74
Utente Senior


Città: Civita Castellana
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


964 Messaggi
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Inserito il - 20 settembre 2007 : 11:14:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perdonate l'assenza di due righe di commento a questa foto ma portroppo il tempo è quello che è (poco).....

Il barbo comune europeo (Barbus barbus) è presente nel Tevere, secondo informazioni avute da parte di "vecchi" pescatori, da circa venticinque anni.
E' interessante notare come questi pesci presentino alcune differenze morfologiche rispetto agli individui (ascrivibili alla medesima specie) attualmente pescabili nel bacino del Po, di più recente introduzione: questi ultimi possiedono infatti il primo raggio della pinna dorsale tipicamente allungato, tanto che la stessa assume la caratteristica forma "a falce". Tale peculiarità non si riscontra invece nei barbi "teverini" i quali hanno inoltre (mediamente) muso e barbigli un poco più corti. Probabilmente, ma è soltanto una mia personale ipotesi, le due popolazioni provengono da differenti razze geografiche del medesimo taxon, diffuso in una vastissima porzione di territorio dalla Francia agli Urali.
Rispetto ai barbi nostrani (nel Tevere la specie autoctona Barbus tiberynus è da tempo confusa con il padano B. plebejus introdotto verso la metà del secolo scorso) B. barbus si presenta come un animale di dimensioni sostanzialmente maggiori e dal comportamento un poco differente: dove il barbo nostrano possiede un'indole "timida" e lucifuga e la tendenza a cercare ripari e tane nelle ore più calde, la specie europea svolge la sua attività in pieno sole. Popola le forti correnti dove si trova a proprio agio grazie alla forma idrodinamica del corpo, prediligendo i fondali di tipo ghiaioso o a chiazze ghiaia/alghe, mentre difficilmente lo si incontra nelle zone coperte di limo o fangose.
Attraverso anni di frequentazione assidua del fiume, ho notato come i barbi nostrani siano particolarmente abbondanti negli affluenti dei quali al contrario i grossi "europei" sembrano snobbare la risalita. Nel corso principale il barbo nostrano è da sempre scarso salvo alcune località ben precise e stranamente limitate dove convive con B. barbus senza apparenti difficoltà. Secondo la mia esperienza ed avendone pescati un'infinità, non mi è sembrato (salvo qualche sporadico e dubbio caso) di aver notato fenomeni di ibridazione, segno che tra le due (o tre) specie sussiste una separazione netta.


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