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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 settembre 2007 : 20:12:27
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Cerambycidae Genere: Ropalopus Specie:Ropalopus insubricus
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I rappresentanti del genere Ropalopus si distinguono subito dagli altri Cerambicidi per la loro costituzione depressa, il pronoto più largo che lungo, spesso dilatato angolosamente ai lati e le elitre schiacciate, ampie, ristrette poco prima del centro e allargate verso l'estremità. Anche i femori, fortemente claviformi, concorrono a dare alle specie di questo genere un aspetto davvero inconfondibile. Tempo fa ho postato una delle sei specie note per l'Italia, il Ropalopus clavipes, credo una delle più diffuse. Stasera aggiungo il Ropalopus insubricus, incontrato per la prima volta quest'anno sulle Alpi Marittime e che mi risulta essere noto anche del Veneto, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia. Mi piacerebbe sapere da Francesco altre notizie sulla distribuzione di questa specie, che, da quel che leggo, non dovrebbe essere comunque molto abbondante nella sua area di diffusione. Spero un giorno di riuscire a fotografare il "nostro" Ropalopus e cioè il R. siculus, endemico di Sicilia e particolarmente localizzato lungo le catene montuose settentrionali della mia isola.
Ecco due foto, fra quelle scattate al Ropalopus insubricus:
Alpi Marittime, San Giacomo d'Entracque (CN), 6 luglio 2007
Marcello
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Modificato da - Chalybion in Data 08 novembre 2021 18:09:46
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Vitalfranz
Utente Senior
Città: Luxembourg
Regione: Luxembourg
2500 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 settembre 2007 : 10:41:12
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Caro Marcello... altra domanda difficile. I Ropalopus "grandi" sono un gruppo estremamente difficile e discusso. I caratteri della punteggiatura di testa e pronoto sono quanto mai variabili e, quantunque si osservino esemplari chiaramente diversi, non sono convinto della loro posizione tassonomica. Anche la distribuzione geografica (che incredibilmente salta la Spagna per ritrovarsi in Nord Africa) appare problematica. Aggiungi anche che sono bestie rare e se ne vedono poche in giro...
In particolare, nonostante io stesso (1995) abbia segnalato per la prima volta un R. insubricus praticamente dell'appennino Ligure (Ormea) - l'esemplare italiano piú meridionale - credo che si tratti (come il tuo) di R. ungaricus (sensu Sama). Ho infatti degli insubricus (sensu Sama) del Velebit completamente diversi, mentre ho degli ungaricus (sensu Sama) delle Marche e dell'Abruzzo molto simili a questi del Piemonte.
A rigori l'insubricus dovrebbe essere dell'Insubria (Laghi della Lombardia) e di colore blu. Se però leggi la fauna d'Italia, Sama non ne cita nessuno della Lombardia e anche i più vicini (Veneto e Val Sesia) sono tutti ungaricus... secondo lui...
Se inoltre guardi la cartina di distribuzione proposta, ti accorgi che non ha alcun senso logico: sembra che l'ungaricus sia endemico italiano, mentre l'insubricus arrivi solo dai confini settentrionali (a logica dovrebbe essere l'inverso! ).
Io son convinto che tutti i Ropalopus italiani siano insubricus, compreso quello di Sicilia, che forse é una sottospecie, mentre sulle Alpi e fuori d'Italia ci sia l'ungaricus. In definitiva, considera valida la figura fatta da Villiers (1978) dell'insubricus, e rovescia i dati della cartina di Sama (1988)
Francesco Vitali
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Vitalfranz
Utente Senior
Città: Luxembourg
Regione: Luxembourg
2500 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 settembre 2007 : 11:14:58
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Aggiungo... l'errore di Sama nell'invertire ungaricus con insubricus deriva già da Porta (1934). Tuttavia Porta indicava giustamente Ropalopus annulus come una varietà di insubricus (come era stato originariamente descritto), e non di ungaricus (come suppone Sama).
Quindi.... i tuoi sono giustamente insubricus, come questo. Dei veri ungaricus li puoi vedere in questo sito:
Francesco Vitali
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dadopimpi
Utente Senior
Città: modena
1670 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 19:37:33
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scusate se riprendo una vecchia discussione ma il velbit dov'è, in croazia, i miei ricordi di geografia europea sono un po' vaghi |
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Vitalfranz
Utente Senior
Città: Luxembourg
Regione: Luxembourg
2500 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 20:23:58
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Esatto Dado.
Mi rendo ora conto che il link linka ora un Ropalopus ungaricus e non un insubricus. Decidere una specie in base ad una foto non é facile e spesso si interpretano male i colori o le forme. Io stesso ho determinato foto di insubricus per ungaricus e viceversa, poi schiarendo o scurendo i toni o equilibrando i colori, le specie appaiono diverse. Quando sono su uno spillo si distinguono... così é un po' diverso. Perciò aggiungo una tabella che dovrebbe aiutare a capire le differenze.
Ropalopus insubricus: pronoto nero con impressione mediana ben evidente; elitre verdi o verdi-bronzate con forti rugosità longitudinali alla base. Questa dell'Abruzzo é una specie sicuramente riferibile all'insubricus. Distribuzione: Francia Meridionale, Italia fino alla Campania, Croazia, Ungheria. Specie piuttosto tarchiata, di bassa quota o collinare, legata ad ambienti più caldi.
Ropalopus ungaricus: pronoto nero con impressione poco evidente o mancante; elitre scure, blu o bronzate violacee, uniformemente rugose. Distribuzione: Francia (Savoia, Vosgi) Svizzera, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Ungheria, a est fino all'Ucraina. In Italia solo sulle Alpi (Gorizia, Val di Susa, Monviso, Vinadio, Val Pesio, Valdieri, etc.). Specie più allungata, di quote più alte od ambienti più freddi.
Aggiungo qui un testo di Ghiliani (1887, Elenco delle specie di Coleotteri trovati in Piemonte) sfuggito a chi compose la Fauna d'Italia : "Ropalopus hungaricus. Questa specie oltreché nei Boschi di Crissolo trovasi anche, e sempre di rado, anche nella valle di Pesio. Ad essa vuolsi rapportare l'insubricus citato del Monviso (Ghiliani) da Fauvel.... Del vero insubricus Germ. sinora vidi soltanto esemplari della Lombardia [località tipica]..."
La fauna d'Italia cita di queste zone (Alpi Graie, Vinadio, Terme di Valdieri) solo l'insubricus... si tratta evidentemente di ungaricus, come la specie postata da Velvet....
Francesco Vitali
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dadopimpi
Utente Senior
Città: modena
1670 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 23:05:07
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grazie della conferma e delle precisazioni, come sempre chiaro e conciso |
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gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 novembre 2008 : 23:21:13
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bene, questo capovolge quel che credevo di sapere sui due (anzi, sui tre...)
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
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Vitalfranz
Utente Senior
Città: Luxembourg
Regione: Luxembourg
2500 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 novembre 2008 : 09:08:02
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...mah... Io credo che ci sia ancora molto da scoprire su queste due bestie, dal momento che molte identificazioni, anche recenti, risultano invertite e... forse ci sono anche più specie di quello che crediamo...
Se però si legge la letteratura antica, le idee erano più chiare:
Ganglbauer (1882):insubricus: Italia, Dalmazia, Illiria ungaricus: Tirolo, Austria, Ungheria, Illiria, Russia mer.
Reitter (1912): insubricus: Illiria, da noi [= Germania] manca ungaricus: Baviera, Westfalia, Turingia, Harz, Boemia, Germania est
Picard (1929): insubricus: Vosgi, Savoia, Haut-Alpes, Alpi Marittime, Var ungaricus: Vosgi, Savoia, Haut-Alpes, Isère, Grande-chartreuse
Plavilstshikov (1934): insubricus: Germania mer., Francia, Italia, Sudest Europa ungaricus: Europa centrale, orientale, Russia mer. Ucraina
Già qualche errore si vedeva (Plavistshikov cita l'insubricus delle Germania, che invece é l'ungaricus).... ma il problema (diciamo così ) l'ha fatto Porta (1934) che ha citato l'ungaricus di tutta Italia (dove nessuno lo aveva mai citato prima) e l'insubricus delle Alpi, invertendo i caratteri degli autori precedenti... e chi putroppo lo ha copiato pedissequamente (Müller, Sama), senza accorgersi dell'errore...
Francesco Vitali
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13223 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 novembre 2021 : 18:09:26
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Mi sono permesso di rinominare (e ritaxare) il topic che citava nel titolo R. ungaricus, perchè la foto, a mio modesto avviso mostra caratteri più attribuibili a questa specie che a ungaricus, che avrebbe scultura basale elitrale ben più "mossa", con evidenti rughe in rilievo, come si evince anche da foto su FEI di entrambe le specie. In realtà il supposto errore di Porta e del compianto Sama (che non era certo persona non accorta!), non ha fondamento: nessun errore per entrambi, nè nella descrizione, nè nella distribuzione nota; per cui nella disamina di Francesco fatta sopra, i binomi vanno scambiati. Nel link io ci vedo entrambe le specie con binomio forse da valutare nella foto in alto a sx (non chiara). Se vi sono obiezioni da parte di specialisti nel campo, quale io non sono, invito questi a esprimersi circa questo topic. |
"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13223 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 marzo 2022 : 17:04:38
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Riprendo il topic perchè a proposito di quanto da me detto sopra vedo che in precedenza qui Link si erano date distribuzioni corrette dei due Ropalopus citati sopra. Aspetto conferme da specialisti. |
"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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