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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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 il mio cuore turbato da un paio di immagini
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 05 agosto 2007 : 16:45:41 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

ieri sono stato al bioparco per consegnare alle attente cure dei volontari della lipù un rondone che avevo adottato a villetta barrea. mi è stato offerto di fare un giro nello zoo, e così per la prima volta in vita mia sono entrato al bioparco. lasciamo perdere l' impressione che sia tutto un teatrino, dove gli animali, involontariamente, siano gli attori, e lasciamo perdere il fatto che se un leone o una pantera, invece di ballare in vetrina, se ne stanno sdraiati all' ombra la gente si incazza e dice "ma che ci stanno a fare se non li vediamo", ho scattato due fotografie, e ora, riguardandole, mi stanno distrugendo l' anima. mi stò ponendo molte domande, che alla fine sono quelle che si pongono tutti i naturalisti che visitano uno zoo. è stata creata un area illustrativa, chiamata "furti di natura". li sono esposti molti animali sequestrati ai mercanti di specie esotiche o rare. è un area creata a scopo illustrativo per sensibilizare la gente nei confronti di questa piaga, ed è una buona cosa, ma poi penso che con gli stessi soldi si potevano riportare quegli animali nei loro luoghi naturali. secondo voi cosa è più giusto, sacrificare la libertà di un esemplare per "forse" salvarne mille, o rilasciare anche quello e sperare che "forse" la polizia locale faccia qualcosa? purtroppo parlando di avidità e menefreghismo caratteristici dell' uomo si può solo dire "forse".

le foto

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il mio cuore turbato da un paio di immagini
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giuliano petreri

argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Biologia Marina

Inserito il - 05 agosto 2007 : 17:03:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di zulo:

ieri sono stato al bioparco per consegnare alle attente cure dei volontari della lipù un rondone che avevo adottato a villetta barrea. mi è stato offerto di fare un giro nello zoo, e così per la prima volta in vita mia sono entrato al bioparco. lasciamo perdere l' impressione che sia tutto un teatrino, dove gli animali, involontariamente, siano gli attori, e lasciamo perdere il fatto che se un leone o una pantera, invece di ballare in vetrina, se ne stanno sdraiati all' ombra la gente si incazza e dice "ma che ci stanno a fare se non li vediamo", ho scattato due fotografie, e ora, riguardandole, mi stanno distrugendo l' anima. mi stò ponendo molte domande, che alla fine sono quelle che si pongono tutti i naturalisti che visitano uno zoo. è stata creata un area illustrativa, chiamata "furti di natura". li sono esposti molti animali sequestrati ai mercanti di specie esotiche o rare. è un area creata a scopo illustrativo per sensibilizare la gente nei confronti di questa piaga, ed è una buona cosa, ma poi penso che con gli stessi soldi si potevano riportare quegli animali nei loro luoghi naturali. secondo voi cosa è più giusto, sacrificare la libertà di un esemplare per "forse" salvarne mille, o rilasciare anche quello e sperare che "forse" la polizia locale faccia qualcosa? purtroppo parlando di avidità e menefreghismo caratteristici dell' uomo si può solo dire "forse".

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giuliano petreri


Io opto sicuramente per....."con gli stessi soldi si potevano riportare quegli animali nei loro luoghi naturali"....capisco benissimo cosa hai provato davanti a quegli animali è la stes sensazione che provo davanti ad un animale abbandonato e spaurito.


Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)

Modificato da - argonauta in data 05 agosto 2007 17:06:10
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ecolab
Moderatore

Città: lucera
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


634 Messaggi
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Inserito il - 05 agosto 2007 : 21:07:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il problema non è semplice!
Certamente, quando ci si trova di fronte ad animali catturati da poco tempo, la cosa migliore (per me l'unica) è liberarli immediatamente, magari dopo una buona visita veterinaria.
Spesso, però, ci si trova di fronte ad animali che ormai sono con l'uomo da troppo tempo ed avrebbero sicuramente delle difficoltà a riadattarsi alla vita selvatica (difendersi dai predatori, predare o procurarsi il cibo, crearsi un rifugio, ecc.).
In questo caso l'opzione migliore, per me, è quella di trattenerli, lontano dal pubblico, cercando in qualche modo di riportarli ad uno stato selvatico accettabile. E' un processo talvolta lungo che non sempre giunge a buon fine.
Altre volte ci si trova di fronte ad animali non più recuperabili alla vita selvatica e per questi l'unica prospettiva è quella di vivere in una zona protetta. Qui, poi, si aprono scenari diversi: escludendo la gabbia, per favore, l'unica possibilità è quella di uno spazio molto ampio ove possano avere una parvenza di vita allo stato selvatico, accuditi dall'uomo per il cibo e difesi dai predatori e dove, magari, possano riprodursi in modo che almeno la loro discendenza possa andare a ripopolare i luoghi di origine.
Non è facile, i soldi sono sempre insufficienti e alla fine, purtroppo, si opta per la solita gabbia o spazi di poco più grandi e per niente naturali.
E' purtroppo una cosa che ho visto più volte e che mi fa arrabbiare tantissimo, soprattutto quando penso che si sprecano barche di soldi per azioni di dubbia correttezza e nulla o quasi per operazioni altamente utili.
giampaolo
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 agosto 2007 : 22:55:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giuliano pero' tu fai un discorso giusto, ma mostri delle immagini che nulla hanno a che vedere con quello che hai detto prima, oppure mostri dei "ritagli" di immagini che non descrivono affatto il contesto reale degli animali fotografati. Conosco il Bioparco da 50'anni e lo frequento spesso, anche per fare foto. Nella prima immagine fai vedere due piccoli di macaco giapponese, nati al bioparco, come altre decine di macachi nati proprio li', che sembrano soli e abbandonati, mentre si trovano invece in un grande recinto attrezzato di circa 300 mq insieme ad una cinquantina di loro consimili, un'intera colonia che regolarmente si riproduce e vive li' da oltre 15 anni. Se avessi fatto la foto con un grandangolare l'effetto sarebbe stato molto diverso rispetto a quello che volevi comunicare.
Nella seconda immagine si vede uno dei 5 orsi bruni che vivono al bioparco da circa 30 anni, tre di loro sono nati li' e dalla tua foto non si vede affatto che l'orso non e' solo ed abbandonato ne' si vede che si trova in una enorme area verde con acqua, lago annesso e cascatelle varie ne' si vede che i 5 orsi interagiscono tra di loro, giocano pur essendo adulti e fanno il bagno nel lago.
So benissimo tutti i discorsi che si possono fare sugli zoo, i bioparchi ecc e sulla loro piu' o meno valida utilita' o inutilita' ma questo sarebbe un altro thread; volevo soltanto sottolineare che in un discorso valido hai aggiunto delle foto falsate ad arte, come spesso si vede su certa stampa.

Marco
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Modificato da - marcospada in data 05 agosto 2007 22:56:09
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 05 agosto 2007 : 23:27:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
be, non è propio così, non volevo mettere in discussione il bioparco, è noto a tutti che gli animali li hanno la possibilità di trovare, se pur in piccolo, le abitudini di vita che avrebbero in condizioni di libertà, quindi non ho minimamente accennato a questo. la mia costernazione era rivolta più agli avventori che al modo in cui vivono gli animali. quando parlo di teatrino intendo dire che la gente si aspetta propio di vedere una piccola gabbia, delle sbarre, e dentro l'animale che ruggisce. e se invece all' animale viene data la possibilità di potersi sottrarre agli sguardi e poter così conservare un po della sua dignità, cosa che al bioparco accade, le persone si sentono in diritto di protestare. le immagini mostrano due piccoli macachi che si scambiano delle fraterne tenerezze, e due grandi orsi bruni che si scambiano fraterne tenerezze. con quelle immagini volevo far intendere propio che quello è il loro spazio, dove un orso è amico di un orso, e un macaco è amico di un macaco, e l' uomo non deve entrarci, nei limiti consentiti dalla gabbia. ho visto due macachi adulti lottare per il posto su un ramo, e quella è una cosa che accade in natura. per quanto riguarda la mia domanda sul cosa fosse più giusto, se liberare gli animali sequestrati alla dogana o servirsene per sensibilizare la gente, ho tenuto a specificare il fatto che è utile, a volte indispensabile optare per la seconda scelta, ma il mio spirito di naturalista spietato mi porta ad avere dubbi. spero di essere stato un po più chiaro.

giuliano petreri
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 05 agosto 2007 : 23:56:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi sembra d' obligo sfatare ogni dubbio con immagini che ritraggono il naturale svolgimento della vita quotidiana dei macachi a degli orsi bruni, che si possono osservare tra animali allo stato libero, ma che io ho fotografato al bioparco.

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giuliano petreri
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franci
Utente Senior

Città: Morbegno
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


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Inserito il - 06 agosto 2007 : 09:05:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A parte i discorsi sull'utilità o meno di queste strutture, già fatti altrove nel forum, anch'io ho provato spesso disagio, se non forte insofferenza, per certi visitatori.
Sono convinta che grandi progressi si potrebbero fare se ci fosse sempre qualcuno disponibile a seguirli con gentilezza e simpatia.
Io lo vedo spesso quando accompagno grandi e piccoli nel bosco-Riserva Naturale dove curo la didattica: arrivano convinti di andare allo zoo, di vedere animali su animali... ma comunicando nel modo giusto e insegnando con il proprio esempio quanto può dare questa esperienza anche se non vedi caprioli e volpi ad ogni passo, noto che quasi tutti se ne vanno via soddisfatti.
Insomma, purtroppo spesso le persone vanno aiutate a trovare in se stesse un po' di sensibilità, di pazienza, di rispetto... ma di solito la fiducia è ripagata.

Franci
Morbegno (SO)
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valeriocav
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


227 Messaggi
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Inserito il - 06 agosto 2007 : 14:28:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo con tutti...il problema è piuttosto serio, in centinaia di strutture l'unico obiettivo è quello di lucrare sfruttando e mettendo in mostra esseri viventi come se fossero degli oggetti inanimati. Personalmente ritengo vergognoso che ancora oggi esistano degli pseudozoo (ma anche circhi, parchi a tema, acquari...) dove le condizioni degli animali sono a dir poco penose...
Sono poche le strutture sorte con l'unico obiettivo di educare o di reinserire gli animali in natura (come per esempio il Centro Tutela la Fauna sul monte Adone, in provincia di Bologna).
Anche se devo dire che essendo residente a Roma sono tornato ultimamente al bioparco e in 10 anni sono stati fatti dei miglioramenti, ma ciò non toglie quel senso di tristezza che provo ogni volta che si esce dalla struttura.
Secondo me l'unica strada da intraprendere è la totale chiusura degli zoo a fini "educativi", a vantaggio delle aree verdi, aperte dove poter curare gli animali catturati, feriti, predisporre programmi volti alla reintroduzione in natura e mantenere quelli non reinseribili, il tutto incentivando l'ampliamento delle zone protette che comporterebbe anche un tornaconto economico rilevante.

valerio
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IlariaF
Utente nuovo

Città: Palagiano

Regione: Puglia


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Inserito il - 10 agosto 2007 : 22:37:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per me quello non e' proprio il modo giusto , assolutamente !, per sensibilizzare la gente al problema degli animali esotici "rapiti alla natura", ovvero. se e' giusto che stiano in un biopparco, fuori dal loro elemento naturale, per essere visti dalla gente che paga per questo, allora sarebbe altrettanto giusto che la gente li prenda per tenerli nel suo giardino, non e' esattamente la stessa cosa ma vengono comunque tolti al loro ambiente, dove dovrebbero tornare, magari dopo una riabilitazione.

PER ISTRICE: scusami se ti scrivo qui, non so se mi leggerai ma pare che io non abbia le credenziali per leggere i messaggi privati ne' per inviarti un'e-mail, quindi magari puoi inviarmi tu un'e-mail per dirmi cio' che dovevi, forse sul post cancellato.
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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
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Regione: Lazio


10849 Messaggi
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Inserito il - 11 agosto 2007 : 18:10:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come abbiamo già ribadito più volte anche in discussioni recenti il forum non è il luogo adatto per richieste o appelli su animali domestici, i messaggi riguardanti questo tema vengono pertanto cancellati
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IlariaF
Utente nuovo

Città: Palagiano

Regione: Puglia


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Inserito il - 11 agosto 2007 : 21:37:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ho vuto la fortuna di leggere queste discussioni, ma prendo atto.
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


0 Messaggi
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Inserito il - 16 agosto 2007 : 22:09:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
tornando al discorso perché gli animali sequestrati non vengo reinmessi in Natura?!
I perché sono molti,
  • perché di alcuni animali non si sa il paese di provenienza e non si può affibbiarli a casaccio per evitare inquinamenti genetici e trasmissione di patologie
  • perchè in alcuni casi i paesi di origine hanno altri problemi, come guerre, povertà, disgregazione o assenza di uno stato
  • perché semplicemente non li rivogliono e/o non gliene frega niente di riaverli
  • perché ci sono dei protocolli precisi e/o pastoie burocratiche
  • perché se tornano nel loro paese c'è il rischio che muoiano in breve tempo per il degrado e/o la scomparsa dell'habitat
  • ecc

Si fa prima a tenerli qui e a tentare dei seri programmi di salvaguardia e studio, come stanno facendo allo zoo di Roma con le Testudo kleinmanni..su cui oltretutto, con accordi internazionali, stanno facendo degli interessanti studi che chiariranno tanti aspetti del genere Testudo..

Spesso può fare più danni al singolo animale e alla specie in generale un ambientalismo emotivo che una cinica e calcolata piuttosto che una corretta custodia in uno zoo...

Comunque personalmente detesto il termina Bioparco.....è un ipocrito termine eufemistico, come quelli che chiamano ''non vedenti'' i ciechi....dimenticando che la loro associazione si chiama ''Unione Nazionale dei Ciechi''..

Modificato da - u / c in data 16 agosto 2007 22:21:55
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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 18 agosto 2007 : 23:54:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
l'anno scorso io sono andata a pescaserroli, dove si può visitare una struttura che ospita animali feriti. inizialmente credevo che una volta guariti venissero liberati, ma una guida molto competente (e amante degli animali) ci ha spiegato che non si sarebbero più potuti reinserire nell'ambiente selvatico.
non posso descrivere la pena e il dolore che ho provato a quella notizia, soprattutto dopo aver visto una poiana dall'aria malinconica in gabbia....
la foto che hai postato tu, mi hanno fatto provare la stessa straziante morsa al cuore.
il desiderio ingenuo ed infantile che ho avuto al momento, è stato quello di scrivere ua lettera feroce ai nostri politicanti, affinchè migliorassero la qualità di vita di questi animali, finanziando e allargando le loro gabbie.
questo assurdo e utopico pensiero mi è venuto dopo aver saputo che un lupo presente nella struttura, si chiamava oscar, perchè 10 anni prima oscar luigi scalfaro, in visita a pescasseroli, lo aveva tenuto in braccio.......
ma figuriamoci, non migliorano la nostra di vita!


°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°
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