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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Lepurisposu
Utente Senior
Città: Su Masu
Regione: Sardegna
1912 Messaggi Tutti i Forum |
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micro
Utente Senior
Città: Carpi
Prov.: Modena
Regione: Emilia Romagna
1495 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 giugno 2007 : 11:05:25
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direi proprio di sì
ciao fabio
Link |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 giugno 2007 : 18:52:18
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concordo anch'io, anche se non l'ho mai vista in natura
Carlo
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Lepurisposu
Utente Senior
Città: Su Masu
Regione: Sardegna
1912 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 giugno 2007 : 22:37:59
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Grazie a Carlo e Fabio..ma qual'è la situazione di questa specie in Italia? Da quel che so dovrebbe essere ampiamente diffusa nelle zone umide ad acque salmastre, ma mi ha stupito particolarmente non averla ancora trovata nel nostro bel Forum..! un caro saluto Frantzì
àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 giugno 2007 : 16:23:46
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Ciao Francesco, in effetti questa specie, a differenza delle altre congeneri, non è molto frequente. La sue larve si trovano soprattutto nelle acque salmastre, ma non è l'unica; vi si possono trovare anche le simili L. barbarus e L. virens con cui spesso convivono, ma anche le prime colonizzano stagni e paludi. Insieme alla L. viridis, è la più grande della famiglia, invece le sue larve hanno la caratteristica unica di avere il premento, una parte che costituisce la tipica "maschera", in proporzione decisamente più corta rispetto alle altre specie (nelle larve degli ultimi stadi), rendendo piuttosto agevole la loro identificazione; infatti, quando è ripiegata sotto il torace, arriva al massimo alle coxe delle zampe mediane, a differenza di tutte le altre Lestes in cui raggiunge sempre quelle posteriori o le supera addirittura.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
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Lepurisposu
Utente Senior
Città: Su Masu
Regione: Sardegna
1912 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 giugno 2007 : 21:41:17
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Ciao Carmine, ti ringrazio davvero tanto del tuo contributo interessantissimo! In effetti ho visto questa specie non troppe volte, e spesso assieme proprio a Lestes barbarus, e a Ischnura genei. Non ho mai visto le larve ma sarà interessante, appena riuscirò a vederle, notare quello che mi hai descritto. un saluto a te e a tutti, Frantzì
àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu |
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