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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse.
Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
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 RETTILI
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u / c
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Città: .


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Inserito il - 08 giugno 2007 : 11:52:36 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 08 giugno 2007 : 13:29:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
“ORA ANCHE I SERPENTI PRENDONO IL TRAM!”
Notizia Ansa da Genova.

“Rettili sempre più comuni nelle nostre città, per via degli squilibri ambientali creati dall’uomo. Non solo in parchi e giardini: adesso i rettili hanno anche imparato a servirsi dei mezzi pubblici. Sulla linea del tram che da Piazza Corvetto porta verso la stazione di Brignole, “Biaccone” (così è stato soprannominato), un grosso serpente nero di quasi due metri, è stato già sorpreso più di una volta dall’autista a scaldarsi sopra i sedili o addirittura ad approfittare di un passaggio verso qualche giardino di periferia, dove abbondano topi e ratti. Anche recenti osservazioni e studi, condotti dall’erpetologo Casimiro Bernardini, confermano questa inquietante tendenza: non siamo più soli nelle nostre città!”
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 08 giugno 2007 : 13:43:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ora però un commento serio di Zoro.

Con queste notizie, soprattutto se date in pasto ad un vasto pubblico di profani, io andrei molto cauto.
Da un primo punto di vista perché inducono il profano a ritenere che di "rettili e anfibi" ce ne sia uno sproposito, e, quindi, se ne viene "eliminato" qualcuno in più, poco male, così deve essere...

Da un secondo punto di vista perché ritengo queste "osservazioni" o "studi" privi di un vero fondamento. Di quale fondamento?
Banalmente: di uno stesso studio compiuto, per esempio, 50 anni fa!
Non so quanti anni possa avere l'"erpetologa" Nicoletta Di Francesco, ma già sbilanciandomi molto in eccesso, direi non più di cinquanta. Anche perché qualche decina di anni fa "l'erpetologia" non si sapeva neanche cosa fosse nelle Università italiane.

Di conseguenza non credo che, a 4-5 anni di età, la nostra amica andasse in giro per Chieti o le campagne di Chieti a censire o a raccogliere dati sulla distribuzione di anfibi e rettili...

Tutte le mie osservazioni personali al proposito, o i racconti di persone esperte in materia che io ho conosciuto (persone anche molto più anziane di me, alcune delle quali purtroppo scomparse) indicano invece un fenomeno opposto a quello che viene descritto dalla Di Francesco: tremenda riduzione complessiva dell'erpetofauna (da città, periferie e campagne).

Un caro amico di Genova, ormai scomparso, mi raccontava che quando era ragazzo i colubri d'Esculapio abbondavano sui muretti a secco dell'immediata periferia genovese, e non era affatto raro trovare serpenti in centro città. Adesso qualche volta capita ancora (molto di rado): la differenza è che oggi il fatto fa notizia! E gli "erpetologi" di oggi (se volete mi ci metto anche io dentro) non hanno neanche la più pallida idea di quello che dovevano essere Genova, Roma, Chieti o Siena, 40, 50 o 60 anni fa... Questa è la differenza!
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lagarto
Utente V.I.P.

Città: Civitavecchia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 08 giugno 2007 : 14:13:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
orrido !!!???
il geco è bellissimo, sembra un coccodrillo in miniatura.

confermo il trend anche a civitavecchia:
forse per il clima prettamente caldo umido siamo pacificamente invasi dalla mauretanica, mentre nei parchi vince la sicula.
più timidi e in minor quantità turcicus e muralis, presenti più
nelle zone periferiche.

appena fuori citta, nelle campagne circostanti invece sono presenti praticamente quasi tutti i rettili dell'italia centrale, non ho mai appurato personalmente la presenza solo dell'orbettino.

per il resto la presenza di rettili è abbastanza alta, anche se i serpenti sono quelli che subiscono il maggior numero di persecuzioni e massacri.

povera italia.....




quello che il bruco chiama fine del mondo, l'uomo chiama farfalla
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


1432 Messaggi
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Inserito il - 08 giugno 2007 : 14:46:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Link



Con la sempre maggior diffusione di serpenti in città, c'è chi addirittura tenta di insegnare loro le regole basilari circa la precedenza sulle strade asfaltate...

Link

Modificato da - Zoroaster in data 08 giugno 2007 15:12:23
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 giugno 2007 : 15:21:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io sono piuttosto dubbioso sul fatto che anfibi e rettili in città siano così in aumento...

Posso però confermare il rinvenimento (osservazione personale) di diversi esemplari di Hemidactylus turcicus in alcune zone di Milano... nonchè una strenua resistenza del rospo smeraldino in posti apparentemente impensabili...
E alla periferia della città i biacchi abbondano tutt'ora...

--------------------------------------
Dubito, ergo sum.
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 giugno 2007 : 15:25:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' vero. Però non si fa niente per favorire la vita di questi animali.
Che senso ha proteggere sulla carta il rospo smeraldino se poi si passa sopra i suoi luoghi vitali con il trattore per rasare l'erba a zero?

Roma è piena di gechi, la mia abitazione e la zona in generale sono degli anni '50 e vicino ci sono parecchie rovine romane, il che fa si che siano presenti gechi, lucertole e anche serpenti, anche se sono molto più elusivi.
Tartagnan invece sarei curioso di sapere di che zona parli per avere avuto addirittura la visita di un tritone
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MattFala
Utente V.I.P.


Città: Cardano al Campo
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


499 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 giugno 2007 : 19:17:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A casa mia sembra il contrario...
Quando ero piccolo il giadino era piendo pi Podarcis muralis...
Ora se ne vedono pochissime, anche mia nonna (che i rettili proprio non li ama) ne ha notato la diminuzione...
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 08 giugno 2007 : 19:39:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vivo sulla Falminia ai confini del parco di Veio e Insugherata.
Ho avuto conferma da un fattore dell'Insugherata che ci sono ancora delle Hermanni e c'erano le Emys, ma un nubifragio le ha spazzate via pochi anni fa.
Cè anche l'istrice.
Nella mia precedente casa, a 100m da dove sono ora il vicino al piano terra ha avuto un cane ucciso da un morso di vipera.
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 giugno 2007 : 20:26:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tartagnan:

Vivo sulla Falminia ai confini del parco di Veio e Insugherata.
Ho avuto conferma da un fattore dell'Insugherata che ci sono ancora delle Hermanni e c'erano le Emys, ma un nubifragio le ha spazzate via pochi anni fa.
Cè anche l'istrice.
Nella mia precedente casa, a 100m da dove sono ora il vicino al piano terra ha avuto un cane ucciso da un morso di vipera.


Ah, ora si spiega, l'Insugherata è famosa per avere al suo interno ancora luoghi selvaggi! Non per altro c'è pure la Salamandrina e la Rana Italica...
La natura a Roma paradossalmente è stata favorita dallo sviluppo caotico dei quartieri che non hanno seguito nessuna regola lasciando così dei corridoi che arrivano fin quasi al centro cittadino. Il problema è che basterebbe un minimo di coscienza ambientale in più, specie per quella piccola fauna che vive a contatto col terreno e che quindi è più soggetta ad essere devastata a causa dell'antropizzazione.
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 08 giugno 2007 : 22:46:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora, io ho oltre 50 anni...
Alcune specie che ebbero una drastica diminuzione per fattori antropogenici, sopratutto negli anni 70 e 80, stanno lentamente aumentando di numero adottando spesso strategie e abitudini comportamentali differenti.
In pratica nelle varie specie sono sopravvissuti e si sono riprodotti soprattutto gli esemplari che hanno saputo adottare o avevano, dei comportamenti adatti a sopravvivere alla pressione antropica.
Da qui le nuove generazioni che riescono a convivere con, o sfruttare,l'uomo.
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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 09 giugno 2007 : 07:59:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
secondo me Roma non fa testo; la quantità di sauri presenti è spaventosa. Ogni parco, giardino, villa, aiuola condominiale è sempre molto popolata da svariate specie, persino i vasi di fiori sui balconi delle nostre abitazioni sono spesso utilizzati per le deposizioni di gechi e lucertole. Ho il ricordo di numerose volte dove al ritorno da battute di caccia fotografica, ho visto molti più sauri nel parcheggiare la macchina sotto casa, che non dopo una giornata nel bosco........
Ripeto, Roma è un discorso a se.

Mauro
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 09 giugno 2007 : 12:01:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' vero....

Messaggio originario di Mauro Grano:
Ho il ricordo di numerose volte dove al ritorno da battute di caccia fotografica, ho visto molti più sauri nel parcheggiare la macchina sotto casa, che non dopo una giornata nel bosco........
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 09 giugno 2007 : 20:50:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La discussione è interessante e intelligente. Senza dubbio l'ambiente che ci circonda è soggetto a mutamenti continui, a volte così piccoli che neanche noi naturalisti notiamo, a volte macroscopici e rapidissimi.
Anche gli animali si adattano, è vero, e cambiano le proprie abitudini.
I gabbiani si adattano a razzolare nelle discariche, i gechi a vivere sui muri delle case, e così via.
Non credo però che specie come il Colubro d'Esculapio abbiano grandi possibilità di adattamento ad ambienti fortemente antropizzati, se non altro per il fatto che (a differenza del biacco) sono relativamente lenti nei movimenti e vengono pertanto uccisi "a vista". Necessitano inoltre, secondo le mie esperienze, di coperture vegetali abbastanza folte ed estese rispetto a quello che può essere un "habitat" minimo di sopravvivenza per qualche biacco.

Roma è senz'altro un caso a parte: è una città molto particolare che presenta appunto periferie con aree verdi ricche di vita che si intrufolano fra i quartieri, aree ruderali con zone verdi nel pieno centro, parchi, clima mediterraneo, ecc. Sarei però proprio curioso di poter vedere come era Roma o la sua campagna 1000 o più anni fa... Probabilmente in alcune aree adesso ruderali vi era nell'antica Roma così tanta gente che i rettili facevano vita grama, ma senza dubbio, nel complesso, la fauna selvatica doveva avere una consistenza numerica ben superiore a quella attuale.

Amici mi hanno riferito che nel centro di una grande città ungherese (non ricordo più quale) vivono in libertà colubri d'Esculapio: ma si tratta comunque di casi isolati e particolari.

In genere, a mio avviso, nelle nostre città, a partire dagli anni '60-'70 si è assistito ad un grave depauperamento dell'erpetofauna.
Cito, senza grandi sforzi, alcuni casi:

- nella città dove sono nato, da bambino, trovavo sui muri delle case (non solo di periferia!) centinaia di Podarcis muralis; adesso vedo di rado qualche esemplare superstite;

- nella periferia della città dove sono nato, da bambino, trovavo gli ultimi esemplari superstiti di saettone, di Podarcis sicula e di ramarri, oltre a tanti Bufo viridis e ad una raganella (una sola); oggi questi animali, nelle stesse zone, sono del tutto estinti;

- amici più anziani di me trovavano, nelle grandi periferie milanesi (Rho, mi pare di ricordare) grandi colubri d'Esculapio proprio nelle strade asfaltate fra le abitazioni; (provate a cercare adesso qualcosa nelle stesse zone...)

- nei quartieri nord di Milano era (anni '60-'70) facilissimo trovare esemplari di Coronella austriaca; (fate un giro oggi da quelle parti... vi va bene se non venite travolti dal traffico);

- dell'amico di Genova che trovava, da ragazzo, gli Esculapi sui muretti a secco della sua città ho già raccontato.

Ma è anche ovvio e logico che avvenga o sia avvenuta questa decimazione in città "normali" (non parlo di Roma, quindi ).

Se avete la fortuna di recuperare il bel libro "Snake life history in Kyoto" di Hajime Fukada, potete vedere come lo stesso degrado (da civiltà agricola a civiltà industriale, se vogliamo) è capitato alla periferia di Kyoto negli anni '50-'60, con la totale scomparsa, da aree periferiche un tempo paradiso per rettili e anfibi, di specie che in Giappone, possono essere considerate l'esatto equivalente della nostra "Elaphe" longissima: Elaphe climacophora ed Elaphe conspicillata, tanto per non fare nomi...

Modificato da - Zoroaster in data 09 giugno 2007 21:08:51
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Zoroaster
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Inserito il - 09 giugno 2007 : 21:04:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Lo dico qui perché forse non si era capito: la storiella del biacco sul tram a Genova è una mia bufala! Altrimenti sarebbe un argomento in più contro la mia tesi...
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u / c
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Inserito il - 09 giugno 2007 : 22:19:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Però era credibile, qui è successo di gente che si è trovata dei serpenti in macchina con relativo intervento dei Vigili del Fuoco e articolo sul Messaggero.
Inoltre i depositi dei mezzi pubblici sono in aperta campagna....
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u / c
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Inserito il - 09 giugno 2007 : 22:25:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Zoroaster:
Roma è senz'altro un caso a parte: è una città molto particolare che presenta appunto periferie con aree verdi ricche di vita che si intrufolano fra i quartieri, aree ruderali con zone verdi nel pieno centro, parchi, clima mediterraneo, ecc. Sarei però proprio curioso di poter vedere come era Roma o la sua campagna 1000 o più anni fa... Probabilmente in alcune aree adesso ruderali vi era nell'antica Roma così tanta gente che i rettili facevano vita grama, ma senza dubbio, nel complesso, la fauna selvatica doveva avere una consistenza numerica ben superiore a quella attuale.



Rovine delle terme di Caracalla.
Incisione di Volpato acquarellata da Ducros, 1780 circa (Particolare).


Immagine:
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80,57 KB
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u / c
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Inserito il - 09 giugno 2007 : 22:32:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
9 anni fa vivevo in una mansarda con mia moglie e mia figlia appena nata...
Una sera esco con amici, mi telefona mia moglie spaventatissima, sul terrazzo temeva ci fossero i ladri.
Aveva sentito un gran frastuono....
Ritorno, trovo dei vasi rotti...il giorno dopo con il sole trovo un geco spezzato a metà....
Era stata la solita civetta che ci cantava la serenata ogni tanto sopra il tetto..... le urla di mia moglie le avevano fatto perdere la cena...
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lagarto
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Inserito il - 10 giugno 2007 : 11:08:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
proprio stamattina caccia grossa in camera da letto dei miei genitori:
la solita mauretanica con istinti voyeuristici dietro i mobili

per prenderla ci ha rimesso la coda ma meglio dello scopettone di mio padre.

questo succede praticamente tutte le estati, indice di una altissima densità di gechi nelle città di mare.

piccola curiosità: sapete che se si dovesse applicare alla lettera la legge sulla tutela della microfauna, se un geco entra dentro casa si potrebbe essere passibili di sanzione pecuniaria ( equivarrebbe a "detenere in casa")?
credo che po la normativa sia stata poi intregrata con una specifica su questo punto, però è divertente notare come la legge abbia delle falle enormi!




quello che il bruco chiama fine del mondo, l'uomo chiama farfalla
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 giugno 2007 : 11:19:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A me è capitato di osservare gechi che "rubavano" la nicchia ecologica delle Podarcis, vivendo sui loro muretti a secco e cominciando ad essere attivi anche da metà pomeriggio.
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