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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Da determinare - Eurranthis plummistaria, Geometridae
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I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
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Franco Bianchi
Utente Senior

Città: Badalucco
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 03 ottobre 2017 : 19:45:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

A maggio dell'anno scorso durante un'escursione sulle Alpi Liguri sui 1200 metri di altezza, ho incontrato due persone che armeggiavano con un retino. Incuriosito ho chiesto loro che cosa stessero cercando. Mi hanno raccontato che venivano dall'Austria e cercavano i maschi di una determinata specie di lepidottero. Purtroppo non conosco il tedesco e il loro inglese era peggiore del mio, per cui non ho capito se fossero degli entomologi o dei collezionisti. Ho capito però che non erano lì per caso e che sarebbero rimasti in zona ancora per alcuni giorni.
Mi hanno fatto vedere alcuni esemplari catturati che ho potuto fotografare con i risultati che potete vedere per via del contenitore in plastica.
Erano ben organizzati, all'interno del loro furgone c'era di tutto e mi hanno fatto vedere un pannello pieno di lepidotteri infilzati.
L'idea che mi sono fatto è che fossero dei collezionisti.
C'è effettivamente un interesse particolare per questa specie?

Franco

Immagine:
Da determinare - Eurranthis plummistaria, Geometridae
202,71 KB

Modificato da - Andromeda in Data 04 ottobre 2017 17:18:01

Franco Bianchi
Utente Senior

Città: Badalucco
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 03 ottobre 2017 : 19:46:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Da determinare - Eurranthis plummistaria, Geometridae
214,25 KB
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Andromeda
Moderatore


Città: Viadana
Prov.: Mantova

Regione: Lombardia


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Inserito il - 04 ottobre 2017 : 17:16:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che bella!
Si tratta di Eurranthis plummistaria, Geometridae.
Non conosco il mondo del collezionismo e quindi non so dirti che interesse ci sia su questa specie. Di certo non è comunissima.
Spero questi tizi fossero entomologi in ricerca-studio.
Riporto su, in attesa che qualcuno possa dirti di più.
Ciao

Tiziana

"Osservare le farfalle è gioia pura: ...è un'attività che, se non sconfigge il tempo, almeno lo sospende, tutto il resto intorno si scolora e rimane solo l'attimo che stiamo vivendo."
Vladimir Nabokov
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Franco Bianchi
Utente Senior

Città: Badalucco
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 05 ottobre 2017 : 18:34:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Tiziana,
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Franco Bianchi
Utente Senior

Città: Badalucco
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 25 agosto 2020 : 17:59:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riporto su questa discussione ancora una volta.
Franco
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Chalybion
Moderatore

Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 25 agosto 2020 : 19:51:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La cosa mi fa ricordare un paio di austriaci con furgone adattato a pernotto (ma non ricordo la marca) che incontrai anni fa in cima al Colle Fauniera (CN) e che cercavano Pharmacis bertrandi (raro Hepialidae) e che mi mostrarono analogamente, molte falene spillate prese in precedenza chissà dove nel loro peregrinare. Credo che andassero per collezionismo e forse anche per commercio, almeno questa fu la sensazione; analogamente il loro inglese era molto carente. Chissà se erano gli stessi: anche questo geometride è molto apprezzato dai collezionisti e localizzato tra Piemonte e Liguria.
P.S.: anch'io trovai l'unico esemplare di P. bertrandi che ho è che talora nei testi faunistici non è dato d'Italia ma in quel sito è presente ed era stato raccolto in precedenza anche da altri colleghi romagnoli.

"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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Franco Bianchi
Utente Senior

Città: Badalucco
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 30 agosto 2020 : 18:47:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti ringrazio tantissimo Giorgio
Date le molte coincidenze, penso che siano gli stessi due tipi che ho incontrato io.
E a ripensarci, mi sono convinto che fossero dei collezionisti, o peggio ancora, come hai detto tu, dei commercianti.
Se dovessi incontrarli ancora, li caccerò via a calci nel sedere.
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jirka
Utente Senior

Città: Pogno
Prov.: Novara

Regione: Piemonte


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Inserito il - 31 agosto 2020 : 08:37:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche qualche bastonata ci sta bene

jiri
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jirka
Utente Senior

Città: Pogno
Prov.: Novara

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Inserito il - 31 agosto 2020 : 08:48:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate, ancora mi è venuto dopo da dire, che è bello protegere la natura, fare le riserve naturali et cetera, dove agli uomini con le retine fanno le multe, ma se ci lasciano tranquillamente pascolare le mandrie di centinaia capi di pecore o muche, anno dopo di farfalle non ci saranno più, perchè le pecore si mangiano anche le uova e i bruchi che stanno sule piante. Purtroppo ho notato queso fenomeno sempre più spesso e in certi posti, dove le farfalle prima abbondavano, adesso quasi non ci sono più. Sono arrabbiato al punto che quasi vorrei scrivere una lettera a qualche ministro, ma mi sa che non se rvirebbe a nulla, purtroppo.

jiri
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Chalybion
Moderatore

Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 31 agosto 2020 : 18:38:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prima di sparare calci e bastonate a casaccio è meglio appurare chi si ha davanti, per due motivi principali:
- non è detto che non ritornino indietro con pesanti interessi;
- ci sono anche studiosi di enti ufficiali o solo amatoriali che raccolgono per studio, anche con permessi nelle aree protette, generalmente con pubblicazioni all'attivo.
Quanto ai due raccoglitori, non è detto fossero le stesse persone e che fossero raccoglitori per scopi non di studio, ed anche in tale caso, se non per le specie protette o di aree protette, non è vietato da alcuna legge, se non specificato in apposite bacheche sul sito.
Infine, nel mio girovagare pluridecennale, ho potuto appurare che ove pascola ogni tipo di ruminante e non, sono gli ambienti tra i più ricchi di specie di invertebrati di ogni tipo (dipende da cosa si ama osservare) e un pascolo a rotazione come sempre accade per ovvi motivi, spesso è consigliato in aree degradate proprio per la mancanza di limitazione di specie vegetali invadenti che limitano fortemente la diversità biologica faunistica. Non è un caso che per vedere insetti di ogni tipo si va di preferenza in montagna dove abbondano i prati-pascoli, in spazi talmente grandi ma evidentemente a destinazione di pascolo molto alternato a periodi di tranquillità "brucatoria". Tutto dipende dal grado di sfruttamento dei prati, ma dove non c'è economia legata al pascolo, proliferano le graminacee, i rovi, la vitalba e di farfalle se ne vedono pochissime e i fiori e le graminacee spesso non vanno d'accordo. E poi da dove prenderemmo latte e formaggi e carne? Non siamo tutti vegani! Viva i prati-pascoli dico io e i coprofagi, i carabidi, gli ortotteri, tutti i floricoli vari e i loro predatori, eh sì, anche loro sono necessari, compreso qualche serio entomologo che sa limitare i prelievi allo stretto necessario.

"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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jirka
Utente Senior

Città: Pogno
Prov.: Novara

Regione: Piemonte


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Inserito il - 01 settembre 2020 : 09:01:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giorgio forse non ci siamo capiti, le muche che pascolano sono quasi parte della natura, ma se ci sono troppe, se ci passano mandrie di centinaia di pecore, "la pressione" all' ambiente è troppa. Ne abbiamo parlato con dr. Leigheb e anche lui è molto arrabbiato e triste. La avidità umana ci sta togliendo certe cose in modo ireversibile, almeno mi sembra.

jiri
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Chalybion
Moderatore

Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 01 settembre 2020 : 09:46:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di jirka:

Giorgio forse non ci siamo capiti, le muche che pascolano sono quasi parte della natura, ma se ci sono troppe, se ci passano mandrie di centinaia di pecore, "la pressione" all' ambiente è troppa. Ne abbiamo parlato con dr. Leigheb e anche lui è molto arrabbiato e triste. La avidità umana ci sta togliendo certe cose in modo ireversibile, almeno mi sembra.


"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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Franco Bianchi
Utente Senior

Città: Badalucco
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 02 settembre 2020 : 18:54:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Chalybion:

Prima di sparare calci e bastonate a casaccio è meglio appurare chi si ha davanti, per due motivi principali:
- non è detto che non ritornino indietro con pesanti interessi;
- ci sono anche studiosi di enti ufficiali o solo amatoriali che raccolgono per studio, anche con permessi nelle aree protette, generalmente con pubblicazioni all'attivo.
Quanto ai due raccoglitori, non è detto fossero le stesse persone e che fossero raccoglitori per scopi non di studio, ed anche in tale caso, se non per le specie protette o di aree protette, non è vietato da alcuna legge, se non specificato in apposite bacheche sul sito.
Infine, nel mio girovagare pluridecennale, ho potuto appurare che ove pascola ogni tipo di ruminante e non, sono gli ambienti tra i più ricchi di specie di invertebrati di ogni tipo (dipende da cosa si ama osservare) e un pascolo a rotazione come sempre accade per ovvi motivi, spesso è consigliato in aree degradate proprio per la mancanza di limitazione di specie vegetali invadenti che limitano fortemente la diversità biologica faunistica. Non è un caso che per vedere insetti di ogni tipo si va di preferenza in montagna dove abbondano i prati-pascoli, in spazi talmente grandi ma evidentemente a destinazione di pascolo molto alternato a periodi di tranquillità "brucatoria". Tutto dipende dal grado di sfruttamento dei prati, ma dove non c'è economia legata al pascolo, proliferano le graminacee, i rovi, la vitalba e di farfalle se ne vedono pochissime e i fiori e le graminacee spesso non vanno d'accordo. E poi da dove prenderemmo latte e formaggi e carne? Non siamo tutti vegani! Viva i prati-pascoli dico io e i coprofagi, i carabidi, gli ortotteri, tutti i floricoli vari e i loro predatori, eh sì, anche loro sono necessari, compreso qualche serio entomologo che sa limitare i prelievi allo stretto necessario.


Hai ragione Giorgio, il mio è stato solo un modo di dire (limitato solo ai calci del sedere) e non una vera intenzione, dettato dall'arrabbiatura.
Se capiterà un'altra volta di incontrare dei tipi sospetti, gli chiederò di dimostrarmi la loro affidabilità: cosa che questi due tizi non hanno certamente fatto.

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