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 Ossigenazione naturale degli stagni
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 settembre 2017 : 20:00:51 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Mi riferisco a questa discussione: Link e siccome l'argomento può prendere una direzione diversa, ne apro una nuova.

Non mi è del tutto chiaro perchè la lemna, come detto da Barbax (Stefano) dovrebbe creare problemi di ossigenazione. Riporto le sue parole: "Attento a non trasportare la Lemna dello stagno naturale vicino: potrebbe ombreggiare lo stagno nuovo ed impedire gli scambi gassosi tra acqua ed aria. In caso arrivasse da te, ti toccherà di toglierla un po' per volta a mano".


Mi risulta che l'ossigenazione in uno stagno possa andare in crisi per;
  • temperatura elevata dell'acqua
  • scarsità di vegetazione acquatica
  • eccesso di pesci


In questo senso l'ombreggiatura dovrebbe contribuire a contenere la temperatura, ma forse le cose sono un pochino più complicate.

Comunque a inizio agosto ho visto che un laghetto che, privo di vegetazione, con ittiofauna abbondante (utilizzato anche per pesca sportiva) e pur dotato di getto di ossigenazione, ha subito una seria moria di pesci. Ne hanno parlato i giornali licali ed il fenomeno è ricorrente in estate: Link

Invece lo stagno che seguo, pieno di piccoli pesci (carassidi), quasi interamente coperto da tife, fior di loto e ninfee e senza ossigenazione artificiale, ha superato il periodo più caldo senza problema. Ne ho accennato qui: Link

Stefano sostiene che la lemna, che si diffonde a tappeto, potrebbe impedire gli scambi gassosi e sicuramente questa è una prima risposta. Ma l'ombreggiatura della lemna come gioca nella questione? C'è altro?

Mi piacerebbe approfondire l'argomento.

Saluti e grazie
Alberto

Modificato da - Albisn in Data 07 settembre 2017 20:38:07

pietruzzo
Utente Senior

Città: Putignano
Prov.: Bari

Regione: Puglia


628 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2017 : 08:14:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Forse l'eccessiva ombreggiatura deprime l'attività fotosintetica delle alghe sottostanti (mi riferisco sia alle alghe "superiori", sia agli organismi fotosintetici monocellulari), causando nel complesso una riduzione dell'ossigeno presente.
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2017 : 10:20:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie della risposta. Ci devo pensare... mmm...

  • Anche tife, fiori di loto e ninfee, che nel caso citato coprivano tutta la superficie, facevano una bella ombra, ma forse non così fitta come può fare la lemna e quindi dovrebbero consentire una maggior attività fotosintetica delle alghe (come dice Angelo).
  • Immagino che la vegetazione sopra citata non impedisca lo scambio gassoso come una fitta cortina di lemna, ma non ho la minima idea di quanto incida questo fenomeno sul bilancio gassoso dell'acqua.

Chissà se qualcuno può autarci a capire meglio.

Saluti e grazie
Alberto

Modificato da - Albisn in data 08 settembre 2017 10:25:29
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 settembre 2017 : 01:10:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In buona sostanza,

1) la Lemna con la sua ombreggiatura impedisce al fitoplancton di ottenere la propria dose di luce solare e di produrre ossigeno per fotosintesi;
2) la Lemna fa da barriera e impedisce scambi gassosi con l'atmosfera, riducendo gli effetti positivi del moto ondoso.

L'effetto è amplificato col caldo, quando:
1) la Lemna si trova in superficie (d'inverno invece affonda: è una... pianta migratrice),
2) gli organismi hanno più bisogno d'ossigeno,
3) aumentano i tassi d'ossidazione, e quindi l'ossigeno disciolto nell'acqua si consuma prima.
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 settembre 2017 : 01:12:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono cose che mi sono state spiegate al corso per "Tutori degli stagni" al Museo di Storia Naturale di Trieste.
I volontari triestini intervengono spesso per eliminare la Lemna in eccesso dai piccoli stagni carsici, e indossano stivali diversi quando si spostano da stagni con a stagni senza Lemna, viste le capacità di diffusione di questa pianta.
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 settembre 2017 : 01:19:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Guarda che cosa ho trovato su Google Books:
Immagine:
Ossigenazione naturale degli stagni
32,83 KB
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 settembre 2017 : 01:19:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Ossigenazione naturale degli stagni
229,54 KB
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 settembre 2017 : 01:17:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie delle interessanti informazioni e anche del testo che leggerò con calma.

Nel frattempo mi sono chiesto se a Giussano può essere avvenuto un fenomeno di eutrofizzazione significativo.

Questo sarebbe favorito dall'immissione di sostanze nutritive e particolarmente di azoto e fosforo, che abbondano nelle deiezioni degli animali, negli scarichi fognari, nei concimi organici e chimici. Questi per dilavamento possono arrivare dai campi al laghetto.

A Giussano due piccoli canali confluiscono nel laghetto. Durante il perido della moria erano completamente asciutti, ma in altri periodi potrebbero aver contribuito all'aumento del materiale organico, magari accumulato sul fondo.

Escludo che nello stagno di Seregno queste sostanze possano arrivare dai prati circostanti, visto che è privo di immissari e che il terreno circostante è pianeggiante.

Sono propenso a credere però che una consistente fonte di sostanze azotate derivi dalla pasturazione e dalle deiezioni dell'abbondante ittiofauna.

Lo stagno di Seregno inoltre è frequentemente rabboccato con acqua della rete idrica, fresca e certamente priva di sali, che, sebbene immessa in quantità modeste, contribuisce a mantenere la massa dell'acqua più pura e ossigeneata, specialmente nel periodo estivo più critoco.

Saluti
Alberto


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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 settembre 2017 : 09:55:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sono accorto che con il copia e incolla ho fatto un po' di pasticci nel discorso sopra che non fila molto. Appeno ho un po' di tempo lo aggiusto.

Saluti e scusatemi
Alberto

Modificato da - Albisn in data 11 settembre 2017 09:57:01
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 settembre 2017 : 19:16:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scrivi pure, quando l'avrai fatto poi io cancellerò i ultimi post inutili.
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 settembre 2017 : 10:24:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Discussione interessante.
Sì, ritengo la lemna particolarmente impattatante nell'ecosistema.

Mi permetto di rammentare un caso di cui vale la pena parlare.
Si tratta di uno stagnetto della Collina torinese in cui è presente il tritone alpestre apuano (discussione presente nel forum). Esso era ombrato in zona boschiva e completamente ricoperto di lemna; adesso che gli alberi sono stati tagliati, la lemna è scomparsa.

Ric
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