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Holly
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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2017 : 14:45:40 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Buongiorno a tutti

Oggi, a Milano (zona Crocetta) ho trovato per terra questo geco. I movimenti sono minimi, ma è vivo e vegeto. Domanda: lo lascio dove l'ho trovato, magari spostandolo al sole, o meglio prenderlo per dargli qualche chance finché il clima non migliora? Mi affido totalmente a voi.
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Una domanda sul geco URGENTE
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Oltre alla ferita alla coda ha qualche parassita fra le dita.

Come forth into the light of things,
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- The Tables Turned, William Wordsworth -

Danius
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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2017 : 15:36:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fuori al gelo, lo vedo maluccio, ed anche portarlo al caldo non so quanto sarebbe il caso.
Un riparo tiepido ed esposto a sud o sudovest, tipo crepa in un muro, , quello che avrebbe scelto autonomamente, penso che sia la cosa migliore, almeno in teoria... dalla quale forse cerchèrà di scappare.
In pratica forse la cosa migliore è una scatola a temperatura costante, bassa ma sempre sopra lo 0 e non al sole pieno, in modo che non si trovi al caldo ed in trappola.
Abbastanza magro, con temperature basse è possibile che il cibo marcisca nello stomaco, viceversa, al caldo, il metabolismo diventerebbe molto più veloce ed idem avrebbe bisogno di cibo...
Non darei cibo, e gli lascerei la via libera alla prima giornata calda.
Spero che riceverai milgiori risposte della mia, intanto ho incominciato.
La coda è mezza staccata, ferita non grave nella buona stagione, ma ora tutto può essere ben diverso.
Se il geco è rallentato, lo sono sicuramente anche i parassiti.




Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
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vladim
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Prov.: Milano

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Inserito il - 09 gennaio 2017 : 15:45:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma è normale trovare un geco a Milano ?

"Zona crocetta" è nei pressi di casa mia, quasi in centro città.

Io sono nato a Milano, e non ho mai visti in città (ne ho visti a iosa in Liguria). Con questo freddo poi, a Milanoi non si vedono neppure le lucertole (numerosisime a temperature meno gelide).
Non vorrei che sia sfuggito (o, peggio, sia stato scacciato) da qualche terrario.


Modificato da - vladim in data 09 gennaio 2017 15:46:57
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Holly
Moderatore


Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2017 : 16:59:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
D'accordo, prelevato, tanto a riportarlo dove l'ho trovato faccio sempre in tempo.

Intanto grazie per i preziosi primi consigli, Danio! Per la scatola va bene qualsiasi materiale indifferentemente? E devo "arredarla" come? Sulle scale, non riscaldate, ci sono circa dieci gradi, pensavo di lasciarlo lì altrimenti non saprei dove.

Devo fare qualcosa per ferita e parassiti? Provo comunque a mettergli - domani - qualche camola?

A Vladim: era per terra nel cortile dell'università, sede Santa Sofia. Ho visto, navigando, che qualche avvistamento di gechi c'è anche a Milano, ma non so se il mio - che dovrebbe essere il geco comune - è capitato lì accidentalmente o se fa parte di una piccola colonia (ma nella bella stagione non ne ho comunque mai visti).

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- The Tables Turned, William Wordsworth -
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2017 : 17:52:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì è una Tarentola mauretanica.
Normale, beh, ormai tantovale abituarcisi, i gechi in un modo o nell'altro colonizzano, con alterne fortune, svariate città del Nord, in cui frequentano edifici in cattivo stato di conservazione.
Sarebbero da considerare alieni in Lombardia, e quindi "nuovi", anche perché arrivano inavvertitamente tramite il trasporto umano, con cassette di frutta ed altre merci varie, quindi non da soli.
Per la cassetta, sperimenta pure, anche se fosse di cartone, l'importante è che sia a prova di fuga, la sua funzione migliore è per continuare l'ibernazione al sicuro.
Piuttosto che offrirgli cibo, lo libererei alla prima buona occasione. Se mangia, ora come ora, non deve stare al freddo.
Sui 10° non saprei, dovrebbe essere inattivo al di sotto dei 15°C, ma ci sono segnalazioni anche di attività poco sotto i 10 °C. Magari tienilo in osservazione, se prima di mezzanotte si agita.
Lasciato fuori stanotte, sarebbe morto, lo libererei finito il freddo.
I parassiti li lascerei lì, le infezioni nel cuore dell'inverno meglio evitarle.
Forse il distacco totale della coda, è la cosa migliore, ci sono vertebre con punti di rottura e meccanismi che limitano la perdita di sangue, e una medicazione con acqua ossigenata, nel caso di ferita sanguinolenta, dovrebbe andare bene, ma non sono un veterinario...
Non sono ottimista su questa bestiola, ma magari sbaglio.

N.B. a chi leggerà questo post in futuro, non si sa mai: una Tarentola è pur sempre una specie mediterranea poco oltre il limite distributivo naturale, in espansione, e con una nicchia ecologica che non la pone in competizione con altre. Tutt'altro andrebbe fatto con specie aliene più "serie".

Ad ogni modo, tienici informati

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Holly
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Prov.: Varese

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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2017 : 18:39:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ancora grazie

Quando l'ho trasferito dal contenitore di fortuna in cui l'avevo messo per portarlo a casa alla scatola, ha dimostrato di essere abbastanza vispo. Per pura fortuna sono riuscita a trovare un bruco: vedremo se lo mangerà o meno...giusto per vedere se entra in attività alla temperatura a cui l'ho esposto. Purtroppo non saprei dove metterlo per lasciarlo ancora più al freddo, ma non fuori...

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Barbaxx
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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2017 : 21:54:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Danius:
N.B. a chi leggerà questo post in futuro, non si sa mai: una Tarentola è pur sempre una specie mediterranea poco oltre il limite distributivo naturale, in espansione, e con una nicchia ecologica che non la pone in competizione con altre. Tutt'altro andrebbe fatto con specie aliene più "serie".


Arricchisco di particolari. Da molti decenni, in Italia, stiamo assistendo ad un'espansione di Gekkota dall'area peninsulare ed insulare a quella padano-veneta, con o senza acclimatazione. Il fenomeno interessa tre dei quattro gechi d'Italia: in ordine di importanza, esso riguarda Tarentola mauritanica, quindi Hemidactylus turcicus, nonché in misura minore anche Mediodactylus kotschyi.

I primi casi di geco verrucoso Tarentola mauritanica a Milano risalgono, se non erro, a circa cent'anni fa, in zona Stazione Centrale. Oggi la specie, a partire dalle sedi naturali sulla riviera ligure e in Italia peninsulare e insulare, ha stabilito popolazioni riproduttive lungo tutta la costa adriatica da Rimini a Trieste, nei principali centri urbani della pianura padano-veneta e in diverse località sui grandi laghi prealpini.
Studi recenti dimostrano una certa capacità di penetrazione in centri delle basse valli alpine. A Trento c'è una popolazione riproduttiva e c'è il sospetto (se non ancora la prova) che una si stia formando anche a Bolzano (un piccolo studio cui ho partecipato anch'io, se n'è parlato in questo convegno)

Si tratta di specie in grado di sopravvivere al trasporto passivo (classicamente, nelle cassette della frutta e verdura), che come dice Danio occupano nicchie trofiche vuote (p.es. non concorrono con le lucertole, per i diversi ritmi giornalieri), e che possono approfittare delle temperature più miti e dell'abbondanza di rifugi offerti dai centri urbani.
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gomphus
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Inserito il - 09 gennaio 2017 : 21:55:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non credo che il distacco totale della coda sia opportuno, se appena si può evitarlo; a suo tempo (quando non era illegale... e quando avevo un millennio di meno) ho tenuto più volte rettili in terrario, con alterne fortune

quando la coda si stacca (o meglio, quando il proprietario se la stacca da solo), inizia subito la rigenerazione di quella nuova, il che richiede un apporto notevole (e tempestivo) di nutrimento per compensare le proteine impiegate nella formazione della nuova struttura

e non credo che il nostro geco, che nelle condizioni in cui si trova non sappiamo neanche se riuscirà a mangiare qualcosa, e che già non mi sembra così in forma, riuscirebbe a farcela... secondo me rischia di essere il colpo di grazia


maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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Holly
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Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2017 : 22:55:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a Stefano per la dettagliata ed esauriente spiegazione: adesso la situazione di questa specie al Nord mi è decisamente chiara.

Maurizio, io non gliel'ho toccata e non ho intenzione di farlo la ferita è sì aperta, ma non perde sangue, quindi per ora può rimanere così.

Ancora non ha toccato il bruco. Quando lo vado a trovare è sempre immobile in un punto, con qualche variazione di posizione.

In ogni caso,il freddo intenso non mollerà a breve...quanto può sopravvivere senza mangiare, anche se a metabolismo rallentato?

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vladim
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Inserito il - 10 gennaio 2017 : 08:54:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Pare proprio che a Milano non siano poi così rari.
Non l'avrei mai supposto: Link

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Holly
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Inserito il - 10 gennaio 2017 : 10:58:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ha superato la notte...così come il bruco, che non è stato degnato di uno sguardo.



Federica

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Holly
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Inserito il - 10 gennaio 2017 : 13:27:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ragazzi, ma un geco ibernato si sposta di tanto in tanto nella scatola, come fa lui? Oppure dovrebbe mettersi in un angolino e non muoversi mai? Sennò lo porto in casa e provo a nutrirlo per ridargli un po' di energie e peso...

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Danius
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Inserito il - 10 gennaio 2017 : 16:27:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giusto, lasciamola attaccata la coda, ora sarebbe un danno.
Con coda tagliata male, se tutto va bene, ce ne saranno due.

Link

Per il resto, se un geco ibernato di muova di tanto in tanto oppure no... penso che la risposta si possa trovare nell'esperienza di terraristica piuttosto che in pubblicazioni.

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Holly
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Inserito il - 10 gennaio 2017 : 17:11:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Danius:

Giusto, lasciamola attaccata la coda, ora sarebbe un danno.
Con coda tagliata male, se tutto va bene, ce ne saranno due.

Link

Per il resto, se un geco ibernato di muova di tanto in tanto oppure no... penso che la risposta si possa trovare nell'esperienza di terraristica piuttosto che in pubblicazioni.



Ri-grazie e scusami per il disturbo continuo, ma comprensibilmente non sono esperta e non vorrei sbagliare nulla, nel poco (spero) tempo in cui lo terrò con me. Carino il geco a due code

Rinnovo questa domanda:
In ogni caso,il freddo intenso non mollerà a breve...quanto può sopravvivere senza mangiare, anche se a metabolismo rallentato?

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Danius
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Inserito il - 12 gennaio 2017 : 21:17:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Figurati, il Forum è uno scambio di opinioni...
Quanto possa sopravvivere dipende da quante riserve ha accumulato e da quante ne spreca. Ad occhio, è magro ed almeno un po' si muove, ma non ti so dare dati precisi.

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Holly
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Inserito il - 13 gennaio 2017 : 18:00:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il geco è stato affidato a mani esperte e qualificate e appena possibile sarà liberato dove potrà trovare i suoi conspecifici quindi per ora è un lieto fine!





Federica

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gomphus
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Inserito il - 13 gennaio 2017 : 22:21:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per la precisione... attualmente è ospite del museo di storia naturale di milano, che annovera nei suoi ranghi insigni studiosi... insieme ad altri molto meno insigni, come il sottoscritto

durante la discussione, ho chiesto al nostro esperto se quel che mi sembrava di ricordare era corretto... e ne ho avuto la conferma: nei cortili interni del museo sono stati più volte avvistati gechi, di varie dimensioni (quindi è una piccola popolazione, non è sempre lo stesso), che talvolta "sconfinano" nei locali che si affacciano sui cortili stessi

ho contattato holly segnalandole il tutto, e oggi pomeriggio ha affidato il geco al nostro esperto; secondo le previsioni, verrà tenuto al riparo finché durerà l'attuale ondata di gelo (spero il meno possibile... in fin dei conti sono un rettile anch'io ), dopo di che verrà rilasciato all'interno del museo e messo in condizioni di trovarsi da solo la sistemazione che preferisce

qui dovrebbe anche trovare compagnia, quando sarà il momento... e soprattutto a nessuno di noi verrà in mente di fargli la pelle, scambiandolo per chissà quale "mostro"


maurizio

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Holly
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 gennaio 2017 : 22:41:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:

per la precisione... attualmente è ospite del museo di storia naturale di milano, che annovera nei suoi ranghi insigni studiosi... insieme ad altri molto meno insigni, come il sottoscritto

durante la discussione, ho chiesto al nostro esperto se quel che mi sembrava di ricordare era corretto... e ne ho avuto la conferma: nei cortili interni del museo sono stati più volte avvistati gechi, di varie dimensioni (quindi è una piccola popolazione, non è sempre lo stesso), che talvolta "sconfinano" nei locali che si affacciano sui cortili stessi

ho contattato holly segnalandole il tutto, e oggi pomeriggio ha affidato il geco al nostro esperto; secondo le previsioni, verrà tenuto al riparo finché durerà l'attuale ondata di gelo (spero il meno possibile... in fin dei conti sono un rettile anch'io ), dopo di che verrà rilasciato all'interno del museo e messo in condizioni di trovarsi da solo la sistemazione che preferisce

qui dovrebbe anche trovare compagnia, quando sarà il momento... e soprattutto a nessuno di noi verrà in mente di fargli la pelle, scambiandolo per chissà quale "mostro"







Ne approfitto per ringraziarvi ancora di cuore, per la gentilezza, l'aiuto offertomi e per aver accolto il nostro piccolo amico.

Condivido anch'io la speranza che il gelo molli presto



Federica


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Wwwero81
Utente nuovo

Città: Bo
Prov.: Bologna


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 novembre 2017 : 20:16:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Una domanda sul geco URGENTE
81,57 KB
Ciao a tutti, appena iscritta.
Quello che spero riusciate a vedere in foto é un geco che oggi mio padre ha trovato in ufficio dentro la scatola delle risme di carta. Leggendo questo forum credo di aver capito si tratti di un Verrucoso, ma voi lo capirete meglio di me.
Qui in prov di Bologna la sera tocchiamo giá lo zero e nn voglio lasciarlo libero se questo lo ucciderà.
Potete aiutarmi a capire qual é la cosa giusta da fare? Grazie

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