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 di Natura Mediterraneo
 


Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 invasione di bruchi: Mithymna unipuncta
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RobertoB
Utente V.I.P.

Città: Varenna
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 26 settembre 2016 : 18:13:21 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia  Latitudine e Longitudine 46.14740740864828, 9.42345670962526 clicca per visualizzare la mappa Google dal Satellite

Oggi ho assistito in Comune di Piantedo (SO), ad un fenomeno incredibile, l'invasione (non esagero) di migliaia di bruchi, alcuni abitanti del luogo mi hanno detto che questa situazione dura da giorni e non sanno più cosa fare per allontanarli. Vi sottopongo alcune immagini magari si riesce a identificare la specie. Inoltre chiedo agli esperti se è "normale" un fenomeno così.
grazie
ciao
Roberto
Immagine:
invasione di bruchi: Mithymna unipuncta
226,05 KB

Roberto

Modificato da - mazzeip in Data 27 settembre 2016 15:11:08

RobertoB
Utente V.I.P.

Città: Varenna
Prov.: Lecco

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Inserito il - 26 settembre 2016 : 18:14:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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invasione di bruchi: Mithymna unipuncta
167,73 KB

Roberto
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RobertoB
Utente V.I.P.

Città: Varenna
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Inserito il - 26 settembre 2016 : 18:15:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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invasione di bruchi: Mithymna unipuncta
163,98 KB

Roberto
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mazzeip
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Città: Rocca di Papa
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Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2016 : 21:32:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Diverse fonti ormai riportano questa "invasione", anche a Robbiate, Brugarolo, Paderno, Cernusco, Osnago. Credevo che la specie fosse Spodoptera exigua, ma la similitudine delle larve non mi sembra sufficiente per ritenere che si tratti di questa specie, sarebbe necessario allevarne qualcuna in casa per arrivare all'adulto, direi che si tratta sicuramente di un nottuide ma qui nell'Italia centrale non l'ho mai incontrata...




Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
leps.it: Moths and Butterflies of Europe and North Africa
serifoswildlife.net: Serifos wildlife
seychelleswildlife.info: Seychelles Wildlife
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Andromeda
Moderatore


Città: Viadana
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Inserito il - 26 settembre 2016 : 22:08:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nemmeno a me convinceva S. exigua, però non riesco a capire cosa potrebbero essere. Tranne il colore molto scuro, per l'alternanza delle bande colorate, mi ricordano molto Xestia xanthographa (Link Link ) ma penso che non si tratti di questa specie...

Roberto, sono d'accordo con Paolo: è importante che ne preleviate alcuni per allevarli e capire a quale specie appartengono.


Tiziana

"Osservare le farfalle è gioia pura: ...è un'attività che, se non sconfigge il tempo, almeno lo sospende, tutto il resto intorno si scolora e rimane solo l'attimo che stiamo vivendo."
Vladimir Nabokov
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RobertoB
Utente V.I.P.

Città: Varenna
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Inserito il - 27 settembre 2016 : 08:08:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie per la risposta. Proverò ad allevarne qualcuna anche se non ho esperienza in merito. Di certo è un fenomeno da approfondire, bisogna vederli per rendersi conto.
grazie
ciao
Roberto


Roberto
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 09:25:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei soprattutto poter escludere che si tratti dell'ennesima specie aliena, ma, da quello che si legge in giro, non sembra sia stata fatta una determinazione convincente, il massimo che ho trovato è "una falena"

Per chiunque sia in grado di farlo, prenderei un faunabox o un qualsiasi recipiente di plastica, ci metterei un po' di terra asciutta sul fondo, uno strato di carta tipo scottex e un po' di foglie fresche sopra (piante basse da bordo strada, tipo dente di leone, in realtà anche l'insalata andrebbe bene, ma va asciugata con cura e tolta dal frigo un po' in anticipo - EDIT: soprattutto graminacee), e qualche larva in buono stato, direi massimo 4 o 5.

Il recipiente deve avere un coperchio che impedisca la fuga delle larve ma che assicuri un buon ricambio d'aria, e le foglie vanno cambiate tutti i giorni, cercando di mantenere una discreta pulizia, stressando però i bruchi il meno possibile (cercando il più possibile di non maneggiarli e di non staccarli dalle foglie o dalla carta).

Se c'è qualcuno che riesce a farlo, magari potrebbe documentare la cosa in questa discussione, così siamo tutti aggiornati sulle novità.

Ho messo, nelle altre due discussioni dove se ne parlava, un link a questa:
Link
Link

Ho appena aperto una discussione sul Forum Entomologi Italiani che rimanda a questa: Link





Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
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mazzeip
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 11:11:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Marcello Romano, sul FEI, fa l'ipotesi che si tratti di Spodoptera exempta (Walker, 1856), e direi che le larve corrispondono abbastanza bene: si tratterebbe in tal caso di una specie aliena tropicale e subtropicale diffusa in Africa e in Asia, vero e proprio flagello delle coltivazioni, in particolare delle graminacee ma non solo...

Un sito che tratta in dettaglio le devastazioni di cui è responsabile questa specie: Armyworm Network




Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 11:42:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quella è una brutta notizia

Qualche giorno fa hanno parlato nei giornali biellesi di un bruco che sta distruggendo le coltivazioni. L'avevano identificato come Mythimna unipuncta (un'altra armyworm), ma guardando l'immagine, sembra abbastanza simile alla presunta S. exempta... Link

Mary

Modificato da - Mary from Italy in data 27 settembre 2016 11:44:19
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Mary from Italy
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 12:06:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco un'altra foto pubblicata sulla Stampa; purtroppo le foto sono un po' piccole per capire se si tratta della stessa larva: Link

Mary

Modificato da - Mary from Italy in data 27 settembre 2016 12:41:06
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mazzeip
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 13:36:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho appena mandato una mail alla Lancaster University, che lavora in Africa su questa specie, chiedendo conferma della determinazione, vediamo cosa ci dicono...




Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
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mazzeip
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 15:10:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il dr. Davide Venanzio, del Settore Fitosanitario della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, mi fa presente che hanno allevato alcune delle larve in questione e gli adulti sono, senza alcun dubbio, Mithymna unipuncta. Questa è la foto che mi ha mandato:

invasione di bruchi: Mithymna unipuncta

Direi quindi che Mythimna (Pseudaletia) unipuncta (Haworth, [1809]) è - per fortuna - la determinazione corretta della specie invasiva




Paolo Mazzei
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Albisn
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 16:35:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:


...omissis...
Direi quindi che Mythimna (Pseudaletia) unipuncta (Haworth, [1809]) è - per fortuna - la determinazione corretta della specie invasiva



Questo (mi riferisco al "per fortuna") significa che la specie è meno pericolosa di quello che si temeva?

Mi pare (da quello che ho trovato in Internet - non so quanto attendibile) che non sia pericolosa per le persone e gli animali, ma per le coltivazioni ("l’insetto sembra preferire setaria e giavone americano, ma è segnalata anche su riso e mais" dall'articolo de "La Stampa" citato .

Se è pericolosa per le coltivazioni cosa occorre fare (una prima risposta la trovo sullo stesso articolo)?

Quali sono le zone colpite oltre alla bassa Valtellina e al Piemonte.
I nomi di alcune località citate sono in Brianza o sbaglio?

Saluti e grazie
Alberto

Modificato da - Albisn in data 27 settembre 2016 17:08:13
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Albisn
Utente Senior


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Prov.: Milano

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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 16:48:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Paolo Mazzei cita i seguenti luoghi: Robbiate, Brugarolo, Paderno, Cernusco, Osnago

A memoria mi sembra che [nel frattempo ho controllato sulle mappe e corretto]:
  • Robbiate sia nella Brianza Lecchese
  • di Brugarolo ce ne sono parecchi ma immagino che sia quello nel Lecchese presso Robbiate
  • Paderno se si tratta di Paderno Dugnano è poco a nord di Milano, ma immagino che si tratti di Paderno d'adda, vicino ai precedenti
  • di Cernusco ce ne sono diversi, ma Cernusco Lombardone è vicino ai precendenti centri,
  • quindi tutti nel basso Lecchese fra l'Adda e Merate.


Saluti e grazie
Alberto


Modificato da - Albisn in data 27 settembre 2016 17:06:47
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Mary from Italy
Utente Senior

Città: Sostegno
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 17:01:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

Il dr. Davide Venanzio, del Settore Fitosanitario della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, mi fa presente che hanno allevato alcune delle larve in questione e gli adulti sono, senza alcun dubbio, Mithymna unipuncta.


Meno male (ammesso che i bruchi siano gli stessi trovati in Lombardia).

Il Dott. Venanzio ti ha mandato anche una foto del bruco?


Mary

Modificato da - Mary from Italy in data 27 settembre 2016 17:02:31
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 17:18:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nessuna di queste specie è pericolosa per uomini e animali, ma la specie africana costituisce una piaga sul tipo delle cavallette, con esplosioni numeriche, successiva distruzione dei raccolti e comportamenti migratori dipendenti dai cicli delle piogge. La specie europea, almeno finora, non credo abbia mai dato problemi su larga scala di questo genere, ma ignoravo che potesse avere popolazioni larvali di questa consistenza, al lume è una specie frequente ma, allo stadio adulto, ne incontri due o tre per sera al massimo.

No, niente foto del bruco, ma le foto che si trovano in rete sono in effetti compatibili con la specie europea, e c'è anche abbastanza confusione dovuta ai nomi comuni. Sarebbe comunque confortante prelevare qualche larva e allevarla, per confermare la determinazione...




Paolo Mazzei
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Ametastegia
Utente nuovo

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Inserito il - 27 settembre 2016 : 20:42:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come Settore Fitosanitario del Piemonte abbiamo raccolto decine di segnalazioni da nord a sud della regione. Ovviamente abbiamo diverse foto, ma per avere una certa sicurezza nella identificazione della specie abbiamo aspettato di avere i primi adulti. Dalle località di None e Caselle (TO) abbiamo ottenuto come specie Mythimna unipuncta. Faccio presente che i colleghi del Settore Fitosanitario della Lombardia avevano già individuato questa specie come responsabile di massicci attacchi nella loro regione, fenomeno analogo è stato registrato in Friuli V. G. La massiccia infestazione è dovuta probabilmente a fenomeni migratori da latitudini meridionali, favoriti dalle alte temperature registrate in agosto. In Piemonte gli attacchi si sono limitati quasi esclusivamente ai prati, dove le specie più appetite sono state setaria e giavone, peraltro foraggere di scarso valore. E' bene comunque tenere d'occhio coltivazioni di mais di secondo raccolto, sorgo, etc.. Il problema più grosso, che ha comportato un gran numero di mails e telefonate, da ASL e Comuni oltre che da singoli cittadini, è stato lo spostamento delle larve dai prati verso le abitazioni, cortili, orti, etc.. Poichè queste larve risultano innocue per uomo e animali, in genere abbiamo sconsigliato trattamenti, scontentando i più perchè ormai nessuno vuole rassegnarsi che ci siano fenomeni naturali di questo tipo, e spesso si creano psicosi di massa, alimentati anche da una informazione di tipo sensazionalistico (es. bruchi divoratori, mangiano qualsiasi cosa e via di questo passo).
Quindi armarsi di pazienza ( e ramazza) e accettare che il fenomeno si estingua (ormai in molte aree le larve si stanno incrisalidando).
Saluti
Giovanni

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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2016 : 22:00:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perfetto , grazie delle informazioni




Paolo Mazzei
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orsobblu
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Inserito il - 28 settembre 2016 : 20:26:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche il servizio fitosanitario del Cantone Ticino, dove l'invasione si sta manifestando in questi giorni, ha stabilito che si tratta di Mythimna unipuncta. L'ultima invasione, qui, risale al 2007.
La cosa che mi incuriosisce (e che onestamente mi strappa un sorriso maligno) è che sembra proliferare nei "tappeti verdi" più che nei prati semi - incolti. Qui dove abito è ben presente a cento metri da casa mentre non l'ho vista (ancora) da me.

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RobertoB
Utente V.I.P.

Città: Varenna
Prov.: Lecco

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Inserito il - 29 settembre 2016 : 23:11:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
a riguardo l'ambiente dove ho fotografato i bruchi si tratta di un prato incolto, nelle vicinanze c'è un ristorante, i proprietari hanno provato a tenerli lontano con strisce di calce e non precisati insetticidi. Si sono arresi con una efficacissima barriera ecologica in politene (foto).
Io sto allevando i bruchi dopo un giorno alcuni sono spariti, escludo la fuga è possibile una sorta di cannibalismo?
ciao
Roberto
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Roberto
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RobertoB
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Inserito il - 29 settembre 2016 : 23:12:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Roberto
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