Autore |
Discussione |
|
marco palmieri
Utente Senior
Città: Bologna
1890 Messaggi Tutti i Forum |
|
fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2349 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 luglio 2016 : 00:03:44
|
Non mi ero mai preso la briga di misurarli: il più grande dei miei misura 18 mm mentre secondo il Kerney & Cameron misurano 13-16 mm e per il Cossignani si arriva a 17 mm. Un esemplare di 22m è gigantesco. Ciao,
fern
|
|
|
marco palmieri
Utente Senior
Città: Bologna
1890 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 luglio 2016 : 09:02:23
|
In effetti sì... Ti posto una foto di raffronto con un esemplare attuale di 17 mm Immagine: 118,04 KB ... foto brutta ma esplicita ... |
|
Modificato da - marco palmieri in data 23 luglio 2016 09:23:43 |
|
|
ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11324 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 luglio 2016 : 12:32:23
|
interessante, hai notato qualcosa di simile anche per altre specie nello stesso sito? |
ciao
ang
Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina) |
|
|
iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2265 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 luglio 2016 : 14:06:00
|
Dalle mie parti è abbastanza diffusa, ma generalmente non supera di molto i 15 mm; non conservo una collezione, cercherò di misurare i più grandi che incontro. |
ciao
Iperione |
|
|
Fabiomax
Moderatore
Città: Cefalù
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 luglio 2016 : 16:21:45
|
Alcune notizie su Pomatias elegans fossile e relative dimensioni le trovi nel lavoro di Giusti (1976) sui molluschi dell'Elba Link
Prova ad vedere se ci sono differenze nella microscultura della protoconca |
Sicilia: bellissima per natura
|
|
|
PaolaK
Utente V.I.P.
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
200 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 luglio 2016 : 17:33:11
|
Ciao Marco, anch'io da un po' di tempo mi occupo di archeomalacologia (tra l'altro quando uscirà la tua pubblicazione faccelo sapere), e spesso osservo la presenza di esemplari antichi abbastanza grandi rispetto alla media di quelli presenti oggi, ma comunque sempre "nella norma". Per Pomatias elegans in uno strato di età tardo-medievale ho osservato un esemplare abbastanza grande, ma comunque di "soli" 18,8mm. Fra i recenti gli esemplari più grossi della mia collezione li ho raccolti presso la Rocca Maggiore di Assisi, ma arrivavano appena ai 17,5mm. Il tuo quindi è veramente eccezionale. Putroppo per l'età del Bronzo non ho ritrovamenti di Pomatias, almeno al momento, ma terrò gli occhi aperti. Paola |
|
|
|
marco palmieri
Utente Senior
Città: Bologna
1890 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 luglio 2016 : 17:40:00
|
La scultura della protoconca è identica, come del resto la generale morfologia. In altri siti ho avuto modo di notare delle H. lucorum di insolite dimensioni (che fossero straminea?), ma qui il resto delle malacofaune non presenta peculiarità degne di nota.. |
|
|
|
PaolaK
Utente V.I.P.
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
200 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 luglio 2016 : 12:42:16
|
Credo che almeno qui dalle nostre parti Helix lucorum sia di importazione relativamente recente. Nei siti fino all'età tardoantica qui ho sempre trovato Helix pomatia. P. |
|
|
|
iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2265 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 luglio 2016 : 14:09:41
|
Se si raccolgono gusci negli scavi archeologici in Emilia ed in Veneto, perchè qui in lombardia non si usa? (o meglio, non si usa più?) |
ciao
Iperione |
|
|
PaolaK
Utente V.I.P.
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
200 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 luglio 2016 : 18:53:47
|
Bhe, il discorso sarebbe molto lungo. In genere l'analisi dell'ambiente antico viene effettuate prevalentemente dall'archeologia pristorica e protostorica in quanto la l'archeologia classica e medievale è stata in Italia per tradizione più tesa all'analisi dei manufatti e della storia dell'arte. Ma non mancano virtuose eccezioni anche in questo ambito. Bisogna poi considerare le finalità dello scavo ed i tempi/costi di questo: tieni poi presente che gli scavi estensivi e multidisciplinari costano veramente tanto sia in termini di tempo che di denaro (anni di scavo, decine di specialisti ...) e le soprintendenze hanno già il loro daffare a tenere in piedi quello che è stato già scavato. Se si ha la fortuna come me essere vicina all'ambiente universitario la passione, da parte di tutti è veramente tanta, e a volte anche con pochi soldini si riesce a fare quasi dei miracoli. Certo che i dati archeoalacologici sono veramente preziosi, sia per la conoscenza delle abitudini alimentari, dei traffici commerciali e dell'ambiente antico, ma anche per i malacologi moderni per comprendere la diffusione e l'evoluzione nel tempo del popolamento malacologico attuale. Scusate se sono stata un po' lunga, ma unire le mie due passioni: malacologia ed archeologia non finisce mai di emozionarmi. Ciao. Paola |
|
Modificato da - PaolaK in data 24 luglio 2016 18:55:31 |
|
|
iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2265 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 luglio 2016 : 11:35:19
|
In effetti anche dalle mie parti sono uscite informazioni interessanti dagli insediamenti preromani(mi riferisco, ad esempio, ai lavori di Girod et. al.), però importanti campagne di scavo su romano, anche molto recenti, hanno completamente trascurato i dati malacologici. Viste le dimensioni esigue di alcuni dei manufatti recuperati, credo che la mancanza di gusci sia più dovuta all'esclusione di tali materiali dalla raccolta e dalla conservazione, più che alla mancanza di specifiche risorse (mi sembra di aver aver avuto sostanzialmente conferma di tale ipotesi anche da alcuni brevi colloqui avuti con personale della soprintendenza). Un peccato, credo che, fra i possibili dati naturalistici desumibili dagli scavi, la raccolta dei gusci e la loro identificazione non comporterebbero un insostenibile aggravio di costi e di lavoro. |
ciao
Iperione |
|
|
|
Discussione |
|