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Lo Scarabaeus semipunctatus è una specie distribuita in tutto il Mediterraneo occidentale, strettamente legata all’ambiente dunale e per queso in continua rarefazione, benché ancora frequente in alcuni litorali sabbiosi italiani.
SICILIA - tratto di spiaggia presso San Vito Lo Capo (TP), 22 aprile 2007
SICILIA - San Vito Lo Capo (TP), 22 aprile 2007
A differenza del congenere e assai più comune S. variolosus è assente nell’entroterra e dove manchi un substrato sabbioso. Si riconosce facilmente per avere il pronoto con una caratteristica scultura formata da punti grossi e densi, mentre le elitre sono lisce, quasi senza punti né solchi.
Si incontra nei mesi primaverili e poi ancora in autunno ed è attivo durante le ore più calde della giornata, durante le quali si vede volare basso sulla duna, alla ricerca di escrementi animali. Le foto e, soprattutto, i filmati che seguono, sono una testimonianza di questa attività frenetica ed un omaggio a questo bel coleottero scarabeide, la cui sopravvivenza futura dipende, come per tutte le altre specie dunicole, dalla salvaguardia dei pochi ambienti litoranei sabbiosi pressoché intatti, che ancora sopravvivono oggi in Sicilia, come altrove.
Lo scatto che segue ha fissato un momento della lotta, spesso frequente, fra due esemplari, che si contendevano il possesso della palla di sterco. Se osservate bene, l'esemplare in basso è stato appena capovolto dall'avversario e, nel cadere all'indietro, ha sollevato con le zampe di sinistra un mucchietto di granelli di sabbia.
Ecco qualche breve ripresa. Mi scuso per il sottofondo musicale dei primi due filmati, ma, mentre ero intento a riprendere, è arrivata quasi sulla spiaggia una famigliola numerosa con auto al seguito e, naturalmente, radio a tutto volume
1. Il modellamento della palla di sterco
2. Il trasporto in solitaria
3. Il trasporto in compagnia
4. L'insabbiamento
E per finire, un primo piano di questo coleottero "bulldozer" e della caratteristica conformazione del clipeo che gli permette, insieme a quella delle zampe, di renderlo un formidabile scavatore.
Marcello
Modificato da - Velvet ant in Data 02 maggio 2007 00:01:03
Splendido !!! Conosci oltre alla litorale di San Vito a Trapani località del palermitano in cui è presente la specie?
Carissimo Calogero, lo S. semipunctatus è uno degli esempi, purtroppo sempre più numerosi, della rarefazione di specie un tempo comuni lungo le spiagge siciliane. Pensa che Enrico Ragusa, nel 1892, la definiva "una specie comunissima", specialmente nella spiaggia di...Mondello! In tempi relativamente più recenti (ti parlo del 1970-75) ne rimaneva ancora una bella colonia in una località vicina a dove tu abiti, la foce del Fiume Torto, presso Termini Imerese. In quell'area, una vera oasi nel deserto, sopravvivevano numerose specie di estremo interesse, tutte legate all'ambiente sabbioso (tanto che, sul Bollettino della Società entomologica italiana fu pubblicato un lavoro sulla ricchezza coleotterologica di questo particolare biotopo, che annoverava più di una sessantina di specie strettamente psammofile). Io stesso ricordo con nostalgia la presenza di una popolazione numerosa dello Scarabaeus sacer, di cui non vedo più un esemplare in natura, qui in Sicilia, da circa venti anni! Oggi, esattamente in quell'area, come certo tu sai, sorge un mega impianto industriale della nostra grande casa automobilistica : "FIAT voluntas Dei"
Marcello
Modificato da - Velvet ant in data 02 maggio 2007 17:12:07