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 Disturbi ai nidi
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CarloP
Utente Senior

Città: S. Giuliano Nuovo, Alessandria
Prov.: Alessandria

Regione: Piemonte


831 Messaggi
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Inserito il - 11 luglio 2015 : 12:29:57 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un saluto a tutti. Sono nuovo di NM e per caso mi sono imbattuto in questo forum che parla di nidi, uova, nidiacei e... foto e disturbo relativo. Condivido pienamente lo spirito di etica fotografica (e non solo) che emerge dalla discussione, anche io non vedo di buon occhio gli integralismi (tutti) e concordo pienamente con chi parla di conoscenza. A questo punto vorrei raccontare, se avete pazienza di leggere, due storie che mi sono capitate e che, in un certo senso, sono controcorrente. Dunque: anno 2014, fine giugno, casa mia, in campagna; tetto della casa in rifacimento; allestimento del ponteggio attorno alla casa. Sulla parete est era (ed è) sistemata una cassetta nido per Upupa da me costruito qualche anno fa, lì posta e mai utilizzata dagli uccelli, se non dagli storni, che mi preoccupavo, in primavera, di tenere lontano. Avevo sistemato la cassetta nido sotto il cornicione; ma, pensavo, gli anni passano, io invecchio, come farò tutti gli anni a salire sulla scala componibile per ripulire il nido? Nel 2014 avevo 69 anni, ed ecco l`idea: una carrucola! Approfittando del ponteggio, salgo, sistemo la carrucola, il cavo, faccio scendere la cassetta, mi metto in un posto comodo, tolgo il coperchio e...CA...O!(Ci vuole, scusatemi) Upupa in cova!!! che vola via, ovviamente! Rimango di sale e sono preoccupatissimo per le 5 uova contenute nella cassetta. Ma la frittata sembra fatta. Faccio veloce due scatti e poi rapidamente salgo a riposizionare la cassetta al suo posto, con la morte nel cuore. Non vi sto a raccontare le ore successive, ma alla sera, quando gli operai erano andati via, con mia grande sorpresa ho visto Upupa rioccupare in modo definitivo la cassetta. Nei giorni successivi, ho dirottato gli operai su altri lati, tenendo per ultimo il versante est e, malgrado rumori, continui passaggi sul ponte, per tutto il mese di luglio Upupa ha continuato ad accudire il nido e ha portato a termine il suo compito riproduttivo (Ho alcune foto da terra che testimoniano questa storia). Non varrebbe la pena, da parte di qualche persona di grande competenza ornitologica, studiare il fenomeno?
Secnda storia. Questo anno 2015, nido di merlo in un grosso cespuglio di bosso nel mio giardino a nord della casa; per caso lo vedo passandogli vicino. Vuoto di mamma con 5 uova azzurre, bellissime! Ripasso, per andare nell`orto, butto un occhio: ecco la mamma! mi blocco; la guardo, immobile; mi guarda, immobile. Lentamente mi allontano. Dopo qualche tempo ripasso: eccola di nuovo nel nido, di spalle, volta il capo, mi guarda, immobile; la guardo, immobile; per lungo tempo (non so quanto); tutti e due immobili. Il giochino si ripete per qualche giorno, due tre volte al giorno, come una medicina. Era irresistibile per me andare al nido e guardare e farmi guardare negli occhi. Quasi una passione. Un bel giorno, andando al nido e nei suoi pressi, ho visto per terra alcuni pezzi di guscio azzurro. NON MI SONO PIU`avvicinato al nido, anzi ho cambiato strada per andare nell`orto!

LupoForvieri
Utente Senior

Città: Rozzano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1329 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 luglio 2015 : 21:56:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Carlo, benvenuto.
Due storie interessanti, e ben narrate.
L'insegnamento che ne traggo, personalmente, e indipendentemente dall'esito delle due vicende, è che occorre sempre la massima attenzione con i nidi. La vita è già abbastanza difficile per gli animali selvatici.
Un saluto

Fulvio
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Fabio Ballanti
Utente Senior

Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


544 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 luglio 2015 : 11:29:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il fatto che ci voglia sempre massima attenzione è una regola assoluta e su questo non si discute. Detto ciò, nella realtà, la tolleranza che gli uccelli hanno (in generale, poi dipende dalla specie e dai comportamenti individuali), nei confronti del disturbo al nido è solitamente molto più alta di quello si crede. Dopo trent'anni di nidi artificiali per tantissime specie, non mi è mai capitato (e dico mai), che una coppia abbandonasse il nido per una ispezione. Certo, l'interazione uomo - nido deve sempre seguire delle regole (sono tante e non sto qui ad elencarle), ma gli esempi di quanto incredibilmente alto sia l'attaccamento dei genitori nei confronti della prole sarebbero tanti e a volte veramente paradossali. Uno soltanto per curiosità: una ballerina bianca aveva deposto le uova sul cassone del camion di una ditta edile. quando i piccoli sono nati , il camion ha iniziato ad essere usato e faceva la spola tra il cantiere e la sede, distanti fra loro 5-6 km. Ebbene, i genitori seguivano gli spostamenti e giorno dopo giorno hanno continuato ad accudire i piccoli, tra gli operai che lavoravano e il caos, fino al loro completo sviluppo.
Spero e credo che quello che dico non venga usato strumentalmente e che nessuno si senta legittimato ad agire con leggerezza, ma semplicemente serva ad aumentare le cognizioni sulla realtà del comportamento animale.
un caro saluto

Fabio Ballanti
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Ago
Utente Senior


Città: Crema
Prov.: Cremona

Regione: Italy


1936 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 11 agosto 2015 : 13:42:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, ho letto le tue 2 vicende, con passione, quella che tu hai messo nei racconti avendoli vissuti, ho provato piacere per l'esito delle vicende ( ed anche INVIDIA - QUELLA SANA !!! ).
Concordo cmq che, nel limite del possibile i nidi NON DEBBANO ESSERE DISTURBATI !
Ho avuto anch'io alcune nidiate di cinciallegra in cortile, quando andavo a mettere il pastoncino nel posatoio ( residuo invernale ) per aiutare gli adulti la femmina mi si avvicinava fino a 2 metri. Un giorno, poco prima dell'involo ha fatto 29 "viaggi" al posatoio in 1 ora, non mi sono mai avvicinato più di 4-5 m al nido se non di "passaggio".

Ciao e grazie per aver condiviso le tue emozioni, Ago
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