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Galleria Tassonomica
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Natura Mediterraneo
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
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 Inserito il - 23 maggio 2015 : 11:40:41
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Ho avuto l’occasione, mercoledì 20 maggio di quest’anno, di visitare la Sede specializzata per la bachicoltura di Padova, accolto e guidato dalla dottoressa Silvia Cappellozza e dal dottor Marco Lodesani.
La Sede fu fondata nel 1871, quando la bachicoltura o sericoltura era in piena espansione in Italia ed in tutto il mondo, rappresentando una importante attività economica e una fonte di reddito notevole per i contadini soprattutto dell’Italia settentrionale e della Calabria.
Il primo dopoguerra, con la diffusione dei tessuti sintetici e i cambiamenti in agricoltura, segnò in declino di questa attività, che ora vede l’egemonia nella produzione di Cina e India. Tuttavia il centro di Padova rimane al primo posto al mondo per quel che riguarda la ricerca, seguito, ma a distanza, dai centri giapponesi.
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PaoloFon |
Modificato da - paolofon in Data 23 maggio 2015 11:41:14
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
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Inserito il - 23 maggio 2015 : 11:44:02
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Il baco da seta è la larva del Bombyx mori, farfalla addomesticata millenni fa in Cina, il cui adulto ha perso completamente la capacità di volare e che non potrebbe sopravvivere né riprodursi senza l’assistenza umana. Si nutre esclusivamente delle foglie di gelso.
Per questo attorno alla sede di Padova ci sono alcuni ettari di giardino fittamente alberati con questa pianta.
Il centro è anche un giardino botanico monotematico, poiché vi sono presenti numerose varietà del gelso, ognuna con la sua didascalia.
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PaoloFon |
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paolofon
Utente Super
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Inserito il - 23 maggio 2015 : 11:48:57
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Ecco le uova di Bombyx mori: vengono fatte deporre su carta adesiva e incubate alla giusta temperatura.
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Appena nati i bachi sono lunghi pochi millimetri.
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Vengono loro fornite foglie di gelso tra volte al giorno, per cui mangiano pressoché continuamente ed in poco tempo, attraverso 4 mute, crescono fino a 7-8 cm. La foto mostra i graticci su cui gli animali vengono nutriti.
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PaoloFon |
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paolofon
Utente Super
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Inserito il - 23 maggio 2015 : 11:52:06
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Alla Sede di Padova sono allevati quasi 200 razze di baco da seta, ognuna con le sue caratteristiche di produzione e produttività di seta. Alcune razze sono veramente belle.
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PaoloFon |
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paolofon
Utente Super
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Inserito il - 23 maggio 2015 : 11:55:53
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Dopo 4 mute, i bachi si imbozzano. Anche i bozzoli sono di colore diverso a seconda delle razze, tuttavia la differenza cromatica scompare presto e la seta ricavata è tutta bianca. Peccato... 
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I bozzoli possono avere due sorti: se si vuole ricavare la seta, i bozzoli vengono aperti, con l’uccisione della crisalide.
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La seta...
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Altrimenti si attende che escano le farfalle adulte e le si fa riprodurre. Purtroppo la mia visita non è coincisa con quest’ultima fase e non ho visto gli adulti. Sarà per un’altra occasione.
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PaoloFon |
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paolofon
Utente Super
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Inserito il - 23 maggio 2015 : 11:57:11
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In un edificio vicino ha sede Esapolis, il museo vivente degli insetti, in cui sono state spostate le collezioni del Centro: raccolte di seta di tutte le razze, di vecchi strumenti per l’allevamento dei bachi e la produzione della seta ed altro.
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PaoloFon |
Modificato da - paolofon in data 23 maggio 2015 11:58:01 |
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
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Inserito il - 23 maggio 2015 : 12:00:50
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Nella Sede di Padova, oltre all’allevamento dei bachi e alla fornitura di animali ai centri che ancora in Italia producono seta (Veneto, Friuli, Calabria, se ben ricordo), viene effettuata anche ricerca sia per migliorare e facilitare l’allevamento (ad esempio studiando un “cibo artificiale”, ottenuto triturando e compattando le foglie di gelso, per superare la necessità dei 3 pasti al giorno, naturalmente tutti i giorni dell’anno..), sia per studiare la genetica dei bachi, sia per le nuove applicazioni della seta: non solo per l’industria tessile (pare che ci sia un rinnovato interesse, anche straniero, per la seta made in Italy e certificata in tutta la filiera), ma anche per la creazione di gioielli (supporto di seta doc per ornamenti di metalli preziosi) ed ancora in campo medico (si studiano garze medicate con le sostanze antimicrobiche della seta).
Il futuro però è incerto.
L’ultima legge di stabilità ha infatti decretato l’accorpamento dei centri di ricerca in agricoltura presenti in Italia e c’è l’ipotesi di spostare il centro di Padova a Firenze, con tutte le stazioni di ricerca sugli insetti: ciò azzererebbe la ricerca italiana, poiché si perderebbe il collegamento con il territorio (che vuol dire coltivazioni dei gelsi, fornitura delle foglie che ora arrivano anche ad esempio da Treviso) e si teme che gli attuali esperti ricercatori, per motivi famigliari ed altro, abbandonerebbero i progetti in corso.
Sarebbe come spostare un centro di ricerca sugli agrumi in Alto Adige, o sulle mele in Sicilia: tanto sempre di frutta si tratta!
Rischiamo insomma di perdere una eccellenza mondiale per colpa della solita burocrazia italiana....
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PaoloFon |
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ametista
Moderatore
 di imagesCA457P3I.jpg)
Prov.: Padova
Regione: Veneto
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Flora e Fauna |
Inserito il - 26 maggio 2015 : 14:46:24
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Grazie per il reportage, molto interessante.
Dispiace molto per il futuro che si prospetta |
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