... nei bei prati fioriti...un cervo , Natura Mediterraneo

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... nei bei prati fioriti...un cervo

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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio

1949 Messaggi
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Inserito il - 04 aprile 2007 : 19:00:16

scartabellando tra le vecchie foto ne ho ritrovata una che avevo quasi dimenticato, ma appena l' ho vista le sensazioni sono riaffiorate a galla assieme al ricordo di un momento tanto toccante come può esserlo solo il primo incontro con un animale totalmente selvatico, un animale che ogni giorno tenta di sopravvivere alla crudele, ammirevole legge della natura. io ero un bambino allora, un cucciolo di uomo, avevo una compatta analogica che chiamavo per nome (il nome non lo ricordo, camilla, mi pare) e vagavo per i boschi sicuro di essere totalmente indipendente. a quei tempi il mio soprannome era yoghi, l' orso buono, nome datomi in seguito ad un mio smarrimento in un boscho vicino L'aquila, nel quale venni ritrovato a grattarni la schiena contro un giovane abete. ricordo le urla e i pianti di mia madre, e ricordo la mia sorpresa nel vedere quella reazione. in fondo che avevo fatto!? mai visto un bambino di 10 anni che fa una passeggiata nel bosco per un giorno e una notte?. come ogni anno ci recammo nel paese dove i miei genitori mi concepirono, gioia vecchia, alle porte del parco nazionale d' abruzzo e da li ogni mattina partivo all' avventura solitaria. A soli 12 anni, presi una corriera che mi portò all' imbocco del sentiero che conduce alle grotte delle fate. E li mi persi nella mastodontica meraviglia delle vette, nella sensazione di liberta trasmessa dalle ampie vallate, nella calma spirituale che sembra affiorare direttamente dalle placide acque dei ruscelli. eravamo fuori stagione, appena primavera, la neve resisteva sulle cime, e i fiori dipingevano il mondo circostante coi loro vivaci colori. di persone ce ne erano ben poche da quelle parti, così sentivo quel posto solo mio. decisi di abbandonare il sentiero, e piegando a destra mi innoltrai in un fitto groviglio di cespugli,desideroso di esplorare una parte di quelle zone a me sconosciuta, le "zone vietate", le zone lontane dal sentiero, consapevole di poter fare degli incontri imprevisti, magari pericolosi, perche come dice il mio scrittore preferito,Stephen King, " il mondo ha i denti, e spesso morde, a volte a perdersi nel bosco ci si può fare male, a volte si muore". dopo circa un ora di cammino, col cuore ormai sgombro da ogni paura e da ogni pensiero nefasto, accadde un fatto che segnò la mia anima. un fatto che suscitò emozioni così intense da riemergere anche dopo 14 anni: il mio primo incontro con un vero, autentico mammifero selvatico. e non un mammifero qualsiasi, un cervo maschio. sapevo che in quei boschi vivevano animali che ogni notte, ogni giorno lottavano per sopravvivere. esseri che immaginavo come giganti dal carattere forte e tenace, esseri parlanti che potevano insegniarti il rispetto per la vita e per la natura. poi guardai quel cervo, cosi tranquillo nel suo atto di sfamarsi, per nulla turbato dalla mia presenza. scrutai nei suoi occhi ed entrai nella sua mente, e vidi fughe dai predatori, e vidi lotte per il dominio, vidi il suo corpo, segnato da successi e sconfitte, e la mia anima mi sembrò così piccola, e desideravo parte della sua grandezza. il suo sguardo mi insegnò il vero rispetto per la natura, che non è solo salvaguardia e protezione, ma è anche la consapevolezza di non considerare un bosco come un giocattolo dove passare la domenica, ma un luogo che per molti esseri viventi significa casa.

la foto

Immagine:
... nei bei prati fioriti...un cervo

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giuliano petreri

Modificato da - Flavior in Data 12 ottobre 2010 17:27:08

Caterina
Utente V.I.P.

Città: Letojanni
Prov.: Messina

Regione: Sicilia

362 Messaggi
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Inserito il - 04 aprile 2007 : 21:18:43

Ciao Giuliano, grazie per aver condiviso questa esperienza fantastica, e cosi' ben narrata, con noi. Mi ha molto commosso, devo ammetterlo.
Grazie! ciao,

Caterina

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