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fabio tosi
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 Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:28:06
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Quella “fresca” mattina di luglio di pochi anni fa, occultato nel capanno da diverse ore per tentare di riprendere i gruccioni in qualche atteggiamento o azione interessante, l'unica nota positiva era la valenza del mio gruppo sanguigno, B+, appunto. La cosa era apprezzata da zanzare, tafani ed ematofagi vari mentre le mosche, povere bestiole, si accontentavano del mio sudore. Ma a farmi persistere e non abbandonare la sauna ed il martirio inflittomi era pensare che poi, al temine della sessione, nel recarmi verso l'automobile, deviando un po' il percorso, mi sarei ristorato nelle fresche acque di un canale di irrigazione: una vera pacchia.
Ero lì per lì da far fagotto dell'attrezzatura e andarmene quando avvertii i gruccioni molto agitati: non li avevo mai sentiti così, e da un pertugio del capanno notai che a tratti si libravano in stallo nell'aria per qualche secondo e assumere una posizione simile a quella dello “spirito santo”, come vediamo praticare così bene dal gheppio per individuare le sue piccole prede.
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:29:22
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:30:35
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Impiegai un po' per focalizzare che, sbucato dai coltivi situati tutt'attorno e sopra il capanno, ubicato sul fondo di una cava abbandonata, scendeva, aderendo alla parete di ghiaia, un biacco che entrò senza nessuna ricerca ed alcun indugio in uno dei diversi nidi. La cavità, ricavata nella vena di sabbia interposta tra uno strato di ghiaia e l'altro, molto probabilmente era conosciuta dall'ofide che ne attingeva come ad una dispensa alimentare di facile accesso, data l'apertura molto ampia e dai bordi consunti e perciò da molto tempo utilizzata.
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:31:34
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:32:52
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La colonia era in preda al panico e gli uccelli volteggiavano in modo scomposto tra il capanno ed il nido predato.
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:35:24
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:36:26
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Non tardò molto che il biacco si affacciò all'apertura del nido afferrando per una guancia un pullo.
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:37:37
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:42:13
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Per agevolarne il successivo ingollo spinse la preda contro la parete del nido modificando la presa, inserendo nella cavità boccale la testa del pullo.
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:44:33
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Ma probabilmente l'andirivieni degli uccelli lo infastidivano scegliendo di pranzare in un luogo più tranquillo decidendo di ritornare da dove era venuto. E forse il pullo non era più tanto pullo, per lui:
tant'è che al primo tentativo il serpente si abbatté, con la preda nelle fauci, sul terrazzino sottostante. Cose da poco; può accadere a chiunque quando, distratti, non si calcola bene lo slancio.
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:45:57
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:47:19
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Riuscì a rientrare con parte del corpo nella cavità concedendosi una pausa ...
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:48:44
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…mentre i gruccioni erano sempre molto agitati.
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:51:16
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Ricompostosi, concentratosi per benino ed effettuato un bel respiro il biacco si lanciò in un altro tentativo...
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:52:51
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Scaricando il proprio peso sul terzo inferiore del corpo poggiante sulla soglia del nido, e sfruttando tutte le asperità e le minime protuberanze della parete ghiaiosa: <<E' un po' dura.. ma se solo riuscissi a portarmi con il baricentro al di là di questa sporgenza ... no ... mi basterebbe arrivarci con la testa … scommetto un topo che riuscirei tornare sui coltivi.>> Ecco che ce la fa... ecco che ce la fa...
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:53:57
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Niente! Mah... forse manca un po' di tecnica. Eppure non sembrava un giovincello..o forse che il problema, date le dimensioni, non sia proprio quello?
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:54:58
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Riprova subito, ma perde qualche appoggio ed è costretto a ripartire dal terrazzino sottostante.
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:55:56
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:57:13
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Dal terrazzino forse aveva più possibilità di appoggio e quindi più spinta iniziale ma la via diretta come percorso intrapreso lo costringeva al superamento di un breve tratto leggermente strapiombante e dovendo portare con sé il seppur leggero ma sempre squilibrante fardello del pranzo, ingombro di non poco conto, venne respinto dalla parete ghiaiosa .
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 14:59:18
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Ma il biacco è una creatura dal carattere battagliero: ritentò per l'ennesima volta e si ritrovò con quasi tutto il corpo ed il bottino, sempre tenuto saldamente tra i denti, a penzoloni dal terrazzino.
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fabio tosi
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Inserito il - 30 aprile 2014 : 15:00:24
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Il caparbio: predazione di biacco (foto-racconto)
