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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Angelo p
Utente Senior
Città: Albenga
Prov.: Savona
Regione: Liguria
3071 Messaggi Tutti i Forum |
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Angelo p
Utente Senior
Città: Albenga
Prov.: Savona
Regione: Liguria
3071 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 febbraio 2007 : 16:36:32
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Questa seconda è invece la U. membranacea, dove si vedono bene le foglie mlto più larghe che nell'altra e, sopratutto, a base cordata. Vivono entrambe nello stesso ambiente (a distanza di un metro) anche se la U. urens è decisamente preponderante:
Urtica membranacea 266 KB |
Modificato da - Phobos in data 24 febbraio 2007 22:05:23 |
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Angelo p
Utente Senior
Città: Albenga
Prov.: Savona
Regione: Liguria
3071 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 febbraio 2007 : 16:42:45
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Allego altre due foto della U. urens per completare la scheda. Apice vegetativo con particolare della fioritura:
Urtica urens 163,21 KB
219,68 KB
Ho visto che ci sono delle belle foto di U. membranacea in una discussione aperta da Manu nel marzo dell'anno scorso, ma stranamente in quel caso non si vedono le foglie a base cordata che, secondo Pignatti, dovrebbero essere una sua caratteristica. Come mai? Variabilità o ibridazione? a p |
Modificato da - Phobos in data 24 febbraio 2007 22:04:38 |
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eliozoo
Utente Senior
Città: Roma
Regione: Lazio
2153 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 febbraio 2007 : 16:50:34
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n realtà, le dimensioni relative delle foglie, non sono un buon carattere diagnostico. Questo perchè le ortiche sono elementi tipici di ambienti ricchi di sostanze organiche azotate, quali: incolti, macerie, argini di fossi, ecc.
In tali ambienti, le continue variazioni nella concentrazione dei residui azotati, determina una variazione nella velocità di crescita delle piante e nelle dimensioni di queste ultime.
Conseguentemente, si possono trovare ortiche con foglie di 2-3 cm, ma anche con foglie di 10-15 cm, ed anche più! Stesso discorso vale per l'altezza della pianta e per i rapporti tra le parti della pianta.
I caratteri che invece non variano sicuramente sono: il numero delle stipole, la forma dell'inflorescenza e la distribuzione dei sessi. Riporto di seguito un mini-chiave analitica per la determinazione delle più comuni ortiche italiane, escludendo la U. rupestris (endemismo siculo) e la U. atrivorens (esclusiva delle isole, incluso l'arcipelago toscano):
1. Stipole 2 ................................................... U. membranacea 1. Stipole 4 .................................................................2 2. Inflorescenze (femminili) in glomeruli sferici ............... U. pilulifera 2. Inflorescenza in racemi più o meno allungati ..............................3 3. Pianta monoica (fiori maschili e femminili sul medesimo racemo .... U. urens 3. Pianta dioica (racemi unisessuali) ............................... U. dioica
Ciao! Eliozoo |
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pan_48020
Utente Senior
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
2334 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 marzo 2009 : 20:16:55
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Grazie per l'ottima discussione... e soprattutto per la chiave Avevo qualche dubbio, in particolare per le foglie, ma qui è spiegato molto bene che non sono poi così importanti. Ecco qualche foto fatta nella pineta di San Vitale (RA) Parco delta Po Febbraio 2009
Urtica urens: 125,76 KB
Urtica urens: 97,11 KB
Urtica urens: 102,75 KB
ciao
-------------------------------------------------- Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore. |
Modificato da - pan_48020 in data 02 marzo 2009 20:17:17 |
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