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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Quechua
Utente Junior
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
89 Messaggi Flora e Fauna |
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Quechua
Utente Junior
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
89 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 marzo 2014 : 12:03:00
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Ben inteso: dato che è un forum pubblico, non voglio fomentare paure verso vespe ed affini, per cui se è una discussione "off-topic" no problem.
La mia domanda nasce proprio con l'intento contrario... Ma prima di spacciare la mia esperienza come "assoluta" (es. "i calabroni, contrariamente a quanto si pensi, non sono aggressivi"), mi piacerebbe avere opinioni diverse (e più qualificate della mia...) |
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ValerioW
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
8059 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2014 : 12:41:20
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In generale l'aggressività è più spiccata negli imenotteri sociali, in particolare nei pressi della colonia. Personalmente trovo piu' tolleranti i Polistes , e molto meno i Vespula, che tra l'altro tendono ad essere molto indiscreti e invadenti quando vanno a bottinare. Purtroppo questi sono pure al primo posto come frequenza di punture. Le formiche si difendono bene, ma l'impatto è, qui da noi, minore. |
爱 自 然 |
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ValerioW
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
8059 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2014 : 14:06:24
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Aggiungo una curiosità, anche se non so dettagliarla dato che ora non ho testi utili con me. Se non ricordo male ci sono 2 fasi di reazione della colonia di Vespula rispetto ad una presunta (o reale) aggressione. Una prima fase di allerta diffuso, in cui il rilascio di feromoni stimola altre operaie verso la difesa, e se non erro qui viene fatto un forte rumore intimidatorio; una seconda fase di attacco vero e proprio, che dovrebbe avere lo spiacevole inconveniente (per il malcapitato) di rilasciare ulteriori feromoni per ogni puntura inflitta. Mi pare anche che ci sia un certo overlap tra diversi generi (es. Vespa, Vespula etc.) in queste reazioni stereotipate.
Infine, va detto, la gran parte delle punture di Vespula è incidentale. Cioè la vespa non aggredisce in modo "premeditato", ma reagisce; esempio tipico è la consumazione di una bevanda dolce in lattina, in cui inavvertitamente sia caduta una vespa mentre faceva un'ispezione. Per Vespula, sostanzialmente, c'è un'aggressività relativamente maggiore in difesa della colonia, ma gran parte delle punture è attribuibile ad incidenti che si verificano per la sua spiccata antropofilia (termine forse non troppo corretto in questo contesto). |
爱 自 然 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 marzo 2014 : 14:27:09
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Secondo me la questione va divisa in varie componenti separate: distanza alla quale si può avere un attacco, violenza dell'attacco e pericolosità dell'attacco.
Le formiche italiane, come Crematogaster scutellaris, sono molto aggressive, ma non hanno armi tali da poter impensierire un essere umano. Diverso è il discorso per certe specie africane o sudamericane. Ovviamente, le formiche attaccano solo a piedi, e quindi a distanza pari a zero
Per gli imenotteri sociali bisogna distinguere.
Per esempio, io sono stato punto al viso da una Polistes semplicemente perché mi ero avvicinato troppo al nido; diciamo meno di 50cm, ma il danno è stato minimo. Anche se tutte le operaie presenti nel nido mi avessero attaccato, non avrei rischiato troppo (salvo, al solito, eventuali reazioni anafilattiche). Mi risulta inoltre che le Polistes attacchino alla spicciolata e non tutte insieme.
Se parliamo di Vespula o di Apis mellifera gli attacchi possono essere massicci. Mi è capitato di essere attaccato dalle api dentro una tuta da apicultore e ti assicuro che faceva lo stesso una certa impressione. Sembrava una sassaiola contro la reticella di protezione.
I calabroni, per la mie esperienza, hanno una distanza critica maggiore di api e vespule. Ho visto operaie decollare dal nido e passarmi vicino con voli di avvertimento già quando ero a più di 2 metri dal nido, mentre le Vespula le ho potute fotografare senza tele.
In conclusione, tenendo conto dei vari fattori, io metterei comunque al primo posto i calabroni, sia per la distanza critica abbastanza grande che per la pericolosità dell'attacco, anche quando è portato da pochi individui.
Al secondo posto metterei le api e al terzo le vespule, mentre le Polistes, che hanno colonie poco numerose e di solito molto esposte al disturbo da parte di persone e animali, le metterei per ultime.
Gli imenotteri solitari non mi risulta che arrivino mai a pungere, anche se alcuni, come Xylocopa, Calicodoma, Sceliphron .... a volte sembra che inscenino delle parate minacciose di dissuasione.
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luigi |
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winny88
Utente V.I.P.
Città: Torre Annunziata
Prov.: Napoli
Regione: Campania
371 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 marzo 2014 : 15:44:29
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| Le formiche italiane, come Crematogaster scutellaris, sono molto aggressive, ma non hanno armi tali da poter impensierire un essere umano. Diverso è il discorso per certe specie africane o sudamericane. Ovviamente, le formiche attaccano solo a piedi, e quindi a distanza pari a zero
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Le formiche non sono mai da sottovalutare. Esistono anche specie autoctone di cui non solo l'aggressività è notevole, ma anche l'effetto della puntura. La peggiore è sicuramente Manica rubida (tipica specie alpina), la cui puntura non ha niente da invidiare a quella di una Vespula. E' dolorosa, procura un dolore urente per molti minuti e il ponfo resta per molte ore. Giusto per dare un'idea dell'arma che ha a disposizione, date un occhio al pungiglione di questa foto: Link
Non è una specie autoctona, ma direi che pochi imenotteri possono competere poi coi danni di Paraponera clavata. I Soldati americani impegnati in guerra nel sud-est asiatico l'hanno battezzata "bullet ant" perché riferivano che la sua puntura procurava un dolore pari a quello di una ferita di arma da fuoco. Evidentemente alcuni hanno sperimentato entrambe le cose... . Altro suo soprannome: "formica 24". Il dolore sembra duri non meno di 24 ore. Un'immagine (non per i deboli di cuore ): Link
Anche per quanto riguarda la capacità d'attacco non bisogna sottovalutarle. E' vero che attaccano via terra, ma attaccano eccome! E non solo se siamo noi a porgere il dito! Per esempio le specie del genere Myrmecia (tra l'altro il genere che raggiunge la massima lunghezza nelle operaie tra i Formicidi con una media di 3,5 cm)sono ben note per la propensione all'attacco anche se non vistosamente provocate. Da cui il nomignolo "bulldog ant". E attaccano con pungiglione, ma non solo. Se osserviamo le mandibole... c'è poco da essere allegri :S. Pochi altri imenotteri possono vantare un tandem di 2 armi così micidiali. Un'operaia di Myrmecia sp.: Link
Altro esempio: le "formiche di fuoco" Solenopsis invicta. Questa è una vittima malcapitata di un loro assalto in gruppo: Link
Considerate tutte queste cose, io i Formicidi li posizionerei non troppo ai limiti inferiori della classifica. |
Vade ad formicam... |
Modificato da - winny88 in data 14 marzo 2014 16:04:05 |
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mascalzonepadano
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1382 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2014 : 16:57:25
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Mia esperienza di entomologo e, soprattutto, disinfestatore: prime con distacco V. germanica e V. vulgaris secondo calabrone terzo Dolichovespule ultime Polistes (in genere perchè ti vengano addosso bisogna quasi toccare il nido e il loro attacco è sempre pittosto disorganizzato) Per le api ho poca esperienza, in genere mi chiamano x le sciamature e in quelle situazioni le api sono completamente rimbambite. Poi si potrebbe fare un discorso sulla pericolosità effettiva, che deriva dalla combinazione di vari fattori. Mi pare un po di tempo fa ne avessimo parlato in una discussione sui calabroni, se avessi voglia di ripescarla. Nic |
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ValerioW
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
8059 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 marzo 2014 : 20:24:55
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| Messaggio originario di mascalzonepadano:
Mia esperienza di entomologo e, soprattutto, disinfestatore: prime con distacco V. germanica e V. vulgaris secondo calabrone terzo Dolichovespule ultime Polistes (in genere perchè ti vengano addosso bisogna quasi toccare il nido e il loro attacco è sempre pittosto disorganizzato) Per le api ho poca esperienza, in genere mi chiamano x le sciamature e in quelle situazioni le api sono completamente rimbambite. Poi si potrebbe fare un discorso sulla pericolosità effettiva, che deriva dalla combinazione di vari fattori. Mi pare un po di tempo fa ne avessimo parlato in una discussione sui calabroni, se avessi voglia di ripescarla. Nic
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Si, mi pare avessimo parlato di DL50, di differenze di tossicità tra vari Vespa . Qui però più che l'etologia, entra la tossicologia. Comunque mi pare avessimo anche parlato del motivo ovvio per cui Vespula, loro malgrado, siano i più spesso incriminati, visto il modo differente di approcciarsi al bottinaggio. |
爱 自 然 |
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Quechua
Utente Junior
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
89 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 09:29:38
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Grazie mille per le risposte, mi avete incuriosito ancora di più. Interessante anche la questione dela tossicità.
Sapreste consigliarmi qualche testo di riferimento un po' serio sugli imenotteri sociali (o anche su tutti gli imenotteri, o anche solo su vespe e affini)?
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ValerioW
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
8059 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 09:37:33
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| Messaggio originario di Quechua:
Grazie mille per le risposte, mi avete incuriosito ancora di più. Interessante anche la questione dela tossicità.
Sapreste consigliarmi qualche testo di riferimento un po' serio sugli imenotteri sociali (o anche su tutti gli imenotteri, o anche solo su vespe e affini)?
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Se può interessarti qualcosa sul comportamento in generale degli insetti, un libro di qualche anno fa che trovo interessante, è quello del 2010 di Matthews & Matthews, il titolo è "Insect Behaviour", seconda edizione. Sulle vespe, un autore molto apprezzato, che fornisce molte informazioni, e chiavi(!!!!) è Archer, di cui ci sono diversi libri. |
爱 自 然 |
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13235 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 16:36:30
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Beh, io sono stato punto da vespe di tutti i generi, nel vero senso del termine: le più aggressive sono a mio avviso, e di gran lunga le Dolichovespula, la media in particolare: questa non mi ha mai lasciato avvicinare a meno di 15 metri dai nidi popolosi e ho dovuto correre i 100 m a tutto gas per evitare gli attacchi. Poi metterei le Vespula e le api, quindi le Polistes e Vespa crabro con xilocope e bombi all'ultima piazza, questi se non li afferri non reagiscono mai con attacchi ma solo voli ravvicinati. Tuttavia la puntura più dolorosa che ho avuto è stata quella di una mutilla sudafricana, quasi a pari merito con quella di Peirates hybridus (eterottero reduviide): non ve li consiglio davvero perchè anche se sono scariche di adrenalina pazzesca, in quanto a dolore acuto le vespe sono zuccherini. Giorgio
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ValerioW
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
8059 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 17:02:20
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Beh, mettendo in mezzo anche le specie esotiche e parlando di dolore, non c'è imenottero che regga il confronto col trapano di Pepsis grossa!! |
爱 自 然 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 17:29:24
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Io ho provato Peyrates hybridus da ragazzo. Ebbi la pretesa di catturarlo senza contenitori e portarmelo dietro chiuso nel pugno. La sensazione fu quella di un chiodo infilato nel palmo della mano. Una sensazione molto simile me la diede una Notonecta, anche se forse un po' meno dolorosa.
Però, gli effetti di queste punture passarono in un'ora o poco più. Invece, le punture di Vespula a volte le ho appena avvertite al momento, ma mi hanno fatto gonfiare la mano per 24 ore.
Un episodio abbastanza allucinante che ho già raccontato è di quando stavo mangiando un panino con salsiccia cruda e una Vespula che non avevo visto si posò sulla salsiccia nel momento che lo addentavo. Mi punse sulla gengiva e anche questa volta sentii come un chiodo infilato dentro. Ma la cosa più scioccante fu la totale sorpresa. Ci impiegai un bel po' prima di realizzare cosa mi era successo.
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luigi |
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13235 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 19:30:34
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Mai provati i Pompilidi Valerio: agli altri amici li avverto sul nostrano Peirates hybridus (Luigi ha confermato), bello, rosso e nero ma molto suscettibile!!
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ValerioW
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
8059 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 19:50:45
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Extra-imenotteri io ho provato un "simpatico" distisco durante una gita nelle montagne vicino il golfo di Orosei (Sardegna) da bambino. Era in un piccolo ruscello, insieme a vari gerridi, e qualche ragno, e dopo averlo catturato con le mani ho sentito come una scarica elettrica. Il dolore è durato davvero poco, ma abbastanza per farmi passare la voglia di disturbarli. |
爱 自 然 |
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Quechua
Utente Junior
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
89 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 21:37:37
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Ho maneggiato per anni insetti di stagno, ho sempre accuratamente evitato di sperimentare il morso della larva di ditisco! (l'adulto fa il solletico). Dolorosetta la notonetta, non male anche Ilyocoris cimicoides!
Per la cronaca, ho scoperto che esistono due scale (pressochè identiche) che definiscono (da 0 a 4) il dolore delle punture di imenotteri, quella di Schmidt e quella di Starr. Paraponera clavata è classificata 4+...! |
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ValerioW
Moderatore
Città: Padova
Prov.: Padova
Regione: Veneto
8059 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 21:49:23
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| Messaggio originario di Quechua:
Ho maneggiato per anni insetti di stagno, ho sempre accuratamente evitato di sperimentare il morso della larva di ditisco! (l'adulto fa il solletico). Dolorosetta la notonetta, non male anche Ilyocoris cimicoides!
Per la cronaca, ho scoperto che esistono due scale (pressochè identiche) che definiscono (da 0 a 4) il dolore delle punture di imenotteri, quella di Schmidt e quella di Starr. Paraponera clavata è classificata 4+...!
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La Schmidt e la Starr sono scale differenti, non un'unica scala. La 4+ è nella seconda. La formica proiettile è considerata, in generale, l'imenottero più doloroso, segue a ruota il tarantula hawk. |
爱 自 然 |
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winny88
Utente V.I.P.
Città: Torre Annunziata
Prov.: Napoli
Regione: Campania
371 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 marzo 2014 : 21:52:24
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Per la cronaca, ho scoperto che esistono due scale (pressochè identiche) che definiscono (da 0 a 4) il dolore delle punture di imenotteri, quella di Schmidt e quella di Starr. Paraponera clavata è classificata 4+...! [/quote]
4+!!! Chissà un proiettile calibro 50 quanto vale in questa scala!?!? |
Vade ad formicam... |
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