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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 GUIDA ALL'IDENTIFICAZIONE DI ALCUNI CERAMBICIDI ITALIANI
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Velvet ant
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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2007 : 18:14:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

PREMESSA



Ho provato a preparare una piccola guida fotografica, senza troppe pretese, ma contenente informazioni corrette e verificate di persona, una guida che possa tornare utile ai tanti frequentatori del forum che sono interessati a sapere qualcosa di più sui soggetti fotografati, imparando da soli a riconoscerli.
Ho iniziato dai Coleotteri Cerambicidi, sia per il numero di specie determinate già presenti sul forum, sia perché questa famiglia, certamente fra le più appariscenti fra i coleotteri, rappresenta uno dei pochi casi in cui tutti o quasi i rappresentanti della fauna italiana, sono più o meno facilmente riconoscibili attraverso una buona foto. Ovviamente non mancano le eccezioni, che segnalerò di volta in volta.
Già in passato, su questo forum, avevo iniziato a presentare, sotto forma di album fotografico, alcune delle specie di insetti già postate (vedi: Galleria di alcuni Insetti determinati presenti sul Forum), ma il sistema allora adottato non permetteva facilmente nuovi inserimenti, se non a costo di faticose rielaborazioni e non consentiva di accedere dall'immagine alla discussione originale.
In seguito ci avevo riprovato, con una tavola dedicata alle cicindele ( Le Tavole del Forum. Tav. I Col. Carabidae Cicindelinae), che permetteva di risalire alle immagini originali, ma dove era complesso apportare nuovi inserimenti.
La nuova veste grafica che ho elaborato, non senza fatica, permette con facilità di inserire le nuove specie che nel tempo potranno essere postate e consente di accedere alle discussioni originali, cliccando su ciascuna foto. Ho anche aggiunto, per ogni specie, collegamenti ad alcuni interessanti link esterni, in primo luogo a: Link
Ho utilizzato le immagini disponibili attualmente nel forum, scegliendo, quando ve ne erano presenti più d’una, quella che ritenevo più rappresentativa. Quando, per alcune specie, c’era una sola foto, l’ho inserita comunque, ripromettendomi in seguito di sostituirla con altre, più riuscite, che potranno essere aggiunte in futuro.
Ovviamente, le informazioni fornite non sono tutte farina del mio sacco, ma si tratta, in parte, di notizie raccolte da varie fonti bibliografiche e rielaborate in una forma il più semplice possibile, ma comunque corrette e, spesso, verificate personalmente: i Cerambicidi sono stati uno dei primi gruppi di cui mi sono occupato, quando avevo la tenera età di 16-18 anni

Il lavoro è lungo ed ancora in corso: se vi piace questa parte iniziale, pian pianino continuo… .

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Marcello


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Modificato da - vladim in Data 19 maggio 2018 18:24:36

Velvet ant
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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2007 : 18:15:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
CERAMBYCIDAE




Come si può riconoscere agevolmente un Cerambicide e distinguerlo da altri coleotteri floricoli?
Sagoma più o meno allungata e slanciata e sviluppo notevole delle antenne, spesso più lunghe del corpo (specialmente nel maschio) sono, nella stragrande maggioranza dei casi, due caratteri diagnostici fondamentali. Non per nulla questa Famiglia è conosciuta anche col nome di “longicorni”!
Alcune specie della fauna italiana possono raggiungere anche notevoli dimensioni (50-60 mm.).

Un’altra caratteristica abbastanza comune è una sorta di stridio, emesso quando un cerambice avverte una situazione di pericolo (per esempio se lo prendiamo delicatamente fra le dita). Il suono viene prodotto muovendo il protorace e sfregandolo contro una superficie finemente zigrinata.

La fauna italiana è sufficientemente nota come composizione, anche se non tutte le regioni sono state egualmente indagate e potrebbero riservare ancora qualche sorpresa.
Basti pensare che, in epoca relativamente recente (1979), uno dei maggiori specialisti europei di questa Famiglia, Gianfranco Sama, ha descritto una specie nuova per la scienza trovata in Sicilia, appartenente ad un Genere anch’esso descritto per la prima volta (Schurmannia sicula).

Il ciclo biologico di questi coleotteri è prevalentemente legato, almeno nella fase larvale, alla presenza di alberi, morti o molto vecchi, all’interno dei quali le larve scavano gallerie più o meno profonde, per alimentarsi. Poche specie attaccano piante sane, altre scavano gallerie nei fusti di piante erbacee, altre ancora vivono nel suolo a spese di radici.
Sul forum sono presenti alcune immagini di forme larvali (Prioninae: , Cerambycinae: , Lamiinae: ) e ninfali (Lamiinae: ) di Cerambicidi.

La Famiglia Cerambycidae è suddivisa in diverse Sottofamiglie (vedi questa pagina di faunaeur.org), i cui rappresentanti sono accomunati da alcuni importanti caratteri comuni.
Per l’Italia, allo stato attuale delle conoscenze, sono segnalate circa 280 specie suddivise in sette Sottofamiglie:

I. Prioninae – Cinque specie in Italia, tutte di notevoli dimensioni (da 20 fino a 60 mm).

II. Vesperinae – Comprende il solo Genere Vesperus, con quattro specie in Italia, dall’aspetto assai caratteristico, col capo compresso dietro le lunghe tempie e distintamente separato dal pronoto. Alcuni Autori considerano questo gruppo come una Famiglia a parte.

III. Lepturinae – Circa settanta specie in Italia, di forma e dimensioni varie, accomunate dalla forma del pronoto che, visto lateralmente, è fortemente ristretto in avanti.

IV. Necydalinae – Col solo Genere Necydalis e due specie, entrambe caratterizzate dalle elitre fortemente raccorciate, che lasciano l’addome totalmente scoperto.

V. Spondylidinae – Sedici specie di forma ed aspetto molto vario.

VI. Cerambycinae – Questo gruppo comprende circa 90 specie, caratterizzate, fra l’altro, per avere le antenne inserite fra gli occhi. In questa Sottofamiglia troviamo le specie più note, appartenenti al Genere che ha dato il nome all’intera Famiglia: Cerambyx.

VII. Lamiinae – Comprende circa 90 specie. Carattere comune è l’avere le antenne inserite esattamente al di sopra degli occhi.



Marcello


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Modificato da - Vitalfranz in data 18 luglio 2009 19:37:26
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Velvet ant
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Flora e Fauna

Inserito il - 20 febbraio 2007 : 18:16:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Cerambycidae Genere: AAA: Guida all'identificazione Specie: AAA: Guida all'identificazione
PRIONINAE



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Aegosoma scabricorne (Scopoli, 1763)


  • Dimensioni: 28-50 mm.

  • Caratteri per il riconoscimento: Corpo di colore bruno-giallastro o rossastro. Capo con grosse mandibole. Pronoto coi lati arrotondati, ristretto in avanti. Ciascun elitra con tre o quattro coste longitudinali. Terzo segmento delle antenne molto lungo, oltrepassando in dietro la base delle elitre. Dimorfismo sessuale: maschio con antenne robuste e acuminate, femmina con un lungo ovopositore.

  • Dove si incontra: La larva è polifaga su svariate latifoglie e predilige i vecchi alberi deperiti. Gli adulti si incontrano sui tronchi degli stessi alberi.

  • Comparsa adulti: In estate. Hanno costumi notturni e sono attirati dalla luce artificiale.

  • Presenza in Italia: Tutta la penisola e le due isole maggiori.






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    Prionus coriarius (Linnaeus, 1758)


  • Dimensioni: 25-40 mm.

  • Caratteri per il riconoscimento: Il corpo tozzo e robusto, di colore bruno-scuro ed il pronoto fortemente tricuspidato lateralmente, consentono facilmente di identificare questa specie. Il maschio (nella foto) ha le antenne composte da 12 articoli denticolati.

  • Dove si incontra: Boschi di latifoglie o di conifere. La larva, polifaga, attacca i tronchi e le radici marcescenti o già secche.

  • Comparsa adulti: Nei mesi estivi. Entrano in attività al crepuscolo.

  • Presenza in Italia: Tutta l’Italia peninsulare e la Sicilia.










  • Marcello


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    Modificato da - vladim in data 28 novembre 2015 09:26:19
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    Velvet ant
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    Inserito il - 20 febbraio 2007 : 18:17:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    VESPERINAE






    Vesperus luridus (Rossi, 1794)


    Dimensioni: 12-20 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo, pronoto, scutello, zampe e antenne bruno-rossicce. Elitre bruno lucenti. Antenne molto lunghe nel maschio. La femmina è attera e ha le elitre fortemente divaricate e accorciate che lasciano scoperto gran parte dell’addome.

    Dove si incontra: Dal piano ai 1000 metri. La larva vive nel terreno, nutrendosi di radici di piante erbacee e arboree. Segnalata spesso come dannosa alla coltura della vite. Adulti ad attività crepuscolare e notturna: i maschi sono attirati dalla luce artificiale; le femmine restano nascoste nel terreno.

    Comparsa adulti: VIII e IX.

    Presenza in Italia: Sporadico e localizzato al Nord, più frequente al centro e al sud. Presente anche in Sardegna e Corsica.





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    Marcello


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    Modificato da - Velvet ant in data 21 febbraio 2007 17:55:34
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    Velvet ant
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    Inserito il - 20 febbraio 2007 : 18:18:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    LEPTURINAE





    Rhagium bifasciatum Fabricius, 1775


    Dimensioni: 12-22 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo e pronoto neri. Ciascun elitra attraversata da tre coste longitudinali rilevate e con due fasce gialle oblique di forma variabile.

    Dove si incontra: È una specie montana, la cui larva vive nel legno morto di conifere, più di rado su latifoglie, specialmente faggio. Gli adulti si incontrano sul tronco della pianta ospite.

    Comparsa adulti: Passano l’inverno nella cella pupale e cominciano a uscire allo scoperto a partire da aprile e per tutta la bella stagione.

    Presenza in Italia: Italia settentrionale alpina, poi sporadica lungo l’appennino fino alla Sicilia.




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    Rhagium inquisitor (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 10-21 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo e pronoto con pubescenza grigia. Ciascun elitra con tre coste longitudinali, di colore grigio-rossiccio, attraversata diagonalmente da due fasce irregolari nere e con altre macchie scure.

    Dove si incontra: Specie prevalentemente montana. La larva vive sotto la corteccia delle conifere morte da recente. Gli adulti si incontrano sulle piante ospiti, di rado sui fiori.

    Comparsa adulti: Da aprile a giugno.

    Presenza in Italia: Specie diffusa nella regione alpina, con stazioni isolate lngo l’appennino fino alla Calabria e alla Sicilia.





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    Rhagium mordax (De Geer, 1775)


    Dimensioni: 13-22 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Elitre con due fasce trasversali giallo-arancio, fra le quali è compresa un’area di tegumento nera. Tutto il corpo è rivestito di una pubescenza grigio-giallastra. Le antenne sono corte.

    Dove si incontra: Larva polifaga su latifoglie e conifere. Adulti sui tronchi delle piante ospiti o sui fiori.

    Comparsa adulti: Svernano nelle cellette pupali per uscire allo scoperto da V ad VIII.

    Presenza in Italia: Alpi e Appennino, fino alla Calabria.






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    Oxymirus cursor (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 16-25 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Il pronoto forma lateralmente un dente acuto. Sulle elitre si notano sottili ma distinti rilievi longitudinali. Il maschio è completamente nero, la femmina (qui raffigurata) ha le elitre attraversate da un’ampia fascia arancione.

    Dove si incontra: È una specie tipicamente montana. La larva si sviluppa sulle conifere. Gli adulti si incontrano sui tronchi delle piante ospiti e hanno attività prevalentemente notturna.

    Comparsa adulti: Da IV ad VIII.

    Presenza in Italia: Regione alpina. Stazioni isolate lungo l’Appennino, fino all’Abruzzo.






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    Pachyta quadrimaculata (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 10-20 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Specie inconfondibile per il disegno elitrale, costituito da quattro macchie nere ben marcate (due per ciascuna elitra) poste nell’area centrale, sullo sfondo giallo. Il pronoto al centro ha una punteggiatura molto densa e rugosa, che ne rendono la superficie opaca.

    Dove si incontra: Specie montana, la cui larva si sviluppa sulle conifere. Gli adulti si incontrano soprattutto sui fiori.

    Comparsa adulti: In estate, da Vi ad VIII.

    Presenza in Italia: Regione alpina.



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    Evodinus clathratus (Fabricius, 1792)


    Dimensioni: 10-14 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Elitre con la superficie molto irregolare, specialmente nella metà posteriore. Testa e pronoto neri. La livrea delle elitre è molto variabile: tipicamente con una fascia trasversale nera centrale, bordata di giallo. Alcuni articoli antennali sono bicolori, rossi e neri.

    Dove si incontra: Specie montana, che si può incontrare sia sulle infiorescenze che sui rami degli arbusti.

    Comparsa adulti: Da V a VII.

    Presenza in Italia: Tutta la regione alpina. Lungo l’Appenino fino alla Toscana.





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    Dinoptera collaris (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 6,5-10 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo, zampe e antenne nere, pronoto campaniforme, senza denti laterali, di colore rosso-arancio come l'addome, elitre nere con riflessi bluastri o verdastri.

    Dove si incontra: Su diverse infiorescenze, spesso in gran numero di individui. La larva è polifaga e si sviluppa sotto la corteccia di diverse latifoglie.

    Comparsa adulti: In primavera ed in estate.

    Presenza in Italia: In tutta la penisola e in Sicilia.





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    Gaurotes virginea (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 7-13 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo, zampe e antenne nere; pronoto nero o rosso, ai lati con un piccolo dente ottuso; elitre blu o verde metallico, talvolta tendenti al violetto, addome rosso.

    Dove si incontra: Margini del bosco e praterie montane, su svariati fiori e infiorescenze.

    Comparsa adulti: Giugno-agosto.

    Presenza in Italia: Diffusa in tutta la regione alpina.






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    Pidonia lurida (Fabricius, 1792)


    Dimensioni: 9-11 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Il pronoto ha i lati espansi ad angolo ed ha il margine anteriore fortemente rilevato. Capo e pronoto sono bruno-rossicci, talvolta neri. Le elitre uniformemente giallo-brune o leggermente scurite ai margini e lungo la sutura. Zampe anteriori rossicce, medie e posteriori con la base dei femori rossiccia.

    Dove si incontra: Specie montana, con larva polifaga su latifoglie e conifere. Adulti sui fiori.

    Comparsa adulti: Da IV ad VIII.

    Presenza in Italia: Limitata alle regione alpina, molto più rara nel settore occidentale.






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    Alosterna tabacicolor (De Geer, 1775)


    Dimensioni: 6-10 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Angoli posteriori del pronoto sporgenti ed acuminati. Capo e pronoto neri, elitre giallo-brune, spesso con l’apice e la sutura scurite. Zampe giallo-brune. Antenne nere, con i primi articoli rossicci.

    Dove si incontra: Sia in pianura che, più frequentemente, in montagna. La larva è largamente polifaga. Gli adulti si incontrano sui fiori.

    Comparsa adulti: Da V ad VIII.

    Presenza in Italia: Tutta la penisola, ma meno frequente al sud.




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    Pseudovadonia livida (Fabricius, 1776)


    Dimensioni: 5-9 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Bordo posteriore dello scutello incavato (carattere non osservabile in natura). Capo e pronoto neri. Elitre uniformemente giallo-rossicce o giallo-brune. Zampe nere. Fronte e tibie mediane spesso giallo-brune.

    Dove si incontra: Questa piccola specie è molto comune sia in pianura che in montagna. La larva si sviluppa nel suolo, in substrati che sono stati invasi dal micelio del fungo Merasmius oreades. Gli adulti sono frequenti soprattutto su ombrellifere e composite.

    Comparsa adulti: Da V ad VIII.

    Presenza in Italia: In tutta la penisola ed in Sicilia.





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    Stictoleptura cordigera (Fuessly, 1775)


    Dimensioni: 14-20 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Testa, pronoto e antenne nere. Elitre rosse con l’apice nero e con una macchia nera mediana, allargata al centro a forma di cuore. La colorazione delle elitre è comunque molto variabile e si possono incontrare individui con le elitre totalmente rosse o totalmente nere, con tutte le forme di passaggio.

    Dove si incontra: Specie prevalentemente floricola.

    Comparsa adulti: Da VI ad VIII.

    Presenza in Italia: Tutta la penisola e le isole maggiori.





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    Stictoleptura scutellata (Fabricus, 1781)


    Dimensioni: 12-20 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Scutello ricoperto di pubescenza bianco-argentea nel maschio, giallo-dorata nella femmina. Corpo totalmente nero con pubescenza sparsa. Pronoto ed elitre con grossi punti.

    Dove si incontra: La larva si sviluppa su diverse latifoglie, con preferenza per il faggio. Gli adulti si incontrano sulle piante ospiti, più di rado sui fiori.

    Comparsa adulti: Da VI a IX.

    Presenza in Italia: La forma tipica è presente sulle Alpi, negli Appennini, fino alla Calabria ed in Sardegna. In Sicilia è presente la ssp. melas, cui appartiene l’esemplare raffigurato.



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    Paracorymbia fulva (De Geer, 1775)


    Dimensioni: 10-14 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Elitre bruno-giallicce con l’apice nero. Capo, pronoto, zampe e antenne nere. Può confondersi con più di una specie dalla livrea assai simile.

    Dove si incontra: Sia in pianura (prevalentemente) che in montagna. La biologia larvale è poco nota, probabilmente si sviluppa su latifoglie.

    Comparsa adulti: VI-VII.

    Presenza in Italia: In tutta la penisola ed in Sicilia.






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    Paracorymbia maculicornis (De Geer, 1775)


    Dimensioni: 7-10 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Simile alla precedente (P. fulva. Capo, pronoto e zampe nere. Elitre bruno-giallicce con l’apice più scuro.
    Articoli mediani delle antenne (specialmente dal 4° all’8°) con la base gialla.

    Dove si incontra: Specie montana. La larva si sviluppa sia su conifere che su latifoglie. Gli adulti si incontrano sui fiori.

    Comparsa adulti: Da VI ad VIII.

    Presenza in Italia: Arco alpino, più diffusa nella parte orientale.





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    Anastrangalia sanguinolenta (Linnaeus, 1761)


    Dimensioni: 9-13 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Pronoto appena più lungo che largo, al centro globoso e poi fortemente depresso in avanti. Capo, pronoto, zampe e antenne nere. Il maschio ha le elitre giallo-brune con l’apice nero (); nella femmina (qui raffigurata) sono invece uniformemente rosse.

    Dove si incontra: Prevalentemente montana. La larva si sviluppa sulle conifere. Gli adulti frequentano i fiori.

    Comparsa adulti: Da V ad VIII.

    Presenza in Italia: Diffusa lungo l’arco alpino. Nell’appennino stazioni isolate fino alla Calabria. Da confermare la sua presenza in Sicilia.





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    Pachytodes cerambyciformis (Schrank, 1781)


    Dimensioni: 7-12 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Corpo corto e tozzo. Le elitre sono corte e larghe, lunghe al massimo il doppio della loro larghezza. Capo, pronoto e zampe nere. Elitre matte, bruno-giallicce, con un disegno assai variabile costituito da fasce trasversali e macchie nere.

    Dove si incontra: Prevalentemente montana e localmente molto abbondante. La larva si sviluppa nelle radici di latifoglie. Gli adulti frequentano i fiori, specialmente le ombrellifere.

    Comparsa adulti:Da V ad VIII.

    Presenza in Italia: In tutto l’arco alpino.






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    Rutpela maculata (Poda, 1761)


    Dimensioni: 13-20 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo e pronoto neri. Elitre gialle con l’apice nero e con un disegno nero molto variabile, costituito da macchie e fasce trasversali. Fronte e zampe mediane perlopiù gialle, femori posteriori speso neri con la base gialla. Tibie gialle con l’apice nero.

    Dove si incontra: Specie molto comune, specialmente in montagna. Larva estremamente polifaga su latifoglie e conifere. Adulti floricoli.

    Comparsa adulti: Da V ad VIII.

    Presenza in Italia: Tutta la penisola e le isole maggiori.






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    Leptura aurulenta Fabricius, 1792


    Dimensioni: 12-23 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Fronte e margine basale del pronoto con una frangia densa di peli giallo-dorati. Capo e pronoto neri, elitre con un disegno variabile, tipicamente nero con 4 fasce trasversali gialle che si interrompono alla sutura. Zampe parzialmente rosse o giallo-brune. Antenne nere nel maschio, bruno rossicce nella femmina.

    Dove si incontra: Sia in pianura che in montagna. Larva sul legno morto di diverse latifoglie. Gli adulti si incontrano sulle piante ospiti, più raramente sui fiori.

    Comparsa adulti: In estate.

    Presenza in Italia: In tutta la penisola. Non segnalata di Sardegna e Sicilia.





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    Stenurella nigra (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 6-10 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Uniformemente nera. Addome in gran parte rosso, con l’apice nero.

    Dove si incontra: Larva su latifoglie e adulti floricoli.

    Comparsa adulti: Da V ad VIII.

    Presenza in Italia: In tutta la penisola. Non segnalata di Sardegna e Sicilia.







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    Stenurella bifasciata (Müller, 1776)


    Dimensioni: 6-10 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo, pronoto, antenne e zampe nere. Elitre nel maschio giallo-brune o bruno-rossicce, con la sutura annerita e l’apice nero. Nella femmina tipicamente rosse con l’apice nero e una stria suturale nera espansa al centro. Addome rossiccio.

    Dove si incontra: Larva su latifoglie a arbusti. Adulti floricoli.

    Comparsa adulti: Da V a IX.

    Presenza in Italia: Tutta la penisole e le isole maggiori.






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    Stenurella melanura (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 6-10 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Specie simile alla precedente (S. bifasciata, con la quale può facilmente confondersi. Capo, pronoto, antenne e zampe nere. Elitre giallo-brune nel maschio, con l’apice e la sutura neri. Nella femmina sono rosse o arancioni. Addome nero.

    Dove si incontra: Molto comune, sia in pianura che in montagna. Larva su latifoglie a arbusti. Adulti floricoli.

    Comparsa adulti: Da V a IX.

    Presenza in Italia: Regioni montane settentrionali e centrali, al sud fino alla Calabria.






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    Strangalia attenuata (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 9-17 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Si identifica facilmente per il suo aspetto esile, con le elitre molto ristrette posteriormente e con l’apice troncato.
    Capo e pronoto neri. Elitre nere con un disegno molto variabile costituito da fasce trasversali gialle o arancio che si interrompono alla sutura.

    Dove si incontra: Più frequente in pianura che in montagna. La larva si sviluppa su diverse latifoglie. L’adulto frequenta i fiori.

    Comparsa adulti: Da VI a IX.

    Presenza in Italia: Regioni settentrionali e stazioni isolate nelle regioni centrali tirreniche, fino al Lazio.






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    Marcello


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    Modificato da - Velvet ant in data 23 febbraio 2007 00:15:18
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    Velvet ant
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    Inserito il - 20 febbraio 2007 : 18:19:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    NECYDALINAE





    Non sono presenti nel forum, ad oggi (22.02.2007), immagini di Cerambycidae appartenenti a questa Sottofamiglia.




    Marcello


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    Modificato da - Velvet ant in data 22 febbraio 2007 19:27:49
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    Velvet ant
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    SPONDYLINAE






    Spondylis buprestoides (Linnaeus, 1758)




    GUIDA  ALL''IDENTIFICAZIONE DI ALCUNI CERAMBICIDI ITALIANI
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    Modificato da - Chalybion in data 15 gennaio 2023 15:13:42
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    CERAMBYCINAE





    Phoracantha semipunctata (Fabricius, 1775)


    Dimensioni: 14-30 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Capo e pronoto marroni, quest’ultimo con punteggiatura molto grossa e alcune callosità lisce. Elitre brune, con due fasce trasversali irregolari di colore giallo e punteggiatura grossa nella metà basale. Anche l’apice elitrale è giallo. Gli articoli delle antenne,dal 3° al 7° con una spina apicale aguzza.

    Dove si incontra: Specie di origine australiana, che si sviluppa a spese di alberi del genere Eucalyptus, introdotta attraverso queste colture nell’area mediterranea. La larva scava caratteristiche gallerie sotto la corteccia ().

    Comparsa adulti: Da maggio ad ottobre, con prevalente attività notturna.

    Presenza in Italia: Questa specie, originaria dell’Australia, fu segnalata nell’area mediterranea per la prima volta nel 1945. Il primo rinvenimento in Italia risale al 1969, in Sardegna (1969), poi in Sicilia (1973). Negli anni successivi si è acclimatata in altre stazioni dell’Italia meridionale, spingendosi a nord fino alla Toscana e all’isola d’Elba.




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    Phoracantha recurva Newman, 1840


    Dimensioni: 14-30 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Simile alla precedente, se ne distingue per avere le elitre completamente gialle nella metà basale, tranne una macchia o una fascia obliqua marroni, quasi al centro. Apice delle elitre estesamente giallo.

    Dove si incontra: Anche questa specie è di origine australiana e si sviluppa a spese di piante del genere Eucalyptus.

    Comparsa adulti: Da maggio ad ottobre.

    Presenza in Italia: La colonizzazione dell’area mediterranea, da parte di questa specie, è recentissima. Nel 2000 è stata segnalata dell’ Africa settentrionale, della Spagna sud orientale e della Grecia meridionale. Il primo rinvenimento in Italia (Puglia) è del 2003. In Sardegna è stata segnalata nel 2006. La sua presenza in Sicilia (provincia di Trapani) è ora testimoniata da questa foto!




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    Hesperophanes sericeus (Fabricius, 1787)


    Dimensioni: 20-30 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Pronoto di forma globosa assai caratteristica. Tegumento interamente bruno o bruno-gialliccio. Capo e pronoto ricoperti da una pubescenza molto densa. Elitre con grossi e lucenti punti sparsi, più fitti nella parte apicale. Scutello rivestito di una pubescenza chiara densa e cospicua.

    Dove si incontra: Questa grossa specie, dall’aspetto molto elegante, è prevalentemente diffusa nelle zone litoranee. La larva si sviluppa nel legno secco di diverse latifoglie.

    Comparsa adulti: Da VI a IX. Attività notturna. Sono attratti dalle luci artificiali.

    Presenza in Italia: Presente in tutta la regione mediterranea. Tutto il litorale tirrenico, fino alla Sicilia. Sardegna. Litorale ionico di Calabria e Puglia. Stazioni isolate in Venezia Giulia.





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    Trichoferus cf. holosericeus (Rossi, 1790)


    Dimensioni: 13-24 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Elitre brune, con pubescenza grigia disposta in chiazze irregolari.
    Nota: La distinzione fra alcune specie di questo Genere, fra loro estremamente simili, (vedi, per es.:T. griseus() e T. fasciculatus() non è possibile, in maniera corretta, attraverso la sola visione di una foto. Richiede infatti un esame a forti ingrandimenti della pubescenza coricata ed eretta delle elitre, esame possibile solo attraverso un’osservazione allo stereomicroscopio.

    Dove si incontra: T. holosericeus , così come le specie congeneri, è diffusa prevalentemente nelle regioni litoranee. La larva si sviluppa nel legno secco di diverse latifoglie. Può attaccare anche il legname già in opera, e per questo si può rinvenire anche nelle abitazioni.

    Comparsa adulti: Da VI a VIII. Attività notturna. Sono attratti dalle luci artificiali.

    Presenza in Italia: T. holosericeus è presente in tutta Italia, isole maggiori comprese.




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    Molorchus minor (Linnaeus, 1758)


    Dimensioni: 6-16 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Terzo segmento antennale molto più lungo del primo. Elitre raccorciate, bruno rossicce con l’apice inscurito: ciascun elitra, al centro, con un rilievo obliquo bianchiccio (). Il maschio (nella foto) ha, come avviene in molte altre specie, le antenne più lunghe rispetto a quelle della femmina ().

    Dove si incontra: La larva si sviluppa su diverse conifere. Gli adulti si incontrano sulle piante ospiti o sui fiori.

    Comparsa adulti: Da maggio ad agosto.

    Presenza in Italia: in tutto l’arco alpino e in stazioni isolate lungo l’Appennino, fino alla Basilicata.





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    Stenopterus ater (Linnaeus, 1767)


    Dimensioni: 6-14 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Primo articolo delle antenne con un profondo solco longitudinale sulla superficie esterna (carattere visibile a forte ingrandimento). Capo nero; pronoto tipicamente nero, raramente bruno-rossiccio. Elitre uniformemente nere nella femmina (come in foto), giallicce o bruno-rossicce nel maschio (). Zampe spesso bicolori, giallicce con l’apice del femore nero (questo carattere è ben evidente nelle zampe posteriori, dove il femore all’apice è ingrossato e nero-lucido).

    Dove si incontra: Larva su svariate latifoglie. Adulti sui fiori.

    Comparsa adulti: Da giugno ad agosto.

    Presenza in Italia: Tutta Italia e isole maggiori.





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    Stenopterus rufus (Linnaeus, 1767)


    Dimensioni: 7-16 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Simile alla specie precedente. Se ne distingue per l’assenza nel primo articolo delle antenne del solco longitudinale e per la colorazione generale, più tendente al rossiccio. Capo e pronoto neri. Elitre rosse o arancioni, tipicamente con la base nera e l’apice scurito. Zampe con i femori anteriori e medi quasi interamente neri, quelli posteriori interamente rossicci () o iscuriti all'apice, ma non ingrossati.

    Dove si incontra: La larva si sviluppa su svariate latifoglie. L’adulto, molto frequente, si incontra sui fiori, specialmente sulle ombrellifere.

    Comparsa adulti: Da maggio ad agosto.

    Presenza in Italia: Tutta Italia e isole maggiori.





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    Deilus fugax (Olivier, 1790)


    Dimensioni: 4,5-11 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Questa specie è inconfondibile per il suo aspetto generale, in particolare per le antenne, che sono più corte di quelle di qualunque altra specie italiana di Cerambycinae. Corpo di colore grigio verdastro; scutello con densa pubescenza bianca. Femori, tibie e tarsi, alla base, rosso-bruni.

    Dove si incontra: Si tratta di un tipico elemento della macchia mediterranea. La larva si sviluppa su diverse ginestre (Genista, Spartium etc.). Gli adulti si incontrano su queste stesse piante o sulle infiorescenze di ombrellifere.

    Comparsa adulti: Svernano da adulti, all’interno della cella pupale ed escono all’aperto già in marzo, incontrandosi poi fino a settembre.

    Presenza in Italia: Questa specie, olomediterranea, si incontra in tutta Italia, isole maggiori comprese.




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    Obrium brunneum (Fabricius, 1792)


    Dimensioni: 4-7 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: La caratteristica principale di questa specie è il colore uniforme di tutti i tegumenti, appendici comprese, che sono di un colore bruno-gialliccio o bruno-rossiccio. Solo gli occhi sono neri. Antenne lunghe ed esili.

    Dove si incontra: Si rinviene prevalentemente in montagna, sui fiori. La larva si sviluppa a spese di diverse conifere.

    Comparsa adulti: Da maggio ad agosto.

    Presenza in Italia: Comune sulle Alpi; più sporadica lungo l’Appennino, giungendo al sud fino alla Basilicata.




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    Chiave dicotomica delle specie italiane del genere Cerambyx Linnaeus, 1758




    1. Elitre lucide, intensamente nere su tutta la loro superficie, che si presenta solcata e profondamente rugosa. Dimensioni comprese fra 17 e 30 mm.
      Antenne del maschio molto lunghe, superanti il corpo con gli ultimi 2-3 articoli......................................................................................scopolii Fuessly, 1775

      Elitre più o meno estesamente rosso brune nella porzione apicale. Dimensioni mediamente maggiori, comprese fra 25 e 60 mm………........……………. 2



    2. I primi cinque articoli delle antenne ed in particolare il secondo, (più largo che lungo), sono alquanto raccorciati, tanto che l’estremità del quinto raggiunge appena lo scutello ().
      Le elitre sono ampiamente arrotondate presso l’angolo suturale, senza alcuna sporgenza dentiforme () ………………………………………..……………….miles Bonelli, 1823

      Secondo articolo delle antenne più lungo che largo; l’estremità del quinto articolo supera abbondantemente lo scutello ().
      Le elitre presentano un’evidente spina suturale, più o meno pronunciata () ………..…………………………………………………….....................…………………. 3



    3. Pronoto glabro, rugoso, con pliche traverse, da ciascun lato con una sporgenza spiniforme. Elitre quasi glabre nella metà anteriore, ristrette indietro e rugose fino all’apice, che è troncato.
      Antenne nel maschio assai più lunghe del corpo………………..........................................................................................................……….cerdo Linnaeus, 1758

      Il dente laterale del pronoto è più ottuso. Le elitre sono interamente ricoperte di una fine pubescenza coricata bianco-gialliccia, subparallele e poco ristrette posteriormente,
      con un’evidente e densa punteggiatura nella metà posteriore. L’apice delle elitre è arrotondato, con la spina suturale molto pronunciata ().
      Antenne nel maschio più lunghe del corpo di uno, massimo tre articoli………………………………………….........................................................…….welensii (Küster, 1846)





    Cerambyx scopolii Fuessly, 1775


    Dimensioni: 17- 28 mm. È la più piccola fra le specie europee del genere.

    Caratteri per il riconoscimento: Corpo uniformemente nero (per gli altri caratteri, vedi tabella).

    Dove si incontra: Larva polifaga su svariate latifoglie. Adulti sulle piante ospiti o sui fiori.

    Comparsa adulti: Da aprile ad agosto. Attivi in pieno giorno.

    Presenza in Italia: Tutta Italia ed isole maggiori.





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    Cerambyx miles Bonelli, 1823


    Dimensioni: 26-46 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Tegumenti neri, elitre rossicce verso l'apice (per gli altri caratteri, vedi tabella).

    Dove si incontra: Larva su diverse latifoglie, con preferenza per le querce. Adulti sulle piante ospiti o sui fiori.

    Comparsa adulti: Da giugno ad agosto, attivi nelle ore del giorno.

    Presenza in Italia: Italia continentale e Sicilia. Più sporadica al sud.









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    Cerambyx cerdo Linnaeus, 1758


    Dimensioni: 24-60 mm. Gli esemplari più grandi raggiungono le maggiori dimensioni fra tutte le specie europee di Cerambicidi.

    Caratteri per il riconoscimento: Tegumenti neri, elitre rossicce nella parte apicale. Antenne molto lunghe, specialmente nel maschio (per gli altri caratteri, vedi tabella).

    Dove si incontra: Prevalentemente in pianura ed in collina. La larva si sviluppa nel tronco di vecchie querce, entro il quale scava profonde gallerie. Gli adulti si incontrano principalmente sul tronco delle piante ospiti.

    Comparsa adulti: Da maggio ad agosto, entrano in attività al crepuscolo e nella notte.

    Presenza in Italia: Tutta la penisola e le isole maggiori.









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    Cerambyx welensii (Küster, 1846)


    Dimensioni: 25-56 mm.

    Caratteri per il riconoscimento: Tegumenti neri, elitre rossicce nella parte apicale (per gli altri caratteri, vedi tabella).

    Dove si incontra: Specie termofila, diffusa prevalentemente in pianura ed in collina. Larva su querce, specialmente Quercus ilex. Adulti sul tronco o sui rami delle piante ospiti.

    Comparsa adulti: Da giugno ad agosto. Attività crepuscolare e notturna.

    Presenza in Italia: Questa specie, presente soprattutto nell’area mediterranea, è diffusa in tutta l’Italia continentale ed in Sicilia.











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    Ropalopus clavipes (Fabricius, 1775)

  • Dimensioni: 10-20 mm.

  • Caratteri per il riconoscimento: Bel Cerambicide dall’aspetto robusto, interamente nero, comprese le zampe. Il pronoto, fittamente punteggiato come le elitre, è espanso lateralmente sui lati, formando poco oltre la metà un’angolosità evidente. Le elitre sono sinuosamente ristrette lateralmente poco dopo la base.

  • Dove si incontra: Gli adulti si incontrano sui rami e sui tronchi delle essenze su cui si sviluppa la larva, estremamente polifaga (si rinviene nel legno morto di svariate latifoglie), con preferenza per pioppi e salici.

  • Comparsa adulti: Giugno e luglio.

  • Presenza in Italia: È una specie diffusa in tutta Europa e nell’Italia continentale, dall’arco alpino alla Calabria. Manca in Sicilia e Sardegna.





  • Le altre specie di Ropalopus presenti in Italia



    Ropalopus femoratus (Linnaeus, 1758).............................................................Italia continentale, a sud fino alla Campania
    Ropalopus insubricus (Germar, 1824)................................................................Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte
    Ropalopus ungaricus (Herbst, 1784))................................................................Italia continentale, a sud fino alla Basilicata
    Ropalopus siculus (Stierlin, 1864)................................................................... endemico di Sicilia
    Ropalopus varini (Bedel, 1870) [= Ropalopus spinicornis (Abeille de Perrin, 1869)] ....Friuli Venezia Giulia, Emilia, Toscana, Umbria, Basilicata




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    Pyrrhidium sanguineum (Linnaeus, 1758)

  • Dimensioni: 6-15 mm.

  • Caratteri per il riconoscimento: Colorazione inconfondibile. Testa nera, irregolarmente coperta di peluria rossa. Pronoto nero con densa pubescenza rossa. Elitre bruno-giallicce con densa pubescenza rossa, più o meno schiarita. Zampe e antenne nere.

  • Dove si incontra: Larva su latifoglie, specialmente del Genere Quercus. Adulti sui tronchi delle piante ospiti. Spesso anche in depositi di legname.

  • Comparsa adulti: Maggio e giugno

  • Presenza in Italia: Italia settentrionale e centrale, Basilicata, Sicilia.








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    Purpuricenus kaehleri (Linnaeus 1758)

  • Dimensioni: 9-20 mm.

  • Caratteri per il riconoscimento: Pronoto con denti laterali robusti e ben distinti. Elitre troncate all’apice, con angolo apicale esterno debolmente marcato. Capo, zampe e antenne nere. Pronoto uniformemente nero o parzialmente rosso. Elitre rosse, solitamente con una macchia nera comune, allungata. Si incontrano però varie forme cromatiche di passaggio, che variano da quelle con elitre interamente rosse, a quelle interamente nere.

  • Dove si incontra: La larva si sviluppa su svariate latifoglie, soprattutto querce e castagno. Gli adulti si incontrano sulle cataste di legname, sui cardi selvatici e su fioriture diverse, specialmente quelle delle ombrellifere.

  • Comparsa adulti: Giugno e luglio.

  • Presenza in Italia: Tutta Italia e isole, tranne che in Sardegna, dove fu segnalata alla fine dell'800, ma mai più ritrovata.









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    Marcello


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    Modificato da - Velvet ant in data 10 agosto 2007 11:50:00
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    Inserito il - 20 febbraio 2007 : 18:21:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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    Inserito il - 22 febbraio 2007 : 19:53:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    22 febbraio 2007

    Aggiunte due schede specifiche:


    Cerambycinae

    Phoracantha semipunctata
    Phoracantha recurva


    Marcello


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    Inserito il - 23 febbraio 2007 : 19:07:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    23 febbraio 2007

    Aggiunte due schede specifiche:


    Cerambycinae

    Hesperophanes sericeus
    Trichoferus cf. holosericeus



    Marcello


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    Inserito il - 26 febbraio 2007 : 19:48:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    26 febbraio 2007

    Aggiunte cinque schede specifiche:


    Cerambycinae

    Molorchus minor
    Stenopterus ater
    Stenopterus rufus
    Deilus fugax
    Obrium brunneum



    Marcello


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    Inserito il - 04 marzo 2007 : 22:02:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    04 marzo 2007

    Aggiunta chiave dicotomica e schede relative al Genere Cerambyx


    Cerambycinae

    Cerambyx scopolii
    Cerambyx miles
    Cerambyx cerdo
    Cerambyx welensii



    Marcello


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    Modificato da - Velvet ant in data 23 marzo 2007 10:14:58
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    domg
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    Inserito il - 29 maggio 2018 : 13:57:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    Ottimo lavoro didattico;io avevo inserito richiesta di identificazione per Stenurella melanura (diverse foto) e Agapanthia cardui(nel tuo elenco non compare).
    Domenico


    Modificato da - domg in data 29 maggio 2018 13:59:07
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    vladim
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    Inserito il - 29 maggio 2018 : 14:21:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    Messaggio originario di domg:

    Ottimo lavoro didattico;io avevo inserito richiesta di identificazione per Stenurella melanura (diverse foto) e Agapanthia cardui(nel tuo elenco non compare).
    Domenico

    Hai visto la data del precedente messaggio?

    Sono anni e anni che l'autore non posta più in FNM!!!
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    domg
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    Inserito il - 31 maggio 2018 : 12:47:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
    non ho proprio pensato alla possibilità della cessata appartenenza alla "famiglia".
    Domenico

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