Inserito il - 24 settembre 2013 : 12:01:59
Nazione: Italia Regione: Liguria Provincia: GE Comune: Neirone Localitŕ:
Oggi vi propongo una passeggiata breve, rapida (circa mezz'oretta, massimo 40 min) e facilissima nell'entroterra di Genova. La partenza è al Passo del Portello (1032 m) che unisce le Valli Trebbia e Fontanabuona. Già solo il passo meriterebbe di esser visto perchè la strada si affaccia sulla valle e sul mare e qui possiamo anche ammirare la cappella della Madonna della Neve che oggi è ormai chiusa e abbandonata purtroppo
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Al mondo c'è tante cose affascinanti, alzati e valle a cercare !
Per raggiungere il monte Lavagnola si imbocca il sentiero dell'Alta Via dei Monti Liguri,da qui passa la tappa 28, in direzione Passo della Scoffera (sud). Immagine:
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In breve ci ritroviamo a camminare in faggeta che, soprattutto al tramonto, regala splendidi giochi di colori
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Ad un certo punto si abbandona la faggeta e il sentiero ufficiale per uscire sul crinale che comunque ci porterà al Lavagnola ma ci regalerà intense emozioni perchè... Come per magia ci ritroveremo a strapiombo sulla valle come su un balcone naturale... Giungiamo così in vista del Bric Montaldo Immagine:
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In questo tratto è facilissimo incontrare un branco di capre selvatiche che vivono qui. Mi fermo spesso a guardrle con molta invidia dato che riescono a muoversi agilmente su questi dirupi ! Immagine:
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E a questo punto percorriamo il crinale fino alla vetta del monte !
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In cima al Bric Montaldo la vista è eccezionale, vi rimando al video finale perr una panoramica completa ! Innanzi tutto si può ammirare la cresta da cui stiamo venendo con il bel contrasto tra la rigogliosa faggeta da un lato e i precipizi aridi dall'altro:
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Il monte Caucaso e il promontorio di Sestri Levante:
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e il crinale verso il monte Lavagnola che si riconosce dalla piramide di pietra posta sulla sua vetta
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In questo secondo tratto il precipizio verso la Val fontanabuona raggiunge la verticalità quasi estrea, bisogna fare molta attenzione se si vuole arrivare sul margine perchè la rocca (argillite) non delle più solide !
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Giungiamo infine ad un piano ai piedi del Lavagnola
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Ecco l'ultima "ascesa" è la parte forse più difficoltosa perchè il sentiero sale decisamente ripido però non spaventatevi... è molto breve questo tratto
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In vetta c'è un cippo posto a memoria dei caduti del Cai durante la prima guerra mondiale, è stata scelta questa posizione perchè qui si combattè vittoriosamente per la difesa della Repubblica di Genova durante il suo assedio ad opera degli Austriaci del 1747!
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Qui si trova anche una panchina posta dal Parco dell'Antola che ci offre uno scenario mozzafiato che nelle giornate limpide spazia dalle cime della Val d'Aveto alla Corsica e dalla Riviera di Ponente addirittura alle Alpi
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Spero vi sia venuta voglia di fare questa semplice escursione, come solito vi allego anche la video gita che ho girato
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Bell'itinerario, eccellentemente descritto. Io l'ho fatto un po' di anni fa, ed effettivamente in relazione alla fatica che si fa (veramente poca) si ottengono in cambio dei panorami di tutto rispetto.
Grazie amici siete sempre molto gentili ! Eheh Puckie non potevo non far vedere le eroiche caprette, pensa che una volta ce n'era una su uno spuntone che dava sul vuoto e il vento le faceva muovere continuamente la barbetta... era una scena quasi da film epico Lumo è proprio vero, io ci passere tuta la giornata sulla panca in vetta tanto è bello Aggiungo un aneddoto di "cronaca nera": uno di quei dirupi (purtroppo non mi è stato indicfato quale) aveva il nome di Salto della Sposa. Credo siamo nel 800, una giovane di Torriglia (paese lì vicino) e un ragazzo di Sestri Levante si sposano a Torriglia e intraprendono il viaggio per raggiungere la casa del novello marito a Sestri. All'epoca il Lavagnola era un importante snodo di mulattiere per la costa. Dopo alcuni giorni la famiglia della sposa, non anvendo più sue notizie decide di recarsi a Sestri per vedere cosa sia successo... Purtroppo vicino al monte Lavagnola la trovano in fondo ad uno dei precipizi che da allora prende questo nome tra la gente locale
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