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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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margherita64
Utente nuovo

Città: Chivasso


6 Messaggi
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Inserito il - 30 agosto 2013 : 10:52:29 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Buongiorno a tutti, ho letto sul vostro forum che i calabroni usano il legno dei lillà per costruire i loro nidi e infatti negli ultimi tempi sul lillà del mio giardino c'è un gran viavai di calabroni, soprattutto verso sera.
Vorrei sapere se questo significa che stanno facendo il nido a casa mia o se percorrono anche una certa distanza per procurarsi il materiale da costruzione... Sono davvero tanti e io ho paura del loro morso, soprattutto perche i miei bambini pascolano in giardino!

Grazie in anticipo!

mascalzonepadano
Utente Senior

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1381 Messaggi
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Inserito il - 30 agosto 2013 : 11:08:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I materiali da costruzione, così come il cibo, lo raccolgono anche a parecchia distanza dal nido. Non ho mai trovato dati studiati sul campo, ma x mia esperienza direi che il raggio di azione può arrivare a spanne anche sui 500-800 mt.
Il nido a questo punto della stagione è già grande, se fosse a casa tua te ne saresti certamente già accorta. D'altra parte ti basta quardare in che direzione vanno quando si allontanano dal Lillà.
Non avere paura, in quelle situazioni i calabroni, anche se disturbati non pungono ma volano via. Pungerebbero solo se afferrati. Informa i bambini, faglieli vedere, anche da vicino se ti avvicini lentamente. Certo, magari non farli giocare a pallone proprio sotto alle fronde, ma qui è questione di buon senso. Conoscendoli avrai meno paura di questi meravigliosi giganti buoni.
Nic

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margherita64
Utente nuovo

Città: Chivasso


6 Messaggi
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Inserito il - 30 agosto 2013 : 11:50:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie della risposta Nic!
Ho provato a cercare di capire la direzione in cui vanno ma loro partono verso l'alto e li perdo di vista: il giardino è piuttosto grande e pieno di alberi...
Davvero sono buoni? Io sono ignorante in merito nonostante abbia sempre vissuto in campagna: i calabroni non hanno una bella fama più che altro perchè quando uno scopre di essere allergico al morso è tardi, o sbaglio?
Ultima info: fanno il nido anche sugli alberi o cercano posti piu riparati tipo le tegole?

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 30 agosto 2013 : 11:57:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A prescindere che tutti gli animali, in quanto tali, non si possono definire cattivi, "giganti buoni" per i calabroni, mi sembra una definizione un po' generosa ....
Sono tra i più feroci cacciatori di insetti, che mutilano e fanno a pezzi con le mandibole fino a ridurli a una polpetta da portare al nido per le larve.
Se ci avviciniamo troppo al nido rischiamo un attacco, al limite, da rimetterci la pelle .....
Aggiungerei che, per essere morsi, non è necessario afferrarli. Io, giorni fa, sono stato punto da una Vespula sp. che mi si era posata tra un dito e un altro senza che me ne accorgessi; forse perché la mano aveva un odore interessante. E' bastato che muovessi le dita e premessi leggermente sulla vespa perché questa mi pungesse.

Meglio tenersi alla larga; basta che abbiamo addosso odore di carne, di pesce o di cose dolci e rischiamo che ci si posino addosso e si verifichi l'incidente.

Ci sono tanti insetti innocui da osservare .....

P.S.: se si allontanano in volo verso l'alto è buon segno; probabilmente, il nido è lontano (a meno che non sia in un tetto). I cavi degli alberi sono uno dei siti preferiti per fare il nido; io ne ho fotografati due dentro querce cave.



luigi

Modificato da - elleelle in data 30 agosto 2013 12:10:57
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margherita64
Utente nuovo

Città: Chivasso


6 Messaggi
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Inserito il - 30 agosto 2013 : 12:32:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo, nessun'animale è "cattivo" sono d'accordo però è bene sapere quanto sono o non sono aggressivi.
Io non ho paura delle api perche so che per loro pungere è una condanna a morte, quindi lo fanno solo in casi estremi mentre le vespe hanno meno scrupoli.
Io sono stata morsa piu volte sulle mani da vespe che ho toccato per sbaglio perche mi si erano appoggiate sulla testa o sulla schiena e so che il loro morso è un po doloroso ma niente di che... non ho mai provato l'esperieza calabrone!
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ValerioW
Moderatore


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Inserito il - 30 agosto 2013 : 12:54:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di margherita64:

Certo, nessun'animale è "cattivo" sono d'accordo però è bene sapere quanto sono o non sono aggressivi.
Io non ho paura delle api perche so che per loro pungere è una condanna a morte, quindi lo fanno solo in casi estremi mentre le vespe hanno meno scrupoli.
Io sono stata morsa piu volte sulle mani da vespe che ho toccato per sbaglio perche mi si erano appoggiate sulla testa o sulla schiena e so che il loro morso è un po doloroso ma niente di che... non ho mai provato l'esperieza calabrone!



In generale, il rischio di "incidenti" è proporzionale all'aumentare delle interferenze reciproche tra uomo e imenotteri. Le vespe sociali, a parte le Polistes (che hanno abitudini decisamente poco "antropofile"), possono procacciare nutrimento per le larve, oltre che da insetti e aracnidi (che sono comunque il loro primo bersaglio), anche da prodotti di consumo umano (carne, pesce, frutta, bevande zuccherine). Le reazioni dell'uomo e delle vespe non sono sempre prevedibili, per cui può capitare che per azione dell'uno, e reazione dell'altro, ci si scorni... così la vespa rischia la vita, e l'uomo una (o più di una) puntura. C'è una certa differenza nella tendenza ad interagire con l'uomo da parte delle varie vespe. Sicuramente le vespe del genere Vespula sono quelle che più spesso possono ispezionare una tavola imbandita o un cassonetto dell'immondizia, e sono anche le responsabili di gran parte degli incidenti.

爱 自 然
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mascalzonepadano
Utente Senior

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 30 agosto 2013 : 15:03:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luigi, giusta la tua osservazione sull'errore di "antropomorfizzare" i comportamenti animali, ma io amo definirli così proprio per reazione allo loro pessima fama, che è in gran parte immeritata.
Comunque anche tu hai fatto una confusione che fanno molti: hai avuto problemi (in ogni caso si parla di punture non di morsi) con una Vespula perchè le Vespule e x la precisione la germanica e la vulgaris sono gli UNICI vespidi che si comportano da spazzini e quindi interferiscono spesso con le attività all'aperto (picnic soprattutto, immondizia, ma a volte anche addosso alle persone "odorose"). Le altre specie, calabrone compreso, sono tutte cacciatrici e non le troverai MAI che cercano di entrarti nel panino al prosciutto o nella lattina di coca. Di conseguenza sono enormemente ridotti i rischi di incontri e punture accidentali. Per mia esperienza la gran parte delle persone che ho conosciuto punte da calabroni avevano cercato maldestramente di distruggergli il nido, oppure, più raramente si erano avvicinate troppo al nido perchè non se ne erano accorte. Un nido in posizione fuori mano o comunque conosciuto non rappresenta un problema. Infine il veleno di api, vespe varie e calabroni ha circa la stessa tossicità e le probabilità di reazioni allergiche gravi non sono maggiori x il calabrone. Purtroppo avere dati epidemiologici di questo tipo, specie in Italia dove l'ignoranza regna sovrana e il 90% delle persone confonde i bombi coi calabroni, è pura utopia.
Sono però convinto che la gran parte dei decessi causati da imenotteri da noi sia dovuto a V. germanica e V. vulgaris.
Nic

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 agosto 2013 : 16:00:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' vero. Ho fatto un po' di tutta l'erba un fascio e sono d'accordo che i calabroni non dovrebbero essere attratti dall'odore di carne o pesce; ma dalle sostanze dolci, sì.
Comunque, i calabroni frequentano tutti gli ambienti in cui è possibile predare e, quindi, anche i posti frequentati da api e vespe possono attrarre i calabroni per predarle.

Ho sentito dire che il calabrone è l'animale che ha provocato più morti accertate in Italia; più di vipere e ragni.
Immagino che, essendo una Vespula gigante, abbia veleno in proporzione.

luigi
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margherita64
Utente nuovo

Città: Chivasso


6 Messaggi
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Inserito il - 30 agosto 2013 : 17:25:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie delle spiegazioni... devo dire che proprio tranquilla non sono ma staremo alla larga dal lillà finche non finiscono di prelevare legname.
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ValerioW
Moderatore


Città: Padova
Prov.: Padova

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Inserito il - 30 agosto 2013 : 23:20:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mascalzonepadano:

Infine il veleno di api, vespe varie e calabroni ha circa la stessa tossicità e le probabilità di reazioni allergiche gravi non sono maggiori x il calabrone.


No. Ci sono differenze enormi sia nella composizione chimica (es. quantità di mellitina elevate nel veleno delle api, o abbondanza di chinine nelle vespe che hanno nomi composti con quello del genere come "Vespulachinine") che nel DL50....se non ci fossero queste differenze i pompilidi, decisamente indifferenti rispetto alle attività umane, non sarebbero annoverati come gli imenotteri più dolorosi (che non significa più mortali!) in assoluto.
Un ultimo parametro che non va dimenticato è, oltre a composizione e DL50, la quantità di veleno che l'insetto contiene e che è capace di rilasciare durante le punture. Anche questa caratteristica non è uguale per tutti (es. molti mutilidi, di cui poche persone hanno cognizione, ne contengono parecchio).

爱 自 然
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ValerioW
Moderatore


Città: Padova
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Inserito il - 30 agosto 2013 : 23:25:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
P.S.: NON sto parlando di shock anafilattico o altre reazioni allergiche, che sono complicanze non specifiche per i veleni di imenottero, ma legate a caratteristiche del soggetto (es. "atopia").

爱 自 然
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Francesca78
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


1183 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 agosto 2013 : 21:00:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io per esempio ho fatto le prove allergiche per il veleno degli imenotteri (dopo una reazione della pele prolungata dopo una puntura di vespa) e sono risultata allergica soltanto alla Polistes dominulus, quindi per me (e per molti altri) risulta più pericolosa una polistes di un calabrone... non nego però che anche a me fanno abbastanza paura, soprattutto se ci sono i bambini in giro...

__________________________


Gruppo Entomologico Toscano
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mascalzonepadano
Utente Senior

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 03 settembre 2013 : 15:28:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione Valerio, ci sono differenze nella composizione del veleno, ma quello che intendevo dire è che non è quasi mai la tossicità in se a causare problemi (occorrerebbero 50-100 punture contemporaneamente, fatto non impossibile ma molto raro), bensì la reazione allergica alla singola (o poche) puntura. La DL50 quindi ha poca importanza.
Da questo punto di vista, essendo i veleni miscugli di numerose molecole complesse, non è stato ancora possibile stabilire quale sia la + pericolosa, anche a causa della enorme variabilità della risposta individuale. Per questo è abbastanza improprio fare una classifica di pericolosità fra gli imenotteri mettendo in testa il calabrone solo perchè è il + grosso.
Hanno maggiore importanza altre variabili quali la diffusione, l'abbondanza, le abitudini alimentari, i luoghi di nidificazione, la longevità della colonia, l'irascibilità, etc. Da questo punto di vista le 2 Vespule battono tutti gli altri imenotteri per distacco.
Di sicuro posso confermare che il calabrone è il + doloroso, forse x la quantità inoculata e anche perchè riesce a infilare il pungiglione ben in profondità. Il male, attenuato, rimane spesso per qualche giorno.
Nic

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