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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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progosk
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
353 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 settembre 2013 : 13:48:17
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Stavamo riparlando del nostro incontro con Torquigener, cercando di ragionare sul fatto che al primo incontro lo trovammo insabbiato, e quasi subito si gonfio per difesa, mentre all'altro incontro abbiamo dovuto inseguirlo parecchio a lungo prima che sentisse finalmente l'esigenza di gonfiarsi (dandoci così la possibilità di fotografarlo a palla) - l'ipotesi di mio figlio era che doveva, al primo incontro, già essere esausto, magari in seguito a una sua precedente fuga da qualche predatore.
Questo mi ha portato a cercare maggiori informazioni sugli eventuali predatori nel mediterraneo di Torquigener - non ho trovato molto, però lo studio sul comportamento di insabbiatura lo ipotizzava proprio come misura di difesa post-inseguimento.
E poi mi sono imbattuto in un altro studio, giapponese, di cui avevamo letto di recente con meraviglia (condivisa del resto da mezzo mondo), senza aver all'epoca prestato particolare attenzione all'esatta specie del protagonista: Role of huge geometric circular structures in the reproduction of a marine pufferfish - Link - era sempre un Torquigener, quello che costruiva elaborate struttura circolari sul fondale sabbioso.
Ora: perché mi ha colpito questo collegamento? Vorrei tanto poterlo illustrare con altre foto, ma quando ho provato, sul finire del pomeriggio a Damatria, a ritrovare, questa volta armato di macchina fotografica, l'esatto punto in cui avevo visto una cosa veramente insolita, non ci sono riuscito - per cui vi potrò solo raccontare quel che ho visto, e chiedere un vostro informato parere.
A circa 15-20 metri dalla riva, ad una profondita di circa 5 metri, ho notato prima uno poi in tutto tre grandi cerchi nella sabbia. Non sono andato in profondità a vederli da vicino, cosa che ora rimpiango molto - ma all'epoca era sufficientemente bizzaro vederli dalla superficie. Erano di un diametro piuttosto ampio, direi forse sui 5 metri, forse di più, ed erano poco distanti uno dall'altro, a circa un paio di metri; da quel che vedevo (e l'acqua era bella trasparente) sembravano consistere in una regolare banda di circa 10 cm di larghezza di sabbia scura, verdastra, come fosse una banda di una sorta di muschio marino, o di sabbia sporcata da qualcos'altro. I tre cerchi, peraltro, formavano un triangolo; la cosa che più mi colpì sul momento era la regolarità dei tre cerchi, e la loro dimensione praticamente identica. Per inciso: non ho notato alcuna particolare strutturazione della sabbia, come vi è nello studio giapponese; da quanto ricordo, la sabbia era regolare, ma, come già detto, non mi sono avvicinato molto per guardare in dettaglio. (Come ciliegina misteriosa a coronare questa strana visione c'era un'altra cosa, che però non può che essere casuale: al punto di fulcro del triangolo formato dai tre cerchi era riversa a capo in giù un singola medusa, tra l'altro l'unica incontrata in tutta la nostra permanenza in Grecia quest'anno, viola; la menziono a margine perché non posso pensare che c'entri qualcosa.)
Mi lasciò davvero perplessa questa visione dei tre cerchi, e mi mancavano anche gli strumenti per indagare, tanto era fugace la mia osservazione, e vaghe le informazioni che avrei potuto offrire. Ma ora mi ha fatto corto-circuito la presenza di Torquigener a Damatria e la riscoperta dello studio sui suoi cerchi. Pensate che possa esserci un nesso? Oppure c'è qualche altra spiegazione più semplice per tre grandi cerchi regolari e identici, disposti a triangolo su un fondale sabbioso?
(In caso qualcuno si trovi in quei paraggi, sarei davvero felice se riuscisse a ritrovarli e fotografarli...) |
Modificato da - rpillon in data 14 settembre 2013 14:32:19 |
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rpillon
Moderatore
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Regione: Veneto
3826 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 14 settembre 2013 : 14:35:55
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Non ho idea di cosa ci facessero dei cerchi sulla sabbia, spero ovviamente che i responsabili possano essere i pesci palla, l'unica altra spiegazione che mi viene in mente è che forse certi tipi di ancoraggi potrebbero farli. L'articolo del link è comunque molto simpatico e interessante. |
Roberto Pillon
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