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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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iromalo
Utente Senior
Città: La Spezia
Prov.: La Spezia
Regione: Liguria
652 Messaggi Tutti i Forum |
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Gioquita
Utente Senior
Città: Mattinata
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
2239 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 gennaio 2007 : 07:22:44
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Gli enormi interessi delle industrie hanno creato tutto questo scompenso.Le liti infinite su Kioto: SI, NO. Speriamo che riescano a raggiungere un accordo globale. Vedo molto nero x il futuro. Speriamo bene.
Giovanni Link |
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EffeCi
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
2668 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 gennaio 2007 : 09:05:19
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Beh... il problema degli alloctoni non è una novità... ma avrei da ridire su parecchi dei fatti riportati...
-------------------------------------- Dubito, ergo sum.
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macromicro
Utente Super
Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
7113 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 18 gennaio 2007 : 09:32:20
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| Messaggio originario di EffeCi:
Beh... il problema degli alloctoni non è una novità... ma avrei da ridire su parecchi dei fatti riportati...
-------------------------------------- Dubito, ergo sum.
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esempio...?
Gianfranco |
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EffeCi
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
2668 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 gennaio 2007 : 14:14:48
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Dunque...
| depone 2.000 uova al giorno e mangia cibo per un decimo del suo peso, divorando di tutto, dall'insalata alle feci di topo, ai suoi stessi compagni morti. |
Duemila uova al giorno è un po' troppo... le depone in circa un anno, e solo quando è adulta, cosa che richiede il suo tempo... Vero che mangia parecchio (le ho allevate una volta, e sono delle vere e proprie "fogne"), ma si ciba sostanzialmente di verdura che, come è noto, contiene una percentuale d'acqua assai elevata. Sul fatto che si nutra di feci di topo e dei propri compagni morti, mi permetto di avanzare notevoli perplessità...
| E può essere portatore della filaria dei ratti, un parassita che penetra nel cervello umano provocando la meningite. |
Achatina fulica risulta effettivamente uno dei vettori della "malattia da lumache", che è (riporto il testo dal sito della Fondazione Pfizer):
"...causata da Angiostrongylus cantonensis, un nematode parassita dei polmoni dei ratti, cani e volpi. L'infezione si trasmette all'uomo tramite ingestione di lumache, che rappresentano l'ospite intermedio del parassita. I sintomi sono costituiti da rigidità del collo, sonnolenza, mal di testa, o più raramente, da infezione delle meningi e del cervello, caratterizzata dalla presenza di leucociti eosinofili nel liquido cerebrospinale."
| Penetra nei giardini, si arrampica sui muri, striscia sul pavimento |
Beh, è una lumaca... non mi sembrano cose così strane, lo fanno tutte le chiocciole, giganti e non... per essere le parole di un "esperto" mi sembrano assai poco professionali...
Procediamo in ordine sparso...
| ma i bioinvasori sono particolarmente dannosi. alcuni sono in grado (omissis) di inaridire l'ambiente lasciando strada libera a roghi e incendi spontanei |
Credevo che alla favola degli incendi spontanei non ci credesse più nessuno...
| Alcuni microbi letali sono in grado di scatenare pandemie, come la mucca pazza e l'Aids. |
Pensavo il primo fosse un prione e il secondo un virus, ma si vede che non sono aggiornato... e comunque non si tratta di pandemie, visto e considerato che non si trasmettono in modo indiscriminato (come ad esempio l'influenza...), ma il contagio si trasmette secondo modalità ben precise e, di conseguenza, contrastabili...
| "Una volta che in un sistema ci s'imbatte in una pianta o in una specie animale non originaria è molto difficile ripristinare l'habitat come era in precedenza", dice Mark Spencer, esperto di bioinvasioni del Museo di Storia Naturale di Londra. |
Non è difficile, è praticamente impossibile... ci sono migliaia di esempi a dimostrarlo... nel nostro paese come all'estero...
| l'Australia è riuscita a trasformare con successo un virus killer proveniente dalla Repubblica ceca in uno sterminatore dell'onnipresente e dilagante coniglio europeo.
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Non è stato trasformato niente...si è semplicemente cercato, con un buon successo iniziale, di usare il virus della mixomatosi per contrastare l'esplosiva diffusione dei conigli... ma pare che ora la cosa non funzioni più così bene e si comincino ad evidenziare fenomeni di resistenza... E se la cosa ha funzionato così bene, come mai ci sono ancora migliaia di chilometri di reti (la famigerata "rabbit proof fence") a tagliare in due il continente? Tenere "sotto controllo" un problema non equivale a risolverlo...
| Negli Usa fino al 40% delle specie estinte è imputabile alle erbe, ai predatori o agli agenti patogeni invasori |
Domanda che mi sorge spontanea: e il restante 60%? Tutta estinzione naturale?
| Forse l'unico modo veramente sicuro per porre freno alla bioinvasione è sigillare i buchi che si allargano alle frontiere internazionali. |
e poco sotto:
| E in un'epoca in cui i germi e gli agenti patogeni possono volare nei cieli e viaggiare sui mari, perfino i controlli più meticolosi alle frontiere potrebbero rivelarsi poco utili. |
Le due affermazioni mi sembrano in evidente contrasto... L'unico modo efficace per "sigillare i buchi" sarebbe bloccare o ridurre ai minimi termini la libera circolazione di merci e persone, cosa assolutamente improponibile in un contesto sempre più globalizzato, che sempre più dipende dagli interscambi commerciali e turistici... Ogni frutto, ogni container di merce, ogni singolo pezzo di legno lavorato e non può contenere parassiti e fitofagi, e non c'è controllo accurato o quarantena che tenga (o quantomeno che tenga per sempre)...
Sono invece in perfetto accordo con le conclusioni:
| Il vero problema non è arrestare la bioinvasione, ma comprenderla", dice Perrings. In definitiva significa imparare a convivere con il nemico. |
-------------------------------------- Dubito, ergo sum.
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zikaden
Moderatore
Città: Torino
Regione: Piemonte
394 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 gennaio 2007 : 15:17:08
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Sono d'accordo in toto con EffeCi, ed aggiungo anche che il titolo stesso è fuorviante: l'invasione delle specie alloctone indesiderate non è affatto una conseguenza del cambiamento climatico, o meglio lo è in minima parte. Se si parla dell'aumento della temperatura del Mediterraneo e della conseguente acclimatazione di specie provenienti spontaneamente dal Mar Rosso sono d'accordo, ma i problemi maggiori sono causati proprio dall'introduzione antropica di specie esotiche in areali dove il clima è compatibile con quello della zona zoogeografica di origine della specie.
Per esempio i seguenti insetti fitofagi introdotti in Italia (non sto a scrivere i nomi in corsivo):
Viteus vitifolii (fillossera) Metcalfa pruinosa (cicalina) Stictocephala bisonia (cicalina) Scaphoideus titanus (cicalina) Corythuca ciliata (eterottero) Frankliniella occidentalis (tisanottero) Diabrotica virgifera virgifera (crisomelide)
sono tutti originari dell'America settentrionale. Fra l'altro alcune introduzioni, come la stessa fillossera o la corituca, sono abbastanza datate se non "storiche" e non sono certo state una conseguenza del global warming... |
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filtros
Utente V.I.P.
Città: Formigine
Prov.: Modena
Regione: Emilia Romagna
467 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2007 : 12:37:44
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Ciao è il mio primo messaggio e quindi...piacere di conoscervi Lo posto perchè volevo complimentarmi con effeci Non ti conosco ma mi sembri una persona preparata e attenta..
Con l'augurio di pote chiacchierare in futuro di tante cosa, un caro saluto a te e tutti gli altri amici partecipanti |
Modificato da - filtros in data 19 gennaio 2007 12:38:37 |
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