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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
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 [FVG] icnofossile o nulla?
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mbarco
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Inserito il - 25 luglio 2013 : 21:18:17 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

trovato a circa 1800m slm nelle dolomiti friulane. Lunghezza 5cm ca.
Immagine:
[FVG] icnofossile o nulla?
61,34 KB
Immagine:
[FVG] icnofossile o nulla?
53,86 KB

spogliato da ogni altro affetto, è per se stesso un sentimento prezioso di contentezza e pace che basterebbe da solo a rendere questa esistenza cara e dolce a chi sapesse allontanare tutte le impressioni sensuali e terrestri di continuo sopraggiungenti a distrarci e a turbarne, quaggiù, la dolcezza." - J.Rousseau

mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 26 luglio 2013 : 08:49:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao marco,
sembrerebbero varianti “micro” di solchi meandriformi sviluppatisi su una superfcie esposta e leggermante inclinata all’origine;
questi solchi dovrebbero essersi sviluppati in corrispondenza della venuta a giorno di piccole venute d’acqua che scaturivano da quei fori (credo singenetici al sedimento) che si notano (molto più piccoli perché non allargati) anche sulle sezioni laterali; il sedimento pare in effetti avere una discreta permeabilità primaria;
se rivolti il sasso non c’è nulla sotto, vero? E nemmeno sui lati che si vedono…

buona giornata

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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mbarco
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Inserito il - 26 luglio 2013 : 21:11:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
se rivolti il sasso non c’è nulla sotto, vero? E nemmeno sui lati che si vedono…

ma ci sono dei fori in fondo ad ogni traccia e, inoltre, nei lati verticali si vedono solo i fori. Come fosse una sezione di un canale (v. mia ultima foto)!
sotto c'è una scia e circa 5 forellini.

spogliato da ogni altro affetto, è per se stesso un sentimento prezioso di contentezza e pace che basterebbe da solo a rendere questa esistenza cara e dolce a chi sapesse allontanare tutte le impressioni sensuali e terrestri di continuo sopraggiungenti a distrarci e a turbarne, quaggiù, la dolcezza." - J.Rousseau
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 27 luglio 2013 : 09:10:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il processo che ha originato la forma si è sviluppato quando il frammento roccioso era parte di un ammasso, e la superficie su cui vediamo adesso quei piccoli solchi era parte della superficie “esposta”; le superfici laterali no;

può anche darsi che il processo si sia sviluppato al di sotto di una piccola copertura di suolo: i solchi meandriformi si formano anche al di sotto di questa su rocce abbastanza compatte, quando l’acqua di infiltrazione percola fino alla base della copertura e, prima di poter infiltrarsi in qualche diaclasi o poro all’interno della roccia, deve percorrere un certo tratto lungo la superficie di contatto roccia-suolo; in questo senso la tua espressione “ci sono dei fori in fondo ad ogni traccia” (come se si trattasse di piccoli punti di assorbimento) la trovo azzeccata;

lo spessore del frammento potrebbe corrispondere ad un piccolo straterello o o porzione compresa tra due frattura, con il processo che si è sviluppato (ma molto meno) anche nell’”interstrato” sottostante;

sia nel primo caso (emergenza) che nel secondo (assorbimento) d’acqua, ci troviamo di fronte, a mio parere, ad una microforma carsica;
ovviamente la mia è sempre un'ipotesi

buona giornata

maurizio
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mbarco
Utente Senior




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Inserito il - 27 luglio 2013 : 18:58:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io mi ero già immaginato qualcosa del genere:
Link

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 28 luglio 2013 : 10:02:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mbarco:

io mi ero già immaginato qualcosa del genere:
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Uhmm…beh, certo gli assomigliano e i dubbi non mancano;

penso però che un’osservazione attenta del campione possa dare una risposta;
ad esempio, nell’immagine che hai postato si intravede una sorta di pellicola interna ai fori e che li tappezza, fatta di materiale più fine;

ma soprattutto, se i fori costituissero i punti d’entrata di piccoli canalicoli che si insinuano all’interno della massa del campione, tenderei a considerarli delle forme erosive, di dissoluzione e drenaggio;

ovvero, detto in altro modo: se le forme allungate concave e meandriformi fossero il calco di un riempimento asportato, dovrei rintracciare quest’ultimo, “integro”, nella massa del campione, che andrebbe pertanto spaccato;

purtroppo è andata persa l’informazione fondamentale, e cioè il contesto dell’affioramento e la giacitura originaria dell’ammasso a cui apparteneva il frammento, che avrebbe fugato ogni dubbio;
sei riuscito a risalire alla formazione geologica di appartenenza dalla carta?

buona domenica

maurizio
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