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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Armando e Haina
Utente V.I.P.
Città: TARZO
Prov.: Treviso
Regione: Veneto
174 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 dicembre 2006 : 15:36:52
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L’ECO DEL PINO LORICATO, IL PATRIARCA DEL MONTE POLLINO. a cura di Armando Dal Col
Ho ancora vivo in me l’immagine del “Patriarca” il Pino Loricato millenario che vive sul monte Pollino, in Basilicata. Le sue possenti radici scendono a raggiera sulla parete rocciosa strisciando come serpenti, a tratti in un saliscendi davvero impressionante. E’ grazie al caro amico Gianni Picella di Bari e ai nuovi amici incontrati a Castrovillari se ho potuto salire sul Pollino, vedere i vecchi e maestosi Faggi, i Pini loricati affascinanti ed unici poiché specie endemica le cui origini tuttavia appartengono alla Grecia e naturalizzatesi sul monte Pollino probabilmente ad opera degli uccelli. Ho così potuto toccare con mano e sedermi sopra ad una radice del “Patriarca”, il pino più vecchio d’Italia. Cielo, sole, terra, roccia, neve e vento caratterizza questo lembo della Basilicata. Nessun paesaggio è privo di vita, ma ovunque l’ambiente è minacciato dall’uomo dove si compiono ripetuti atti di tortura. Sul nostro pianeta gli alberi e le genti si ergono diritti verso il cielo. Gli alberi portano il fardello del loro crescere, come vecchi maestri, mentre noi apprendiamo. I Pini loricati del Pollino, con i possenti fusti coperti di grosse squame come il guscio di una tartaruga o di certi scudi antichi, hanno i rami contorti e mutilati, esempi di misteriose forze della natura. Essi sono dei superbi giganti che colonizzano pareti rocciose e sono lì a sfidare per secoli tormente di neve e ghiaccio, fulmini e saette, temperature estreme, e incendi dolosi provocati dall’uomo... Il Pino coricato, morendo, perde la corteccia evidenziando i tronchi attorcigliati i quali, sottoposti all’azione continua del vento assumono una colorazione ossea-argentata, quasi lucente; gli alberi con la loro scheletricità appaiono così drammatici e affascinanti. In una radura incontrammo dei resti di Pini loricati accasciati al suolo ormai in via di decomposizione, testimoni di lontane ere geologiche. L’emozione che provai, penetrando in questa sorta di tempio, fu davvero indicibile, e si è colti da un profondo senso di serenità interiore che rende sazi in tutti i sensi. L’escursione sul Pollino è giunta al termine ed ora è tempo di ritornare a valle. L’atmosfera di questo parco è rarefatta, eterea, e rispettosamente ci allontaniamo quasi in punta di piedi.
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Foto 1. Siamo seduti sulle radici del Patriarca. Gianni Picella ed io siamo rimasti “catturati” dalle poderose radici del “Patriarca”, il Pino Loricato millenario. Avremmo dovuto inginocchiarci al suo cospetto anziché sederci sopra ad una sua radice, ma in cuor nostro sappiamo che non gli abbiamo mancato di rispetto.
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Foto 2. . Pino loricato del monte Pollino. Non ci sono parole per definire questi luoghi che considero sacri; il silenzio è sicuramente più idoneo per interpretare quello che l’ambiente suscita. Sullo sfondo si notano dei Pini loricati ormai morti ancora in piedi o accasciati al suolo, testimoni di lontane ere geologiche.
Giardino Museo Bonsai della Serenità Di Armando e Haina TARZO (TV) TEL. 0438587265
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Modificato da - limbarae in Data 10 ottobre 2011 23:02:19
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Vilmer77
Utente Senior
Città: Matera
Prov.: Matera
Regione: Basilicata
1412 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 dicembre 2006 : 11:49:20
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Bellissima discussione Armando e Haina, sono contento che questo bellissimo albero abbia suscitato in voi tutta questa ammirazione e interesse (ma ad essere sincero non conosco nessuno che a vederlo dal vivo per la prima volta non nè è rimasto affascinato). Date un'occhiata anche alla mia precedente discussione sul pino loricato: Link Una sola precisazione: il pino loricato (che io sappia) non è stato portato sul pollino da uccelli ma è una di quelle specie a distribuzione transadriatica, era quindi presente già in epoche molto remote (glaciazioni). Attualmente è presente in Europa anche nella penisola balcanica (Macedonia, Albania, Bulgaria, Grecia) dove vegeta in forma arborea fino a 1900 m ed in forma prostrata e cespugliosa (tipo pino mugo) oltre tale limite altitudinale.
Vilmer
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