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 di Natura Mediterraneo
 


Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso
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Velvet ant
Moderatore


Città: Capaci
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


3768 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 novembre 2006 : 19:30:54 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Dytiscidae Genere: Dytiscus Specie:Dytiscus semisulcatus
La macrofotografia ci consente di riprendere da vicino molte specie di insetti, mettendo in evidenza i caratteri che ci permettono in seguito di identificarli, spesso anche a livello specifico.
Da questo recente approccio alla conoscenza delle faune entomologiche locali, di cui questo forum rappresenta certamente una delle realtà più avanzate nel web, vengono tuttavia inevitabilmente privilegiati e maggiormente rappresentati alcuni gruppi, a discapito di altri.
Mi riferisco in primo luogo agli insetti volatori, specialmente quelli antofili (cioè che frequentano i fiori per cercarne nutrimento): questi sono indubbiamente i soggetti più facili da fotografare e che da soli costituiscono più dell’ 80% delle nostre immagini.
Seguono poi tutti gli altri insetti che si incontrano deambulanti sul terreno, sui tronchi e in altri ambienti allo scoperto.
Già all’interno di questi primi due gruppi restano ovviamente escluse centinaia, se non migliaia di specie che si prestano poco al nostro obiettivo, per le loro ridottissime dimensioni (pochi mm.) che non ci consentono di apprezzarne forma e colori se non a ingrandimenti tali propri dell’esame allo stereomicroscopio.

Ma sono tagliate fuori ancora altre centinaia e centinaia di specie che, pur avendo dimensioni più o meno ragguardevoli, frequentano ambienti che sono poco facilmente indagabili con le nostre attrezzature.
Così, solo per fare qualche esempio, gli insetti che, sia da larve che da adulti, conducono vita ipogea (nel terreno), troglobia (quelli che vivono esclusivamente in grotta) etc.

C’è un altro mondo, direi un universo, che resta del tutto escluso dalla nostra ricerca, ed è, come ho evidenziato nel titolo di questo post, quello…sommerso.

Mi riferisco ovviamente alle acque dolci, che presentano ecosistemi altrettanto complessi e vari di quelli terrestri, suddivisi in due principali categorie: acque ferme e acque correnti. Così laghi, stagni, canali, pozze temporanee, fra i primi; fiumi e torrenti fra i secondi.
Questi ambienti sono popolati da una miriade di forme di viventi, soprattutto larvali, ma anche da tantissimi insetti perfetti (nel senso di adulti), anche di notevoli dimensioni (l’Idrofilide Hydrophilus piceus raggiunge i 50 mm. di lunghezza!)

Per molti anni in passato mi sono interessato allo studio dei coleotteri noti col termine di idroadefagi, gruppo eterogeneo che comprende diverse famiglie di coleotteri acquatici, quali i Dytiscidae, che presentano alcune delle specie più grandi e vistose.
Nell'ottobre scorso ho voluto provare a cimentarmi in un primo tentativo di foto "acquatica" e ho pensato come primo soggetto proprio ad un bel Dytiscus.
Una mattina ho così preso l'auto e sono andato a fare "una passeggiata" (300 Km di strada asfaltata fra andata e ritorno, più cinque o sei di sentieri a piedi) sui monti Nebrodi.
Ero quasi certo di potere osservare un rappresentante del Genere Dytiscus, che personalmente ritengo una delle specie più belle di questa Famiglia: non si tratta del più conosciuto D. marginalis, ma del D. semisulcatus.
Lo incontro ogni autunno, ormai da tanti anni, in un abbeveratoio perso fra quei monti, intorno ai 1000 metri d’altezza.
Le mie speranze non sono andate deluse
Eccovi allora i risultati di questo primo esperimento.

Questo è il maschio del D. semisulcatus, con le elitre lisce e i tarsi anteriori dilatati in forma di ventosa, che aderiscono sulle elitre della femmina durante la copula:






Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso
SICILIA - Monti Nebrodi, ottobre 2006







E questa è la femmina, ad elitre solcate e tarsi anteriori non dilatati.






Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso







Questa specie, presente in Italia in alcune regioni settentrionali e poi in Toscana, Lazio e Sicilia è, nella mia isola, molto localizzata e si incontra solo sui massicci delle Madonie e dei Nebrodi, soprattutto in autunno, periodo che rappresenta per il D. semisulcatus, come per altre specie congeneri, la stagione riproduttiva.

Le foto sono state realizzate servendosi di una piccola vaschetta trasparente che ho portato con me in questa occasione, sperando nell’incontro, poi puntualmente avvenuto.

Spero nella prossima stagione di potervi presentare ancora altre specie di questa Famiglia, anche allo stadio larvale e di alcuni rappresentanti degli altri ordini di insetti acquatici.



Marcello


Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso
 

Modificato da - Velvet ant in Data 30 novembre 2006 19:59:10

Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 novembre 2006 : 19:37:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
come esperimento direi che è venuto benissimo
ma conoscendo l'autore non c'erano dubbi


Carlo

Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso
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Bigeye
Moderatore


Città: viterbo
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


6269 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 novembre 2006 : 20:01:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto affascinato dall'entomofauna acquatica delle acque soprattutto lentiche seguirò i tuoi reportage con grandissimo piacere marcello.
fontanili, risorgive, prese d'acqua di vario tipo, tutti biotopi azonali di grande interesse per me.
bellissimo già questo ed avevo apprezzato molto anche quello su Notonecta sp.

grazie anticipato e nn solo

:)

okkione

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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 30 novembre 2006 : 20:34:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
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mcsoya
Utente V.I.P.

Città: Perugia

Regione: Umbria


209 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 novembre 2006 : 20:52:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissimo!!
Un paio di domeniche fa sono andato alla ricerca proprio di loro sulle sponde paludose del lago Trasimeno... Niente da fare... Ma effettivamnete non sapevo proprio da dove iniziare...

Federico

Modificato da - mcsoya in data 30 novembre 2006 20:52:50
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bobbyro
Utente V.I.P.


Città: Viadana
Prov.: Mantova

Regione: Lombardia


164 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 30 novembre 2006 : 20:57:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
..........vedendo queste immagini non ci sono parole.Concordo pienamente col messaggio di Sarah

Ciao Roberto
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Salvatore Caiazzo
Moderatore


Città: Monteveglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


3994 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 30 novembre 2006 : 21:19:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Impeccabile Marcello!
Per un attimo avevo pensato alle ultime due foto recuperate dalla digitale caduta nel fontanile.....

Siamo parte della natura - Salvatore
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bruno
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


1130 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 30 novembre 2006 : 21:24:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissime Marcello. E anche una buona idea, da mettere in pretica. Ciao

Bruno

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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 01 dicembre 2006 : 08:13:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Velvet ant:

Una mattina ho così preso l'auto e sono andato a fare "una passeggiata" (300 Km di strada asfaltata fra andata e ritorno, più cinque o sei di sentieri a piedi) sui monti Nebrodi.

Le foto sono state realizzate servendosi di una piccola vaschetta trasparente che ho portato con me in questa occasione, sperando nell’incontro, poi puntualmente avvenuto.


[b]Marcello


Al di la della bellezza delle foto, dello splendore e della rarità dei soggetti, nonché dell'ingegnosità per la modalità delle riprese, per le quali rivolgo a Marcello i più vivi complimenti, il vero motivo per cui non riuscirò mai ad imitarlo, oltre alla mia proverbiale ignoranza nella scienza entomologica, è costituito da quanto ho evidenziato all'inizio, visto che la quasi totalità delle mie riprese sono realizzate a poche centinaia di metri da casa mia!
Francesco

Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso Francesco Ciabattini

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giubit
Utente Senior


Città: Verona

Regione: Veneto


831 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 01 dicembre 2006 : 08:40:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo appieno con la premessa di Marcello ed ammiro la sua passione che lo spinge a percorrere così tanta strada per immortalare soggetti che altrimenti non sarebbero visibili, con la stessa dignità degli altri animali...
Questo modo di operare è certamente meritorio perchè amplia le nostre conoscenze ed è per me di sprone a muovermi di più sul territorio, vincendo la crescente pigrizia che talvolta mi assale, nell'intento di documentare la vita anche nelle zone più disagevoli, difficili o marginali.
Bravo Marcello! Sono certo che ci farai vedere ancora tanti altri soggetti interessanti.
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Mantis
Moderatore


Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2214 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 dicembre 2006 : 20:05:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gli Insetti che hanno colonizzato gli ambienti d'acqua dolce sono stati la mia prima passione. Mi ha sempre affascinato la misteriosa fauna entomologica che si cela sopra e sotto la superficie di stagni ed altre raccolte d'acqua ma, come appunto dicevi tu Marcello, gli incontri con questi palombari esserini non sono così probabili come i loro parenti degli spazi aerei. E così si finisce con l'avvicinarsi maggiormente a ciò che si incontra più di frequente; anche perchè il riconoscimento della maggior parte di Cimici e Coleotteri acquatici non è affatto cosa semplice e se non ricordo male (Paride potrà confermare) sono molte volte necessari particolari non apprezzabili da una semplice foto.
Nonostante ciò sono d'accordissimo sul fatto che meriterebbero sicuramente più spazio tra la grande diversità di Insetti presenti sul Forum.

Carmine


Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
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Velvet ant
Moderatore


Città: Capaci
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


3768 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 dicembre 2006 : 00:22:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Dytiscidae Genere: Dytiscus Specie:Dytiscus marginalis
Il "Ditisco" per eccellenza è sempre stato il Dytiscus marginalis.
Questo coleottero acquatico ha attratto l'attenzione non solo degli entomologi, ma dei naturalisti in genere, sin dai primordi dello studio delle scienze naturali: il primo a discutere del "Ditisco" fu addirittura Ulisse Aldrovandi nel 1602!
Il suo corpo ovale, più o meno schiacciato e biconvesso, la testa incassata nel protorace, le antenne filiformi e le zampe posteriori natatorie, ne fanno un perfetto e veloce nuotatore.
Come nella specie precedente (D. semisulcatus), il maschio si riconosce immediatamente dalla femmina per avere i primi tre articoli dei tarsi anteriori più o meno dilatati e con fitte setole ai margini: ventralmente questi articoli presentano numerosi peli allargati distalmente ad imbuto.
Tutto questo complesso funziona come un disco adesivo durante l'accoppiamento con la femmina.
Ecco il bel maschio:






Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso






Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso






La femmina presenta le elitre vistosamente solcate, cosa che facilita la presa del maschio e, ovviamente, ha i tarsi anteriori normalmente conformati.






Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso






Nuove sfide per il naturalista-fotografo: il mondo sommerso







Il D. marginalis vive soprattutto nei grandi stagni ad acque limpide e nei piccoli laghi di montagna. Rispetto al passato, in Sicilia come altrove, è in lenta ma costante diminuzione per la progressiva scomparsa o il degrado di questi delicati ambienti.
Essendo, oltre che un formidabile nuotatore, anche un ottimo volatore, si vede venire a galla a respirare anche in vasche artificiali e negli abbeveratoi: proprio qui, sempre sui Nebrodi, ho incontrato in ottobre la mia coppia.


Marcello


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Modificato da - Velvet ant in data 08 dicembre 2006 01:20:07
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roccolucio
Utente Junior


Città: Potenza
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


62 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 08 dicembre 2006 : 10:18:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
una bellissima avventura, anch'io qualche volta ho fatto delle spedizioni del genere con l'intento di trovare la mitica Argyroneta aquatica ... un ragno che vive e caccia sott'acqua quindi diretto concorrente di questi bellissimi Ditischi. Si, avete capito bene il famoso ragno palombaro. Purtroppo le mie ricerche sono state sempre vane. Marcello se un giorno durante uno di questi safari fotografici tra stagni e fontanili, ti dovvesse capitare di incontrarne uno, ti dispiacerebbe informarmi? ...GRAZIE ...CIAO

--------------
ti avverto! .... ti aspetto solo per altri 111 anni ... poi me ne vado!

Modificato da - roccolucio in data 08 dicembre 2006 10:18:46
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AleP
Utente V.I.P.


Città: Verona


434 Messaggi
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Inserito il - 12 settembre 2007 : 15:03:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, intervengo in questo thread anche se e' un po' datato. D'altronde io mi sono iscritto al forum solo di recente in quanto la mia passione per gli insetti acquatici e' tronata di recente a galla.
Questo e' il mio argomento preferito e leggere gli interventi qui sopra mi ha riaperto tutta una serie di ricordi piacevolssimi.
In primis vorrei fare i complimenti a Marcello per le foto del semisulcatus, che non ho mai raccolto (a meno che da bambino non abbia sbagliato qualche determinazione il che non e' impossibile!). Mi e' venuta una voglia incredibile di riosservare un Dytiscus e credo che uno dei prossimi giorni faro' un salto presso una pozza in quota scoperta alcuni anni fa.(sperando ci sia acqua)
Riguardo all'Argyroneta aquatica, ne raccolsi un esemplare in uno splendido laghetto nella zona del Delta del Po almeno 15 se non 20 anni fa. Lo portai a casa e lo tenni in acquario per parecchio tempo. E' un animale affascinante. Purtroppo il laghetto in questione e' stato devastato dalle draghe una decina di anni fa e della sua popolazione e' rimasto ben poco (era letteralmente imbottito tra gli altri, di Ranatra linearis e Cybister lateralimarginalis).
Spero di poter presto dare qualche contributo interessante a questo forum.
Ciao


AleP
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