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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Lanius
Utente Senior
Città: Trento
Prov.: Trento
1360 Messaggi Flora e Fauna |
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angela
Utente Senior
Città: Ostellato
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
741 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2006 : 21:17:46
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splendide! angela
La vita non è che la continua meraviglia di esistere. R.Tagore |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2006 : 23:19:32
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davvero bella immagine per una specie splendida e in preoccupantissima diminuzione. in modo drammatico localmente.
il digiscoping che bella resa in questo caso...
:)
okkione |
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Roberto Cobianchi
Utente Senior
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4227 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 novembre 2006 : 17:24:22
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ho osservato anche io meravigliato la resa delle immagini in digiscoping, non pensavo potessero avere una qualita' cosi' alta.
ciao Roberto Link |
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Lanius
Utente Senior
Città: Trento
Prov.: Trento
1360 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 novembre 2006 : 19:11:31
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Per quanto riguarda il Digiscoping non sempre le immagini vengono bene, bisogna che si verifichino insieme alcune condizioni favorevoli: la luce sicuramente, ma in primis la vicinanza e la collaborazione del soggetto.
Tutte condizioni necessarie anche per la fotografia tradizionale, ma un po' meno esasperate in quest'ultima.
Teniamo anche conto degli strumenti, comunque il mio cannocchiale anche se Leica non ha il trattamento APO, o HD per gli svarowski o fluorite per i Kowa, ecc, ecc...
Si possono usare alcuni stratagemmi poi come l'uso dell'adattore, dello scatto flessibile o dell'autoscatto e poi si può dare una ritoccatina a casa (io non sono molto abile in questo campo, ma ho trovato un programmino freeware, photofiltre, che ha un filtro di messa a fuoco micidiale).
Comunque io non sono certo molto bravo con questa tecnica, mi piace giusto avere un piccolo archivio di specie per vari usi, a volte però qualche risultato carino lo ottengo. Ci sono alcuni specialisti in Italia che hanno fatto tantissime belle foto con questa tecnica.
Ricordiamoci comunque che le foto in digiscoping per la loro bassa risoluzione non sono particolarmente adatte da essere usate per stampe su libri, riviste, se non a scopo documentativo.
Visto che vi siete interessati vi spedisco anche una delle mie foto preferite. Canapino fotografato quest'estate all'alba, con luce radente.
Immagine: 292,23 KB
Ciao a tutti Giacomo
PS: Bigeye fai benissimo a puntualizzare i problemi seri che l'Averla piccola e il genere Lanius hanno, certamente snodi conservazionistici che trascendono largamente la pura osservazione e la fotografia. Personalmente tra una foto e l'altra monitoro assiduamente la specie nella mia zona e negli ultimi anni la situazione mi pare stazionaria (anche se non ho dati precedenti) è difficilmente spiegabile comunque come l'Averla piccola manchi da zone potenzialmente vocate. |
Modificato da - Lanius in data 29 novembre 2006 19:17:51 |
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 novembre 2006 : 19:12:25
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quante ce ne sono in media? sulle alpi torinesi ci vado spesso, a trovare mio fratello che ci abita, e ne approfitto per fare escursioni, ma non l' ho mai vista. forse è la prima volta che la vedo, grazie alle tue splendide foto
giuliano petreri |
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Lanius
Utente Senior
Città: Trento
Prov.: Trento
1360 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 novembre 2006 : 19:32:20
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>>>quante ce ne sono in media? sulle alpi torinesi ci vado spesso, a trovare mio fratello che ci abita, e ne approfitto per fare escursioni, ma non l' ho mai vista. forse è la prima volta che la vedo, grazie alle tue splendide foto.
Dire quante ce ne sono sulle Alpi torinesi è una cosa difficilissima. Bisogna fare una lunga indagine, un censimento che coinvolga un gran numero di osservatori e non sempre qui in Italia abbiamo le forze disponibili e gli strumenti per farlo.
Tu dove vai di solito?
Io ti posso dire che la montagna è un po' la roccaforte di questa specie, ma non tutti gli ambienti chiaramente sono utilizzati. Boschi e praterie alpine le escludiamo già da subito. Quindi bisogna trovare delle zone di pascolo, normalmente intorno ai paesi con arbusti e alberelli, ambiente di elezione della specie. Ti posso dire che da un mio censimento in un comune alpino, Prali (esteso per 72 kmq fra i 1200 e i 3030 m.) l'averla occupa una fascia piuttosto ridotta fra i 1300-1650 m, normalmente sui versanti solatii e con una media bassissima di 12-14 cp. Ma non è una questione di rarità, bensì di prefernze ambientali. Talvolta in zone idonee ci sono densità altissime.
Spero di essermi spiegato Giacomo |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 novembre 2006 : 19:40:42
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PS: Bigeye fai benissimo a puntualizzare i problemi seri che l'Averla piccola e il genere Lanius hanno, certamente snodi conservazionistici che trascendono largamente la pura osservazione e la fotografia. Personalmente tra una foto e l'altra monitoro assiduamente la specie nella mia zona e negli ultimi anni la situazione mi pare stazionaria (anche se non ho dati precedenti) è difficilmente spiegabile comunque come l'Averla piccola manchi da zone potenzialmente vocate.
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ciao giacomo. la diminuzione del gen Lanius, come sai, è oggetto di seminari e workshop da almeno un quindicennio. l'Averla piccola Lanus collurio nella maremma laziale ha subito un calo numerico davvero pesante. Era fino a 10 anni fa specie relativamente comune, ora se ne vedi una inchiodi la macchina. Fluttuazioni normali per specie ai margini dell'areale distributivo, cause ambientali, problemi nelle aree di svernamento. di certo non lo sappiamo. sto curando, assieme a miei colleghi, il nuovo atlante degli uccelli nidificanti nel Lazio (termine rilevamenti 2009). sarà possibile un confronto con l'Atlante regionale precedente (1995) e pur considerato che questa nuova edizione ha un'intensità di rilevamenti molto maggiore, temo che questa diminuzione sarà evidente anche cartograficamente. l'Atlante peraltro non spiegherà tutto per la sua natura quasi esclusivamente qualitativa, quando invece è nella consistenza di popolazione che sono più evidenti i trend negativi per [i]Lanius collurio considera che questo decremento è anche evidentissimo in ecosistemi sostanzialmente ancora integri. questo se possibile inquieta di più.
ciao
okkione |
Modificato da - Bigeye in data 29 novembre 2006 19:45:04 |
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 novembre 2006 : 20:02:20
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la base di partenza(casa di mio fratello) è san raffaele cimena, poi da li non ho mai visitato un posto per due volte consecutive. sai dove si trova? li vicino c'è un mostruoso recinto dove vengono tenuti dei daini a fare da attrazione. mi sai indicare dei siti interessanti da quelle parti?
giuliano petreri |
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Osprey56
Utente Senior
Città: Lodi
Prov.: Lodi
Regione: Lombardia
1031 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 dicembre 2006 : 14:03:25
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<<considera che questo decremento è anche evidentissimo in ecosistemi sostanzialmente ancora integri. questo se possibile inquieta di più. ciao okkione>>
Interessante argomento di discussione cari amici..., in effetti questa nostra cara amica anche dalle mie parti (sud Milanese e Lodigiano) è assente anche in aree idonee, secondo alcuni i problemi vanno ricercati soprattutto nei luoghi di svernamento e durante la migrazione dove pare sia oggetto di una forte predazione da parte delle popolazioni e/o dei bracconieri ... Non a caso Giacomo si è dato questo soprannome e il gruppo che assieme ai miei amici Lodigiani ho fondato (Gruppo Ricerche Ornitologiche Lodigiano) ha per simbolo proprio l'Averla piccola. Saluti Luca
"La natura non fa niente di inutile" (Aristotele) |
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