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 di Natura Mediterraneo
 


ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
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 L'acqua dei laghetti: temperatura
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 gennaio 2013 : 23:35:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Mi piacerebbe capire qualcosa dell'acqua dei laghetti. Intendo dire "osservare nel tempo". Credo che, per cominciare, rilevare la temperatura sia una della cose più semplice, ma come?

Vedo che se ne fa cenno qui:
Patrick_S e D21 - Link
e qui:
Barbax - Link
e qualcosa anche qui
David t - Link

Mi pare che la pratica di controllare le condizioni dell'acqua sia molto diuffusa fra gli acquariofili e meno fra gli appassionati di laghetti.

Saluti e grazie
Alberto




Modificato da - Albisn in Data 01 gennaio 2013 23:53:21

Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2013 : 09:59:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Senza dubbio hai ragione Alberto, la temperatura, anche dell'aria, e le carateristiche chimico-fisiche permettono di farsi nuove domande, capire, ed a volte anche predire quello che succede sott'acqua.
E si tratta di qualcosa di molto simile a quello che facciamo in Museo studiando le comunità di Anfibi: mi verrebbero in mente degli strumenti che misurano la temperatura in automatico, visto che se si devono avere riscontri stagionali oggettivi, servono molti dati.
Quindi, secondo me, se non si hanno in mente studi particolareggiati, ci si può limitare a semplici termometri a sonda (o legati molto bene) ed ad utilizzare le comparse, abbondanze o sparizioni delle varie specie come aiuto per comprendere le dinamiche ecologiche, ed in casi eccezionali
Link
usare qualche strumento preso in prestito dall'acquaristica se si vuole capire meglio.
Probabilmente quello che segue non è quello che intendevi, ma un acquario comune spesso non ha neanche vegetali oppure un sovraccarico di abitanti, quindi i controlli vicini nel tempo sono essenziali perchè sarebbe sbilanciato.
L'acquario-ecosistema invece assomiglia come concetto di più ad un laghetto, ma ovviamente non è sepolto nel terreno, quindi la temperatura della sua acqua può subire degli sbalzi nell'arco del giorno e si scalda o si raffredda in modo diverso.
E se si considerano l'acquario "comune", l'acquario "ecosistema" ed il laghetto abbiamo a che fare con dei sistemi via via sempre più indipendenti e sempre meno facili da schematizzare, ragion per cui anche l'approccio non è lo stesso.

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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
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Inserito il - 02 gennaio 2013 : 10:43:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciò che ho fatto io è stato mettere un termometro elettronico da automobile, di quelli col sondino esterno, vicino allo stagno. Lo tenevo a livello del suolo, perchè è lì che ci sono gli anfibi, mentre il sondino era in acqua, a circa 50 cm dalla riva e 5 cm di profondità.
Questi termometri hanno la caratteristica di tenere in memoria il max e il min, finchè vengono resettati e le misure riprendono da quel momento.

Tra l'altro ho notato una cosa curiosa: appena dopo il tramonto, in inverno, l'acqua è sempre più fredda dell'aria (a volte perfino ghiacciata), ma c'è un momento, più avanti nella stagione, in cui si ha "l'inversione termica": dopo il tramonto la maggior inerzia termica dell'acqua la fa mantenere più calda dell'aria: quello è il momento in cui i rospi comuni entrano in acqua per la prima volta nell'anno.

Non so se è valido ovunque, ma qui ha funzionato così. Forse è solo una coincidenza, non so.

Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2013 : 14:53:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qui trovi tutto sull'acqua

"Good people don't go into government" (D. Trump)

L''acqua dei laghetti: temperatura
Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 gennaio 2013 : 17:10:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie ad entrambi,
Ed interessante la correlazione tra le temperature ed i rospi comuni
Questo è un calcolo analogo per le rane dalmatine, ma vedo che le due specie, dove convivono, entrano in acqua per la riproduzione a distanza di poco tempo, interessante



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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 12:20:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dagli stagni ai ruscelli...

Come saprete, con l'aiuto dell'associazione erpetologica altoatesina "Herpeton" sto facendo una ricerchina su una popolazione di salamandre pezzate... nel programma è compresa una serie di analisi chimico-fisico-biologiche di tre rii (in due dei quali sono state trovate le larve).
Sto cercando evidenze (per ora non trovate ma quasi), di riproduzioni autunnali, ma lo scorso dicembre sono rimasto molto stupito dall'analisi della temperatura del rio più grande, sulle cui rive abita una bella popolazione di salamandre: la temperatura dell'acqua, misurata dai tecnici del Laboratorio biologico provinciale, era di -0,5° C, e l'acqua (rapida ed abbondante) letteralmente gelava in blocco al solo immergervi la rete a maglia fitta per il campionamento biologico. Insomma: era mantenuta allo stato liquido dal solo movimento... abbiamo pescato acqua e campionato ghiaccio.

L'altro rio, a circa 1 km di distanza, aveva una temperatura di +5°...

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 12:32:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Ciò che ho fatto io è stato mettere un termometro elettronico da automobile, di quelli col sondino esterno, vicino allo stagno. Lo tenevo a livello del suolo, perchè è lì che ci sono gli anfibi, mentre il sondino era in acqua, a circa 50 cm dalla riva e 5 cm di profondità.
Questi termometri hanno la caratteristica di tenere in memoria il max e il min, finchè vengono resettati e le misure riprendono da quel momento.


Immagino che tu lo tenessi collocato in una posizione fissa e protetto dalle intemperie. Nel mio caso trattandosi di un laghetto in parco pubblico dovrei quanto meno nasconderlo in un tombino, ma la cosa si complica. Preferisco rilevazioni salutarie.

Ne ho visto uno per auto con temp int - est e un cavetto con sonda esterna lungo 3 m, cosa ottima, mentre quelli per acquari hanno il cavetto lungo solo 1 m.
Dovrei usarlo per rilavazioni volanti, per cui max e min credo che non mi servirebbero ma c'erano, come anche altre funzioni (tipo umidità, ecc...)
Chissà se la rilevazione è istantane?.
Chissà se la sonda resiste all'umidità?

Un termometro del genere potrebbe essere utile per rilevazioni saltuarie e per monitorare più laghetti.

Ho visto che esistono dei data logger per la temperatura in grado di trasmettere i dati a distanza a un PC (anche i caloriferi di casa mia hanno un sistema del genere. Una volta all'anno un tecnico preleva i dati di tutti i caloriferi del condominio senza nammeno entrare in casa). Credo che costino relativamente poco e sarebbero l'idale, ma per ora penso a cose molto più semplici.

Cerco ancora.

Saluti
Alberto

Modificato da - Albisn in data 04 gennaio 2013 12:36:30
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 gennaio 2013 : 14:51:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì i datalogger resistono bene ad umidità e freddo.
@Barbaxx: che posto estremo quel rio

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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
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Inserito il - 05 gennaio 2013 : 00:37:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il mio termometro è come quello che appare nella prima foto qui:
Link
Il sondino esterno è stato 6 mesi in acqua senza riportare danni. Il guaio è la pioggia, che se entra rovina tutto. Magari il termometro funziona ancora, ma il display non mostra più i numeri completi...

Ho notato però che è piuttosto lento a misurare: bisogna lasciarlo in pace almeno un quarto d'ora, prima che si stabilizzi...

Ci sono altri modelli molto più veloci, anche istantanei, ma questo arrivava al decimo di grado. Non saprei però indicarti un modello più veloce e che abbia ancora tanta precisione.

Dario.
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