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paolo99
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:20:04
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Plebejus idas
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Modificato da - paolo99 in data 01 novembre 2012 11:23:04 |
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paolo99
Utente Senior
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:22:43
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Plebejus argyrognomon
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paolo99
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:23:50
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Lycaena phlaeas
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paolo99
Utente Senior
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:24:50
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Lycaena tityrus
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paolo99
Utente Senior
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:26:11
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Lampides boeticus
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paolo99
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:26:57
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Colias crocea
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paolo99
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:28:06
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Pieris napi
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paolo99
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:28:53
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Cupido argiades
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paolo99
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:29:34
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Pieris rapae
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paolo99
Utente Senior
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:30:11
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Pieris brassicae
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paolo99
Utente Senior
Città: Novara
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:31:00
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Pararge aegeria
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paolo99
Utente Senior
Città: Novara
Prov.: Novara
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:32:24
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Maniola jurtina
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paolo99
Utente Senior
Città: Novara
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:34:28
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Pyrgus onorpodi
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paolo99
Utente Senior
Città: Novara
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Inserito il - 01 novembre 2012 : 11:35:15
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Charchadorus alceae
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Mizar
Utente Super
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
11878 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 novembre 2012 : 13:18:18
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Avevo letto questo interessante post giorni fa ma non ho avuto tempo di rispondere subito, e quasi lo perdevo di vista! Interessanti gli interventi con il censimento delle specie, però mi chiedevo quale fosse il criterio migliore per definire una farfalla "di città". Nelle città più piccole ad esempio le farfalle possono benissimo arrivare dal verde della periferia, senza essere necessariamente una presenza fissa, ma solo di passaggio. Il centro delle grandi città invece non è facilmente raggiungibile in volo. Per cui la presenza/assenza di farfalle è strettamente legato alla presenza di parchi cittadini. In pratica io qui a Napoli, nel bel mezzo della città, trovo davvero pochissime specie(per la maggioranza Pieris), ma basta spostarmi di pochi km in zone abbastanza ampie di verde(tipo il bosco di Capodimonte, polmone della città) per trovare anche Macaoni, Maniola jurtina, Pararge aegeria e altre specie più tipiche delle "piccole" città. Ma diciamo che non siamo più "stettamente" in città, c'è più verde, minore densità di abitanti, poco cemento e asfalto, per cui mi sorprende meno veder volare certe farfalle. Ma per specie cittadine quale area è giusto considerare??Quella davvero ostile dei palazzi e del cemento o va bene anche un qualsiasi ampio parco urbano ricco di fiori e piante che simula abbastanza bene un ambiente "naturale"?Perchè credo, nel secondo caso, che la differenza con i prati e gli spazi naturali sia davvero minima per la varietà di specie, la differenza la fa semmai la quantità di esemplari... Spero di essere stato chiaro e non cortorto |
Verrà il giorno in cui uccidere un animale sarà considerato un delitto al pari di uccidere un uomo. (Leonardo da Vinci) |
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peppe66
Utente Senior
Città: Bari
Regione: Puglia
4955 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 novembre 2012 : 14:55:27
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Ciao Salvatore, trovo la tua osservazione piu' che giusta ed in effetti il senso del mio post e' quello di censire la presenza di farfalle all'interno della citta' e, come dici, in "ambienti ricchi di palazzi e cemento". Questo anche per verificare l'adattabilita' della specie in zone apparentemente ostili. Ovviamente, sta a noi valutare la veridicita' della presenza in base alla zona di osservazione ( per esempio, io ho volutamente omesso di inserire osservazioni inerenti ad una pineta che sorge in un quartiere periferico di Bari in quanto troppo vicina all'ambiente aperto della campagna circostante). Anche Marco (Jaco) ha specificato nel suo intervento la situazione ambientale di riferimento. Quindi, se vuoi inserire le tue gradite osservazioni puoi sempre specificarne il contesto... Grazie e un saluto Giuseppe
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Le Farfalle della Puglia Link |
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Jaco
Utente Senior
Città: Palermo
4568 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 novembre 2012 : 16:25:24
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Mi permetto di fare solo una breve nota
Non si dovrebbe parlare di adattabilità...l'urbanizzazione è un disturbo delle comunità già preesistenti, non si dovrebbe pensare che alcune specie arrivano perché l'ecosistema si evolve in un ecosistema "urbano", anche se a volte questo può facilitare la crescita numerica di certe specie opportuniste.
Qui si osserva quanta biodiversità rimane dopo il disturbo antropico. E questo è interessante sia quando il disturbo è intenso che meno intenso. Di per sé questa lista di nomi può sembrare superflua ma se invece si osserva cosa volava prima (perché magari c'è una documentazione storica) o cosa vola nei dintorni, si possono fare delle osservazioni interessanti.
Esempio A) Perché le specie A - B - C date presenti tempo fa oggi non volano più qui, come è cambiata la loro percezione dell'habitat? B) Perché le specie X - Y continuano ad esserci nonostante tutto! Quali sono le loro esigenze? C) Le specie che persistono hanno un ruolo ecologico in un contesto disturbato come la città? D) Se una specie X presente nei dintorni non è invece presente in città in che misura questo dipende dalle sue esigenze biologiche e quanto dal disturbo? E) Il fatto che determinate specie abbiano una certa sensibilità ad un particolare disturbo le rende idonee (ci sono numerosi parametri da soddisfare, non voglio essere frainteso) ad essere dei buoni indicatori dello stato ambientale?
Sono cose buttate lì in un attimo, ma personalmente penso possano essere interessanti.
Poi ognuno quando guarda con occhio critico o romantico al volo di una farfalla può fare osservazioni che hanno molte sfumature diverse. C'è chi guarda la farfalla volare inebriato e chi la guarda, magari anche inebriato o non, e si chiede "cosa vuoi dirmi col fatto che sei qui e in questo momento?" |
Marco
Il mio sito professionale: Link Il mio sito di scacchi: Link |
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Mizar
Utente Super
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
11878 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 novembre 2012 : 17:44:11
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Certo Marco, le tue considerazioni sono giustissime. Io mi ponevo solo il dubbio di cosa si intenda precisamente per "ambiente urbano". Nel senso che all'interno di una città esistono molteplici habitat diversi. Il fatto che, per esempio, a New York, a Central Park ci siano gli scoiattoli non vuol dire che essi si trovino anche tra i grattacieli. Chiaramente la loro sopravvivenza è legata agli alberi: no albero, no scoiattolo. Allo stesso modo le farfalle saranno legate alla presenza/assenza di determinate piante. Se la città consente la crescita di determinate piante(le quali a loro volta subiscono le pressioni antropiche sull'ecosistema) è presumibile che anche le farfalle legate ad esse riescano in una qualche misura a volare in città. Se la crescita di certe piante è possibile solo in parchi comunali allora la presenza di farfalle a esse legata sarà limitata solo a queste ultime. Io ad esempio ho osservato Macaoni nella città di Napoli, ma confinati solo in pochi ettari di prati e boschi. Usciti dai cancelli del parco è impossibile osservarli!Se dicessi che nell'area urbana di Napoli ho trovato un Papilio machaon, senza specificare l'ambiente, credo sarei molto impreciso. Tutto questo per dire insomma, che non è semplice definire i parametri dell'area urbana su cui censire le specie. |
Verrà il giorno in cui uccidere un animale sarà considerato un delitto al pari di uccidere un uomo. (Leonardo da Vinci) |
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Jaco
Utente Senior
Città: Palermo
4568 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 novembre 2012 : 19:34:36
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In città non sono presenti poi così tanti habitat sono più i "non habitat" presenti.
E' chiaro che stiamo parlando sempre di aree verdi in zone urbane. Non si può pretendere ovviamente di avere una ricca vegetazione sul cemento..quando si parla di zone urbane si parla delle aree verdi che persistono all'interno della città. Poi se vuoi valutare quanto un'area X di Palermo sia più o meno urbanizzata di un'area X di verde a Bari si può fare. Si può stimare la % di copertura non verde all'interno dell'area, il numero di specie vegetali alloctone presenti, il tipo di gestione dell'area...etc.
Temo si stia facendo l'assunto che urbano vuol dire cemento e che un parco X all'interno della città sia meno urbano del resto della città. Gli effetti dell'urbanizzazione si vedono proprio là! Perché ricadono proprio sul verde. Se si fa uno studio di ecologia urbana su una comunità di biondicatori la cerchi nel verde cittadino e non tra i palazzi
Non penso faresti un grande errore dicendo solo "Napoli", se fotografi un macaone nella villa X di Napoli..certo nessuno ti impedisce di certo di scrivere il luogo preciso, sapendo tutti che Napoli è una città molto grande (tanto avrei fatto per un'altra città ugualmente grande, ma solo per essere più precisi visto la dispersività della cosa).
E' chiaro che se per caso "catturi" il macaone mentre vola tra due palazzi sta utilizzando quell'area come corridoio ecologico per spostarti in una seconda area e non assumi, prendendo il macaone là, che esista una popolazione di macaoni tra due palazzi. Una volta ho visto una Calopteryx volare verso la stazione!
Possibilmente si potrebbe dire lo stesso di un piccolo parco X sempre in una città X, dove magari, noi non lo sappiamo, solo guardando una farfalla volare ci verrebbe da pensare che là c'è una popolazione presente e invece quella popolazione, più precisamente metapopolazione, esiste solo per un effetto di continua ricolonizzazione perché al suo interno i tassi di mortalità sono maggiori di quelli di natalità.
Capisco il tuo dubbio. Comunque è interessante sapere se una specie è presente in città, anche perché se c'è la pianta ospite non vuol dire che ci sia la specie, tanto quanto è interessante sapere quali matrici o non habitat della città una specie usa per spostarsi in altre aree (nel concetto di areale di una specie si contano anche questi spazi). Sarebbe anche interessante sapere quanti fenomeni di spostamento (reclutamento) si verificano tra due ville o più, vicine..e sarebbe importante valutare quali servizi ecosistemici continuano offrire le aree verdi in città con la loro biodiversità anche se sottopposta a forti disturbi.
Questo tipo di studi è persino comparabile. Tendenzialmente gli effetti dell'urbanizzazione sono gli stessi anche in posto molto diversi e lontani. Perché la città deve assolvere la stessa funzione per la stessa specie ovunque: l'uomo.
Although many human activities promote biotic homogenization, urbanization is one the most homogenizing activities of all. One reason is their exceptionally uniform nature: cities are habitats constructed almost exclusively to meet the relatively narrow demands of just one species, Homo sapiens. As a result, cities are physically very similar throughout the world: roads, skyscrapers, and residential housing in the suburbs are almost indistinguishable. Also, cities typically grow by accre- tion and their homogenizing influence expands as land-use alteration intensifies. (McKinney, 2006) |
Marco
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Modificato da - Jaco in data 05 novembre 2012 19:35:15 |
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CP
Utente Senior
Città: Modena
Prov.: Modena
Regione: Emilia Romagna
1446 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 novembre 2012 : 21:29:09
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Ciao abito a Modena in una zona direi verde: a 200 mt da casa ho il secondo parco per estensione della città con tre piccoli stagni e una zona volutamente tenuta non sfalciata a 500 mt un parco con 2 piccoli laghi e davanti casa un piccolo bosco facente parte di una villa del 1600 ca queste le mie osservazioni
Papilio machaon Iphiclides podalirius Pieris brassicae Pieris rapae Pontia edusa Colias crocea Lycaena phlaeas Lycaena tityrus Cacyreus marshalli Leptotes pirithous Plebejus argon Aricia agestis Polyommatus icarus Coenonympha pamphilus Lassiommata megera Pyrgus malvoides Ochlodes sylvanus Apatura ilia N. polychloros Aglais io Vanessa atalanta Vanessa cardui Melitaea phoebe |
Ciao Claudio
Flickr Lipu Modena
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