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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse.
Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 Forum Animali - Natura Mediterraneo
 RETTILI
 Cannibalismo nella specie Hierophis viridiflavus
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prz
Utente V.I.P.

Città: roma


225 Messaggi
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Inserito il - 26 settembre 2012 : 00:48:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
allego una foto della natrice. non posso altrettanto del biacco ma se interessa vedrò di fotografarlo
Immagine:
Cannibalismo nella specie Hierophis viridiflavus
277,21 KB

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aspisatra
Moderatore


Città: Svizzera

Regione: Switzerland


2170 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2012 : 08:18:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non si può negare l'opportunismo alimentare del biacco e per di più, vista questa documentazione pure il suo cannibalismo.
Ad ogni modo non generalizzerai questo tipo di predazione.

Credo che se le altre risorse alimentari sono sufficientemente abbondanti, e i serpenti possibili prede del biacco, non hanno comportamenti troppo intimoriti, la coabitazione pacifica é norma.

Conosco vari habitat in cui é possibile osservare su poche decine di metri di muretti a secco e roveti Hierophis viridiflavus, Zamenis longissimus, natrix natrix, Coronella austriaca, Vipera aspis. A volte gli questi animali si possono vedere a poche decine di centimetri gli uni dagli altri.

Forse in certe regioni l'opportunismo del biacco é maggiore che in altri ("specializzazione alimentare"?) per vari fattori. Sarebbe interessante capire che percentuale ha la predazione di serpenti dell'alimentazione globale del biacco, e questo prendendo in esame varie zone, analizzandone l'habitat, le risorse alimentari e il comportamento dei singoli serpenti.


Greg Meier

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salvob
Utente Senior


Città: Trabia
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


1569 Messaggi
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Inserito il - 26 settembre 2012 : 22:21:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il cannibalismo del biacco, in questo caso, non potrebbe essere influenzato in qualche modo dall'ambiente insulare?

<<Gli uomini? Ne esistono credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fà. Ma non si sa mai dove trovarli. Il vento li spinge qua e là. Non hanno radici e questo li imbarazza molto>> - Il piccolo principe
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


1459 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2012 : 15:54:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di salvob:

Il cannibalismo del biacco, in questo caso, non potrebbe essere influenzato in qualche modo dall'ambiente insulare?


Direi di no. All'Elba non mancano certo topi, lucertole e uccelletti.
Un mio amico mi ha raccontato di avere raccolto un giorno, in un bosco in provincia di Pavia, un biacco "bicolore": per metà nero e per metà giallo e nero! Erano in realtà due biacchi, ed uno dei due stava ingollando l'altro. Il cannibalismo nei biacchi è quindi un evento frequente un po' ovunque...

Fortunato/Zoroaster
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Claudio Baffo
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Italy


4485 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2012 : 16:42:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Posto giusto momento giusto,complimenti veramente,occasione unica,difficilmente ripetibile,belle foto,ciao.

Baffo

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erix
Utente Senior

Città: catania
Prov.: Catania

Regione: Sicilia


607 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2012 : 20:25:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
D'accordo con Fortunato : il cannibalismo nel Biacco è un fattore ordinario che esula dall'habitat. Il rischio semmai in un piccolo ambiente insulare è quello dell'estinzione : ma mi pare che nelle piccole Tremiti,faccio un esempio, dove lo spettro trofico non dev'essere variegato,il Biacco è ben presente. Int
Immagine:
Cannibalismo nella specie Hierophis viridiflavus
108,69 KB anto sono riuscito a scannerizzare la vecchia foto(1985!) della Valle dei Templi. Non si vede molto ma vi posso assicurare che quel giovane biacco stava ingollando un altro giovane Biacco!

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aspisatra
Moderatore


Città: Svizzera

Regione: Switzerland


2170 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2012 : 08:27:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A questo punto opterei per il fatto che dove passa Angelo, i biacchi diventano cannibali!

Scherzi a parte, ottime e interessantissime osservazioni.

Uno studioso svizzero, negli anni '70 aveva proceduto a qualche esperimento per capire il fenomeno. Non so se é la soluzione al fenomeno, ma forse ne può spiegare alcuni aspetti.

In pratica questa persona aveva catturato un paio di biacchi e alcune lucertole e le aveva messe tutti assieme in un grande terrario esterno. Essendo tutti animali appena catturati, hanno girovagato impanicati nel terrario per qualche tempo. Dopo alcuni giorni biacchi e ramarri si termoregolavano tutti assieme, gli uni sugli altri.

Dopo alcune settimane, quel signore ha catturato alcuni altri biacchi che sono stati introdotti nel medesimo terrario assieme agli abitanti precedenti. Chiaramente i nuovi arrivati "panicavano" e su muovevano in determinato modo. I nuovi arrivati furono mangiati dai biacchi che viveano da diverse settimane nel terrario.

Da qui l'ipotesi che il comportamento di fuga della preda scatena l'istinto predatorio dl biacco. Le lucertole immesse nel terrario nel medesimo tempo dei biacchi si sono abituate al nuovo ambiente, biacchi inclusi, che non temevano più, per cui non scappavano in sua presenza e furono quindi risparmiate. I biacchi introdotti in ultimo, invece, si muovevano disordinatamente, scatenando l'istinto cacciatore dei biacchi abituati e tranquilli nel terrario.


Greg Meier

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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


1459 Messaggi
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Inserito il - 28 settembre 2012 : 09:46:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Messaggio originario di aspisatra:

A questo punto opterei per il fatto che dove passa Angelo, i biacchi diventano cannibali!

Scherzi a parte, ottime e interessantissime osservazioni.

Uno studioso svizzero, negli anni '70 aveva proceduto a qualche esperimento per capire il fenomeno. Non so se é la soluzione al fenomeno, ma forse ne può spiegare alcuni aspetti.

In pratica questa persona aveva catturato un paio di biacchi e alcune lucertole e le aveva messe tutti assieme in un grande terrario esterno. Essendo tutti animali appena catturati, hanno girovagato impanicati nel terrario per qualche tempo. Dopo alcuni giorni biacchi e ramarri si termoregolavano tutti assieme, gli uni sugli altri.

Dopo alcune settimane, quel signore ha catturato alcuni altri biacchi che sono stati introdotti nel medesimo terrario assieme agli abitanti precedenti. Chiaramente i nuovi arrivati "panicavano" e su muovevano in determinato modo. I nuovi arrivati furono mangiati dai biacchi che viveano da diverse settimane nel terrario.

Da qui l'ipotesi che il comportamento di fuga della preda scatena l'istinto predatorio dl biacco. Le lucertole immesse nel terrario nel medesimo tempo dei biacchi si sono abituate al nuovo ambiente, biacchi inclusi, che non temevano più, per cui non scappavano in sua presenza e furono quindi risparmiate. I biacchi introdotti in ultimo, invece, si muovevano disordinatamente, scatenando l'istinto cacciatore dei biacchi abituati e tranquilli nel terrario.




Quindi: mai fuggire davanti ad un biacco!


Ho capito chi faceva quegli esperimenti: il mitico Peter...

Fortunato/Zoroaster
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


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Inserito il - 28 settembre 2012 : 12:37:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non credo sia solo una questione di comportamento.

Un predatore in cattività si abitua anche agli odori, alla forma e al colore (oltre che al comportamento) dei suoi "compagni di cella".

Durante la fase critica di ambientamento (quando la fame è l'ultimo dei problemi), il predatore non "registra" le altre creature viventi nel suo ambiente come prede (fossero anche dei topi!), e continua quindi a considerarle come "compagni di sventura" anche in seguito, essendosi abituato alla loro presenza.

Più avanti, col tempo, il predatore si ambienta alla prigionia e la fame aumenta.

Un nuovo ospite introdotto in quel momento (con odori, forme e comportamento diversi) fa ovviamente scattare i naturali istinti primordiali del predatore, sopiti per un meccanismo del tutto innaturale.

Fortunato/Zoroaster
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aspisatra
Moderatore


Città: Svizzera

Regione: Switzerland


2170 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2012 : 14:14:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esatto Fortu, ma resta il fatto che la potenziale preda che perde la paura del suo predatore, quindi non scappa, non viene più visto come preda.
Ad ogni modo credo che tu hai quel libricino del Peter, se ci butti un'occhio, trovi tuta la storiella che io ho riassunto a memoria!

Greg Meier

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Utente V.I.P.

Città: roma


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Inserito il - 28 settembre 2012 : 20:50:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di aspisatra:

A questo punto opterei per il fatto che dove passa Angelo, i biacchi diventano cannibali!

Scherzi a parte, ottime e interessantissime osservazioni.

Uno studioso svizzero, negli anni '70 aveva proceduto a qualche esperimento per capire il fenomeno. Non so se é la soluzione al fenomeno, ma forse ne può spiegare alcuni aspetti.

In pratica questa persona aveva catturato un paio di biacchi e alcune lucertole e le aveva messe tutti assieme in un grande terrario esterno. Essendo tutti animali appena catturati, hanno girovagato impanicati nel terrario per qualche tempo. Dopo alcuni giorni biacchi e ramarri si termoregolavano tutti assieme, gli uni sugli altri.

Dopo alcune settimane, quel signore ha catturato alcuni altri biacchi che sono stati introdotti nel medesimo terrario assieme agli abitanti precedenti. Chiaramente i nuovi arrivati "panicavano" e su muovevano in determinato modo. I nuovi arrivati furono mangiati dai biacchi che viveano da diverse settimane nel terrario.

Da qui l'ipotesi che il comportamento di fuga della preda scatena l'istinto predatorio dl biacco. Le lucertole immesse nel terrario nel medesimo tempo dei biacchi si sono abituate al nuovo ambiente, biacchi inclusi, che non temevano più, per cui non scappavano in sua presenza e furono quindi risparmiate. I biacchi introdotti in ultimo, invece, si muovevano disordinatamente, scatenando l'istinto cacciatore dei biacchi abituati e tranquilli nel terrario.




Interessanti queste osservazioni, avvalorano maggiormente l' opportunismo di questa specie.

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nick87
Utente Senior


Città: Caserta
Prov.: Caserta

Regione: Campania


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Inserito il - 05 ottobre 2012 : 10:14:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di aspis:

Il bestione, oltre che cannibale anche gourmet, ovvero: biacco al rosmarino !


ahahahaha!

lessi una citazione, anche se non ricordo di quale zoologo, che l'unico animale a preoccuparsi da che fonte provenga il suo cibro sembrerebbe essere soltanto l'uomo!

Nic

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