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 FUNGHI VELENOSI
 armillaria mellea
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mico52
Utente nuovo

Città: siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


7 Messaggi
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Inserito il - 04 novembre 2006 : 08:16:01 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salute a tutti, ho letto che Armillaria Mellea, il chiodino, contiene sostanze cancerogene. Voi ne sapete niente? Grazie

Modificato da - Lipo in Data 04 novembre 2006 17:17:37

Lipo
Utente Senior


Città: Desio
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


3330 Messaggi
Micologia

Inserito il - 04 novembre 2006 : 17:26:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Benvenuto nel Forum, Massimo.
Sinceramente non ho mai sentito nulla in merito.
Che il gruppo delle Armillaria abbia dei problemi di tossicità è noto da parecchio tempo, è un fungo che è "commestibile per tradizione".
Sinceramente è uno dei pochi funghi che consumo, ma può dare seri problemi se non viene cotto correttamente previa bollitura per almeno 15 minuti.
Ci sono casi di intolleranza in alcuni soggetti e quindi è il classico fungo da non regalare ad amici e conoscenti....

Attendiamo se qualcuno ha informazioni sulla presunta presenza di sostanze cancerogene.


Ciao

Lipo
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 04 novembre 2006 : 17:37:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lipo:
Sinceramente è uno dei pochi funghi che consumo, ma può dare seri problemi se non viene cotto correttamente previa bollitura per almeno 15 minuti.
Attendiamo se qualcuno ha informazioni sulla presunta presenza di sostanze cancerogene.
Ciao

Lipo

Forse c'è soltanto da aggiungere di limitarsi a consumare i cappelli, escludendo la parte superiore del gambo che spesso non viene del tutto eliminata, anche se soltanto per pochi centimetri.
Francesco

armillaria mellea Francesco Ciabattini

Link

Modificato da - Francesco Ciabattini in data 04 novembre 2006 17:42:21
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nettuno
Utente V.I.P.

Città: 60044 Fabriano
Prov.: Ancona

Regione: Marche


237 Messaggi
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Inserito il - 05 novembre 2006 : 00:41:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io preciserei anche che l'acqua di pre-bollitura VA BUTTATA VIA PERCHé CONTIENE LE SOSTANZE TOSSICHE. Quindi riassumendo: si usino solo esemplari giovani (lamelle chiare), si scarta il gambo che è coriaceo. Si fa la pre-bollitura (si butta via l'acqua) e solo ora si preparano nei modi usuali.

Ma della canceroginità non ne ho mai sentito parlare quindi attendo notizie.
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Gaspy
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1703 Messaggi
Micologia

Inserito il - 05 novembre 2006 : 23:26:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Delle sostanze cancerogene mi preoccuperei poco: al di là che la larga maggioranza di ciò che mangiamo (pensate soltanto alle spezie ed erbe aromatiche) ne contiene. E provatamente cangerogeni sono metaboliti contenuti nell' Agaricus bisporus che pure viene venduto in tutti i mercati del mondo.

Circa l' avvelenamento, che è talmente diffuso da costituire la principale causa (nei funghi) di cure ospedaliere, posso dire quanto segue.
E' un fungo largamente consumato, almeno in Veneto dove per molti anni era quasi l'unico venduto nei negozi e mercati. Io e la mia famiglia ne abbiamo consumato in grandi quantitativi almeno dal 1944 e mai abbiamo avuto disturbi.
Aggiungo che mia madre mai li bolliva, ma che erano cotti nell'olio aglio e prezzemolo, gambi compresi, dato che non eravamo sufficientemente ricchi da permetterci di buttarli.
Perciò essi possono essere considerati tossici quanto lo è il pane agli intolleranti del glutine.
Possono però verificasi cause esterne che li rendono tossici.
Un congelamento notturno può causare lo sviluppo di microrganismi patogeni (non è provato, ma statisticamente sospettato)
Al di là del rischio botulinico (che risiede in tutte le sostanze che si decompongono) la decomposizione sviluppa anche delle amine tossiche (cadaverina,putrescina, ecc.) Inoltre esiste la possibilità (non solo con i chiodini) di batteriosi (staffiococcus aureus) che danno sindromi parafalloidiche (anche se a evoluzione benigna).
I chiodini che acquistavamo erano sempre freschi e di prima qualità, mentre molta gente mette in pentola qualsiasi cosa.
Io sono l'ultimo a consigliare di mangiare funghi di qualsiasi tipo, ma odio le leggende metropolitane e se mi viene insinuato un dubbio, cerco tutte le fonti per poter dire con tranquillità
1) E'tossico, perché....
2) E' tossico, ma si ignorano i principi.
3) Non è provatamete tossico.
Questo mio principio vale tanto per i funghi che per qualsiasi cibo o bevanda che ingurgitiamo.

Se tutti nella vita seguissimo il principio della documentazione e meno la propaganda, certi bricconi (compresi i politici)la farebbero franca con minore facilità
Gaspy


B.Gasparini
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


13740 Messaggi
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Inserito il - 08 novembre 2006 : 07:38:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buongiorno,
proprio in questi giorni c'è stata una buona raccolta di armillaria mellea, ma ho scoperto, oltre alle cose che ho letto e che erano note, che per la conservazione è sicuramente da scartare la congelazione anche dopo la cottura, perché in questa condizione può sviluppare una tossina. E' confermato. Vero?
In tal caso conviene raccoglierne giusto la quantità che si intende consumare freschi.
Gianni

Gianni D'Orefice
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Lipo
Utente Senior


Città: Desio
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


3330 Messaggi
Micologia

Inserito il - 08 novembre 2006 : 09:12:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Gianni DOrefice:

Buongiorno,
proprio in questi giorni c'è stata una buona raccolta di armillaria mellea, ma ho scoperto, oltre alle cose che ho letto e che erano note, che per la conservazione è sicuramente da scartare la congelazione anche dopo la cottura, perché in questa condizione può sviluppare una tossina. E' confermato. Vero?
In tal caso conviene raccoglierne giusto la quantità che si intende consumare freschi.
Gianni

Gianni D'Orefice


Ciao, sinceramente anche questa mi giunge nuova....
Come dicevo precedentemente è uno dei pochi funghi che consumo, probabilmente per tradizione. Quando ero ragazzino facevo la gara con mio padre a chi ne portava a casa di più :-)
Dalle mie parti è l'unico fungo che cresce copioso ed è un fungo molto ricercato. Come sappiamo cresce in un tempo molto limitato e il quantitativo raccolto, è forse l'unica specie che è consentita la raccolta senza limitazione di peso, presume una conservazione prolungata o il regalo ad amici e parenti ( sconsigliato per l'intolleranza verso alcuni soggetti). La congelazione DEVE essere fatta SOLO dopo la bollitura dei funghi. Mentre è sconsigliato il consumo dopo congelamento anche naturale come spiegava Gaspy.
E' anni che congelo e consumo Armillaria sp. senza nessun tipo di problema. La pericolosità del consumo di questo fungo congelato è la stessa che si ha quando è ancora fresco. Molte volte il chiodino viene raccolto in ambienti inquinati e questo fattore non fa che aumentare la sua intolleranza in alcuni soggetti.
L'importante è congelarli DOPO PREBOLLITURA .... almeno 15 minuti consigliata 30

Questa è la mia anima micofaga :-)

Lipo

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zico
Utente Senior


Città: Perugia
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


573 Messaggi
Micologia

Inserito il - 08 novembre 2006 : 13:58:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In umbria c'è eccome il limite del peso, e poi.....
....non si regalano mai i funghi!!!???
Ciao a tutti,
Zico
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 08 novembre 2006 : 14:38:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per la consumazione del chiodino, riassumendo le regole d'oro già indicate nei vari messaggi:
1) Consumare individui giovani e freschi (evitare di acquistarli al mercato, raccoglierli direttamente)
2) Sbollentarli (eliminare l'acqua) e cuocere prolungatamente
3) Evitare di congelarli (freschi non cotti)
4) Non eccedere nel consumo, alcuni hanno problemi allergici alimentari

Mai sentito di sostanze cancerogene.
Trovo assurdo il limite di peso per questa specie in quanto parassita, sensato è limitare la raccolta perché sono un cibo per gli animali.


Alessandro PD
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mico52
Utente nuovo

Città: siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 10 novembre 2006 : 09:14:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Gianni DOrefice:

Buongiorno,
proprio in questi giorni c'è stata una buona raccolta di armillaria mellea, ma ho scoperto, oltre alle cose che ho letto e che erano note, che per la conservazione è sicuramente da scartare la congelazione anche dopo la cottura, perché in questa condizione può sviluppare una tossina. E' confermato. Vero?
In tal caso conviene raccoglierne giusto la quantità che si intende consumare freschi.
Gianni

Gianni D'Orefice
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mico52
Utente nuovo

Città: siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 10 novembre 2006 : 09:17:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'armillaria mellea va consumata cotta e bene, per quanto riguarada la conservazione in frigo, mai cruda perchè il gelo, sembra che modifichi lo stato del fungo e pertantoo può divenire tossico. Anche raccoglierlo dopo una gelata non è buonas pratica. Per quanto riguarda le sostanze cancerogene, sembra che contenga N-alchilnitrosammine, sostanze cancerogene, insieme al Leccinum scaber. grazie
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


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Inserito il - 15 novembre 2006 : 07:55:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao amici,
ho fatto un po' di ricerche sul tema ed ho trovato conferma su quanto avevo detto nella prima comunicazione, vi allego la scheda completa sull'armillaria evidenziando la parte che ci interessa. Anche io ne ho mangiato sempre e non pochi, ma mi è andata sempre a quanto pare! Però meglio essere cauti a quanto sembra.
Saluti a tutti da Gianni

SCHEDA
ARMILLARIA MELLEA

Cappello: 2-9 cm, inizialmente emisferico, poi aperto, da convesso a spianato ed infine anche concavo e ± umbonato. Decorato particolarmente al centro da minute squamule appuntite e fugaci, di colore più scuro, orlo striato ed involuto. Colore variabile a seconda dell'albero su cui cresce, da giallo miele a bruno scuro, da verdastro a rossiccio, con il margine a lungo pallido.
Lamelle: da adnate- annesse a decorrenti, fitte e strette, biancastre, poi maculate di giallastro o di bruno negli esemplari maturi.
Gambo: Slanciato, cilindrico o rigonfio, presto rigido e coriaceo alto fino a 15 cm x 1-2 cm, inizialmente pieno, poi cavo, striato sopra l'anello, fioccoso sotto. Di colore variabile da crema carnicino a concolore al cappello, imbrunente alla base. Anello persistente, cotonoso all'orlo, bianco, striato nella parte superiore, al margine talora giallo.
Carne: Soda nel cappello e biancastra, coriacea nel gambo e brunastra. Sapore amaro, odore fungino.
Microscopia: Spore bianche in massa, da ellissoidali ad ovali, lisce, 7-8,5 x 5,5-6 µm. Basidi senza giunti a fibbia.
Habitat:Cresce su ceppaie interrate, pricipalmente di latifoglie (querce, castagno, pioppo e faggio), ma anche di Abete bianco e Pino.
Commestibilità: Commestibile con cautela, e solo gli esemplari giovani e freschi, privati del gambo e prebolliti, sono sempre più frequenti i casi di tossicità. Attenzione a non fare confusione con il TOSSICO Cortinarius orellanus. Non congelare: può sviluppare una tossina.


Gianni D'Orefice
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sossua
Utente V.I.P.

Città: porcia
Prov.: Pordenone

Regione: Friuli-Venezia Giulia


133 Messaggi
Micologia

Inserito il - 15 novembre 2006 : 17:12:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quale tossina può sviluppare alla congelazione? Non sono a conoscenza di lavori scientifici in merito, ma solo a dicerie. A te risulta qualcosa di serio in proposito?

Grazie. Ciao.
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


13740 Messaggi
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Inserito il - 16 novembre 2006 : 06:37:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di sossua:

Quale tossina può sviluppare alla congelazione? Non sono a conoscenza di lavori scientifici in merito, ma solo a dicerie. A te risulta qualcosa di serio in proposito?

Grazie. Ciao.

La mia ricerca in merito, non è di natura scientifica, ma è stata sollecitata da alcune situazioni determinatesi in questi ultimi tempi e il forum ha dato l'occasione, come per tanti altri argomenti, di poterci comunicare le nostre esperienze. Una mia conoscente, che ha raccolto e mangiato questi funghi, freschi e sbollentati, ha avuto una forma di intossicazione con evidente e preoccupante eruzione cutanea, rivoltasi ad una dottoressa per il caso, questa le ha chiesto se i funghi mangiati fossero congelati, perché in tal caso sarebbe accertato lo sviluppo di una tossina. Io vado su internet e trovo su un sito dedicato ai funghi la scheda della armillaria che ho messo sul forum che conferma quanto detto.
Ora certo, grazie al dibattito sul nostro forum, ne so molto di più e sono convinto che forse si tratta di una intolleranza personale, ma la cosa va vista con una certa cautela.
Ciao Gianni


Gianni D'Orefice
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sossua
Utente V.I.P.

Città: porcia
Prov.: Pordenone

Regione: Friuli-Venezia Giulia


133 Messaggi
Micologia

Inserito il - 16 novembre 2006 : 13:57:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
.. ecco, appunto ... trattavasi di diceria ... che purtroppo viene, con i copia-incolla, tramandata e riscritta su molti testi micologici "da bancarella". Ne è uscito uno anche il mese scorso ... che parlava di una famigerata tossina del chiodino dopo congelazione ...

ciao e grazie
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cornacchia
Utente Junior


Città: fabriano
Prov.: Ancona

Regione: Marche


28 Messaggi
Micologia

Inserito il - 01 dicembre 2006 : 15:49:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proposito di intolleranze e presunte tossine per Armillaria mellea, ricordo che la Dott.sa Assisi in una discussione disse che oltre che indigesto, con la complicità del gelo, si scatena una sorta di reazione interna cellulare per cui si viene a produrre ed accentuare il livello tossico del fungo stesso. Non ricordo precisamente il numero di intossicazioni registrate al Noguarda di milano per Armillaria mellea ma sono molte.
Se si mangia un fungo deve essere un piacere, non una sfida.

Ciao atutti e ..... mi informo meglio a proposito di tossina e commestibilità su Armillaria mellea.
A presto Cornacchia.

cornacchia
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cornacchia
Utente Junior


Città: fabriano
Prov.: Ancona

Regione: Marche


28 Messaggi
Micologia

Inserito il - 01 dicembre 2006 : 21:41:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ogni promessa è debito.

Riguardando nel mio libro, a proposito di intossicazioni sottolinea quella da Armillaria mellea in un caso che ha dato dei seri disturbi.
La sintomatologia era con un quadro di tipo Muscarinico e e Neurotossico.
La conclusione è stata che essendo tardiva come comparsa, circa 15 ore dopo l'ingestine la cosa ha destato sospetto.
A seguito di analisi cliniche e ricerche, viene ipotizzata da RACOL la presenza di azione antibiotica "MELLEOLIDE" nel fungo in questione e la Dott.sa Follesa del Niguarda di Milano la conferma con incidenza di intossicazione nei casi documentati.
I dati dei casi clinici sono stati segnalati anche al Ministero della Sanità consigliando una eventuale rivalutazione della commestibilità del fungo.

Spero di non aver creato danni, ma quello che leggo scrivo....

Un saluto e comunque ribadisco che il mangiare è un piacere e non una sfida...


Un saluto

cornacchia
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


13740 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 02 dicembre 2006 : 09:36:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie David,
davvero la tua ricerca risolve un quesito che da tempo ci stava animando.
Da una dott.ssa in farmacia, avevo avuto le stesse informazioni e poi avevo saputo di un caso di intossicazione di una amica, perciò mo sono fatto carico di segnalare la questione.
Ancora una volta il nostro forum si è rivelato un ottimo strumento di comunicazione di conoscenza.
Grazie davvero per la collaborazione e per le notizie scientifiche di cui avevamo di certo bisogno.
Come diceva il mio micologo di fiducia, ci sono tante cose buone da mangiare, non è detto che uno deve rischiare per tanto poco; né deve essere una sfida, come giustamente dici, quello che è uno dei piaceri della vita!

Gianni D'Orefice
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zico
Utente Senior


Città: Perugia
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


573 Messaggi
Micologia

Inserito il - 03 dicembre 2006 : 17:10:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quando ho letto lo pseudonimo cornacchia mi è venuto un leggero sospetto, ho clikkato sopra e....
benarrivato!
zico

n.b. ricorda che trattasi di una critossina
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cornacchia
Utente Junior


Città: fabriano
Prov.: Ancona

Regione: Marche


28 Messaggi
Micologia

Inserito il - 06 dicembre 2006 : 23:11:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per la puntualizzazione.
Sei sempre un grande maestro.

Arrivederci a presto...

Un saluto......

Hii hii hii !!!!!




cornacchia
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Orlando55
Utente Senior

Città: s. pietro in g.
Prov.: Cosenza

Regione: Calabria


1515 Messaggi
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Inserito il - 29 luglio 2007 : 05:56:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caio Amici per quando riguarda la pericolosità alimentare dell'Armillaria mellea:

-In merito a quando citato da Cornacchia: Nel corso del 1°Convegno Internazionale di Micotossicologia (Roccella Jonica 4-5 Dic 1998)
J.P.RASCOL ha presentato un lavoro sulla Sindrome da Armillaria, a lunga incubazione (12-15ore)in cui molto probabilmente interviene anche una sostanza ad azione antibiotica "Melleolide".

- Nello stesso Convegno L. GIACOMONI', Stimato Micotossicologo, nel suo lavoro:
" Un concetto moderno in micotossocologia: I funghi a tossicità variabile" ha relazionato, tra l'altro, a proposito di numerosi casi di intossicazioni collettive dovute al consumo di Armillaria mellea; presentando, in modo dettagliato,una Sindrome a lunga incubazione "tardif et muscarinien" di tipo muscarinico con compromissioni gastrointestinali.

_ A proposito di quando accennato da Cornacchia sui tanti casi di intossicazione accertati presso il Niguarda di Milano, preciso che nel corso del 3° Convegno Internazionale di Micotossicologia ( Reggio Emilia 6-7 Dic. 2004) P.FOLLESA, G. Gentili, M.L.Colombo nel loro lavoro: "Casistica su manifestazioni cliniche determinate da funghi dichiarati commestibili 1993-2003" hanno così relazionato:
"Dai dati raccolti nel corso dell'attività svolta nel periodo considerato,si evince che le intossicazioni imputabili ai funghi dichiarati commestibili rappresentano una problematica non solo assolutamente non trascurabile, ma addirittura un fenomeno caratterizzato da un trand in continua evidente ascesa nel tempo. Pertanto è ancora possibile pensare, facendo riferimento alle cause già note, che tale problema sia sempre e solo causato dall'eccessivo consumo di funghi, dalla scorretta modalità di preparazione e cottura, dall'aumentata intolleranza individuale nei confronti di questo alimento? Non si potrebbe trattare, al contrario di un fenomeno più serio e più complesso di quanto si continui ad ipotizzare?"
Per quanto riguarda le percentuali di casi di intossicazioni dovute all'Armillaria mellea, e relativo gruppo, sulla totalità di quelle accertate da consumo di funghi,
hanno fornito i seguenti dati:

- Nel periodo 1993-1997: 16,4%
- Nel periodo 1998-2003: 18,5%

Alla luce di quanto esposto, premesso che ognuno è libero di consumare ciò che preferisce,(Cornacchia dice che il mangiare deve essre un piacere non una sfida, condivido in pieno), non capisco questo accanimento a voler cosiderare ancora "COMMESTIBILE" tutti i funghi del gruppo: ARMILLARIA MELLEA.

Saluti Orlando



Immagine:
armillaria mellea
143 KB



Modificato da - Orlando55 in data 29 luglio 2007 06:01:35
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