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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Fred
Utente V.I.P.
Città: Monteverde
Regione: Umbria
454 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 agosto 2012 : 16:36:02
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Il Parco Regionale del Monte Subasio ha promosso diverse manifestazioni, con l'obiettivo di aumentare la conoscenza del territorio, la più rilevante delle quali è stata l'apertura del Laboratorio Ecologico di Geo-Paleontologia che ospita una mostra permanente di reperti geologici e paleontologici provenienti dall’Appennino Umbro marchigiano ed in particolare dal Monte Subasio. Il Monte Subasio si presenta come un rilievo isolato rispetto alla catena appenninica, ben visibile e riconoscibile, grazie alla caratteristica forma arrotondata, dalla prospiciente Valle Umbra. E’ costituito da rocce sedimentarie carbonatiche di origine marina formatesi fra il Giurassico inferiore e il Miocene. I litotipi affioranti appartengono alle formazioni della serie umbro-marchigiana. Due di queste, la Corniola e il Rosso Ammonitico sono state oggetto di studi biostratigrafici di dettaglio. I risultati di questi studi sono ora esposti nelle sale della mostra permanente di Geo-Paleontologia. Questa struttura ha incoraggiato e stimolato l'approccio delle scuole primarie e secondarie per le discipline delle Scienze della Terra che, a sua volta, è un fatto molto importante, poiché tuttora molti abitanti del luogo continuano a credere che M. Subasio sia un vulcano, a causa della presenza sul la sua cima di molti "crateri" (che in realtà sono doline carsiche). Sulla cima della montagna, la giacitura sub orizzontale degli strati (principalmente calcari e marne, riferibili alla Formazione della Scaglia Rossa), la presenza di fratture dovute a fratturazione per tensione, e l’assenza di vegetazione arborea sono la situazione ideale per osservare e comprendere la genesi di queste forme carsiche epigee. Dato che questi processi vanno avanti, il risultato è lo sviluppo di alcune doline di solito a forma di imbuto, localmente conosciute come "Mortari" o "Fosse", il più noto dei quali è chiamato "Mortaro grande". Per molti secoli, queste depressioni naturali sono stati utilizzati per le forniture di ghiaccio, e la popolazione locale utilizzato la neve compressa per la conservazione degli alimenti. La mostra, ospitata presso la sede del parco Regionale, è organizzata con tre sale espositive principali: la prima è dedicata alla paleontologia generale (fossilizzazione, tempo geologico e fossili-guida), la seconda mostra le ammoniti fossili trovati sul Monte Subasio e le sue tipiche rocce mesozoiche, mentre il terzo sala è dedicata al confronto tra la documentazione fossile giurassico inferiore degli Appennini italiani e quelli di alcune località francesi e tedeschi della stessa età. Tutti questi soggetti possono essere facilmente seguita per mezzo di un percorso interno ed esterno didattico. L'offerta didattica comprende esperienze di laboratorio sui processi di sedimentazione e fossilizzazione, che consentono agli studenti di imparare-giocando. La Mostra di Geo-Paleontologia, attiva dal 2001, è un esempio di un piccolo Museo della Scienza, in cui tutti gli obiettivi di base (la conservazione, la fruizione e supporto didattico) sono perfettamente rappresentati. Ogni anno, più di 3000 persone (turisti, famiglie, appassionati, studiosi, studenti universitari e gruppi scolastici) hanno visitato la mostra, mentre più di 1000 studenti hanno preso parte alle sue attività didattiche.
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