Autore |
Discussione |
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Antobalza
Utente Senior
Città: Besnate
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
559 Messaggi Tutti i Forum |
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Antobalza
Utente Senior
Città: Besnate
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
559 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 15:50:12
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Antobalza
Utente Senior
Città: Besnate
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
559 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 15:51:19
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Antobalza
Utente Senior
Città: Besnate
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
559 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 15:52:14
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 17:38:02
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benvenuto antonio, nel frattempo giro il quesito anche nelle altre sezioni del forum
ciao
ang |
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Giovanni Todaro
Utente Junior
Città: Vaiano Cremasco
82 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 17:54:06
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Da me sull'Adda si trovano simili resti per le Unio. Di norma sono i ratti, i segni sono quelli. Ciao |
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 18:38:55
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Avevo osservato qualcosa del genere un paio di anni fa, in alcuni fossi nella campagna del mio paese: grandi quantità di conchiglie di questa specie aperte e vuote, sia sul fondo dei fossi che sulle rive, e addirittura ai margini delle rive di canali con alti bordi di cemento. Non ricordo però se le conchiglie avessero un'intaccatura come le tue. Ci sono un paio di foto in questa discussione Link Piacerebbe anche a me sapere qualcosa di più in merito...
Gabri |
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Flavior
Determinatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
758 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 19:07:29
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Il ratto delle chiaviche in effetti è un grande divoratore di molluschi. La tecnica utilizzate per aprire i bivalvi dipende da quanto è robusta la conchiglia. Se non può essere forzata, allora viene rotta quel tanto che basta per raggiungere il muscolo adduttore più sviluppato per reciderlo con gli incisivi (in genere è quello posteriore).
In questa immagine tratta da:
Parisi V. & Gandolfi G. 1974. Further aspects of the predation by rats on variuos mollusc species. Italian Journal of Zoology, 41: 2, 87 – 106
sono evidenziati con delle frecce i punti di rottura, in varie specie di molluschi bivalvi, provocati dai ratti.
Immagine tratta da Parisi & Gandolfi, 1974: 26,72 KB
1 Scrobicularia plana 2 Cerastoderma lamarcki 3 Unio pictorum 4 Mytilus galloprovincialis
Come vedete sono sempre in corrispondenza di una delle impronte dei muscoli, quindi l’incisione ventrale la trovo un po’ più anomala del solito, ma continuo a pensare che sia sempre Rattus norvegicus. Forse con la Corbicula fluminea (non citata nello studio essendo datato) adotta una tecnica un po’ diversa.
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 19:49:52
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Dal riassunto del lavoro citato si legge:
1. L’attribuzione della predazione al ratto, pur non essendo in tutti i casi agevole,è notevolmente facilitata dalla frequente abitudine di trasportare e mangiare le prede in "mense", dalle modalità caratteristiche con cui il nicchio viene rotto, dalla presenza di orme e feci attorno ai nicchi rotti.
servirebbero ulteriori osservazioni per saperne di più.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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Antobalza
Utente Senior
Città: Besnate
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
559 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 febbraio 2012 : 20:12:29
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Grazie a tutti per le tempestive risposte. In effetti la posizione dela frattura è abbastanza anomala e non mi è chiaro come potrebbe, da li, essere reciso il mosculo adduttore. A breve proverò a tornare sul posto e verificare se ci sono segni della presenza di ratti o altri roditori nei dintorni come giustamente fa notare Sandro. Vi terrò informati Antonio |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 febbraio 2012 : 02:54:55
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Nelle altre discussioni in cui è stato evidenziato un ampio ritrovamento di Corbicula fluminea non era mai evidente una rottura del guscio simile a questa che da proprio l'impressione di essere metodica ed intenzionale. Sembra quasi un'apertura delle valve ottenuta con un coltello spesso da un predatore umano. Anche il ritrovamento di nicchi lungo tutto l'argine e non concentrati in prossimità di tane o mense avvalorerebbe questa ipotesi, ma è ancora tutto da dimostrare.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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Antobalza
Utente Senior
Città: Besnate
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
559 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 febbraio 2012 : 14:24:33
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Questa mattina ho trovato un paio d'ore per tornare sul luogo della segnalazione e dare un'occhiata più approfondita. Come spesso accade, cercando una risposta ho solo trovato altre domande. Non ho rinvenuto tracce della presenza di ratti o altri piccoli mammimeferi ma ho rinvenuto altri ammassi di nicchi piuttosto consistenti lungo tutto l'argine. Le uniche tracce trovate nei pressi sono escrementi di uccello acquatico (ho visto cormorani, folaghe, germani, aironi e svassi) possibili escrementi di cinghiale e orme di mammifero che non sono riuscito a identificare: parrebbero di cane ma presentano solo tre cuscinetti. L'idea della predazione umana in effetti era venuta anche a me (in oriente le corbicule vengono consumate e negli stati uniti vengono usate come esca per la pesca sportiva) ma immagino che se qualcuno le volesse mangiare le porterebbe via con il guscio e non ho mai visto alcun pescatore di queste parti usare molluschi come esca.
Immagine: 98,37 KB |
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Antobalza
Utente Senior
Città: Besnate
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
559 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 febbraio 2012 : 14:29:23
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Comunque penso di esguire un po' di misure biometriche sui campioni di tre diversi gruppi di nicchi e confrontarli poi tra loro e con le misure di campioni apparentemente naturalmente spiaggiati tramite un test di significatività per vedere se effettivamente i campioni sono stati selezionati intenzionalmente oppure gli ammassi sono composti a caso, nel qual caso la predazione, umana o no sarebbe più improbabile. Immagine: 81,12 KB |
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