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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 21:35:55
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gentili amici,
è con una gran fascia nera al braccio che vi mostro queste funeste immagini, unica nota positiva( forse): le povere emys sono state trovate in un punto non segnalato prima,come mi diceva il nostro iperione, speriamo che se ne sia salvata qualcuna però!!
la prima era capovolta e dava ancora segni di vita, non sapendo che fare ed essendo senza cellulare o borse, mi son limitato a girarla. l'altra era proprio stecchita.
area paludosa a sud-est di cremona 12-11-2011 Immagine: Immagine: 162,34 KB Immagine: 147,28 KB
Non sentirti amico della natura finchè non sarai riuscito ad annusare il profumo dei cristalli che sgorgano dalle rocce e finchè non percepirai la luce minerale che emanano quelle piccole gemme, avanguardie celesti, i fiori
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 21:41:12
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Che tristezza ! Ma non si riesce a capire l'accaduto ?
Mauro |
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PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 21:44:56
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Immagine: 256,6 KB Immagine: 157,76 KB
Non sentirti amico della natura finchè non sarai riuscito ad annusare il profumo dei cristalli che sgorgano dalle rocce e finchè non percepirai la luce minerale che emanano quelle piccole gemme, avanguardie celesti, i fiori |
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PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 21:47:14
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ne discutevo al telefono con iperione, l'ipotesi più plausibile parrebbe predazione da roditori...
Non sentirti amico della natura finchè non sarai riuscito ad annusare il profumo dei cristalli che sgorgano dalle rocce e finchè non percepirai la luce minerale che emanano quelle piccole gemme, avanguardie celesti, i fiori |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 21:49:27
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| Messaggio originario di betelges:
ne discutevo al telefono con iperione, l'ipotesi più plausibile parrebbe predazione da roditori...
Non sentirti amico della natura finchè non sarai riuscito ad annusare il profumo dei cristalli che sgorgano dalle rocce e finchè non percepirai la luce minerale che emanano quelle piccole gemme, avanguardie celesti, i fiori
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Ratti...
Mauro |
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sirtalis
Utente Senior
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
1867 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 22:11:29
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Avevo pensato anche io a ratti,ma come mai hanno attaccato la coda e non al capo?
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« In via approssimativa e mettendo da parte lo sciovinismo vertebrato, possiamo dire che, in sostanza, tutti gli organismi sono insetti » |
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 22:16:12
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Magari mustelidi no? (tristissime immagini).
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Amo cominciare a fare un sacco di cose, ma non riesco mai a finirne nes |
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PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 22:18:55
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se ho capito bene, sempre dal nostro iperione,la predazione solitamente avviene da dietro perchè le tartarughe vengono stanate dai loro ripari sotterranei e la parte posteriore rimane quindi più esposta
Non sentirti amico della natura finchè non sarai riuscito ad annusare il profumo dei cristalli che sgorgano dalle rocce e finchè non percepirai la luce minerale che emanano quelle piccole gemme, avanguardie celesti, i fiori |
Modificato da - PaoloMarenzi in data 12 novembre 2011 22:22:46 |
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betalfa
Utente V.I.P.
Città: Berluskonistan
Prov.: Estero
431 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 23:44:53
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Quoto, ratti... Ne so qualcosa, delle mie ..una mangiata e due ferite... |
Modificato da - betalfa in data 12 novembre 2011 23:45:43 |
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ruscus55
Utente Senior
Città: Vallermosa
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
821 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 novembre 2011 : 21:27:44
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Buona serata a tutti gli Amici del Forum, mi intrometto in questa discussione perchè credo di avere la risposta, infatti sono stato testimone di una predazione simile in località "bau sonà" agro di Siliqua nella Sardegna meridionale lungo il basso corso del fiume Cixerri, una cornacchia grigia dopo avere sorpreso e catturata una emis l'ha portata lontano dallo specchio d'acqua e a cominciato a ferirla, mangiandosela, dalla parter della coda; intervenuto subito sono riuscito a limitare i pur gravi danni e poi a ricoverare la "vittima" nel centro veterinario regionale, le ferite erano identiche a quelle delle vostre foto quindi c'è da presumere che il predatore sia lo stesso. chiedo scusa per l'intrommissione ma quando ho visto i vostri post ho ricordato quella brutta esperienza. saluti
DEUS SIVE NATURA (B.Spinoza) |
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massimo lazzari
Utente V.I.P.
Città: Roma
114 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 novembre 2011 : 22:11:57
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Grazie della info, in effetti, pur se sulle prime ho detto ratto, mi stavo chiedendo coma mai il ratto si fosse fermato solo alla coda, mi sono ricordato di foto di gusci di esemplari adulti completamente svuotati dai ratti..
-nei post esprimo opinioni personali da prendere con le pinze - |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 novembre 2011 : 08:02:06
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Grazie della tua, seppur triste, testimonianza. La cornacchia effettivamente è un bel predatore anche se nella mia, personalissima esperienza, ho sempre visto una sorta di commensalità tra predatori, ma mai una predazione diretta.
Mauro |
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iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2265 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 novembre 2011 : 09:32:48
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| Messaggio originario di ruscus55:
Buona serata a tutti gli Amici del Forum, mi intrometto in questa discussione perchè credo di avere la risposta, infatti sono stato testimone di una predazione simile in località "bau sonà" agro di Siliqua nella Sardegna meridionale lungo il basso corso del fiume Cixerri, una cornacchia grigia dopo avere sorpreso e catturata una emis l'ha portata lontano dallo specchio d'acqua e a cominciato a ferirla, mangiandosela, dalla parter della coda;
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Interessante osservazione, le cornacchie sono predatori generalisti in grado di sfruttare opportunità di alimentazione occasionali. Nel caso segnalato da Betelges si trattava di esemplari di dimensioni tali da non poter essere trasportati da una cornacchia (io ho visto l'esemplare morto, un maschio adulto della forma padana, che è relativamente grande; anche la femmina ancora viva, dalle foto di Paolo, mi sembrerebbe un adulto). In questa stagione le emys, nel sito in argomento, non sono in attività; può darsi però che gli esemplari fossero in temporanea quiescenza a causa della siccità (riparate in rifugi superficiali) e che, risvegliate dalle abbondanti piogge di ottobre, stessero spostandosi per raggiungere un sito più protetto ed idoneo allo svernamento, esponendosi quindi all'azione di un "predatore" che ha "lavorato" sulla testuggine ritirata nel guscio per tentare di proteggersi; in queste condizioni le parti esposte sono le estremità degli arti e, soprattutto, la coda (che fra l'altro accoglie sostanze di riserva idonee ad alimentare la tarta durante il "letargo" e quindi è forse il "boccone" più appetibile). Il muso sta molto in fondo (e sulla punta c'è poca "ciccia"), delle zampe anteriori spuntano le "dita", le cui unghie forse disincentivano l'assaggio. Sul posteriore la coda è ripiegata di lato ma in sostanza sta tutta esposta all'azione di un piccolo muso (o di un becco...), anche i talloni e la pianta dei "piedi" sono facilmente raggiungibili (si possono agevolmente toccare anche con un dito) per asportarne la poca carne che li ricopre. La femmina è stata ritrovata rivoltata sulla schiena, condizione in cui è particolarmente inerme (anche perchè, una volta privata della coda, fatica ancora di più a rigirarsi). Il torpore stagionale e la mancanza di acqua nelle immediate vicinanze (a causa della siccità) hanno impedito, probabilmente, agli animali di sottrarsi efficacemente all'aggressione. Questi avvenimenti sono del tutto normali e fanno parte delle possibili cause di mortalità a carico della specie, che è ben adattata al suo ambiente ma che comunque, proprio a causa della sua "strategia" biologica ed ecologica, ha anche punti deboli che si evidenziano maggiormente proprio dove gli habitat hanno perso la loro integrità. Quella cremonese è una importante popolazione padana residuale che si assottiglia sempre più, fa comunque una grande tristezza assistere alla continua erosione del contingente esistente senza che, a tutt'oggi, in quel territorio ci siano luoghi dove la emys possa considerarsi realmente tutelata.
ciao
Iperione |
Modificato da - iperione in data 15 novembre 2011 09:37:49 |
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EDG
Utente V.I.P.
Città: Sicilia
191 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 novembre 2011 : 14:57:27
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| Il muso sta molto in fondo (e sulla punta c'è poca "ciccia"), delle zampe anteriori spuntano le "dita", le cui unghie forse disincentivano l'assaggio. |
Dalla parte anteriore non restano scoperte solo le dita e purtroppo questa specie come unica difesa ha quella passiva quindi non sfrutta le unghie o i morsi per far desistere un predatore. Ma concordo sul fatto che il dietro può essere più appetibile. Immagine: 211,7 KB
| è particolarmente inerme (anche perchè, una volta privata della coda, fatica ancora di più a rigirarsi). |
Solitamente le Emys come altre specie acquatiche fanno leva sulla testa allungando il collo per rigirarsi; la coda in che modo può aiutare in questo? Immagine: 294,43 KB
| la coda (che fra l'altro accoglie sostanze di riserva idonee ad alimentare la tarta durante il "letargo" e quindi è forse il "boccone" più appetibile) |
Interessante. So che in altri rettili come ad esempio i gechi la coda è una riserva di liquidi e grassi, ma non sapevo anche nelle tartarughe, sei sicuro di questo? Sarebbe interessante leggere qualche articolo in merito. Nelle Emys il maschio ha la coda più grossa alla base perchè contiene l'organo riproduttivo, ma non mi sembra ci siano differenze di grandezza in entrambi i sessi a seconda della stagione.
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iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2265 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 novembre 2011 : 18:36:37
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| Dalla parte anteriore non restano scoperte solo le dita e purtroppo questa specie come unica difesa ha quella passiva quindi non sfrutta le unghie o i morsi per far desistere un predatore. Ma concordo sul fatto che il dietro può essere più appetibile. Immagine: 211,7 KB |
Le zampe anteriori sono dotate, nella parte esposta, di squame più consistenti, e possono essere, in caso di emergenza, ancora un po'richiuse a proteggere il muso e la pelle del collo da eventuali aggressioni; la "palma" delle zampe non è esposta (non so se tutto questo possa essere un ostacolo per un ratto delle chiaviche, forse può essere efficace contro aggressori meno forti). Dietro restano esposte le "piante" delle zampe, che sono coperte da pelle sottile come anche le "natiche" ai lati della coda, che portano papille ma non squame vere e proprie. Probabilmente il predatore che "assaggia" le parti non difese dal guscio sceglie di affondare il colpo in quelle meno protette o meno coriacee.
| Solitamente le Emys come altre specie acquatiche fanno leva sulla testa allungando il collo per rigirarsi; la coda in che modo può aiutare in questo? Immagine: 294,43 KB |
Nella foto la presenza di substrato ed appoggi rende facile il rigirarsi. In situazioni meno agevoli e sul terreno piano e nudo anche la coda aiuta; viene infatti roteata e "puntata" al suolo come gli arti e la testa, e, considerata la relativa lunghezza, forse può sfruttare l'effetto "leva" e facilitare il rapido riassetto dell'animale. Personalmente ho notato che gli individui mutilati (che hanno perso un pezzetto di coda) hanno più difficoltà a girarsi e lo fanno dopo un maggior numero di tentativi. Mi sembra che anche nella foto postata la coda, che è puntata in modo da spingere il corpo nelle stessa direzione in cui lo fanno il collo e le zampe del lato destro, stia operando per contribuire all'operazione (pur non costituendo, chiaramemte, la spinta principale).
| Interessante. So che in altri rettili come ad esempio i gechi la coda è una riserva di liquidi e grassi, ma non sapevo anche nelle tartarughe, sei sicuro di questo? Sarebbe interessante leggere qualche articolo in merito. |
Devo precisare che la mià è una affermazione basata solo su un'ipotesi generata da osservazioni personali; dopo un "letargo" (o comunque una assenza di alimentazione) di almeno 5 mesi (all'interno del periodo ottobre-marzo) il calibro della base della coda, misurato appena oltre il margine del carapace, è l'unico valore (oltre al peso) che si mostra diminuito (lo "spessore" della base degli arti e del collo non mostra invece variazioni significative). Devo anche dire che la coda è il punto più facile da misurare. [/quote] |
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massimo lazzari
Utente V.I.P.
Città: Roma
114 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 novembre 2011 : 19:30:06
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Non so che dire su riserve di grasso in coda, ma il danneggiamento della zona cloacale e dintorni impedisce all'animale di fare in letargo sott'acqua. In pratica respirano con gli scambi gassosi che avvengono nella porzione di pelle tra le zampe e la coda.
-nei post esprimo opinioni personali da prendere con le pinze - |
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Discussione |
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